Da mesi l’uso delle mascherine è diventato parte della nostra quotidianità, soprattutto da quando queste sono diventate obbligatorie.
Mentre prima era obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica in tutti gli ambienti chiusi, tra uffici, bar, negozi e scuole, da dicembre 2021 le regole sono nuovamente cambiate: è obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto, siano queste chirurgiche o FFP, attualmente fino al 10 febbraio 2022, mentre diventa obbligatorio l’uso delle mascherine FFP2 nei seguenti luoghi:
Sui mezzi di trasporto, sia pubblici che privati;
per prendere parte a grandi eventi sportivi all’interno di stadi e palazzetti sportivi;
nelle sale cinematografiche;
nei teatri;
nei locali di intrattenimento e musica dal vivo;
sulle seggiovie, funivie e cabinovie, se presenti cupole paravento
Attualmente, l’obbligatorietà delle mascherine FFP2 è in vigore fino alla cessazione dello stato di emergenza, previsto al 31 marzo 2022.
Ma quali sono i tipi di mascherine che si trovano in commercio, in cosa differiscono tra loro e quando è necessario utilizzarle? Scopriamolo insieme!
Mascherine: cosa sono?
Le mascherine sono dei dispositivi utilizzati al fine di filtrare l’aria.
Ne conosciamo quattro tipi:
Mascherine chirurgiche
Mascherine FFP1
Mascherine FFP2
Mascherine FFP3
Il primo tipo di mascherina è classificato come dispositivo sanitario, mentre le mascherine FFP sono classificate come dispositivo di protezione individuale.
Mascherine chirurgiche: caratteristiche
Come abbiamo visto, questo tipo di mascherine è classificato come dispositivo sanitario: le mascherine chirurgiche infatti vengono usate da medici e personale sanitario durante interventi chirurgici o altre attività sanitarie, al fine di non disperdere nell’aria batteri o altri agenti patogeni.
Questo dispositivo è composto da 3 strati:
Strato esterno: è in materiale idrorepellente e permette all’acqua di non penetrare;
Strato centrale: è il filtro che ferma il passaggio di virus e batteri;
Strato interno: ha il compito di assorbire l’umidità proveniente dalla nostra bocca
Le mascherine chirurgiche hanno una buona capacità filtrante verso l’esterno, ovvero bloccano le goccioline potenzialmente infette che potrebbero uscire dalla nostra bocca. Questo fa si che tali mascherine risultino efficaci ai fini della protezione altrui, a discapito della protezione propria, ed è per questo che riescono a svolgere una funzione di protezione totale se vengono indossata da chiunque.
Sono mascherine usa e getta, non è possibile lavarle né utilizzarle per più giorni consecutivi.
FFP1, FFP2 e FFP3: differenze e caratteristiche
La sigla FFP sta per Filtering Facepiece, ovvero filtranti facciali.
Questo tipo di mascherina svolge un azione filtrante nei confronti di polveri sottili, fumi, nebbie a base acquosa o organica. Viene da se, quindi, che differenza delle mascherine chirurgiche, le mascherine FFP svolgono un’azione di protezione individuale.
Questo tipo di mascherine è costituito in parte da tessuto e in parte da un materiale filtrante.
Sono composte da diversi strati, che vanno dai 4 ai 6, e sono:
Strato interno: composto da un tessuto non tessuto anallergico, permette di non irritare la pelle ed è dotato di un particolare potere nei confronti della saliva ed aria espirata, ripristinando i livelli di umidità interna;
strato filtrante elettrostatico: questo strato trattiene le particelle di piccole dimensioni;
strato filtrante: è composto da 2 a 4 strati, formato da un tessuto non tessuto dalla proprietà filtrante, serve a trattenere la maggior parte delle particelle e degli agenti patogeni;
strato esterno: anche questo è formato da un tessuto non tessuto e serve ad isolare la parte esterna della mascherina dagli agenti patogeni e dai batteri di grandi dimensioni.
Le principali caratteristiche delle mascherine FFP sono:
FFP1: così come per le mascherine chirurgiche, usate già da prima dell’avvento del Coronavirus, questo tipo di mascherine era utilizzato nel settore delle costruzioni, date le capacità filtranti verso le polveri sottili. Oggi sono ampiamente usate anche dai medici, in sostituzione delle più comuni mascherine chirurgiche. Sono usa e getta;
FFP2: in questo caso le mascherine svolgono un azione filtrante verso particelle nocive, sia solide che liquide. Ad oggi sono quelle più utilizzate, data la loro funzione di protezione individuale;
FFP3: questa tipologia di mascherine ha un’elevata protezione contro sostanze tossiche, sia liquide che solide, contro sostanze cancerogene, virus e batteri. A differenza delle altre mascherine, queste sono riutilizzabili e presentano obbligatoriamente una valvola, che facilita la respirazione ed impedisce che si formi uno strato di condensa interna.
Mascherine small
Le mascherine sono generalmente vendute in una taglia standard, adatta a coprire ogni tipo di viso. Esistono poi delle mascherine classificate come taglia small o per bambini, sia di tipo chirurgico che di tipo FFP2. In questo caso le mascherine si presentano con una misura più piccola rispetto alla misura standard e sono pensate sia per i bambini sia per gli adulti che hanno un viso particolarmente piccolo.
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