Glaxosmithkline Combodart 30 Capsule 0,5 Mg + 0,4 Mg Flacone
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- Codice articolo: 039913025
Descrizione
DENOMINAZIONE
COMBODART 0,5 MG / 0,4 MG CAPSULE RIGIDE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti degli adrenorecettori alfa.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene 0,5 mg di dutasteride e 0,4 mg di tamsulosina cloridrato (equivalenti a 0,367 mg di tamsulosina). Eccipienti con effetti noti: ogni capsula contiene lecitina (che puo' contenere olio di soia) e colorante giallo tramonto (E110). Ogni capsula contiene <= 0,1 mg di giallo tramonto. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Rivestimento della capsula rigida: ipromellosa, carragenina (e407), potassio cloruro, titanio diossido (e171), ferro ossido rosso (e172), giallo tramonto (e110), cera carnauba, amido di mais. Contenuto della capsula molle di dutasteride: mono-di-gliceridi dell'acido caprilico/caprico, butilidrossitoluene (e321). Rivestimento della capsula molle: gelatina, glicerolo, titanio diossido (e171), ferro ossido giallo (e172), trigliceridi a catena media, lecitina (che può contenere olio di soia). Granuli di tamsulosina: Cellulosa microcristallina, acido metacrilico-etilacrilato copolimero 1:1 dispersione 30% (contiene anche polisorbato 80 e sodio laurilsolfato), talco, trietil citrato. Inchiostri neri (sw-9010 o sw-9008): vernice, glicole propilenico, ferro ossido nero (e172), Potassio idrossido (solo nell'inchiostro nero sw-9008).
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostaticabenigna (IPB). Riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta e di intervento chirurgico in pazienti con sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostatica benigna. Per informazioni sugli effetti del trattamento e sulle popolazioni di pazienti analizzate durante gli studi clinici vedere paragrafo 5.1.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Combodart e' controindicato in: donne, bambini ed adolescenti (vedereparagrafo 4.6); pazienti con ipersensibilita' alla dutasteride, ad altri inibitori della 5-alfa reduttasi, alla tamsulosina (incluso angioedema indotto da tamsulosina), alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.; pazienti con anamnesi di ipotensione ortostatica; pazienti con grave compromissione epatica.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti (inclusi gli anziani): la dose raccomandata di Combodart e' una capsula (0,5 mg/0,4 mg) una volta al giorno. Se appropriato, Combodart puo' essere usato per sostituire dutasteride e tamsulosina cloridrato usate assieme nell'attuale duplice terapia per semplificare il trattamento. Se clinicamente appropriato, si puo' prendere in considerazione un passaggio diretto dalla monoterapia con dutasteride ocon tamsulosina cloridrato a Combodart. Compromissione renale: l'effetto della compromissione renale sulla farmacocinetica di dutasteride-tamsulosina non e' stato studiato. Non e' previsto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: l'effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di dutasteride-tamsulosina non e' stato studiato pertanto si deve usare cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L'uso di Combodart e' controindicato in pazienti con grave compromissioneepatica (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: dutasteride-tamsulosina e' controindicato nella popolazione pediatrica (al di sottodei 18 anni di eta') (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione:uso orale. Ai pazienti deve essere raccomandato di deglutire la capsula intera circa 30 minuti dopo lo stesso pasto ogni giorno. Le capsulenon devono essere masticate o aperte. Il contatto con il contenuto della capsula di dutasteride che si trova all'interno della capsula a rivestimento rigido puo' provocare un'irritazione della mucosa orofaringea.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE
La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un'attenta considerazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l'insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie. Cancro alla prostata e tumori di grado elevato: lo studio REDUCE,uno studio di 4 anni, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha valutato gli effetti di dutasteride 0,5 mg algiorno in confronto al placebo in pazienti ad elevato rischio di cancro alla prostata (comprendente uomini di eta' compresa tra 50 e 75 anni con livelli di PSA tra 2,5 ng/mL e 10,0 ng/mL e con una biopsia negativa per il cancro alla prostata 6 mesi prima dell'arruolamento nellostudio). I risultati di questo studio hanno rilevato un'incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride (n=29, 0,9%) rispetto a quelli trattati con placebo (n=19, 0,6%). La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata Gleason 8-10 non e' chiara. Pertanto, gli uomini che assumono Combodart devono essere regolarmente valutati per il cancro alla prostata (vedere paragrafo 5.1). Antigene specifico prostatico (PSA): la concentrazione sierica dell'antigene specifico prostatico (PSA) e' un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Combodart determina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti in trattamento con Combodart devono avere una nuova valutazione delPSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento con Combodart. