Hikma Farmaceutica S. A. Colistimetato 10 Flaconcini Endovenosa Inalante Polvere 1.000.000 Ui
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- Codice articolo: 045368026
Descrizione
DENOMINAZIONE
COLISTIMETATO HIKMA 1 000000 UNITA' INTERNAZIONALI. POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE/INFUSIONE O PER SOLUZIONE DA NEBULIZZARE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico, altri antibatterici, polimixine.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni flaconcino contiene 1 milione di Unita' Internazionali di sodio colistimetato (approssimativamente 80 mg di polvere).
ECCIPIENTI
Nessuno.
INDICAZIONI
Per iniezione o infusione: questo farmaco e' indicato negli adulti e nei bambini, inclusi i neonati, per il trattamento di infezioni gravi dovute a determinati patogeni Gram-negativi in pazienti per i quali leopzioni terapeutiche sono limitate. Per soluzione da nebulizzare: questo medicinale per inalazione e' indicato per la gestione di infezionipolmonari croniche dovute a Pseudomonas aeruginosa nei pazienti adultie pediatrici con fibrosi cistica. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l'uso corretto degli agenti antibatterici.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al sodio colistimetato, alla colistina o ad altre polimixine.
POSOLOGIA
Per iniezione o infusione: la dose da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite tenendo conto della gravita' dell'infezione e della risposta clinica. Devono essere rispettate le linee guida terapeutiche. La dose e' espressa in unita' internazionali (UI) disodio colistimetato (CMS). Posologia. Le seguenti raccomandazioni posologiche si basano su dati limitati di farmacocinetica di popolazionein pazienti in condizioni critiche: adulti ed adolescenti. Dose di mantenimento: 9 MUI/die suddivisi in 2-3 dosi Nei pazienti in condizionicritiche deve essere somministrata una dose di carico di 9 MUI. L'intervallo piu' idoneo fino alla prima dose di mantenimento non e' stato stabilito. I modelli suggeriscono che, in alcuni casi, nei pazienti conbuona funzione renale possono essere necessarie dosi di carico e di mantenimento fino a 12 MUI. Tuttavia, l'esperienza clinica con tali dosi e' estremamente limitata e la sicurezza non e' stata stabilita. La dose di carico e' valida per pazienti con funzione renale normale o ridotta, compresi i soggetti sottoposti a terapia renale sostitutiva. Danno renale: la dose deve essere modificata in presenza di danno renale,ma i dati farmacocinetici disponibili per pazienti con funzione renale ridotta sono molto limitati. Le seguenti modifiche alla dose sono riportate a scopo orientativo. Una riduzione della dose e' consigliata nei pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/min: Si consiglianodue somministrazioni giornaliere. Clearance della creatinina: < 50 -30 ml/min; dose giornaliera: 5.5 - 7.5 MUI. Clearance della creatinina: < 30 - 10 ml/min; dose giornaliera: 4.5 - 5.5 MUI. Clearance della creatinina: < 10 ml/min; dose giornaliera: 3.5 MUI. MUI= Milioni Unita'Internazionali. Emodialisi ed emo(dia)filtrazione continua: la colistina appare dializzabile tramite metodi convenzionali di emodialisi edemo(dia)filtrazione veno-venosa continua (continuous venovenous haemo(dia)filtration, CVVHF, CVVHDF). Sono disponibili dati estremamente limitati dagli studi di farmacocinetica di popolazione su numeri molto piccoli di pazienti sottoposti a terapia renale sostitutiva. Non e' possibile formulare raccomandazioni posologiche definitive. I seguenti regimi terapeutici possono essere presi in considerazione. Emodialisi: giorni senza emodialisi: 2,25 MUI/die (2,2-2,3 MUI/die). Giorni di emodialisi: 3 MUI/die nei giorni di emodialisi, da somministrare dopo la seduta emodialitica. Si consigliano due somministrazioni giornaliere. CVVHF/ CVVHDF: come nei pazienti con funzione renale normale. Si consigliano tre somministrazioni giornaliere. Compromissione epatica: non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione epatica. Si raccomanda cautela quando si somministra sodio colistimetato a questi pazienti. Anziani: non si ritengono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti anziani con funzione renale normale. Popolazione pediatrica: idati a sostegno del regime posologico