Ginseng
Il ginseng è una pianta della famiglia delle Araliaceae, che cresce in Nepal, Corea e Siberia orientale e si sviluppa nei climi più freddi. Il termine Ginseng significa in lingua cinese “Pianta dell’uomo”, probabilmente perché la forma della sua radice ricorda quella del corpo umano con ramificazioni che ricordano la forma degli arti e della testa.
I primi riferimenti all’utilizzo medico del ginseng risalgono al “The Herbal Classic of the Divine Farmer”, il testo più antico di medicina cinese che risale a 2000 anni fa: qui il Ginseng veniva descritto come pianta utilizzata per il trattamento di 23 differenti patologie. Successivamente il famoso scienziato e botanico Li Shizhen raccolse nel Compendio di materia medica Cinese 40 anni di lavoro di classificazione di tutte le erbe officinali allora conosciute: 1800 farmaci, 100 illustrazioni e 11000 ricette. E nel secolo successivo più di 3900 preparazioni a base di ginseng vennero inserite nella Farmacopea Clinica Coreana. Tradizionalmente, il ginseng veniva considerato un cibo afrodisiaco utile a stimolare il desiderio e le funzioni sessuali, soprattutto negli uomini. Queste proprietà venivano attribuite dalla medicina tradizionale cinese soprattutto al ginseng rosso.
Nella medicina tradizionale popolare il ginseng è considerato un elisir di lunga vita e resta uno dei rimedi erboristici più utilizzati al mondo, con un tasso di crescita annua nel consumo pari al 12%; si stima che nel 2025 il mercato globale raggiungerà i 7,5 miliardi di dollari.
Proprietà
Le proprietà del ginseng si trovano nelle radici di questa pianta e sono attribuite a diverse componenti. Oltre a vitamine B e C, sali minerali, calcio, magnesio, aminoacidi, olio essenziale e polisaccaridi, nel ginseng sono presenti i ginsenosidi, principali responsabili delle sue proprietà curative. La quantità di componenti attivi presenti nelle radici aumenta con il passare del tempo, si ritiene infatti che il ginseng sia da considerarsi pienamente maturo quando la pianta raggiunge un’età di sei anni. Il ginseng ha proprietà:
- energizzanti e rinvigorenti: dona sensazione di energia e dà la capacità di resistenza allo stress quotidiano
- stimolanti del metabolismo basale
- in grado di migliorare memoria e attenzione: è un rimedio indicato per affrontare lo studio, il troppo lavoro e l'attività sportiva intensa.
- antidepressive
- in grado di contrastare la stanchezza
- utili a favorire l’appetito e la digestione,
- stimolanti del sistema immunitario,
- antiossidanti: protegge da molecole potenzialmente pericolose per la cellula, come i radicali liberi
- afrodisiache: in grado cioè di favorire il desiderio sessuale.
Secondo la medicina tradizionale cinese, il ginseng può essere utilizzato anche per il trattamento dell’ipertensione che dell’ipotensione, in caso di:
- anemia
- artrite
- insonnia
- diabete
- per rallentare il processo di invecchiamento dei tessuti dell’organismo.
Come si assume?
Il ginseng si trova sotto forma di polvere, pastiglie, infusi o integratori alimentari. E’ inoltre utilizzato per aromatizzare prodotti alimentari come caffè, cioccolato, tisane, tè nero e tè verde.
Le dosi consigliate per l'estratto di ginseng o l'infuso dipendono dalla tipologia di ginseng utilizzato. Solitamente si raccomanda 400/500 mg al giorno per l’estratto secco; in tintura 30 gocce 1 o 2 volte al giorno.
Infuso: mettere in decozione per circa dieci minuti uno o due grammi di radice essiccata per ogni tazza di acqua
Effetti collaterali
Il ginseng non è indicato in caso di allergie, durante la gravidanza e l'allattamento. Può provocare:
- pressione alta
- tachicardia
- palpitazioni
- insonnia
- diarrea
Il ginseng non va utilizzato per più di tre mesi consecutivi e va evitata l’assunzione nel tardo pomeriggio poiché potrebbe interferire con il riposo. Il ginseng può interferire con alcuni farmaci tra cui anticoagulanti, antidepressivi e stimolanti del sistema nervoso centrale.