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Bruno Farmaceutici Mysimba 112 Compresse 8 Mg + 90 Mg Rilascio Prolungato
Bruno Farmaceutici Mysimba 112 Compresse 8 Mg + 90 Mg Rilascio Prolungato

Bruno Farmaceutici Mysimba 112 Compresse 8 Mg + 90 Mg Rilascio Prolungato

€ 149,99

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Dettagli Bruno Farmaceutici Mysimba 112 Compresse 8 Mg + 90 Mg Rilascio Prolungato

DENOMINAZIONE
MYSIMBA 8 MG/90 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e'richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.)

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati anti-obesita' esclusi i prodotti per la dieta, prodotti anti-obesita' con azione a livello centrale.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 8 mg di naltrexone cloridrato, equivalenti a 7,2 mg di naltrexone e 90 mg di bupropione cloridrato, equivalenti a 78mg di bupropione. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 73,2 mg di lattosio (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cisteina cloridrato, cellulosa microcristallina, idrossipropil cellulosa, magnesio stearato, lattosio anidro, lattosio monoidrato, crospovidone di tipo a, lacca di alluminio contenente indaco carminio (E132), ipromellosa, disodio edetato, biossido di silicone colloidale. Film di rivestimento: alcol polivinilico, titanio diossido (E171), macrogol (3350), talco, lacca di alluminio contenente indaco carminio (E132).

INDICAZIONI
Mysimba e' indicato, in aggiunta ad una dieta ipocalorica ed una aumentata attivita' fisica, per la gestione del peso in pazienti adulti (>=18 anni) con un Indice di massa corporea (BMI) iniziale: >= 30 kg/m^2(obesi), o >= 27 kg/m^2 < 30 kg/m^2 (sovrappeso) in presenza di una opiu' comorbilita' correlate al peso (ad es. diabete di tipo 2, dislipidemia o ipertensione controllata). Il trattamento con Mysimba deve essere interrotto dopo 16 settimane se i pazienti non hanno perso almenoil 5% del loro peso iniziale (vedere paragrafo 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al(i) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi deglieccipienti elencati al paragrafo 6.1; pazienti con ipertensione non controllata (vedere paragrafo 4.4); pazienti con patologie a carattereconvulsivo in corso o con anamnesi di convulsioni (vedere paragrafo 4.4); pazienti per i quali sia nota una patologia tumorale del sistema nervoso centrale; pazienti in stato di astinenza da alcol o benzodiazepina; pazienti con anamnesi di disturbo bipolare; pazienti in trattamento con altri medicinali che contengano bupropione o naltrexone; pazienti con diagnosi attuale o pregressa di bulimia o anoressia nervosa; pazienti in fase di dipendenza da oppiacei cronici (vedere paragrafi 4.4e 4.5) o agonisti degli oppiacei (ad es. metadone) o pazienti in sindrome acuta di astinenza da oppiacei; pazienti che ricevono somministrazione contemporanea di inibitori della monoaminossidasi (IMAO). Fra l'interruzione del trattamento con IMAO e l'inizio del trattamento con naltrexone/bupropione devono trascorrere almeno 14 giorni (vedere paragrafo 4.5); pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafi 4.2 e 5.2); pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale(vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

POSOLOGIA
Posologia: all'inizio del trattamento, la dose deve essere incrementata nel modo seguente nel corso di 4 settimane. Prima settimana: una compressa al mattino. Seconda settimana: una compressa al mattino e una compressa la sera. Terza settimana: due compresse al mattino e una compressa la sera. Dalla quarta settimana in poi: due compresse al mattinoe due compresse la sera. La dose giornaliera massima raccomandata diMysimba e' due compresse due volte al giorno per una dose totale di 32mg di naltrexone cloridrato e 360 mg di bupropione cloridrato. La necessita' di continuare il trattamento deve essere valutata dopo 16 settimane (vedere paragrafo 4.1) e rivalutata annualmente. Dose dimenticata: se non viene presa una dose, i pazienti