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello piu' basso di PSA durante iltrattamento con Combodart puo' segnalare la presenza di cancro alla prostata o la mancata compliance alla terapia con Combodart e deve essere attentamente valutato anche se tali valori sono ancora all'internodell'intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell'interpretazione diun valore di PSA per un paziente che assume dutasteride, devono esserevalutati per il confronto i valori di PSA precedenti. Il trattamentocon Combodart non interferisce con l'uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale e' stato stabilito. I livelli sierici totali di PSA tornanoal valore di base entro 6 mesi dall'interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l'effetto di Combodart. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare il cancro alla prostata in uomini trattati con Combodart, non e' necessario nessun aggiustamento dei valori. Nei pazienti deve essere eseguita un'esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro alla prostata o altre condizioni che possano causare gli stessi sintomi dell'iperplasia prostatica benigna, prima di iniziare il trattamento con Combodart e in seguito periodicamente. Eventi avversi cardiovascolari: in due studi clinici di 4 anni, l'incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito che si riferisce a eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) e' stata lievemente superiore tra i soggetti trattati con la combinazione di dutasteride e un antagonista degli adrenorecettori alfa 1 , soprattutto tamsulosina, rispetto a quellariscontrata tra i soggetti non trattati con la combinazione. Tuttavia,l'incidenza di insufficienza cardiaca in questi studi era piu' bassain tutti i gruppi con trattamento attivo rispetto al gruppo trattato con placebo, e altri dati disponibili per dutasteride e antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 non supportano una conclusione su un incremento di rischi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1). Neoplasia alla mammella: ci sono state rare segnalazioni di cancro alla mammella maschile riportate negli uomini trattati con dutasteride negli studi clinici e durante il periodo successivo alla commercializzazione. Tuttavia,gli studi epidemiologici non hanno mostrato alcun aumento del rischiodi sviluppo di cancro alla mammella maschile con l'uso di inibitori della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). I medici devono istruirei loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Compromissione renale: il trattamento di pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina inferiore a 10 mL/min) deve essere considerato con cautela, poiche' tali soggetti non sono stati valutati. Ipotensione. Ortostatica: come con altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 , durante il trattamento con tamsulosina si puo' avere unariduzione della pressione sanguigna che, come conseguenza, raramente puo' dar luogo ad una sincope. Ai pazienti che iniziano la terapia conCombodart deve essere raccomandato di sedersi o sdraiarsi ai primi segni di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza) fino alla scomparsa dei sintomi. Al fine di ridurre al minimo il potenziale sviluppo diipotensione posturale il paziente in terapia con un antagonista degliadrenorecettori alfa 1 deve essere stabile dal punto di vista emodinamico, prima di iniziare l'uso di inibitori della PDE5. Sintomatica: siconsiglia cautela quando agenti bloccanti alfa adrenergici, inclusa tamsulosina, vengono somministrati insieme agli inibitori della PDE5 (adesempio sildenafil, tadalafil, vardenafil). Antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 e inibitori della PDE5 sono entrambi vasodilatatori che possono abbassare la pressione sanguigna. L'impiego concomitante diqueste due classi di farmaci puo' potenzialmente causare ipotensione sintomatica (vedere paragrafo 4.5). Sindrome intraoperatoria dell'iridea bandiera: durante l'intervento chirurgico di cataratta, in alcuni pazienti in corso di trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina e' stata osservata la sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera (IFIS, una variante della pupilla piccola). L'IFIS puo' aumentareil rischio di complicanze oculari durante e dopo l'operazione.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica con Combodart. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili suisingoli componenti. Dutasteride: vedere paragrafo 4.4 per informazionisulla diminuzione dei livelli sierici di PSA durante il trattamento con dutasteride e per indicazioni riguardanti la rilevazione di un cancro alla prostata. Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica didutasteride: dutasteride e' eliminata principalmente tramite metabolismo. Studi in vitro indicano che questo metabolismo e' catalizzato daCYP3A4 e CYP3A5. Non sono stati effettuati studi formali di interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corso di uno studiodi farmacocinetica di popolazione, in un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamente con verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitori della glicoproteina-P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti. L'associazione a lungo termine didutasteride con farmaci che sono potenti inibitori dell'enzima CYP3A4(es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) puo' aumentare le concentrazioni sieriche di dutasteride. Non e' probabile che si verifichi un'ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi in seguito all'aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nella frequenza di dosaggio di dutasteridepuo' essere presa in considerazione se si osservano effetti indesiderati. Si deve considerare che in caso di inibizione enzimatica, la lungaemivita puo' essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari piu' di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario. La farmacocinetica di