nei pazienti pediatrici sono molto limitati. Per la determinazione della dose deve essere tenuta in considerazione la maturita' renale. La dose deve essere stabilita in base al peso della massa magra corporea. Bambini <= 40kg: 75.000-150.000UI/kg/die suddivise in 3 dosi. Per i bambini con peso corporeo superiore a 40 kg devono essere tenute in considerazione le raccomandazioni posologiche valide per gli adulti. E' stato segnalato l'uso di dosi >150.000 UI/kg/die in bambini con fibrosi cistica. Non sono disponibili dati sull'uso o sull'entita' di dosi di carico in bambini in condizionicritiche. Non sono state formulate raccomandazioni posologiche in bambini con funzione renale ridotta. Somministrazione intratecale ed intraventricolare. Sulla base di dati limitati si consiglia la seguente dose per gli adulti: via intraventricolare. 125.000 UI/die. Le dosi somministrate per vie intratecale non devono superare quelle consigliate per l'uso intraventricolare. Non puo' essere fornita alcuna raccomandazione posologica specifica per la via di somministrazione intratecale eintraventricolare nei bambini. Modo di somministrazione: questo farmaco viene somministrato per via endovenosa come infusione lenta per 30-60 minuti. I pazienti dotati di un dispositivo di accesso venoso totalmente impiantabile (TIVAD) possono tollerare un'iniezione in bolo finoa 2 milioni di unita' in 10 ml somministrati per un minimo di 5 minuti. Il sodio colistimetato e' idrolizzato nell principio attivo colistina in soluzione acquosa. Per la preparazione della dose, in particolare quando e' necessario il contenuto di piu' flaconcini, la ricostituzione della dose necessaria deve essere condotta usando una tecnica di assoluta asepsi. Soluzione per nebulizzazione: si raccomanda che il sodio colistimetato (CMS) sia somministrato sotto la supervisione di medici con un'esperienza adeguata nel suo utilizzo. Posologia: il dosaggiopuo' essere regolato in funzione della gravita' della condizione e della risposta clinica. Range di dosaggio consigliato: somministrazioneattraverso inalazione . Adulti, adolescenti e bambini >= 2 anni: 1-2 MUI due o tre volte al giorno (max 6 MUI/die). Bambini < 2 anni: 0.5-1MUI due volte al giorno (max 2 MUI/ die). Deve essere rispettata la pertinente guida clinica sui regimi di trattamento, compresa la durata del trattamento, la periodicita' e la co-somministrazione di altri agenti antibatterici. Anziani: l'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario. Danno renale: l'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario, tuttavia deve essere usata cautela nei pazienti con danno renale. Insufficienza epatica L'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario. Modo di somministrazione: per uso inalatorio. Il sodio colistimetato e' idrolizzato nella sostanza attiva colistina in soluzione acquosa. Il contenuto di un flacone di questo medicinale 1 milione unita' internazionali deve essere sciolto in 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili e soluzione salina (sodio cloruro 0,9%) o una miscela 50:50 di acqua per preparazioni iniettabili e sodio cloruro 0,9%). Se sono stati intrapresi altri trattamenti, dovrebbero essere intrapresi nell'ordine raccomandato dal medico. Caratteristichepredittive del rilascio del farmaco studiate in vitro (in vitro) utilizzando le specifiche del modello respiratorio dell'adulto e con il seguente dispositivo nebulizzatore per questo medicinale 1 milione di Unita' Internazionali disciolte in 3 ml di acqua di cloruro di sodio isotonico 0,9% o 50:50 di acqua per preparazioni iniettabili e cloruro disodio allo 0,9%. (minimo - massimo). Pari lc-sprint (equipaggiato conboccaglio con valvola espiratoria) con compressore pari turbo boy. 0.9% sodio cloruro. Pari lc- sprint (equipaggiato con boccaglio con valvola espiratoria) con compressore pari turbo boy.