non devono prendere una dose aggiuntiva, ma prendere la dose successiva prescritta all'ora abituale. Popolazioni particolari. Anziani (eta' superiore a 65 anni): naltrexone/bupropione deve essere usato con cautela in pazienti di eta' superiore a 65 anni e non e' raccomandato in pazienti di eta' superiore a75 anni (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.2). Pazienti con compromissione renale: naltrexone/bupropione e' controindicato in pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale (vedere paragrafo 4.3). Per i pazienti con compromissione renale da moderata a severa, la dose massima giornaliera di naltrexone/bupropione raccomandata e' di due compresse, una al mattino e una alla sera (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.2). Si raccomanda che i pazienti con compromissione renale da moderata a severa inizino il trattamento con una compressa al mattino, per la primasettimana di trattamento, e aumentino a una compressa al mattino e una alla sera dalla settimana 2 in poi. Non e' necessaria una riduzionedella dose in pazienti con compromissione renale lieve. Nei soggetti ad elevato rischio di compromissione renale, in particolare nei pazienti con diabete o nei soggetti anziani, deve essere valutato il tasso stimato di filtrazione glomerulare (eGFR) prima di iniziare la terapia con naltrexone/bupropione. Pazienti con compromissione epatica: naltrexone/bupropione e' controindicato in pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 4.3). Naltrexone/bupropione non e' raccomandato in pazienti con compromissione epatica moderata (vedere paragrafi4.4 e 5.2). Nei pazienti con compromissione epatica lieve, la dose massima giornaliera di naltrexone/bupropione raccomandata e' di due compresse (una compressa al mattino e una compressa alla sera) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Si raccomanda che i pazienti con compromissione epatica lieve inizino il trattamento con una compressa al mattino, per laprima settimana di trattamento, e aumentino a una compressa al mattino e una compressa alla sera dalla settimana 2 in poi. Il grado di compromissione epatica deve essere valutato utilizzando il punteggio Child-Pugh. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di naltrexone/bupropione nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non e' stata stabilita. Pertanto, naltrexone/bupropione non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni. Modo di somministrazione: uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Le compresse devono essere prese preferibilmente con del cibo (vedere paragrafo 5.2). Le compresse non devono esseretagliate, masticate o rotte.

CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE
La sicurezza e la tollerabilita' di naltrexone/bupropione deve esserevalutata ad intervalli regolari. Il trattamento deve essere interrottose vi sono dubbi sulla sicurezza e tollerabilita' del trattamento incorso, compresa la preoccupazione riguardo all'aumento della pressionesanguigna (vedere paragrafo 4.8). Suicidio e comportamento suicidario: naltrexone/bupropione contiene bupropione. Bupropione e' indicato per il trattamento della depressione in alcuni Paesi. Una meta-analisi di studi clinici, controllati con placebo, condotti con farmaci antidepressivi in adulti con disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamenti suicidari in pazienti di eta' inferiore a 25 anni, trattati con gli antidepressivi rispetto a placebo. Anche se negli studi clinici controllati con placebo di naltrexone/bupropione per il trattamento dell'obesita' nei soggetti adulti, non sono stati segnalati suicidi o tentativi di suicidio in studi fino a 56 settimane con naltrexone/bupropione, eventi di suicidalita' (compresa l'ideazionesuicidaria) sono stati segnalati in soggetti di tutte le eta' trattaticon naltrexone/bupropione rispetto a quelli trattati con placebo dopola commercializzazione. La terapia con naltrexone/bupropione deve essere associata ad una attenta supervisione dei pazienti, in particolaredi quelli ad