dutasteride non e' influenzata dalla somministrazione di 12 g di colestiramina un'ora dopo dellasomministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride. Effetti di dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci: durante un piccolo studio (n=24) della durata di due settimane su maschi sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di tamsulosina o di terazosina. In questo studio non sono emerse nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche. Dutasteride non haeffetti sulla farmacocinetica di warfarin o digossina. Cio' indica chedutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina-P. Studi di interazione in vitro indicano che dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19 o CYP3A4. Tamsulosina: la somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato con farmaci che possono ridurre la pressione sanguigna inclusi, gli anestetici, gli inibitori della PDE5 e altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 puo' portare ad un aumento degli effetti ipotensivi. Dutasteride-tamsulosina non devono essere usate in combinazione con altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 . La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e chetoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) ha comportato un aumento della C max e della AUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 2,2 e 2,8 rispettivamente. La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) ha comportato un aumento della C max e della AUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 1,3 e 1,6 rispettivamente. Un analogo aumento nell'esposizione e' atteso nei metabolizzatori lentidel CYP2D6 in confronto ai metabolizzatori veloci, quando co-somministrato con un potente inibitore del CYP3A4. Gli effetti della co-somministrazione di entrambi gli inibitori del CYP3A4 e CYP2D6 con tamsulosina cloridrato non e' stata valutata clinicamente, tuttavia vi e' un potenziale aumento significativo nell'esposizione a tamsulosina (vedereparagrafo 4.4). La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato (0,4 mg) e cimetidina (400 mg ogni sei ore per sei giorni) e' risultata in una diminuzione della clearance (26%) e in un aumento dell'AUC (44%) di tamsulosina cloridrato. Si deve usare cautela nel somministrare dutasteride-tamsulosina in combinazione con cimetidina. Non e' stato condotto uno studio definitivo di interazione farmacologica tra tamsulosina cloridrato e warfarin. I risultati da studi limitati in vivo e in vitro non consentono di trarre conclusioni definitive. Diclofenac e warfarin, tuttavia, possono aumentare la velocita' di eliminazione di tamsulosina. Si deve porre cautela con la somministrazione concomitante di warfarin e tamsulosina cloridrato. Non sono state osservateinterazioni quando tamsulosina cloridrato e' stata somministrata in concomitanza con atenololo, enalapril, nifedipina o teofillina. L'impiego concomitante di furosemide porta ad una caduta dei livelli plasmatici di tamsulosina, ma poiche' i livelli rimangono entro un intervallo normale, non e' necessario un aggiustamento della posologia. In vitro ne' diazepam, ne' propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide e simvastatina modificano la frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Neppure tamsulosina modificala frazione libera di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone.
EFFETTI INDESIDERATI
I dati qui di seguito presentati si riferiscono alla co-somministrazione di dutasteride e tamsulosina nell'ambito dell'analisi a 4 anni dello studio CombAT (Combinazione di Avodart e Tamsulosina), un confrontodi dutasteride 0,5 mg e tamsulosina 0,4 mg una volta al giorno somministrati per quattro anni come co-somministrazione o come monoterapia. E' stata dimostrata la bioequivalenza di Combodart con la co-somministrazione di dutasteride e tamsulosina (vedere paragrafo 5.2). Vengono anche fornite informazioni sul profilo degli eventi avversi dei singolicomponenti (dutasteride e tamsulosina). Da notare che non tutti gli eventi avversi segnalati con i singoli componenti sono stati riportati con Combodart e questi sono inclusi come informazione per il medico. Idati a 4 anni provenienti dallo studio CombAT hanno dimostrato che l'incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e quarto anno ditrattamento, e' stata rispettivamente del 22%, 6%, 4% e 2% con la terapia di combinazione dutasteride +tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% condutasteride in monoterapia e del 13%, 5%, 2% e 2% con tamsulosina inmonoterapia. La maggior incidenza di eventi avversi nel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo, specificamente disturbi dell'eiaculazione, osservati in questo gruppo. Gli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, riportati conun'incidenza maggiore o uguale all'1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT, negli studi clinici in monoterapia per l'IPBe nello studio REDUCE, sono mostrati di seguito. Inoltre gli effettiindesiderati di tamsulosina riportati di seguito si basano su informazioni di dominio pubblico. La frequenza degli eventi avversi puo' aumentare quando viene usata la terapia di combinazione. La frequenza dellereazioni avverse identificata dagli studi clinici. Comune: da >= 1/100 a < 1/10; non comune: da >= 1/1.000 a < 1/100; raro: da >= 1/10.000a < 1/1.000; molto raro: <1/10.000. All'interno di ogni classificazione sistemica organica, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Dutasteride + tamsulosina^a. Patologie delsistema nervoso. Comune: capogiro. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca (termine composito^1). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: impotenza^3; comune: libido alterata (diminuita) ^3; comune: disturbi dell'eiaculazione^3^; comune: disturbi mammari^2; dutasteride. Patologie cardiache. Non comune^d: insufficienza cardiaca (termine composito^1). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune^b: impotenza^3; comune^b: libido alterata (diminuita) ^3; comune^b: disturbi dell'eiaculazione^3^^; comune^b: disturbi mammari^2; tamsulosina^c. Patologie del sistema nervoso. Raro: sincope; comune: capogiro; non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi noncomune: diarrea non comune: nausea Non comune: vomito patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema; molto raro: sindrome di stevensjohnson; non comune: orticaria; non comune: eruzione cutanea; non comune: prurito. Patologie dell'apparato riproduttivo e dellamammella. Molto raro: priapismo; comune: disturbi dell'eiaculazione^3^. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia. ^a Dutasteride + tamsulosina: dallo studioCombAT - le frequenze di questi eventi avversi diminuiscono nel corsodel trattamento dal primo anno al quarto anno. ^b Dutasteride: daglistudi clinici in monoterapia per l'IPB. ^c Tamsulosina: dal profilo disicurezza generale europeo per tamsulosina. ^d Studio REDUCE (vedereparagrafo 5.1). ^1 Insufficienza cardiaca come termine composito composto da insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca acuta, shockcardiogeno, insufficienza ventricolare sinistra acuta, insufficienza ventricolare destra, insufficienza ventricolare destra acuta, insufficienza ventricolare, insufficienza cardiopolmonare, cardiomiopatia congestizia. ^2 Inclusi dolorabilita' mammaria e aumento del volume mammario. ^3 Questi eventi avversi sessuali sono associati al trattamento condutasteride (inclusa la monoterapia e la combinazione con tamsulosina). Tali eventi avversi possono persistere dopo la sospensione del trattamento. Il ruolo di dutasteride in questa persistenza non e' noto. ^^Inclusa diminuzione del volume del seme. ALTRI DATI. Lo studio REDUCEha rivelato una maggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo(vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non e' stato stabilito se l'effetto didutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio. Quanto segue e' stato riportato negli studi clinici e nell'impiego successivoalla commercializzazione: cancro della mammella maschile (vedere paragrafo 4.4). Dati post-marketing: gli eventi avversi provenienti dall'esperienza post-marketing mondiale sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee ottenute nel corso dell'esperienza successiva all'immissione in commercio; pertanto l'incidenza reale non e' nota. Dutasteride. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche che includono eruzione cutanea, prurito, orticaria, edema localizzato eangioedema. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia (soprattuttoperdita di peli dal corpo), ipertricosi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: dolore e gonfiore testicolare. Tamsulosina: durante la farmacovigilanza successiva all'immissione in commercio segnalazioni di Sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera(IFIS), una variante della sindrome della pupilla piccola, durante l'intervento di cataratta sono state associate con antagonisti degli adrenorecettori alfa 1, inclusa tamsulosina (vedere paragrafo 4.4). Inoltre sono state segnalate fibrillazione atriale, aritmia, tachicardia, dispnea, epistassi, visione offuscata, compromissione della vista, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, disturbi dell'eiaculazione, eiaculazione retrograda, mancata eiaculazione e secchezza delle fauci, inassociazione con l'uso di tamsulosina. La frequenza degli eventi e ilruolo di tamsulosina nella loro causalita' non possono essere determinati in maniera attendibile.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di Combodart e' controindicato nelle donne. Non vi sono stati studi per verificare gli effetti di Combodart sulla gravidanza, l'allattamento e la fertilita'. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili derivanti da studi sui singoli componenti (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: come altri inibitori della 5 -alfa reduttasi, dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e puo', se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di un feto di sesso maschile (vedere paragrafo4.4). Nel liquido seminale di soggetti che assumevano dutasteride sono state trovate piccole quantita' di dutasteride. Non e' noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente trattato con dutasteride (il rischio e' maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza). Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la partner del paziente e' in gravidanza o puo' diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l'esposizione della propria partner al liquido seminale tramite l'uso di un profilattico. La somministrazione di tamsulosina cloridrato in femmine di ratto e coniglio gravide non ha mostrato alcuna evidenza di danno fetale. Per informazione sui dati preclinici vedere paragrafo 5.3. Allattamento: non e' noto se dutasteride o tamsulosina siano escrete nel latte materno umano. Fertilita': e' stato riportato che dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione della conta spermatica, del volume del seme e della motilita' spermatica) nel soggetto sano (vedere paragrafo 5.1). Non si puo' escludere la possibilita' di una riduzione della fertilita' maschile. Gli effetti di tamsulosina cloridrato sulla conta spermatica e la funzione spermatica non sono stati valutati.
