Guaranà
Il guaranà è una pianta che nasce nelle regioni del Sud America, in particolare nelle regioni amazzoniche del Brasile. Le popolazioni indigene la utilizzano da centinaia di anni come pianta curativa ed “elisir” di lunga vita. Nel 1669, durante una spedizione in Amazzonia, il missionario gesuita João Felipe Bettendorf osservò che gli Indios usavano una bevanda stimolante che aveva proprietà terapeutiche contro FEBBRE E CRAMPI. NEL 1817 il chimico e farmacista francese Louis Claude Cadet de Gassicourt pubblicò un articolo dove riportava gli effetti del guaranà considerandolo un vero e proprio farmaco. Successivamente il Guaranà fu introdotto nelle Farmacie di Brasile, Messico, Stati Uniti e diversi Stati europei.
Il termine guaranà significa “vite” in molti dialetti indigeni e si riferisce allo sviluppo caratteristico a “liana” di questa pianta che può raggiungere fino ai 10 m di altezza. Ogni frutto contiene da uno a tre semi che essiccati, macinati e mescolati con farina di cassava, danno origine a una pasta dal colore scuro che ha un sapore amaro ed è particolarmente ricca di caffeina ma contiene anche tannini, saponine, catechine, epicatechine, proantocianidine.
Proprietà
In erboristeria e fitoterapia, il guaranà è utilizzato soprattutto come stimolante e tonico generale, per le sue proprietà energizzanti. Proprio la presenza di caffeina dona al guaranà proprietà stimolanti e tonificanti. Per questo il guaranà è spesso associato a:
- perdita di peso: esercita un effetto positivo sul metabolismo lipidico e sulla resistenza all’insulina aumentando il metabolismo basale
- effetti cardioprotettivi: alcuni studi hanno associato l’assunzione di guaranà a una minore incidenza di malattie cardiovascolari e ad un effetto positivo sul metabolismo dei lipidi, soprattutto per quanto riguarda il livello di colesterolo cattivo che costituisce uno degli eventi iniziali del processo di aterosclerosi
- miglioramento dell'attenzione, della memoria e dell'umore: il guaranà, da solo o in combinazione con il ginseng, migliorerebbe l'attenzione e la memoria nello studio e al lavoro, e aumenterebbe il tono dell'umore in caso di depressione. Effetto dovuto non solo alla presenza di caffeina ma anche alle altre sostanze presenti nella pianta, tra cui flavonoidi, saponine e tannini.
- proprietà antinfiammatorie: utili in caso di emicrania e dolori mestruali.
Ha effetti anche sul:
- sistema cardiovascolare: il guaranà provoca un aumento della frequenza cardiaca
- sistema digestivo: è un antidiarroico ed esercita un leggero effetto diuretico
Come si assume?
Il guaranà viene venduto come integratore, in capsule o compresse, tisana, tintura madre o polvere. Per quanto riguarda le dosi di guaranà si consiglia di non superare i 400 mg di caffeina al giorno. I preparati a base di guaranà vanno sempre assunti a stomaco pieno.
- La tisana di guaranà: due o tre semi di guaranà da far bollire in acqua per circa quindici minuti o, in alternativa, guaranà in polvere da sistemare in un filtro per infusione.
- La polvere di guaranà: può essere aggiunta a frullati, succhi e yogurt.
- La tintura madre:40-50 gocce da diluire in acqua due volte al giorno, preferibilmente al mattino e nel primo pomeriggio.
Effetti collaterali
L’assunzione di guaranà è sconsigliata soprattutto nei bambini, negli ipertiroidei e nei distonici. Vista l’elevata concentrazione di caffeina infatti amplifica i comuni effetti indesiderati legati al suo utilizzo (tachicardia, palpitazioni, ipereccitazione, insonnia, ansia).
Potrebbe provocare un’azione irritante sulle mucose gastrointestinali. Per questo motivo chi soffre di coliti o gastriti deve limitare le dosi di assunzione.