alto rischio, soprattutto all'inizio del trattamento e in seguito a modifiche del dosaggio. I pazienti (e le persone coinvoltenella cura del paziente) devono essere avvertiti della necessita' dimonitorare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti opensieri suicidari o cambiamenti inusuali del comportamento, e di rivolgersi immediatamente al medico se questi sintomi compaiono. Convulsioni: bupropione e' associato ad un rischio di convulsioni dose dipendente; 300 mg di bupropione a rilascio prolungato portano ad un'incidenza di convulsioni di circa lo 0,1%. Le concentrazioni plasmatiche di bupropione e dei suoi metaboliti in seguito alla somministrazione di unadose singola da 180 mg di bupropione come in naltrexone/bupropione compresse, sono paragonabili alle concentrazioni osservate dopo la somministrazione di una dose singola di bupropione a rilascio prolungato da150 mg; tuttavia non sono stati condotti studi per determinare le concentrazioni di bupropione e dei suoi metaboliti in seguito a dosi ripetute di naltrexone/bupropione compresse rispetto a bupropione a rilascio prolungato compresse. Poiche' non e' noto se il rischio di convulsioni con bupropione sia correlato a bupropione o ad un suo metabolita,e non vi sono dati che dimostrino la confrontabilita' delle concentrazioni plasmatiche con dosi ripetute, non e' certo se la somministrazione a dosi ripetute di naltrexone/bupropione possa essere associata ad un tasso di convulsioni simile a quello osservato con bupropione a rilascio prolungato 300 mg. L'incidenza di convulsioni in soggetti che ricevevano naltrexone/bupropione negli studi clinici era circa 0,06% (2/3.239 soggetti) rispetto allo 0,0% (0/1.515 soggetti) nei soggetti chericevevano placebo. Questa incidenza di convulsioni, cosi' come l'incidenza di convulsioni nei soggetti che hanno ricevuto naltrexone/bupropione in un ampio studio sugli esiti cardiovascolari (CVOT), non e' stata maggiore della frequenza di convulsioni con bupropione come agentesingolo alle dosi approvate. Il rischio di convulsioni e' correlato anche a fattori specifici del paziente, situazioni cliniche e medicinaliconcomitanti, che devono essere presi in considerazione nella selezione di pazienti trattati con naltrexone/bupropione. La terapia con naltrexone/bupropione deve essere interrotta, e non ripresa successivamente, in pazienti in cui si siano verificate convulsioni durante il trattamento con il medicinale. Deve essere usata cautela quando si prescrive naltrexone/bupropione a pazienti con fattori predisponenti che possono aumentare il rischio di convulsioni, questi includono: anamnesi ditrauma cranico; eccessivo uso di alcol, dipendenza da cocaina o stimolanti; poiche' il trattamento con naltrexone/bupropione puo' determinare una diminuzione del glucosio nei pazienti con diabete, la dose di insulina e/o medicinali orali per il diabete deve essere valutata per ridurre al minimo il rischio di ipoglicemia, che puo' predisporre i pazienti a convulsioni; co-somministrazione di medicinali che possono abbassare la soglia convulsiva, compresi antipsicotici, antidepressivi, antimalarici, tramadolo, teofillina, steroidi sistemici, chinoloni e antistaminici sedativi. Il consumo di alcol durante il trattamento con naltrexone/bupropione deve essere ridotto al minimo o evitato. Pazientiche assumono analgesici oppiacei: naltrexone/bupropione non deve essere somministrato a pazienti in terapia cronica con oppiacei (vedere paragrafo 4.3). Se e' necessaria la terapia cronica con oppiacei, il trattamento con naltrexone/bupropione deve essere interrotto. Nei pazientiche necessitano di un trattamento intermittente con oppiacei, la terapia con naltrexone/bupropione deve essere temporaneamente interrotta ela dose di oppiaceo non deve essere aumentata sopra la dose standard.Durante gli studi clinici con naltrexone/bupropione, e' stato esclusol'uso concomitante di oppiacei o di medicinali simil- oppiacei, compresi gli analgesici o sedativi della tosse. Tuttavia, circa il 12% deisoggetti ha assunto