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Tenere i flaconcini nella scatola esterna per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Quando possibile, si consideri la somministrazione congiunta di sodiocolistimetato per via endovenosa con un altro agente antibatterico, tenendo in considerazione la sensibilita' rimanente del patogeno o dei patogeni in trattamento. Poiche' e' stato segnalato lo sviluppo di resistenza alla colistina somministrata per via endovenosa, in particolarequando utilizzata in monoterapia, la somministrazione congiunta con altri antibatterici deve essere considerata anche per prevenire lo sviluppo di resistenza. Sono disponibili solo dati clinici limitati sull'efficacia e la sicurezza del sodio colistimetato somministrato per viaendovenosa. Anche le dosi raccomandate in tutte le sottopopolazioni sibasano su dati limitati (clinici e farmacocinetici/farmacodinamici).In particolare, sono disponibili dati di sicurezza limitati per l'usodi dosi elevate (>6 MUI/die), per l'uso di una dose di carico e per popolazioni particolari (pazienti con compromissione renale e popolazione pediatrica). Il sodio colistimetato deve essere utilizzato esclusivamente quando altri antibiotici prescritti piu' comunemente sono inefficaci o non idonei. Il monitoraggio della funzione renale deve essere effettuato in tutti i pazienti all'inizio del trattamento e a intervalli regolari durante il trattamento. La dose di sodio colistimetato deveessere modificata in base alla clearance della creatinina. I pazientiipovolemici e quelli che ricevono altri farmaci potenzialmente nefrotossici presentano un rischio aumentato di nefrotossicita' dovuta allacolistina. In alcuni studi, la nefrotossicita' e' stata associata alladose cumulativa e alla durata del trattamento. Il beneficio di un trattamento prolungato deve essere valutato in rapporto al potenziale aumento del rischio di tossicita' renale. Si raccomanda cautela qualora si somministri sodio colistimetato a lattanti di eta' inferiore a 1 anno, perche' in questa fascia d'eta' la funzione renale non ha raggiuntola piena maturita'. Inoltre, non e' noto l'effetto di una funzione renale e metabolica immatura sulla conversione del sodio colistimetato acolistina. In caso di reazione allergica, il trattamento con sodio colistimetato deve essere interrotto e devono essere adottate le misureopportune. E' stato osservato che concentrazioni sieriche elevate di sodio colistimetato, che possono essere dovute a sovradosaggio o a mancata riduzione della posologia in pazienti con danno renale, inducono effetti neurotossici come parestesia facciale, debolezza muscolare, vertigine, linguaggio indistinto, instabilita' vasomotoria, disturbi della vista, confusione, psicosi e apnea. I pazienti devono essere monitorati in merito alla eventuale comparsa di parestesie periorali e di parestesie alle estremita' che sono segni di sovradosaggio. E' noto che il sodio colistimetato riduce il rilascio presinaptico dell'acetilcolina nella giunzione neuromuscolare e deve essere utilizzato con la massima cautela e solo se chiaramente necessario nei pazienti con miasteniagrave. Dopo somministrazione intramuscolare di sodio colistimetato sono stati segnalati casi di arresto respiratorio. Una compromissione della funzione renale aumenta la probabilita' di apnea e blocco neuromuscolare dopo somministrazione di sodio colistimetato. Il sodio colistimetato deve essere utilizzato con estrema cautela nei pazienti affettida porfiria. Colite associata agli antibiotici e colite pseudomembranosa sono state riportate con quasi tutti gli antibatterici e possono manifestarsi anche con il sodio colistimetato. La loro gravita' puo' variare da lieve a potenzialmente fatale. E' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante odopo l'uso del sodio colistimetato. Deve essere valutata l'opportunita' di interrompere la terapia e avviare un trattamento specifico per Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Il sodio colistimetato somministrato per via endovenosa non attraversa la barriera ematoencefalica in misura clinicamente rilevante. La somministrazione intratecale o intraventricolare del sodio colistimetato nel trattamento della meningite non e' stata valutata sistematicamente in studi clinici ed e' supportata soltanto dada casi clinici. I dati a sostegno della posologia sono molto limitati. L'effetto avverso osservato piu' comunemente dopo somministrazione di CMS e' stata la meningite asettica. Si puo' manifestare broncospasmocon gli antibiotic per inalazione. Cio' puo' essere prevenuto o trattato con l'uso appropriato di beta 2 -agonisti. Se insorgono dei problemi il trattamento deve essere interrotto.
