Che cos’è la pressione arteriosa
La pressione arteriosa è la forza necessaria a muovere e spingere il sangue verso i vasi sanguigni. La sua “potenza” dipende dal cuore e dalla sua capacità di spingere il sangue, anche quando incontra delle resistenze nei vasi che ne limitano il corretto fluire.
Seguendo il movimento del cuore, i valori della pressione si esprimono in pressione massima, che si misura durante la sistole, ovvero quando il cuore si contrae per pompare il sangue, e in pressione minima, che si misura durante la diastole, ovvero quando il cuore si rilassa per rilasciare il sangue.
Quali sono i valori normali della pressione?
I valori della pressione minima e massima variano al variar dell’età e delle condizioni fisiche del soggetto, in ogni caso i valori standard su cui ci si dovrebbe aggirare rientrano tra 140 – 90 mmHg, millimetro al mercurio, unità di misura della pressione.
Nello specifico, riportiamo di seguito una stima approssimativa relativa ai valori della pressione divisi per età:
- dai 15 ai 19 anni: massima tra 105-173 mm/Hg, minima tra 120-181 mm/Hg
- dai 20 ai 24 anni: massima tra 108-175 mm/Hg, minima tra 132-183 mm/Hg
- dai 25 ai 29 anni: massima tra 110-177 mm/Hg, minima tra 133-184 mm/Hg
- dai 30ai 34 anni: massima tra 111-178 mm/Hg, minima tra 134-185 mm/Hg
- dai 35 ai 39 anni: massima tra 112-179 mm/Hg, minima tra 135-186 mm/Hg
- dai 40ai 44 anni: massima tra 113-180 mm/Hg, minima tra 136-187 mm/Hg
- dai 45 ai 49 anni: massima tra 115-180 mm/Hg, minima tra 139-188 mm/Hg
- dai 50 ai 54 anni: massima tra 116-181 mm/Hg, minima tra 142-189 mm/Hg
- dai 55 ai 59 anni: massima tra 118-182 mm/Hg, minima tra 144-190 mm/Hg
- dai 60 ai 64 anni: massima tra 120-183 mm/Hg, minima tra 147-191 mm/Hg
Valori sballati della pressione portano a due condizioni, quella di ipertensione arteriosa, che si ha quando la pressione risulta essere alta, e quella di ipotensione arteriosa, che si manifesta quando la pressione risulta essere bassa.
La pressione va misurata?
Poichè valori troppo alti o troppo bassi della pressione possono comportare spiacevoli danni all’organismo, è bene monitorarli, soprattutto in presenza di determinati fattori scatenanti e condizioni che analizzeremo nel corso di questo articolo.
Come misurare la pressione
La pressione si misura mediante l’uso di un apparecchio chiamato sfigmomanometro: costituito da un bracciale di tela provvisto di camera ad aria e da un manometro a orologio con ago mobile da cui si leggono i valori della pressione, oggi si trovano in commercio anche apparecchi elettronici che rilasciano i valori della pressione, sempre attraverso lo stesso principio.
Il paziente deve essere seduto, con schiena dritta e senza gambe accavallate. Deve trovarsi in una condizione di tranquillità, lontano dai pasti e da eventuali sforzi fisici, ecco perchè, se bisogna monitorare il valore della pressione arteriosa, è consigliato misurarla al mattino, prima di colazione.
Pressione alta e pressione bassa
Come abbiamo visto si possono manifestare due condizioni legati alla misurazione della pressione: ipertensione o ipotensione, più comunemente chiamati pressione alta e pressione bassa.
Pressione alta
La pressione alta è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue all’interno delle arterie, determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue stesso.
Quella della pressione alta è una condizione largamente diffusa, che colpisce circa il 30% della popolazione adulta.
La pressione è definita alta quando la pressione diastolica supera costantemente il valore di 90 mm/Hg e quella sistolica supera costantemente il valore di 140 mm/Hg.
L’ipertensione arteriosa non è definibile una malattia, quanto più una condizione di rischio che può portare a problematiche a carico del sistema cardiovascolare, come infarti o ictus, ecco perchè è estremamente importante tenerla sotto controllo.
Cause e sintomi
L’ipertensione arteriosa è classificabile in primaria e secondaria: nel primo caso la pressione alta non è riconducibile ad alcuna causa e non si manifestano particolari sintomi.
Una condizione di ipertensione arteriosa secondaria non è riconducibile ad una o più specifiche cause, quanto più ad una serie di condizioni che possono influire, come:
- predisposizione genetica;
- obesità;
- colesterolo alto;
- diabete;
- stile di vita sedentario;
- fumo;
- abuso di alcol e di sale;
Così come per le cause, anche i sintomi non sono del tutto spiegabili: spesso infatti il cuore si abitua alla pressione alta, non lanciando alcun tipo di sintomo netto e riconoscibile.
Sono tuttavia legati alla pressione alta sintomi come:
- forte mal di testa, specie al mattino;
- giramenti di testa e vertigini;
- ronzii nelle orecchie, meglio conosciuti come acufeni;
- alterazioni della vista;
- copiose perdite di sangue dal naso.