COMBODART 0,5 MG / 0,4 MG CAPSULE RIGIDE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti degli adrenorecettori alfa.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene 0,5 mg di dutasteride e 0,4 mg di tamsulosina cloridrato (equivalenti a 0,367 mg di tamsulosina). Eccipienti con effetti noti: ogni capsula contiene lecitina (che puo' contenere olio di soia) e colorante giallo tramonto (E110). Ogni capsula contiene <= 0,1 mg di giallo tramonto. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Rivestimento della capsula rigida: ipromellosa, carragenina (e407), potassio cloruro, titanio diossido (e171), ferro ossido rosso (e172), giallo tramonto (e110), cera carnauba, amido di mais. Contenuto della capsula molle di dutasteride: mono-di-gliceridi dell'acido caprilico/caprico, butilidrossitoluene (e321). Rivestimento della capsula molle: gelatina, glicerolo, titanio diossido (e171), ferro ossido giallo (e172), trigliceridi a catena media, lecitina (che può contenere olio di soia). Granuli di tamsulosina: Cellulosa microcristallina, acido metacrilico-etilacrilato copolimero 1:1 dispersione 30% (contiene anche polisorbato 80 e sodio laurilsolfato), talco, trietil citrato. Inchiostri neri (sw-9010 o sw-9008): vernice, glicole propilenico, ferro ossido nero (e172), Potassio idrossido (solo nell'inchiostro nero sw-9008).
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostaticabenigna (IPB). Riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta e di intervento chirurgico in pazienti con sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostatica benigna. Per informazioni sugli effetti del trattamento e sulle popolazioni di pazienti analizzate durante gli studi clinici vedere paragrafo 5.1.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Combodart e' controindicato in: donne, bambini ed adolescenti (vedereparagrafo 4.6); pazienti con ipersensibilita' alla dutasteride, ad altri inibitori della 5-alfa reduttasi, alla tamsulosina (incluso angioedema indotto da tamsulosina), alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.; pazienti con anamnesi di ipotensione ortostatica; pazienti con grave compromissione epatica.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti (inclusi gli anziani): la dose raccomandata di Combodart e' una capsula (0,5 mg/0,4 mg) una volta al giorno. Se appropriato, Combodart puo' essere usato per sostituire dutasteride e tamsulosina cloridrato usate assieme nell'attuale duplice terapia per semplificare il trattamento. Se clinicamente appropriato, si puo' prendere in considerazione un passaggio diretto dalla monoterapia con dutasteride ocon tamsulosina cloridrato a Combodart. Compromissione renale: l'effetto della compromissione renale sulla farmacocinetica di dutasteride-tamsulosina non e' stato studiato. Non e' previsto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: l'effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di dutasteride-tamsulosina non e' stato studiato pertanto si deve usare cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L'uso di Combodart e' controindicato in pazienti con grave compromissioneepatica (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: dutasteride-tamsulosina e' controindicato nella popolazione pediatrica (al di sottodei 18 anni di eta') (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione:uso orale. Ai pazienti deve essere raccomandato di deglutire la capsula intera circa 30 minuti dopo lo stesso pasto ogni giorno. Le capsulenon devono essere masticate o aperte. Il contatto con il contenuto della capsula di dutasteride che si trova all'interno della capsula a rivestimento rigido puo' provocare un'irritazione della mucosa orofaringea.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE
La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un'attenta considerazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l'insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie. Cancro alla prostata e tumori di grado elevato: lo studio REDUCE,uno studio di 4 anni, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha valutato gli effetti di dutasteride 0,5 mg algiorno in confronto al placebo in pazienti ad elevato rischio di cancro alla prostata (comprendente uomini di eta' compresa tra 50 e 75 anni con livelli di PSA tra 2,5 ng/mL e 10,0 ng/mL e con una biopsia negativa per il cancro alla prostata 6 mesi prima dell'arruolamento nellostudio). I risultati di questo studio hanno rilevato un'incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride (n=29, 0,9%) rispetto a quelli trattati con placebo (n=19, 0,6%). La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata Gleason 8-10 non e' chiara. Pertanto, gli uomini che assumono Combodart devono essere regolarmente valutati per il cancro alla prostata (vedere paragrafo 5.1). Antigene specifico prostatico (PSA): la concentrazione sierica dell'antigene specifico prostatico (PSA) e' un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Combodart determina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti in trattamento con Combodart devono avere una nuova valutazione delPSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento con Combodart. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello piu' basso di PSA durante iltrattamento con Combodart puo' segnalare la presenza di cancro alla prostata o la mancata compliance alla terapia con Combodart e deve essere attentamente valutato anche se tali valori sono ancora all'internodell'intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell'interpretazione diun valore di PSA per un paziente che assume dutasteride, devono esserevalutati per il confronto i valori di PSA precedenti. Il trattamentocon Combodart non interferisce con l'uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale e' stato stabilito. I livelli sierici totali di PSA tornanoal valore di base entro 6 mesi dall'interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l'effetto di Combodart. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare il cancro alla prostata in uomini trattati con Combodart, non e' necessario nessun aggiustamento dei valori. Nei pazienti deve essere eseguita un'esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro alla prostata o altre condizioni che possano causare gli stessi sintomi dell'iperplasia prostatica benigna, prima di iniziare il trattamento con Combodart e in seguito periodicamente. Eventi avversi cardiovascolari: in due studi clinici di 4 anni, l'incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito che si riferisce a eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) e' stata lievemente superiore tra i soggetti trattati con la combinazione di dutasteride e un antagonista degli adrenorecettori alfa 1 , soprattutto tamsulosina, rispetto a quellariscontrata tra i soggetti non trattati con la combinazione. Tuttavia,l'incidenza di insufficienza cardiaca in questi studi era piu' bassain tutti i gruppi con trattamento attivo rispetto al gruppo trattato con placebo, e altri dati disponibili per dutasteride e antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 non supportano una conclusione su un incremento di rischi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1). Neoplasia alla mammella: ci sono state rare segnalazioni di cancro alla mammella maschile riportate negli uomini trattati con dutasteride negli studi clinici e durante il periodo successivo alla commercializzazione. Tuttavia,gli studi epidemiologici non hanno mostrato alcun aumento del rischiodi sviluppo di cancro alla mammella maschile con l'uso di inibitori della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). I medici devono istruirei loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Compromissione renale: il trattamento di pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina inferiore a 10 mL/min) deve essere considerato con cautela, poiche' tali soggetti non sono stati valutati. Ipotensione. Ortostatica: come con altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 , durante il trattamento con tamsulosina si puo' avere unariduzione della pressione sanguigna che, come conseguenza, raramente puo' dar luogo ad una sincope. Ai pazienti che iniziano la terapia conCombodart deve essere raccomandato di sedersi o sdraiarsi ai primi segni di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza) fino alla scomparsa dei sintomi. Al fine di ridurre al minimo il potenziale sviluppo diipotensione posturale il paziente in terapia con un antagonista degliadrenorecettori alfa 1 deve essere stabile dal punto di vista emodinamico, prima di iniziare l'uso di inibitori della PDE5. Sintomatica: siconsiglia cautela quando agenti bloccanti alfa adrenergici, inclusa tamsulosina, vengono somministrati insieme agli inibitori della PDE5 (adesempio sildenafil, tadalafil, vardenafil). Antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 e inibitori della PDE5 sono entrambi vasodilatatori che possono abbassare la pressione sanguigna. L'impiego concomitante diqueste due classi di farmaci puo' potenzialmente causare ipotensione sintomatica (vedere paragrafo 4.5). Sindrome intraoperatoria dell'iridea bandiera: durante l'intervento chirurgico di cataratta, in alcuni pazienti in corso di trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina e' stata osservata la sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera (IFIS, una variante della pupilla piccola). L'IFIS puo' aumentareil rischio di complicanze oculari durante e dopo l'operazione.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica con Combodart. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili suisingoli componenti. Dutasteride: vedere paragrafo 4.4 per informazionisulla diminuzione dei livelli sierici di PSA durante il trattamento con dutasteride e per indicazioni riguardanti la rilevazione di un cancro alla prostata. Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica didutasteride: dutasteride e' eliminata principalmente tramite metabolismo. Studi in vitro indicano che questo metabolismo e' catalizzato daCYP3A4 e CYP3A5. Non sono stati effettuati studi formali di interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corso di uno studiodi farmacocinetica di popolazione, in un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamente con verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitori della glicoproteina-P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti. L'associazione a lungo termine didutasteride con farmaci che sono potenti inibitori dell'enzima CYP3A4(es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) puo' aumentare le concentrazioni sieriche di dutasteride. Non e' probabile che si verifichi un'ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi in seguito all'aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nella frequenza di dosaggio di dutasteridepuo' essere presa in considerazione se si osservano effetti indesiderati. Si deve considerare che in caso di inibizione enzimatica, la lungaemivita