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Artiglio del diavolo: proprietà e usi

23/08/2022 - Pubblicato in Fitoterapia e rimedi naturali

L’arpagofito, conosciuto più comunemente con il nome di “artiglio del diavolo”, è una pianta perenne rampicante utilizzata in medicina e in fitoterapia. 

Che cos’è l’artiglio del diavolo? 

L’artiglio del diavolo ha origini sudafricane, in particolare nel deserto del Kalhari. Deve il suo nome alle appendici che caratterizzano i suoi frutti, dotate di robusti uncini che, penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali, procurano una serie di ferite e dolori che inducono gli animali stessi a compiere movimenti paragonabili ad una danza indiavolata

La parte usata in medicina e fitoterapia è quella delle escrescenze laterali della radice tuberosa, chiamate radici secondarie. Questa parte contiene un’elevata percentuale di principi attivi, tra i quali sono presenti:

  • glicosidi iridoiodi tra cui arpagoside, arpagide, procumbide, verbasco side;
  • zuccheri;
  • triterpeni;
  • fitosteroli;
  • fenoli;
  • glicosidi flavonoici

Artiglio del diavolo: proprietà e utilizzo 

La principale proprietà dell’artiglio del diavolo è quella antinfiammatoria

Questa pianta viene utilizzata sia nella medicina tradizionale sud-africana che in quella europea, per diversi trattamenti.

In Sudafrica viene utilizzata per:

  • dolori addominali;
  • problemi allo stomaco;
  • dolori articolari;
  • febbre;
  • malattie reumatiche

A seguito di approfonditi studi effettuati dal tedesco Schmidt, il quale ha evidenziato la presenza dei glicosidi con effetti analgesici e antipiretici, l’artiglio del diavolo nella medicina tradizionale europea e in fitoterapia viene utilizzata per:

  • tendinite;
  • osteoartrite;
  • artrite reumatoide;
  • mal di schiena;
  • dolori cervicali

Ulteriori studi hanno inoltre dimostrato come l’artiglio del diavolo favorisca il processo di digestione se preso sotto forma di infuso, dati i principi amaricanti contenuti nella pianta, capaci di stimolare la produzione di succhi gastrici e di bile. 

Come viene usato? 

È possibile reperire l’artiglio del diavolo in varie forme, come:

  • creme, gel e pomate: si ricorre all’uso di queste formulazioni per dolori articolari, dolori cervicali, tendinite e mal di schiena. In questo caso l’artiglio del diavolo viene applicato direttamente sulla zona interessata, o massaggiando il prodotto fino al completo assorbimento o effettuando impacchi per una reazione d’urto. In questi casi l’artiglio del diavolo agisce donando una sensazione di sollievo e benessere date le proprietà analgesiche ed antinfiammatorie;
  • integratori alimentari: gli integratori a base di artiglio del diavolo vengono utilizzati per contrastare dolori articolari e muscolari e per migliorare la flessibilità e la mobilità articolare. Sono disponibili in capsule, in compresse o in gocce;
  • cerotti: aiutano a donare sollievo in presenza di dolori a carico dell’apparato muscolo scheletrico e delle articolazioni, mantenendo protetta la zona interessata da dolore e fastidio. 

Effetti collaterali e controindicazioni

Nonostante risulti essere ben tollerato, un sovraddosaggio o un uso prolungato dell’artiglio del diavolo possono portare ad una serie di effetti collaterali quali: 

  • effetti gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea
  • mal di testa
  • vertigini

Oltre a questo, ne è sconsigliato l’uso caso di:

  • gravidanza e allattamento;
  • presenza di diabete mellito di tipo 2;
  • problemi cardiovascolari

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