Come abbassare la pressione alta
Per abbassare la pressione alta si può ricorrere a diversi rimedi.
Uno stile di vita sano ed equilibrato, privo di eccessi , così come una sana alimentazione bilanciata e completa, sono alla base della risoluzione di qesta problematica.
In particolare poi, per evitare l’innalzamento della pressione si consiglia di:
- limitare il consumo di sale, in quanto lo iodio in esso contenuto alza la pressione;
- limitare il consumo di liquerizia, che alza notevolmente la pressione;
- non fumare;
- bere molta acqua, per permettere il giusto drenaggio dei liquidi corporei;
- non consumare bevande alcoliche;
- ridurre sensibilmente la caffeina, che alza in maniera repentina la pressione sanguigna;
- consumare alimenti ricchi di minerali, come potassio e magnesio che aiutano il rilassamento dei vasi sanguigni;
- effettuare pratiche di rilassamento e meditazione aiuta al rilassamento dei vasi sanguigni, con conseguente miglioramento dello scorrere del sangue.
Pressione bassa
In caso di pressione bassa i valori della pressione arteriosa sono al di sotto dei 90/60 mm/Hg.
Quella della pressione bassa è una condizione meno grave e problematica rispetto all’ipertensione, tuttavia è anche questa largamente diffusa.
Cause e sintomi
Nonostante ci siano momenti del giorno in cui la pressione si abbassa di natura (durante il sonno, nei momenti di relax e nella fase successiva ai pasti), si può soffrire di pressione bassa a causa di:
- condizioni fisiologiche, che non presentano un vero motivo specifico;
- pratica costante e regolare di sport, soprattutto a livello agonistico;
- presenza di patologie più o meno importanti, tipo il diabete;
- utilizzo costante di farmaci;
- sbalzi di temperatura, specie d’estate quando fa molto caldo;
- stato di gravidanza nelle donne
Tra i sintomi più comuni troviamo invece:
- capogiri frequenti e forti, con conseguente senso di instabilità;
- svenimento;
- stato confusionale;
- visione offuscata;
- nausea e vomito;
- problemi di concentrazione;
- palpitazioni.
Nel caso in cui la pressione si abbassi notevolmente e in maniera improvvisa, il soggetto si trova in un vero e proprio stato di shock, caratterizzato da sudorazione fredda, pallore, respirazione veloce e polso debole.
Come alzare la pressione bassa
Per alzare la pressione, il primo passo da compiere è quello verso l’alimentazione, che svolge come sempre un ruolo importante.
Aiutano ad alzare il valore della pressione:
- le bevande analcoliche, prima tra tutte, ovviamente, l’acqua, unitamente a frullati e centrifughe, ricchi di vitamine e Sali minerali;
- mangiare con più frequenza, possibilmente facendo pasti poco abbondanti;
- consumare liquerizia, tramite i bastoncini della radice della stessa;
- assumere caffeina, preferibilmente in piccole dosi costanti;
A questo si aggiunge anche:
- indossare calze elastiche che favoriscono il ritorno venoso;
- evitare i luoghi molto caldi;
- praticare attività fisica senza eccessi.
Come si regolarizza la pressione?
Per tenere regolare il livello della pressione è necessario adottare dei sani comportamenti nella vita di tutti i giorni.
Uno stile di vita sano, unitamente ad una sana alimentazione, come abbiamo visto riduce i rischi di ipertensione o ipotensione arteriosa.
Si aggiungono infine gli integratori alimentari, consigliati al fine di riportare nella norma i valori della pressione.
Un ottimo integratore è per esempio il CardioBalance, integratore per il sistema cardiovascolare.
In capsule, questo integratore si prende cura dell’intero sistema cardiovascolare, ripristinando la sua funzione naturale e normalizzando la pressione sanguigna. Agisce pulendo le vene e permettendo così il corretto scorrimento del sangue, scongiurando il rischio di pressione alta e ciò che ne consegue. Raccomandato per gli adulti e indicato per l’assunzione a lungo termine, se ne consiglia l’assunzione di 2 capsule al giorno, preferibilmente al mattino, con abbondante acqua.
Un altro integratore valido ai fini della regolarizzazione della pressione è Aboca Minimas Advanced, integratore in opercoli valido per il controllo della pressione arteriosa. 100% naturale, grazie al concentrato totale di Olivo, mantiene la normale pressione sanguigna. Inoltre la presenza di Biancospino ed estratto di Goji regolano la funzionalità dell’apparato cardiovascolare.
Se ne consiglia l’assunzione di 2 opercoli per 2 volte al giorno.
Consigliamo infine prodotti come BiosLine CardioVis Pressione, integratore alimentare a base di estratti di Olivo e Biancospino, unitamente all’Eidrosol, una particolare combinazione di vitamina E, che favorisce la normale circolazione del sangue e contribuisce alla regolarità della pressione arteriosa. Adatto anche ai vegani, si consiglia di assumere 2 capsule al giorno, preferibilmente 1 al mattino e 1 alla sera, con abbondante acqua per un periodo di almeno 20/25 giorni.