INTERAZIONI
In caso di uso concomitante di sodio colistimetato per via endovenosacon altri medicinali potenzialmente nefrotossici o neurotossici deve essere prestata la massima cautela. Prestare cautela in caso di uso concomitante con altre forme farmaceutiche di sodio colistimetato, perche' l'esperienza in merito e' scarsa ed esiste il rischio di tossicita'cumulativa. Non sono stati effettuati studi d'interazione in vivo. Ilmeccanismo di conversione del sodio colistimetato al principio attivocolistina non e' caratterizzato. Anche il meccanismo di clearance della colistina, compresi i processi a livello renale, non e' noto. Ne' ilsodio colistimetato ne' la colistina hanno indotto l'attivita' di unoqualsiasi degli enzimi P450 (CYP) analizzati (CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9,2C19 e 3A4/5) in studi in vitro su epatociti umani. Le potenziali interazioni farmacologiche devono essere tenute a mente quando si somministra questo farmaco congiuntamente con medicinali che notoriamente inibiscono o inducono gli enzimi responsabili del metabolismo dei farmacio che costituiscono substrati dei meccanismi di trasporto renale. A causa degli effetti della colistina sul rilascio di acetilcolina, i miorilassanti non depolarizzanti devono essere utilizzati con cautela neipazienti che ricevono sodio colistimetato, perche' i loro effetti possono essere prolungati. Il trattamento congiunto con sodio colistimetatoe macrolidi come azitromicina e claritromicina o fluorochinoloni comenorfloxacina e ciprofloxacina deve essere effettuato con cautela neipazienti con miastenia grave. L'uso concomitante di sodio colistimetato con altri medicinali con potenziale neurotossico e/o nefrotossico deve essere evitato. Questi comprendono antibiotici aminoglicosidi comegentamicina, amikacina, netilmicina e tobramicina. Ci puo' essere un aumentato rischio di nefrotossicita' se somministrato contemporaneamente ad antibiotici cefalosporinici.
EFFETTI INDESIDERATI
Trattamento sistemico: la probabilita' di eventi avversi puo' essere correlata all'eta', alla funzionalita' renale e allo stato del paziente. Nei pazienti con fibrosi cistica sono stati riportati eventi neurologici fino al 27% dei pazienti. Questi sono generalmente lievi e si risolvono durante o subito dopo il trattamento. La neurotossicita' puo' essere associata a sovradosaggio, ad insuccesso nella riduzione della dose in pazienti con insufficienza renale e uso concomitante di farmacio neuromuscolari o altri farmaci con effetti neurologici simili. Ridurre la dose puo' alleviare i sintomi. Gli effetti possono comprenderel'apnea, i disturbi sensoriali transitori (come la parestesia del visoe la vertigine) e, raramente, l'instabilita' vasomotoria, illinguaggio indistinto, i disturbi visivi, la confusione o la psicosi. Effetti negativi sulla funzionalita' renale sono stati segnalati, di solito dopo l'uso di dosi superiori a quelle raccomandate nei pazienti con funzionalita' renale normale o insuccesso nella riduzione del dosaggio neipazienti con insufficienza renale o durante l'uso concomitante di altri farmaci nefrotossici. Gli effetti sono di solito reversibili alla sospensione della terapia. Nei pazienti con fibrosi cistica trattati entro i limiti di dosaggio raccomandati, la nefrotossicita' sembra essererara (meno dell'1%). Nei pazienti non FC con ospedalizzazione grave,i segni di nefrotossicita' sono stati riportati in circa il 20% dei pazienti. Sono state riportate reazioni di ipersensibilita' tra cui eruzione cutanea e febbre da farmaco. Se questi si verificano, il trattamento deve essere ritirato. Possono verificarsi irritazioni locali nel sito dell'iniezione. Trattamento per inalazione: l'inalazione puo' indurre tosse o broncospasmo. E' stato riportato mal di gola o di bocca epotrebbe essere dovuto ad infezione o ipersensibilita' da Candida albicans. L'eruzione cutanea puo' anche indicare ipersensibilita', se cio'accade, il trattamento deve essere sospeso. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non e' stata stabilita la sicurezza nella gravidanza umana. Gli studi sugli animali non sono sufficienti per quanto riguarda glieffetti sulla riproduzione e sullo sviluppo. E' stato evidenziato cheil sodio colistimetato attraversa la placenta e di conseguenza esistepotenziale tossicita' fetale in caso di somministrazione durante la gravidanza. Pertanto, sodio colistimetato deve essere somministrato ingravidanza solo se il beneficio supera il potenziale rischio per il feto. Allattamento: il sodio colistimetato assorbito puo' essere secretonel latte materno. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento o di continuare/interrompere la terapia con il sodio colistimetato dovrebbe essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamentoper il bambino bilanciato rispetto al beneficio della terapia con sodio colistimetato per la donna. Fertilita': sodio colistimetato non ha effetti significativi sulla fertilita' nei maschi o nelle femmine di ratto o di topo.