contemporaneamente un oppiaceo o medicinale simil-oppiaceo mentre era arruolato negli studi clinici su naltrexone/bupropione. La maggior parte di tali soggetti ha continuato il trattamento in studio senza interrompere la dose di naltrexone/bupropione e senza apparenti conseguenze. Tentativo di superare il blocco: il tentativo disuperare il blocco degli oppiacei da parte di naltrexone, mediante lasomministrazione di grandi quantita' di oppiacei esogeni, e' molto pericoloso e puo' portare ad un sovradosaggio fatale o a intossicazioneda oppiacei che mette in pericolo la vita (ad es. arresto respiratorio, collasso circolatorio). I pazienti devono essere a conoscenza che, dopo l'interruzione del trattamento con naltrexone/bupropione, possonoessere piu' sensibili a dosi piu' basse di oppiacei. Reazioni allergiche: negli studi clinici con bupropione, sono state segnalate reazionianafilattoidi/anafilattiche caratterizzate da sintomi quali prurito, orticaria, angioedema e dispnea che hanno richiesto trattamento medico.Inoltre, ci sono state segnalazioni rare spontanee dopo la commercializzazione di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e di shock anafilattico associati a bupropione. Un paziente deve interrompere l'assunzione di naltrexone/bupropione e consultare un medico se soffredi reazioni allergiche o anafilattoidi/anafilattiche (ad es., eruzionecutanea, prurito, orticaria, dolore toracico, edema e mancanza di respiro) durante il trattamento.

INTERAZIONI
Inibitori della monoaminossidasi (IMAO): poiche' gli inibitori delle monoaminossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con unmeccanismo diverso dal bupropione, naltrexone/bupropione non deve essere usato con gli IMAO (vedere paragrafo 4.3). Analgesici oppiodi: naltrexone/bupropione e' controindicato in pazienti al momento dipendentidagli oppiodi cronici o in terapia con agonisti degli oppiacei (ad es. metadone) o in pazienti con astinenza acuta da oppiacei (vedere paragrafo 4.3). A causa dell'effetto antagonistico di naltrexone sul recettore oppioide, i pazienti che assumono naltrexone/bupropione possono non beneficiare completamente dal trattamento con medicinali contenentioppioidi come medicinali per tosse e raffreddore, antidiarroici e analgesici oppioidi. Nei pazienti che necessitano di trattamento intermittente con oppiacei, la terapia con naltrexone/bupropione deve essere temporaneamente interrotta e la dose di oppiaceo non deve essere aumentata sopra la dose standard (vedere paragrafo 4.4). Se e' necessaria laterapia cronica con oppiacei, il trattamento con naltrexone/bupropione deve essere interrotto. Naltrexone/bupropione puo' essere usato concautela dopo che l'uso cronico di oppioidi e' stato interrotto da 7-10giorni per prevenire la precipitazione dell'astinenza. Farmaci metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (CYP): bupropione e' metabolizzato nel suo principale metabolita attivo, idrossibupropione, principalmente dall'enzima del citocromo P450 CYP2B6; pertanto esiste la possibilita' di interazione quando e' somministrato con medicinali che inducono o inibiscono il CYP2B6. Sebbene non sia metabolizzato dall'isoenzima CYP2D6, bupropione e il suo principale metabolita, idrossibupropione, sono inibitori della via metabolica mediata dall'isoenzima CYP2D6ed esiste la possibilita' di influenzare medicinali metabolizzati dalCYP2D6. Substrati CYP2D6: in uno studio clinico, naltrexone/bupropione(32 mg mi di naltrexone cloridrato / 360 mg di bupropione cloridratoal giorno) e' stato co-somministrato con una dose da 50 mg di metoprololo (un substrato del CYP2D6). Naltrexone/bupropione ha aumentato la AUC e la C max del metoprololo rispettivamente di circa 4 e 2 volte, rispetto al metoprololo da solo. Sono anche state osservate interazionicliniche farmacologiche simili, risultanti in un'aumentata esposizionefarmacocinetica dei substrati di CYP2D6, con bupropione come medicinale singolo insieme a desipramina e venlafaxina. La co-somministrazionedi bupropione con medicinali metabolizzati