Domani, 18 maggio, si celebra la giornata mondiale dei musei.
Mai come nell’ultimo anno, l’impossibilità di visitare un museo ha pesato sulla leggerezza dei nostri spiriti e sulla nostra fame di cultura.
Viviamo in un paese che potrebbe andare avanti solamente con tutto il patrimonio culturale che ne fa parte, abbiamo i musei più visitati, ammirati ed invidiati al mondo, basti pensare a città come Roma, Firenze, Venezia, Verona, Milano, ma anche Napoli, Palermo, Catania: da nord a sud il nostro paese è ricco di meraviglie. La verità è che ogni nostra città, al pari di qualunque città europea e mondiale, conserva dei beni culturali di notevole interesse e prestigio.
L’avere sempre tutto a portata di mano – nella stessa città, nello stesso paese, in questo grande mondo – alle volte ci porta a dare per scontato il bello che ci circonda, ma è proprio nel momento in cui questo ci viene tolto che iniziamo a soffrirne la mancanza. E questo è stato, e in parte continua ad essere, per quel che riguarda i musei.
Nell’ultimo anno i musei hanno registrato un notevole calo di visite, non serve spiegare il perché. Questo di certo ci ha aiutato ad apprezzare di più quei musei a cieli aperti che sono le nostre città, ma non è abbastanza.
La storia, l’arte, l’evoluzione, la crescita dell’uomo, ma non solo: quante cose possiamo trovare all’interno di un museo. Una scoperta, una conferma, una novità inaspettata. Un colpo al cuore, un sorriso, una lacrima, una e mille più emozioni. In un museo, oltre a trovare una fonte di cultura, possiamo (ri)trovare una passione, una consapevolezza, una parte di noi stessi.
La forza della cultura è qualcosa che va oltre ciò che si pone esposto davanti ai nostri occhi, ed è tra le cose che più può arricchirci dentro. Celebriamo i musei e il loro valore incommensurabile.