COLISTIMETATO HIKMA 1 000000 UNITA' INTERNAZIONALI. POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE/INFUSIONE O PER SOLUZIONE DA NEBULIZZARE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico, altri antibatterici, polimixine.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni flaconcino contiene 1 milione di Unita' Internazionali di sodio colistimetato (approssimativamente 80 mg di polvere).
ECCIPIENTI
Nessuno.
INDICAZIONI
Per iniezione o infusione: questo farmaco e' indicato negli adulti e nei bambini, inclusi i neonati, per il trattamento di infezioni gravi dovute a determinati patogeni Gram-negativi in pazienti per i quali leopzioni terapeutiche sono limitate. Per soluzione da nebulizzare: questo medicinale per inalazione e' indicato per la gestione di infezionipolmonari croniche dovute a Pseudomonas aeruginosa nei pazienti adultie pediatrici con fibrosi cistica. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l'uso corretto degli agenti antibatterici.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al sodio colistimetato, alla colistina o ad altre polimixine.
POSOLOGIA
Per iniezione o infusione: la dose da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite tenendo conto della gravita' dell'infezione e della risposta clinica. Devono essere rispettate le linee guida terapeutiche. La dose e' espressa in unita' internazionali (UI) disodio colistimetato (CMS). Posologia. Le seguenti raccomandazioni posologiche si basano su dati limitati di farmacocinetica di popolazionein pazienti in condizioni critiche: adulti ed adolescenti. Dose di mantenimento: 9 MUI/die suddivisi in 2-3 dosi Nei pazienti in condizionicritiche deve essere somministrata una dose di carico di 9 MUI. L'intervallo piu' idoneo fino alla prima dose di mantenimento non e' stato stabilito. I modelli suggeriscono che, in alcuni casi, nei pazienti conbuona funzione renale possono essere necessarie dosi di carico e di mantenimento fino a 12 MUI. Tuttavia, l'esperienza clinica con tali dosi e' estremamente limitata e la sicurezza non e' stata stabilita. La dose di carico e' valida per pazienti con funzione renale normale o ridotta, compresi i soggetti sottoposti a terapia renale sostitutiva. Danno renale: la dose deve essere modificata in presenza di danno renale,ma i dati farmacocinetici disponibili per pazienti con funzione renale ridotta sono molto limitati. Le seguenti modifiche alla dose sono riportate a scopo orientativo. Una riduzione della dose e' consigliata nei pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/min: Si consiglianodue somministrazioni giornaliere. Clearance della creatinina: < 50 -30 ml/min; dose giornaliera: 5.5 - 7.5 MUI. Clearance della creatinina: < 30 - 10 ml/min; dose giornaliera: 4.5 - 5.5 MUI. Clearance della creatinina: < 10 ml/min; dose giornaliera: 3.5 MUI. MUI= Milioni Unita'Internazionali. Emodialisi ed emo(dia)filtrazione continua: la colistina appare dializzabile tramite metodi convenzionali di emodialisi edemo(dia)filtrazione veno-venosa continua (continuous venovenous haemo(dia)filtration, CVVHF, CVVHDF). Sono disponibili dati estremamente limitati dagli studi di farmacocinetica di popolazione su numeri molto piccoli di pazienti sottoposti a terapia renale sostitutiva. Non e' possibile formulare raccomandazioni posologiche definitive. I seguenti regimi terapeutici possono essere presi in considerazione. Emodialisi: giorni senza emodialisi: 2,25 MUI/die (2,2-2,3 MUI/die). Giorni di emodialisi: 3 MUI/die nei giorni di emodialisi, da somministrare dopo la seduta emodialitica. Si consigliano due somministrazioni giornaliere. CVVHF/ CVVHDF: come nei pazienti con funzione renale normale. Si consigliano tre somministrazioni giornaliere. Compromissione epatica: non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione epatica. Si raccomanda cautela quando si somministra sodio colistimetato a questi pazienti. Anziani: non si ritengono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti anziani con funzione renale normale. Popolazione pediatrica: idati a sostegno del regime posologico nei pazienti pediatrici sono molto limitati. Per la determinazione della dose deve essere tenuta in considerazione la maturita' renale. La