Cistite: che cos’è e quanto dura
La cistite è l'infezione più comune che interessa il tratto urinario, genera solitamente dolore durante la minzione, sensazione di dover urinare di continuo e bruciori nella zona intima.
I casi lievi possono migliorare nel giro di pochi giorni, alcune persone invece hanno frequentemente episodi di cistite e possono aver bisogno di una cura a lungo termine.
È importante, quindi, consultare un medico se i disturbi non migliorano spontaneamente.
Quali sono le cause della cistite?
Il principale responsabile dell’insorgere della cistite è l’Escherichia Coli, un batterio dalla caratteristica forma a bastoncino, dotato di piccoli uncini che utilizza per restare ancorato alla parete della vescica. La sua presenza libera tossine che scatenano l’infiammazione.
Non sempre, tuttavia, l’origine della cistite è di natura batterica.
In particolare una cistite può insorgere per:
- scarsa o eccessiva igiene intima
- rapporti sessuali
- malattie sessualmente trasmesse
- debilitazione del sistema immunitario a causa di terapie antibiotiche
- utilizzo di assorbenti interni
- diabete
- pantaloni o biancheria intima eccessivamente aderente
- affaticamento fisico e mentale
Tipi di cistite
La natura della cistite può essere di origine batterica o di origine non batterica, sulla base di questa classificazione, riconosciamo diversi tipi di cistite.
Cistite di origine batterica
Si tratta del tipo di cistite più diffusa e comune, a sua volta suddivisa in:
- cistite semplice: è la più comune e colpisce maggiormente le donne. L’infiammazione è acuta, occasionale e transitoria.
- cistite emorragica: è simile alla cistite semplice ma coinvolge anche i capillari della sottomucosa, facendo comparire quindi tracce di sangue;
- cistite ricorrente: ha le stesse caratteristiche della cistite semplice, ma si differenzia per la periodicità con cui compare: se la cistite semplice è occasionale, quella di tipo ricorrente si manifesta con una media di 3 volte l’anno o più.
Cistite di origine non batterica
Appartiene a questo tipo di cistite la cistite interstiziale, una condizione infiammatoria cronica della vescica, che può colpire soggetti di qualsiasi età e sesso, ma che è più frequente nelle donne. Tra le cause troviamo infezione delle vie urinarie, interventi chirurgici, malattie virali e l’indebolimento, lento e progressivo, del rivestimento delle pareti vescicali. Risulta essere particolarmente dolorosa.
Si aggiungono poi situazioni che possono favorire la cistite:
- cistite in gravidanza: l’aumento del progesterone favorisce il rilascio della muscolatura della vescica, portando a un fisiologico rallentamento del flusso urinario con aumento della possibilità di infezioni. La cistite in gravidanza si presenta anche a causa della pressione costante esercitata dal feto sull'utero che continua a crescere: non è un caso, infatti, che possa presentarsi soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza, quando la compressione è maggiore e causa difficoltà nello svuotare del tutto la vescica;
- cistite in menopausa: durante la menopausa si verifica un calo degli estrogeni: ciò comporta un innalzamento del pH della vagina e una riduzione dei lattobacilli, cioè dei batteri “buoni” che la proteggono. A ciò si somma il calo del tono muscolare, con il rilasciamento del collo della vescica e dell’uretra che facilita l’invasione dei batteri provenienti dall’esterno.
Quali sono i sintomi della cistite?
Il primo e più comune sintomo è lo stimolo a far pipì che cambia rispetto alla norma, diventando impellente e eccessivo. A volte possono verificarsi anche perdite involontarie di urina.
Ad accompagnare questi sintomi primari è il dolore. Fare pipì non procura sollievo, anzi: la minzione è difficoltosa e soprattutto all’inizio provoca bruciore e non dà mai la sensazione di svuotare completamente la vescica. Il bisogno di tornare in bagno si ripresenta quindi poco dopo, a volte accompagnato da febbre, brividi di freddo e una sensazione di pesantezza al basso ventre.
Dato il continuo stimolo alla minzione, viene spontaneo chiedersi come fare a dormire in caso di cistite. In questo caso è importante svuotare la vescica prima di mettersi a letto, evitando di bere molta acqua prima di coricarsi. L’uso della borsa calda sul ventre, così come l’assunzione delle posizioni fetale o supina aiutano invece a contrastare i dolori tipici della cistite.
C’è differenza tra cistite dell’uomo e cistite della donna?
La cistite colpisce soprattutto le donne e le ragioni sono principalmente anatomiche: l’uretra femminile è più corta di quella maschile (solo tre centimetri contro sedici) ed è sprovvista di quella barriera protettiva che nel maschio è rappresentata dalla prostata.
Alcuni studi scientifici recenti parlano di 1-2% di uomini colpiti almeno una volta nella vita da cistite.
In questi casi, il fattore di rischio principale viene fatto risalire soprattutto alla scarsa igiene intima dopo rapporti sessuali non protetti; altre volte la cistite dell’uomo può essere legata a problemi di prostata.
Per quanto riguarda i sintomi, questi risultano essere simili sia per l’uomo che per la donna.
Come si cura la cistite?
Per curare la cistite è necessario prima individuarne le cause, al fine di agire nella maniera più efficace e mirata, evitando soluzioni “fai da te” che possono portare ad una cronicizzazione della stessa e a una maggior difficoltà successiva nel risolvere la situazione.
