Rosa canina
La rosa canina è la specie di rosa spontanea più comune in Italia. E’ un arbusto molto comune nel sottobosco: è diffuso nella fascia europea dal Mediterraneo alla Scandinavia, nell'Asia centrale ed occidentale, nelle Canarie e nell'Africa del Nord. Viene anche chiamata rosa di macchia o rosa selvatica. Il termine "canina" sembra abbia origini remote: Plinio il Vecchio raccontò, infatti, che le radici di questo arbusto venivano impiegate come rimedio nel trattamento della rabbia.
Viene menzionata persino nella Bibbia: probabilmente, Giuda utilizzò proprio l'albero di rosa canina per suicidarsi e la corona di spine di Gesù era presumibilmente realizzata con i rami di questo arbusto.
La rosa canina fiorisce a fine primavera e all'inizio dell'estate (maggio/giugno) producendo fiori bianchi o rosa. Successivamente, dai fiori si sviluppano i frutti, detti cinorrodi. Sono falsi frutti carnosi dal colore rosso e dal sapore dolce e aspro, che vengono raccolti in autunno-inverno. I frutti contengono tannini, acido nicotinico, carotenoidi, vitamina C e P, riboflavina, acido malico e citrico, flavonoidi (bioflavonoidi: fitoestrogeni), pectine e carboidrati. E’ una delle piante più ricche di vitamina C in natura e proprio per questo, al tempo di guerra, la rosa canina veniva utilizzata come sostituto degli agrumi.
Proprietà
La parte utilizzata sono i frutti e le gemme. La rosa canina viene normalmente impiegata nella medicina popolare:
- per aumentare le difese immunitarie,
- come diuretico: stimolando l'eliminazione delle tossine tramite l'urina, è utile per contrastare infiammazioni a carico di vescica o reni, come le coliche renali.
- come rimedio naturale contro la diarrea: grazie alla presenza di tannini
- per combattere gli stati infiammatori in caso di infezioni virali, tosse e raffreddore: proprio grazie alla presenza i vitamina C. Si stima infatti che in un singolo frutto di rosa canina ci siano almeno 100 volte la quantità di vitamina C contenute negli agrumi.
- per alleviare i sintomi delle allergie che colpiscono l'apparato respirarorio.
- per contrastare l'azione dei radicali liberi.
- per trattare congiuntivite, rinite e asma allergici e nelle infezioni ricorrenti come tonsilliti, rinofaringiti, otiti
- contro l’anemia, perché aumenta l’assorbimento del ferro
I semi di rosa canina sono impiegati anche per la realizzazione di antiparassitari.
Va ricordato, però, che le applicazioni della rosa canina per il trattamento di questi disturbi non sono né approvate, né supportate da ricerche scientifiche.
Cosmetica
La rosa canina contiene acidi linoleici e le vitamine A ed E, che svolgono un ruolo importante nella formazione e rigenerazione della pelle. Per questo è usata anche in cosmesi per la realizzazione di:
- acque profumate
- creme anti-aging ed antirughe
- pomate lenitive contro gli eritemi solari
- maschere per il viso ad azione tonificante, levigante ed astringente
- per il trattamento di pelli sensibili, arrossate
Come si assume?
La rosa canina si assume sotto forma di estratti liquidi, tisane e altre preparazioni erboristiche.
Tisana: i frutti essiccati vanno tenuti in infusione per quindici minuti. Si consiglia di berne una tazza tre volte al giorno.
Gemmoderivato: 40-50 gocce in due somministrazioni giornaliere, lontano dai pasti.
Tintura madre: 45-50 gocce 3 volte al giorno lontano dai pasti
Estratto: da 100 a 300 mg al giorno.
Miele rosato: è prodotto dalla macerazione dei petali: è ottimo per la gola in caso di tosse.
Olio: è un ottimo rigenerante della pelle. Può essere usato per trattare cicatrici, acne e ustioni. Puro o mescolato con altri oli vegetali va massaggiato sulla pelle.
Effetti collaterali
La rosa canina non ha particolari effetti collaterali. E’ però sconsigliata nei soggetti che presentano allergie verso uno o più componenti presenti nella pianta. Per quanto riguarda le possibili interazioni, è sconsigliato somministrare questo rimedio con uva ursina, poiché ne ridurrebbe l'efficacia.