dose deve essere stabilita in base al peso della massa magra corporea. Bambini <= 40kg: 75.000-150.000UI/kg/die suddivise in 3 dosi. Per i bambini con peso corporeo superiore a 40 kg devono essere tenute in considerazione le raccomandazioni posologiche valide per gli adulti. E' stato segnalato l'uso di dosi >150.000 UI/kg/die in bambini con fibrosi cistica. Non sono disponibili dati sull'uso o sull'entita' di dosi di carico in bambini in condizionicritiche. Non sono state formulate raccomandazioni posologiche in bambini con funzione renale ridotta. Somministrazione intratecale ed intraventricolare. Sulla base di dati limitati si consiglia la seguente dose per gli adulti: via intraventricolare. 125.000 UI/die. Le dosi somministrate per vie intratecale non devono superare quelle consigliate per l'uso intraventricolare. Non puo' essere fornita alcuna raccomandazione posologica specifica per la via di somministrazione intratecale eintraventricolare nei bambini. Modo di somministrazione: questo farmaco viene somministrato per via endovenosa come infusione lenta per 30-60 minuti. I pazienti dotati di un dispositivo di accesso venoso totalmente impiantabile (TIVAD) possono tollerare un'iniezione in bolo finoa 2 milioni di unita' in 10 ml somministrati per un minimo di 5 minuti. Il sodio colistimetato e' idrolizzato nell principio attivo colistina in soluzione acquosa. Per la preparazione della dose, in particolare quando e' necessario il contenuto di piu' flaconcini, la ricostituzione della dose necessaria deve essere condotta usando una tecnica di assoluta asepsi. Soluzione per nebulizzazione: si raccomanda che il sodio colistimetato (CMS) sia somministrato sotto la supervisione di medici con un'esperienza adeguata nel suo utilizzo. Posologia: il dosaggiopuo' essere regolato in funzione della gravita' della condizione e della risposta clinica. Range di dosaggio consigliato: somministrazioneattraverso inalazione . Adulti, adolescenti e bambini >= 2 anni: 1-2 MUI due o tre volte al giorno (max 6 MUI/die). Bambini < 2 anni: 0.5-1MUI due volte al giorno (max 2 MUI/ die). Deve essere rispettata la pertinente guida clinica sui regimi di trattamento, compresa la durata del trattamento, la periodicita' e la co-somministrazione di altri agenti antibatterici. Anziani: l'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario. Danno renale: l'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario, tuttavia deve essere usata cautela nei pazienti con danno renale. Insufficienza epatica L'aggiustamento del dosaggio non e' considerato necessario. Modo di somministrazione: per uso inalatorio. Il sodio colistimetato e' idrolizzato nella sostanza attiva colistina in soluzione acquosa. Il contenuto di un flacone di questo medicinale 1 milione unita' internazionali deve essere sciolto in 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili e soluzione salina (sodio cloruro 0,9%) o una miscela 50:50 di acqua per preparazioni iniettabili e sodio cloruro 0,9%). Se sono stati intrapresi altri trattamenti, dovrebbero essere intrapresi nell'ordine raccomandato dal medico. Caratteristichepredittive del rilascio del farmaco studiate in vitro (in vitro) utilizzando le specifiche del modello respiratorio dell'adulto e con il seguente dispositivo nebulizzatore per questo medicinale 1 milione di Unita' Internazionali disciolte in 3 ml di acqua di cloruro di sodio isotonico 0,9% o 50:50 di acqua per preparazioni iniettabili e cloruro disodio allo 0,9%. (minimo - massimo). Pari lc-sprint (equipaggiato conboccaglio con valvola espiratoria) con compressore pari turbo boy. 0.9% sodio cloruro. Pari lc- sprint (equipaggiato con boccaglio con valvola espiratoria) con compressore pari turbo boy.