Nel caso in cui si soffra di cistiti di origine batterica, che siano semplici, emorragiche o ricorrenti, bisogna agire su tre fronti:
- cura antibiotica: si rende necessaria per debellare il germe responsabile dell’infezione. La scelta dell’antibiotico, così come la prescrizione, spetta unicamente al medico curante. Tra gli antibiotici più efficaci troviamo il Monuril, indicato nella cura e nella prevenzione di infezioni acute alle vie urinarie.
- cura antinfiammatoria;
- cura antidolorifica;
Gli antinfiammatori più indicati per il trattamento della cistite sono i prodotti a base di ibuprofene, come l’Oki e il Brufen. L’ibuprofene blocca la produzione delle molecole coinvolte nei processi infiammatori, agendo quindi sull’infiammazione. Come sappiamo l’ibuprofene agisce anche come antidolorifico. In questo caso risultano essere efficaci prodotti come il Buscofenact o il Moment, dalle proprietà antidolorifiche. Anche in questo caso si rende necessario il consulto del medico per la scelta del dosaggio da assumere;
Particolarmente efficaci per il trattamento antidolorifico della cistite sono anche i farmaci a base di paracetamolo, come la Tachipirina. Il paracetamolo non agisce a livello di infiammazione, ma può essere assunto come antidolorifico. È particolarmente indicato per la cura dei dolori da cistite e degli stati febbrili ad essa associati, in particolar modo per i bambini e le donne in gravidanza.
Infine, anche i farmaci a base di acido acetilsalicilico possono essere assunti per il trattamento dei dolori da cistite. Ne è un esempio l’Aspirina, disponibile in varie formulazioni e dosaggi, ideali per un’azione rapida contro gli stati doloranti da cistite.
Anche l’utilizzo di integratori alimentari per il benessere delle vie urinarie può risultare efficace ai fini del trattamento della cistite, sia in forma curativa che preventiva.
Un esempio sono i prodotti contenenti D-mannosio, uno zucchero estratto dal legno della betulla, capace di agire come disinfettante naturale, come:
- Longlife D-Mannose Integratore Vie Urinarie, che grazie anche alla presenza di uva ursina, pianta nota per le proprietà antisettiche, risulta ideale per il trattamento delle cistiti infettive;
- Dr. Tili Puroman Act, a base di D-Mannosio puro, che si rivela utile come integratore per il trattamento delle cistiti acute;
- Naturalabs Urogyn, integratore che favorisce il benessere delle ve urinarie
Al D-Mannosio si uniscono anche integratori a base di uva ursina, pianta nota per le sue proprietà antisettiche, e il mirtillo rosso, un antiossidante utile per il drenaggio dei liquidi corporei e la corretta funzionalità delle vie urinarie.
Questi ingredienti possono essere assunti singolarmente o insieme (spesso sono entrambi contenuti negli integratori alimentari utili a favorire il benessere delle vie urinarie). I prodotti che consigliamo sono:
- Aboca Uva Ursina concentrato totale per il benessere delle vie urinarie, da assumere in opercoli nella misura di 2 opercoli 2 volte al giorno con abbondante acqua;
- Erboristeria Magentina uva ursina tintura madre per le vie urinarie, da assumere tra le 20 e le 40 gocce al giorno, diluite in un bicchiere d’acqua
- Cranberry cist, contenente sia mirtillo rosso che uva ursina, utile come coadiuvante nel trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, di cui si consiglia l’assunzione di 2 ovalette al giorno;
- Aloecyst Cranberry e Uva Ursina, per le vie urnarie, in pratiche bustine da portare sempre con se, assumibili sia per prevenire eventuali disturbi legati alle infezioni delle vie urinarie sia per lenire dolori e fastidi acuti tipici della cistite
Per un sollievo immediato è consigliato anche l’uso di pomate e creme, come:
- Gyno-Canesbalance gel vaginale antibatterico, disponibile in formato monodose, è indicato per il trattamento delle infezioni batteriche intime, lenendo prurito, dolore e irritazioni;
- Meclon 20% + 4%, ideale per il trattamento di infezioni batteriche vaginali di varia natura,
- Micotef 2% crema vaginale, da utilizzare per il trattamento di infezioni vaginali batteriche come la cistite
Come si previene la cistite?
Per evitare infezioni ricorrenti ecco una serie di suggerimenti che possono rivelarsi utili:
- bere almeno due litri d’acqua al giorno;
- evitare di trattenere l’urina;
- evitare il consumo di cibi e bevande che possono irritare l’intestino;
- fare la pipì prima di andare a dormire e dopo i rapporti sessuali;
- assumere integratori a base di mirtillo rosso, che impediscono l’adesione dei batteri alla vescica;
- indossare biancheria intima in fibre naturali (cotone);
- curare eventuale stipsi e utilizzare probiotici;
- fare attività fisica regolare, dolce, rilassante, che aiuta il movimento intestinale. Le discipline più idonee sono il pilates, efficace per il basso tratto urinario e lo yoga;
- praticare una regolare igiene intima evitando l’utilizzo di detergenti troppo profumati, preferendo quelli con ingredienti naturali. Lavarsi accuratamente esercitando la manovra di detersione dalla vagina verso l’ano e non viceversa, per evitare il trasferimento di microbi di provenienza fecale nella vagina e poi in vescica;
- limitare l’utilizzo di cibi irritanti come spezie, insaccati, cibi conservati, superalcolici per ridurre le infiammazioni locali;
- attenzione in estate: il caldo e l’aumento della sudorazione riducono la quantità di urina prodotta aumentando la concentrazione di batteri. Il sudore, l’acqua di mare e il cloro alterano il pH vaginale, favorendo lo sviluppo di germi. Cambiare subito il costume bagnato e prestare attenzione al contatto con sabbia, terra o altro con le parti intime.