dall'isoenzima CYP2D6, compresi alcuni antidepressivi (SSRI e molti antidepressivi triciclici ades. desipramina, imipramina, paroxetina), antipsicotici (ad es. aloperidolo, risperidone e tioridazina), beta-bloccanti (ad es. metoprololo), e anti-aritmici di Tipo 1C (ad es. propafenone, flecainide) deve essere gestita con cautela e deve essere iniziata alla dose piu' bassa dell'intervallo posologico del medicinale concomitante. Sebbene il citalopram non sia metabolizzato prevalentemente dall'isoenzima CYP2D6, inuno studio bupropione ha determinato l'aumento della C max e della AUC del citalopram rispettivamente del 30% e del 40%. Dopo la commercializzazione sono stati segnalati casi di sindrome da serotonina, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita, quando naltrexone/bupropione e' stato co-somministrato con un agente serotoninergico, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gliinibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI) (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Medicinali che richiedono l'attivazione metabolica da parte del CYP2D6 per essere efficaci (ad es. tamoxifene) possono avere un'efficacia ridotta quando somministrati insiemecon inibitori del CYP2D6 come ad es. bupropione. Se naltrexone/bupropione viene aggiunto al regime di trattamento di un paziente che sta gia' assumendo un medicinale metabolizzato dal CYP2D6, deve essere considerata la necessita' di diminuire la dose del medicinale originale, inparticolare per quei medicinali concomitanti con un indice terapeutico stretto. Quando possibile, deve essere presa in considerazione l'opzione del monitoraggio terapeutico del farmaco per i medicinali con unindice terapeutico stretto, quali gli antidepressivi triciclici. Induttori, inibitori e substrati del CYP2B6: bupropione e' metabolizzato nel suo principale metabolita attivo idrossibupropione principalmente dall'isoenzima CYP2B6. Esiste la possibilita' di un'interazione farmacologica tra naltrexone/bupropione e i medicinali che inducono o che sonosubstrati dell'isoenzima CYP2B6. Poiche' bupropione e' ampiamente metabolizzato, si raccomanda cautela quando naltrexone/bupropione e' co-somministrato insieme a medicinali noti per indurre il CYP2B6 (ad es. carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) poiche' questi possonoinfluire sull'efficacia clinica di naltrexone/bupropione. In una seriedi studi condotti in volontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due volte al giorno) o ritonavir 100 mg piu' lopinavir400 mg due volte al giorno, ha ridotto l'esposizione di bupropione e dei suoi principali metaboliti in modo dose-dipendente del 20-80%. In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane haridotto l'esposizione a bupropione di circa il 55% in volontari sani.La co-somministrazione di medicinali che possono inibire il metabolismo di bupropione attraverso l'isoenzima CYP2B6 (ad es. substrati del CYP2B6: ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina,ticlopidina, clopidogrel), puo' determinare un aumento dei livelli plasmatici di bupropione e una diminuzione dei livelli del metabolita attivo idrossibupropione. Le conseguenze cliniche dell'inibizione del metabolismo di bupropione indotta dall'enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche nel rapporto fra bupropione e idrossibupropione non sono attualmente note, ma possono potenzialmente determinare una riduzione dell'efficacia di naltrexone/bupropione. Substrati dell'OCT2: bupropione edi suoi metaboliti inibiscono in modo competitivo l'OCT2 nella membrana basolaterale del tubulo renale responsabile per la secrezione di creatinina, in modo simile al substrato dell'OCT2 cimetidina. Pertanto, lievi aumenti nella creatinina osservati dopo il trattamento a lungo termine con naltrexone/bupropione sono probabilmente dovuti all'inibizione dell'OCT2 e non indicativi di cambiamenti nella clearance della creatinina. L'uso di naltrexone/bupropione con altri substrati dell'OCT2(ad es. metformina) in studi clinici non ha indicato la necessita' diun aggiustamento del dosaggio o di altre precauzioni.