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Tenere i flaconcini nella scatola esterna per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Quando possibile, si consideri la somministrazione congiunta di sodiocolistimetato per via endovenosa con un altro agente antibatterico, tenendo in considerazione la sensibilita' rimanente del patogeno o dei patogeni in trattamento. Poiche' e' stato segnalato lo sviluppo di resistenza alla colistina somministrata per via endovenosa, in particolarequando utilizzata in monoterapia, la somministrazione congiunta con altri antibatterici deve essere considerata anche per prevenire lo sviluppo di resistenza. Sono disponibili solo dati clinici limitati sull'efficacia e la sicurezza del sodio colistimetato somministrato per viaendovenosa. Anche le dosi raccomandate in tutte le sottopopolazioni sibasano su dati limitati (clinici e farmacocinetici/farmacodinamici).In particolare, sono disponibili dati di sicurezza limitati per l'usodi dosi elevate (>6 MUI/die), per l'uso di una dose di carico e per popolazioni particolari (pazienti con compromissione renale e popolazione pediatrica). Il sodio colistimetato deve essere utilizzato esclusivamente quando altri antibiotici prescritti piu' comunemente sono inefficaci o non idonei. Il monitoraggio della funzione renale deve essere effettuato in tutti i pazienti all'inizio del trattamento e a intervalli regolari durante il trattamento. La dose di sodio colistimetato deveessere modificata in base alla clearance della creatinina. I pazientiipovolemici e quelli che ricevono altri farmaci potenzialmente nefrotossici presentano un rischio aumentato di nefrotossicita' dovuta allacolistina. In alcuni studi, la nefrotossicita' e' stata associata alladose cumulativa e alla durata del trattamento. Il beneficio di un trattamento prolungato deve essere valutato in rapporto al potenziale aumento del rischio di tossicita' renale. Si raccomanda cautela qualora si somministri sodio colistimetato a lattanti di eta' inferiore a 1 anno, perche' in questa fascia d'eta' la funzione renale non ha raggiuntola piena maturita'. Inoltre, non e' noto l'effetto di una funzione renale e metabolica immatura sulla conversione del sodio colistimetato acolistina. In caso di reazione allergica, il trattamento con sodio colistimetato deve essere interrotto e devono essere adottate le misureopportune. E' stato osservato che concentrazioni sieriche elevate di sodio colistimetato, che possono essere dovute a sovradosaggio o a mancata riduzione della posologia in pazienti con danno renale, inducono effetti neurotossici come parestesia facciale, debolezza muscolare, vertigine, linguaggio indistinto, instabilita' vasomotoria, disturbi della vista, confusione, psicosi e apnea. I pazienti devono essere monitorati in merito alla eventuale comparsa di parestesie periorali e di parestesie alle estremita' che sono segni di sovradosaggio. E' noto che il sodio colistimetato riduce il rilascio presinaptico dell'acetilcolina nella giunzione neuromuscolare e deve essere utilizzato con la massima cautela e solo se chiaramente necessario nei pazienti con miasteniagrave. Dopo somministrazione intramuscolare di sodio colistimetato sono stati segnalati casi di arresto respiratorio. Una compromissione della funzione renale aumenta la probabilita' di apnea e blocco neuromuscolare dopo somministrazione di sodio colistimetato. Il sodio colistimetato deve essere utilizzato con estrema cautela nei pazienti affettida porfiria. Colite associata agli antibiotici e colite pseudomembranosa sono state riportate con quasi tutti gli antibatterici e possono manifestarsi anche con il sodio colistimetato. La loro gravita' puo' variare da lieve a potenzialmente fatale. E' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante odopo l'uso del sodio colistimetato. Deve essere valutata l'opportunita' di interrompere la terapia e avviare un trattamento specifico per Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Il sodio colistimetato somministrato per via endovenosa non attraversa la barriera ematoencefalica in misura clinicamente rilevante. La somministrazione intratecale o intraventricolare del sodio colistimetato nel trattamento della meningite non e' stata valutata sistematicamente in studi clinici ed e' supportata soltanto dada casi clinici. I dati a sostegno della posologia sono molto limitati. L'effetto avverso osservato piu' comunemente dopo somministrazione di CMS e' stata la meningite asettica. Si puo' manifestare broncospasmocon gli antibiotic per inalazione. Cio' puo' essere prevenuto o trattato con l'uso appropriato di beta 2 -agonisti. Se insorgono dei problemi il trattamento deve essere interrotto.
