“Gli esseri umani non sono capaci di ancorarsi al presente perché danno troppa importanza alla mente. E alla mente il presente non interessa. Preferisce spedirci tra le nostalgie del passato e le angosce del futuro. Gli unici a rimanere senza sforzo dentro l’istante che stanno vivendo sono i bambini, gli innamorati e gli artisti.” (M. Gramellini)
Vivere nel qui ed ora, con il corpo e con la mente. È su questo principio che si basa lo yoga, nella connessione umana tra lo spazio che ci circonda e la mente che vive il momento. A leggerlo, così come a dirlo, sembra facile, ma è farlo la vera sfida.
Negli ultimi mesi, fatti di attese, vuoti da riempire ed incertezze, il nostro corpo è spesso rimasto fermo, ma la nostra mente è andata, l’unica autorizzata a muoversi. E questo movimento può essere tanto buono quanto dannoso.
I dubbi e la nostalgia del passato sono sirene che ci chiamano ed ammaliano con il loro canto, le domande sul futuro sono tarli della mente capaci di scavare sempre più a fondo. Il vero segreto è vivere nel presente: qui, ed ora.
Nella giornata mondiale dello yoga, vogliamo dedicare un pensiero a quella disciplina definita testualmente “un mezzo di realizzazione e salvezza spirituale”. Perché è vero che, come dicevano i latini “la mente è sana in un corpo sano”, ma un corpo sano senza una mente lucida, capace di dare ad ogni pensiero il giusto peso, in grado di vivere nel momento, nel qui ed ora, senza i rimorsi del passato e i dubbi del presente, non va poi così lontano. Impariamo a vivere nel presente, in quel momento chiamato “adesso”, l’unico su cui possiamo avere controllo e abilità di azione, mentale e fisica.