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: negli studi clinici, il 23,8% deisoggetti che hanno ricevuto naltrexone/bupropione e l'11,9% dei soggetti che hanno ricevuto placebo hanno interrotto il trattamento a causadi una reazione avversa. Le reazioni avverse piu' frequenti per naltrexone/bupropione sono nausea (molto comune), stipsi (molto comune), vomito (molto comune), capogiro (comune) e bocca secca (comune). Le reazioni avverse piu' frequenti che hanno portato all'interruzione di naltrexone/bupropione sono state nausea (molto comune), cefalea (molto comune), capogiro (comune) e vomito (molto comune). Elenco delle reazioniavverse: il profilo di sicurezza di naltrexone/bupropione (NB) riassunto di seguito si basa su studi clinici condotti con l'associazione a dose fissa (reazioni avverse con un'incidenza di almeno lo 0,1% e doppia rispetto al placebo) e/o su fonti di dati successivi alla commercializzazione. L'elenco dei termini nell'elenco successivo fornisce informazioni sulle reazioni avverse dei componenti singoli naltrexone (N) ebupropione (B) identificati nei loro rispettivi riassunti delle caratteristiche del prodotto approvati per diverse indicazioni. Le frequenzedegli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse riportate in soggetti che hanno assunto naltrexone/bupropione in associazione a dose fissa. Patologie delsistema emolinfopoietico. Raro: ematocrito diminuito, conta linfocitaria diminuita; non nota: linfoadenopatia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita', orticaria; raro: angioedema. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: disidratazione. Disturbipsichiatrici. Comune: ansia, insonnia; non comune: sogni anormali, agitazione, sbalzi di umore, nervosismo, tensione, dissociazione (sentirsi stralunato); raro: allucinazioni; non nota: attacco di panico; non nota: disturbi affettivi, aggressione, stato confusionale, idee deliranti, depressione, disorientamento, alterazione dell'attenzione, ostilita', perdita della libido, incubi, paranoia, disturbo psicotico, ideazione suicidaria*, tentativo di suicidio, comportamento suicidario. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiro, tremore, disgeusia, letargia, sonnolenza; non comune: tremore intenzionale, disturbo dell'equilibrio, amnesia; raro: perdita di coscienza, parestesia, presincope, convulsioni**, sincope; non nota: distonia, compromissione della memoria, parkinsonismo, irrequietezza, sindrome da serotonina****. Patologie dell'occhio. Non nota: irritazione oculare, dolore oculare o astenopia, tumefazione degli occhi, lacrimazione aumentata, fotofobia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: tinnito, vertigine; non comune: cinetosi; non nota: fastidio auricolare, dolore all'orecchio. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, frequenza cardiaca aumentata; non comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: vampate di calore, ipertensione*****, pressione sanguigna aumentata; non nota: fluttuazione pressoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: tosse, disfonia, dispnea, congestione nasale, fastidio nasale, dolore orofaringeo, rinorrea,disturbi al seno paranasale, starnuti, sbadigli. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, stipsi, vomito; comune: bocca secca, dolore addominale superiore, dolore addominale; non comune: fastidio addominale, dispepsia, eruttazione; raro: ematochezia, ernia, gonfiore alle labbra, dolore addominale inferiore, carie dentali***, mal di denti***; non nota: diarrea, flatulenza, emorroidi, ulcera. Patologie epatobiliari. Non comune: colecistite, ALT aumentata, AST aumentata, enzimaepatico aumentato; raro: lesione epatica indotta dal farmaco; non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, prurito, alopecia, eruzione cutanea; non nota: acne, eritema multiforme e sindrome di stevens-johnson, lupus eritematoso cutaneo,sindrome da lupus eritematoso sistemico aggravata. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: dolore alla mandibola/mascella; non nota: artralgia, dolore inguinale, mialgia, rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: creatinina ematica aumentata; raro: urgenza della minzione; non nota: disuria, pollachiuria, frequenza e/o ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile; raro: mestruazione irregolare, emorragia vaginale, secchezza vulvovaginale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, sensazione di agitazione, irritabilita'; non comune:astenia, sensazione di anormalita', sensazione di calore, appetito aumentato, sete; raro: dolore toracico, sensazione di freddo alle estremita', piressia; non nota: brividi, energia aumentata. * sono stati segnalati casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario durantela terapia con nb (vedere paragrafo 4.4). ** l'incidenza di convulsioni e' circa dello 0,1% (1/1000). I tipi di convulsioni piu' comuni sonoquelle generalizzate tonico- cloniche, una tipologia che puo' dar luogo in alcuni casi a confusione o deficit nella memoria successivi all'attacco (vedere paragrafo 4.4). *** anche se il mal di denti e carie dentali non soddisfano i criteri di inclusione in questa tabella, sonostati elencati sulla base del sottogruppo di pazienti con bocca secca,nei quali e' stata osservata una maggiore incidenza di mal di denti edi carie dentali nei soggetti trattati con nb rispetto al placebo. **** la sindrome da serotonina puo' verificarsi come conseguenza di un'interazione tra bupropione e un medicinale serotoninergico come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI)(vedere paragrafi 4.4. E 4.5). ***** dopo la commercializzazione sonostati segnalati casi di crisi ipertensive durante la fase iniziale dititolazione. Dal momento che NB e' una associazione fissa di due componenti attivi, oltre ai termini elencati nella Tabella 1 possono potenzialmente verificarsi ulteriori reazioni avverse osservate con uno deiprincipi attivi. Gli ulteriori effetti indesiderati che si possono verificare con uno dei singoli componenti (bupropione o naltrexone), quando utilizzati per indicazioni diverse dall'obesita', sono riassunti di seguito. Reazioni avverse ai singoli componenti naltrexone e bupropione identificate nei rispettivi RCP approvati. Infezioni ed infestazioni. Non comune: herpes orale (N), tinea pedis (N).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono o sono limitati i dati sull'uso di naltrexone/bupropione durante la gravidanza. L'associazione non e' stata testatain studi di tossicita' riproduttiva. Gli studi condotti sugli animalicon naltrexone hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3); studi condotti sugli animali con bupropione non mostrano una chiara evidenza di danno riproduttivo. Il rischio potenziale pergli esseri umani non e' noto. Naltrexone/bupropione non deve essere usato durante la gravidanza o in donne che stanno pianificando una gravidanza. Allattamento: naltrexone e bupropione ed i loro metaboliti sono escreti nel latte materno. Poiche' vi sono informazioni limitate sull'esposizione sistemica a naltrexone e bupropione in lattanti/neonatidurante l'allattamento, non puo' essere escluso un rischio per i neonati/lattanti. Naltrexone/bupropione non deve essere usato durante l'allattamento. Fertilita': non vi sono dati sulla fertilita' in seguito all'uso in associazione di naltrexone e bupropione. Non sono stati osservati effetti sulla fertilita' in studi di tossicita' riproduttiva conbupropione. Naltrexone somministrato per via orale a ratti ha provocato un significativo aumento delle percentuali di pseudogravidanza e unadiminuzione delle percentuali di gravidanza a circa 30 volte la dosedi naltrexone contenuta in naltrexone/bupropione. L'importanza di queste osservazioni per la fertilita' umana non e' nota (vedere paragrafo5.3).
Riferimento:
044014013
Detraibilità:
Principio attivo:
Naltrexone Cloridrato/bupropione Cloridrato
Forma farmaco:
Compresse Rp
Produttore Farmaco:
Bruno Farmaceutici
ATCGMP:
BUPROPIONE E NALTREXONE