In ogni ambiente che frequentiamo dovremmo sempre tenere sotto controllo i livelli della temperatura e dell’umidità presente. E’ ovvio che non possiamo controllare tali livelli ovunque, come nei negozi o nei locali, ma in altri ambienti, come il luogo di lavoro e le proprie abitazioni, si.
Se nel luogo di lavoro dobbiamo tener conto di chi condivide gli spazi con noi, nelle proprie abitazioni possiamo invece monitorare tali livelli, che risultano essere importanti per il nostro organismo.
Termoregolazione corporea: che cos’è?
Il nostro organismo è l’insieme di organi e tessuti, costituiti a loro volta da cellule, che cooperano tra di loro. Per far si che l’organismo funzioni al meglio, alcuni parametri fisiologici devono rimanere stabili:
il pH;
la glicemia;
la pressione sanguigna;
la temperatura corporea.
Quest’ultima è mantenuta stabile attraverso la termoregolazione corporea, ovvero quella capacità del corpo di sopportare i cambiamenti climatici mantenendo stabile la propria temperatura, a seconda degli ambienti in cui ci si trova. E’ stimato che, sia per gli adulti che per i bambini, la temperatura corporea dovrebbe essere compresa tra i 36 ed i 37 gradi.
Una giusta temperatura corporea permette a sua volta l’equilibrio ed il funzionamento degli altri parametri fisiologici.
Umidità e temperatura in casa
Nel processo di termoregolazione, un ruolo importante è rivestito dai livelli umidità e temperatura degli ambienti che più frequentiamo, primo tra tutti la casa. In tanti non prestano attenzione a questi livelli, ma lo scenario cambia molto quando in casa sono presenti bambini e neonati.
Ambienti troppo secchi o umidi, così come ambienti eccessivamente caldi o al contrario molto freddi, agiscono sulla salute degli adulti e soprattutto dei bambini, andando ad influenzare l’umore e la qualità del sonno, particolarmente importante per i più piccoli.
Quali livelli di temperatura e umidità è bene mantenere in casa per i neonati?
Per quanto riguarda la temperatura, questa deve assestarsi tra i 20 e i 24 gradi di giorno e tra i 18 e i 20 gradi di notte.
Durante l’inverno, periodo in cui i termosifoni riscaldano l’aria interna della casa, per favorire il ricircolo d’aria e rinfrescare gli ambienti troppo caldi, è bene lasciare aperte per un po’ le finestre e richiuderle, al contrario d’estate, quando l’aria esterna è particolarmente calda, possiamo ricorrere all’uso di condizionatori che rinfrescano gli ambienti o all’uso di ventilatori che permettono un giusto ricircolo d’aria.
Il grado di temperatura presente all’interno di un’abitazione è misurabile attraverso il termostato, un apparecchio che rileva la temperatura degli ambienti.
Per quanto riguarda invece il livello di umidità, in presenza di un neonato questa deve essere compresa tra il 30% e il 50%. Un ambiente troppo secco rischia di irritare le mucose e la pelle del bambino, portando a tosse ed irritazioni.
Il livello di umidità all’interno di un’abitazione è misurabile sempre attraverso il termostato (se è dotato anche di rilevatore di umidità) o attraverso l’utilizzo dell’igrometro, ovvero uno strumento ad hoc in grado di misurare l’umidità degli ambienti.
Abbiamo visto come intervenire nel caso di temperature molto fredde o eccessivamente calde, ma cosa fare quando il livello di umidità è troppo secco? Possiamo ricorrere all’utilizzo di un umidificatore.
Cosa sono gli umidificatori?
Gli umidificatori sono apparecchi che, una volta riempiti di acqua, producono vapore acqueo per regolare il livello di umidità in una stanza. Grazie a questi apparecchi, il bambino riposa meglio, respira meglio e viene scongiurato il pericolo di un ambiente troppo secco che, a lungo andare, può portare all’irritazione delle mucose e della pelle bambino.
Umidificatori: quali scegliere?
Esistono diversi tipi di umidificatori, tra cui troviamo:
Umidificatori a vapore caldo: gli umidificatori a vapore caldo sono caratterizzati dalla presenza di un elemento riscaldante, che fa si che l’acqua bolla rilasciando nell’aria il vapore generato dall’ebollizione stessa, rendendo l’ambiente più umido.
Umidificatori evaporativi: questi apparecchi rendono l’aria più umida facendo evaporare l’acqua, ma a differenza degli umidificatori a vapore caldo, rendono l’aria più fresca, per cui se ne consiglia l’utilizzo negli ambienti più caldi.
Umidificatori a ultrasuoni: questo tipo di umidificatori ha un consumo energetico più basso rispetto agli umidificatori a vapore, in quanto non ha bisogno dell’ebollizione dell’acqua e dunque non presenta un elemento riscaldante. Attraverso le vibrazioni ultrasoniche, l’acqua viene ridotta in una nebbiolina che aumenta il livello di umidità presente nell’ambiente.