Promo Spedizioni gratis da €29
 

Guida all’utilizzo degli antinfiammatori

06/10/2021 - Pubblicato in Salute e Benessere

Il nostro organismo è soggetto ad infiammazioni, ovvero reazioni che il corpo scatena in maniera naturale quando viene aggredito. 

A scatenarle possono essere:

  • Attacchi da agenti patogeni o da danni tessutali chimici, come i veleni,  
  • Danni di tipo fisici, come traumi o l’esposizione ad alte e basse temperature, 
  • attacchi di tipo biologico, come virus e batteri.  

Quando subiamo uno di questi attacchi, l’infiammazione permette di eliminare la cause che ne sono alla base, ristabilendo la normale funzionalità dell’organismo tramite le cellule difensive. 

L’infiammazione si manifesta a livello tissutale, con i seguenti sintomi:

  • Tumor: ovvero il gonfiore
  • Calor:  la sensazione di calore della zona soggetta ad infiammazione 
  • Rubor: il rossore che compare quando è in circolo l’infiammazione
  • Dolor: il dolore scatenato dall’infiammazione 

I principali mediatori chimici coinvolti nel processo infiammatorio sono le prostaglandine, molecole di origine naturale prodotte dall’organismo, le quali rivestono un ruolo primario nella fase di comparsa dei sintomi tipici dell’infiammazione.  

Come ridurre un’infiammazione: gli antinfiammatori 

Per ridurre l’infiammazione in corso, è possibile assumere farmaci chiamati “antinfiammatori”.

Gli antinfiammatori possono essere divisi in due categorie:

  1. I farmaci antinfiammatori steroidei, detti anche cortisonici, che agiscono bloccando l’azione delle sostanze utilizzate dal sistema immunitario per dare il via al processo infiammatorio, contrastando l’infiammazione cronica di muscoli, tendini o articolazioni, o le reazioni allergiche. Questo tipo di antinfiammatorio viene principalmente assunto per via orale;
  2. I farmaci antinfiammatori non-steroidei, detti anche FANS, che agiscono riducendo la sintesi delle prostaglandine. Questo tipo di antinfiammatorio viene usato anche come antidolorifico o antipiretico: parliamo di farmaci da banco e per la loro assunzione non è richiesta la prescrizione medica. In particolare, i FANS si assumono per la cura di mal di testa e nevralgie, mal di denti, dolori muscolari, dolori mestruali, dolori reumatici e stati febbrili.
antinfiammatori

Come stabilire quale antinfiammatorio assumere

Per assumere l’antinfiammatorio più idoneo, è necessario stabilire quale tipo di infiammazione è in circolo, analizzandone la causa scatenante ed il grado di severità. Una volta stabilito questo, grazie anche al parere del proprio medico curante, possiamo procedere con la scelta dell’antinfiammatorio più idoneo al nostro caso, avendo sempre cura di leggere con attenzione gli effetti collaterali e le controindicazioni presenti sul bugiardino. In particolare per chi è affetto da patologie croniche, o per le donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento, è necessario verificare se e quali antinfiammatori possono essere assunti. 

Tra le raccomandazioni più note, c’è quella di assumere qualsiasi tipo di antinfiammatorio a stomaco pieno, in quanto l’assunzione prolungata dei farmaci può causare disturbi allo stomaco. 

Come si assumono gli antinfiammatori?  

Che si tratti di cortisonici o FANS, gli antinfiammatori possono essere assunti tramite:

  • iniezioni muscolari ed articolari, particolarmente usate per infiammazioni muscolari ed articolari, come il mal di schiena. Le iniezioni sono la via di somministrazione antinfiammatoria più forte e veloce. Per farne uso è necessaria la prescrizione del medico curante,
  • compresse, capsule o granulati: questi formati sono principalmente usati per mal di testa, nevralgie, dolori mestruali e stati febbrili e sono tra i più usati, questo perché la somministrazione orale permette un rilascio più veloce del principio attivo e una risposta immediata al dolore causato dall’infiammazione. Proprio perché presi per via orale, è raccomandata l’assunzione di questi farmaci a stomaco pieno; 
  • spray orali:  vengono usati per le infiammazioni locali, poiché agiscono miratamente  sul cavo orofaringeo. Questo tipo di antinfiammatorio può essere assunto contestualmente a compresse o granulati;
  • gel e creme, utilizzati per le infiammazioni da traumi che portano a gonfiori, ematomi e contusioni.  Questi prodotti agiscono localmente sugli stati dolorosi di natura traumatica o reumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti;
  • cerotti termo attivi e antinfiammatori, ovvero fasce che a contattato con l’ossigeno dell’aria rilasciano calore prolungato, il quale aumenta la circolazione di sangue nei tessuti producendo effetti antidolorifici e cerotti che, una volta applicati sulla pelle, hanno un rilascio prolungato del principio attivo antinfiammatorio.

Antidolorifici e antinfiammatori