INTERAZIONI
In caso di uso concomitante di sodio colistimetato per via endovenosacon altri medicinali potenzialmente nefrotossici o neurotossici deve essere prestata la massima cautela. Prestare cautela in caso di uso concomitante con altre forme farmaceutiche di sodio colistimetato, perche' l'esperienza in merito e' scarsa ed esiste il rischio di tossicita'cumulativa. Non sono stati effettuati studi d'interazione in vivo. Ilmeccanismo di conversione del sodio colistimetato al principio attivocolistina non e' caratterizzato. Anche il meccanismo di clearance della colistina, compresi i processi a livello renale, non e' noto. Ne' ilsodio colistimetato ne' la colistina hanno indotto l'attivita' di unoqualsiasi degli enzimi P450 (CYP) analizzati (CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9,2C19 e 3A4/5) in studi in vitro su epatociti umani. Le potenziali interazioni farmacologiche devono essere tenute a mente quando si somministra questo farmaco congiuntamente con medicinali che notoriamente inibiscono o inducono gli enzimi responsabili del metabolismo dei farmacio che costituiscono substrati dei meccanismi di trasporto renale. A causa degli effetti della colistina sul rilascio di acetilcolina, i miorilassanti non depolarizzanti devono essere utilizzati con cautela neipazienti che ricevono sodio colistimetato, perche' i loro effetti possono essere prolungati. Il trattamento congiunto con sodio colistimetatoe macrolidi come azitromicina e claritromicina o fluorochinoloni comenorfloxacina e ciprofloxacina deve essere effettuato con cautela neipazienti con miastenia grave. L'uso concomitante di sodio colistimetato con altri medicinali con potenziale neurotossico e/o nefrotossico deve essere evitato. Questi comprendono antibiotici aminoglicosidi comegentamicina, amikacina, netilmicina e tobramicina. Ci puo' essere un aumentato rischio di nefrotossicita' se somministrato contemporaneamente ad antibiotici cefalosporinici.
EFFETTI INDESIDERATI
Trattamento sistemico: la probabilita' di eventi avversi puo' essere correlata all'eta', alla funzionalita' renale e allo stato del paziente. Nei pazienti con fibrosi cistica sono stati riportati eventi neurologici fino al 27% dei pazienti. Questi sono generalmente lievi e si risolvono durante o subito dopo il trattamento. La neurotossicita' puo' essere associata a sovradosaggio, ad insuccesso nella riduzione della dose in pazienti con insufficienza renale e uso concomitante di farmacio neuromuscolari o altri farmaci con effetti neurologici simili. Ridurre la dose puo' alleviare i sintomi. Gli effetti possono comprenderel'apnea, i disturbi sensoriali transitori (come la parestesia del visoe la vertigine) e, raramente, l'instabilita' vasomotoria, illinguaggio indistinto, i disturbi visivi, la confusione o la psicosi. Effetti negativi sulla funzionalita' renale sono stati segnalati, di solito dopo l'uso di dosi superiori a quelle raccomandate nei pazienti con funzionalita' renale normale o insuccesso nella riduzione del dosaggio neipazienti con insufficienza renale o durante l'uso concomitante di altri farmaci nefrotossici. Gli effetti sono di solito reversibili alla sospensione della terapia. Nei pazienti con fibrosi cistica trattati entro i limiti di dosaggio raccomandati, la nefrotossicita' sembra essererara (meno dell'1%). Nei pazienti non FC con ospedalizzazione grave,i segni di nefrotossicita' sono stati riportati in circa il 20% dei pazienti. Sono state riportate reazioni di ipersensibilita' tra cui eruzione cutanea e febbre da farmaco. Se questi si verificano, il trattamento deve essere ritirato. Possono verificarsi irritazioni locali nel sito dell'iniezione. Trattamento per inalazione: l'inalazione puo' indurre tosse o broncospasmo. E' stato riportato mal di gola o di bocca epotrebbe essere dovuto ad infezione o ipersensibilita' da Candida albicans. L'eruzione cutanea puo' anche indicare ipersensibilita', se cio'accade, il trattamento deve essere sospeso. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non e' stata stabilita la sicurezza nella gravidanza umana. Gli studi sugli animali non sono sufficienti per quanto riguarda glieffetti sulla riproduzione e sullo sviluppo. E' stato evidenziato cheil sodio colistimetato attraversa la placenta e di conseguenza esistepotenziale tossicita' fetale in caso di somministrazione durante la gravidanza. Pertanto, sodio colistimetato deve essere somministrato ingravidanza solo se il beneficio supera il potenziale rischio per il feto. Allattamento: il sodio colistimetato assorbito puo' essere secretonel latte materno. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento o di continuare/interrompere la terapia con il sodio colistimetato dovrebbe essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamentoper il bambino bilanciato rispetto al beneficio della terapia con sodio colistimetato per la donna. Fertilita': sodio colistimetato non ha effetti significativi sulla fertilita' nei maschi o nelle femmine di ratto o di topo.
Specifiche
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