Acido folico
L’acido folico e i folati sono vitamine idrosolubili del gruppo B indicati solitamente con la sigla B9.
Tuttavia è necessario precisare che:
- folato si riferisce alla vitamina nella sua forma naturale presente negli alimenti;
- acido folico è il termine per indicare la forma ossidata delle vitamina, identifica la molecola di sintesi presente nei formulati vitaminici.
Scoperta tra il 1931-1943, questa vitamina è inclusa nell'elenco dei medicinali essenziali dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
In qualsiasi sua forma, la cosiddetta vitamina B9 è fondamentale per l’uomo poiché riveste un ruolo chiave nella produzione di acidi nucleici (DNA e RNA) e nel metabolismo di alcuni aminoacidi, entrambi passaggi necessari per la replicazione cellulare..
La vitamina b9 è un nutriente essenziale: non viene prodotto dall’uomo e quindi deve essere integrato con una dieta corretta e bilanciata.
Gli alimenti che contengono più folati appartengono al mondo vegetale e sono:
- verdure a foglia, da cui il termine “folico”, come spinaci, broccoli, asparagi, lattuga;
- cereali e legumi come fagioli e piselli;
- kiwi, fragole e arance
- frutta secca come mandorle e noci.
Fabbisogno, carenza e eccesso di acido folico
Il fabbisogno giornaliero di acido folico per un adulto è di 400 mcg/die, che in gravidanza e allattamento aumentano sino a 600 mcg/die.
La carenza di acido folico o folati può dare sintomi quali apatia, stanchezza, inappetenza, difficoltà psichiche e mnemoniche, turbe del sonno, anemia macrocitica o megaloblastica, leucopenia, glossite o ulcerazioni della mucosa orale.
Risulta pertanto sottoporsi periodicamente alle analisi del sangue: eseguendo un emocromo completo e la misurazione dei livelli plasmatici di vitamina B12 e folati se i valori di folato sierico rilevati sono uguali o inferiori a 3 μg / L e il folato eritrocitario pari o inferiore a 140 μg / L viene accertato lo stato di carenza.
L’effetto più importante della carenza di folati sicuramente riguarda i deficit nello sviluppo del sistema nervoso centrale nel periodo fetale.
D’altra parte è difficile si verifichino problemi di salute dovuti a un eccesso di vitamina B9, in quanto le quantità oltre i limiti presenti nell’organismo vengono presto espulse attraverso le urine.
Acido folico in gravidanza
I folati sono necessari per il corretto sviluppo di tessuti ad elevata proliferazione e differenziazione come quelli embrionali e nella prevenzione di alcune malformazioni congenite, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale.
E’ vero anche che per ridurre il rischio di patologie quali toxoplasmosi e listeriosi, in gravidanza, si consiglia sempre di consumare le verdure cotte e questo processo riduce notevolmente il contenuto di folati.
Per i due motivi appena citati in gravidanza si raccomanda fortemente l’integrazione giornaliera con 400mcg di acido folico.
Interazioni
Alcuni farmaci possono modificare la concentrazione di folati, ad esempio i barbiturici e gli estroprogestinici.
Causano alterazione di acido folico anche
- un elevato consumo di alcol
- diabete mellito insulino-dipendente
- celiachia
- patologie da malassorbimento o da alcune specifiche varianti di geni coinvolti nel metabolismo dei folati (metilene-tetraidrofolato-reduttasi, recettore dei folati).
Alimenti fortificati
Sul mercato italiano sono disponibili diverse tipologie di “alimenti fortificati”, si tratta di alimenti ai quali viene aggiunto acido folico nel processo di produzione.
Tra questi ricordiamo i cereali da colazione, biscotti, fette biscottate e succhi di frutta.
La comunità scientifica mantiene sulla fortificazione un profilo prudenziale considerando il rischio di sovra-assunzione in alcune fasce di popolazione (anziani e bambini).