puo' essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari piu' di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario. La farmacocinetica di dutasteride non e' influenzata dalla somministrazione di 12 g di colestiramina un'ora dopo dellasomministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride. Effetti di dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci: durante un piccolo studio (n=24) della durata di due settimane su maschi sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di tamsulosina o di terazosina. In questo studio non sono emerse nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche. Dutasteride non haeffetti sulla farmacocinetica di warfarin o digossina. Cio' indica chedutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina-P. Studi di interazione in vitro indicano che dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19 o CYP3A4. Tamsulosina: la somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato con farmaci che possono ridurre la pressione sanguigna inclusi, gli anestetici, gli inibitori della PDE5 e altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 puo' portare ad un aumento degli effetti ipotensivi. Dutasteride-tamsulosina non devono essere usate in combinazione con altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 . La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e chetoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) ha comportato un aumento della C max e della AUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 2,2 e 2,8 rispettivamente. La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) ha comportato un aumento della C max e della AUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 1,3 e 1,6 rispettivamente. Un analogo aumento nell'esposizione e' atteso nei metabolizzatori lentidel CYP2D6 in confronto ai metabolizzatori veloci, quando co-somministrato con un potente inibitore del CYP3A4. Gli effetti della co-somministrazione di entrambi gli inibitori del CYP3A4 e CYP2D6 con tamsulosina cloridrato non e' stata valutata clinicamente, tuttavia vi e' un potenziale aumento significativo nell'esposizione a tamsulosina (vedereparagrafo 4.4). La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato (0,4 mg) e cimetidina (400 mg ogni sei ore per sei giorni) e' risultata in una diminuzione della clearance (26%) e in un aumento dell'AUC (44%) di tamsulosina cloridrato. Si deve usare cautela nel somministrare dutasteride-tamsulosina in combinazione con cimetidina. Non e' stato condotto uno studio definitivo di interazione farmacologica tra tamsulosina cloridrato e warfarin. I risultati da studi limitati in vivo e in vitro non consentono di trarre conclusioni definitive. Diclofenac e warfarin, tuttavia, possono aumentare la velocita' di eliminazione di tamsulosina. Si deve porre cautela con la somministrazione concomitante di warfarin e tamsulosina cloridrato. Non sono state osservateinterazioni quando tamsulosina cloridrato e' stata somministrata in concomitanza con atenololo, enalapril, nifedipina o teofillina. L'impiego concomitante di furosemide porta ad una caduta dei livelli plasmatici di tamsulosina, ma poiche' i livelli rimangono entro un intervallo normale, non e' necessario un aggiustamento della posologia. In vitro ne' diazepam, ne' propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide e simvastatina modificano la frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Neppure tamsulosina modificala frazione libera di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone.
EFFETTI INDESIDERATI
I dati qui di seguito presentati si riferiscono alla co-somministrazione di dutasteride e tamsulosina nell'ambito dell'analisi a 4 anni dello studio CombAT (Combinazione di Avodart e Tamsulosina), un confrontodi dutasteride 0,5 mg e tamsulosina 0,4 mg una volta al giorno somministrati per quattro anni come co-somministrazione o come monoterapia. E' stata dimostrata la bioequivalenza di Combodart con la co-somministrazione di dutasteride e tamsulosina (vedere paragrafo 5.2). Vengono anche fornite informazioni sul profilo degli eventi avversi dei singolicomponenti (dutasteride e tamsulosina). Da notare che non tutti gli eventi avversi segnalati con i singoli componenti sono stati riportati con Combodart e questi sono inclusi come informazione per il medico. Idati a 4 anni provenienti dallo studio CombAT hanno dimostrato che l'incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e quarto anno ditrattamento, e' stata rispettivamente del 22%, 6%, 4% e 2% con la terapia di combinazione dutasteride +tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% condutasteride in monoterapia e del 13%, 5%, 2% e 2% con tamsulosina inmonoterapia. La maggior incidenza di eventi avversi nel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo, specificamente disturbi dell'eiaculazione, osservati in questo gruppo. Gli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, riportati conun'incidenza maggiore o uguale all'1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT, negli studi clinici in monoterapia per l'IPBe nello studio REDUCE, sono mostrati di seguito. Inoltre gli effettiindesiderati di tamsulosina riportati di seguito si basano su informazioni di dominio pubblico. La frequenza degli eventi avversi puo' aumentare quando viene usata la terapia di combinazione. La frequenza dellereazioni avverse identificata dagli studi clinici. Comune: da >= 1/100 a < 1/10; non comune: da >= 1/1.000 a < 1/100; raro: da >= 1/10.000a < 1/1.000; molto raro: <1/10.000. All'interno di ogni classificazione sistemica organica, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Dutasteride + tamsulosina^a. Patologie delsistema nervoso. Comune: capogiro. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca (termine composito^1). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: impotenza^3; comune: libido alterata (diminuita) ^3; comune: disturbi dell'eiaculazione^3^; comune: disturbi mammari^2; dutasteride. Patologie cardiache. Non comune^d: insufficienza cardiaca (termine composito^1). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune^b: impotenza^3; comune^b: libido alterata (diminuita) ^3; comune^b: disturbi dell'eiaculazione^3^^; comune^b: disturbi mammari^2; tamsulosina^c. Patologie del sistema nervoso. Raro: sincope; comune: capogiro; non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi noncomune: diarrea non comune: nausea Non comune: vomito patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema; molto raro: sindrome di stevensjohnson; non comune: orticaria; non comune: eruzione cutanea; non comune: prurito. Patologie dell'apparato riproduttivo e dellamammella. Molto raro: priapismo; comune: disturbi dell'eiaculazione^3^. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia. ^a Dutasteride + tamsulosina: dallo studioCombAT - le frequenze di questi eventi avversi diminuiscono nel corsodel trattamento dal primo anno al quarto anno. ^b Dutasteride: daglistudi clinici in monoterapia per l'IPB. ^c Tamsulosina: dal profilo disicurezza generale europeo per tamsulosina. ^d Studio REDUCE (vedereparagrafo 5.1). ^1 Insufficienza cardiaca come termine composito composto da insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca acuta, shockcardiogeno, insufficienza ventricolare sinistra acuta, insufficienza ventricolare destra, insufficienza ventricolare destra acuta, insufficienza ventricolare, insufficienza cardiopolmonare, cardiomiopatia congestizia. ^2 Inclusi dolorabilita' mammaria e aumento del volume mammario. ^3 Questi eventi avversi sessuali sono associati al trattamento condutasteride (inclusa la monoterapia e la combinazione con tamsulosina). Tali eventi avversi possono persistere dopo la sospensione del trattamento. Il ruolo di dutasteride in questa persistenza non e' noto. ^^Inclusa diminuzione del volume del seme. ALTRI DATI. Lo studio REDUCEha rivelato una maggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo(vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non e' stato stabilito se l'effetto didutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio. Quanto segue e' stato riportato negli studi clinici e nell'impiego successivoalla commercializzazione: cancro della mammella maschile (vedere paragrafo 4.4). Dati post-marketing: gli eventi avversi provenienti dall'esperienza post-marketing mondiale sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee ottenute nel corso dell'esperienza successiva all'immissione in commercio; pertanto l'incidenza reale non e' nota. Dutasteride. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche che includono eruzione cutanea, prurito, orticaria, edema localizzato eangioedema. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia (soprattuttoperdita di peli dal corpo), ipertricosi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: dolore e gonfiore testicolare. Tamsulosina: durante la farmacovigilanza successiva all'immissione in commercio segnalazioni di Sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera(IFIS), una variante della sindrome della pupilla piccola, durante l'intervento di cataratta sono state associate con antagonisti degli adrenorecettori alfa 1, inclusa tamsulosina (vedere paragrafo 4.4). Inoltre sono state segnalate fibrillazione atriale, aritmia, tachicardia, dispnea, epistassi, visione offuscata, compromissione della vista, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, disturbi dell'eiaculazione, eiaculazione retrograda, mancata eiaculazione e secchezza delle fauci, inassociazione con l'uso di tamsulosina. La frequenza degli eventi e ilruolo di tamsulosina nella loro causalita' non possono essere determinati in maniera attendibile.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di Combodart e' controindicato nelle donne. Non vi sono stati studi per verificare gli effetti di Combodart sulla gravidanza, l'allattamento e la fertilita'. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili derivanti da studi sui singoli componenti (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: come altri inibitori della 5 -alfa reduttasi, dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e puo', se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di un feto di sesso maschile (vedere paragrafo4.4). Nel liquido seminale di soggetti che assumevano dutasteride sono state trovate piccole quantita' di dutasteride. Non e' noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente trattato con dutasteride (il rischio e' maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza). Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la partner del paziente e' in gravidanza o puo' diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l'esposizione della propria partner al liquido seminale tramite l'uso di un profilattico. La somministrazione di tamsulosina cloridrato in femmine di ratto e coniglio gravide non ha mostrato alcuna evidenza di danno fetale. Per informazione sui dati preclinici vedere paragrafo 5.3. Allattamento: non e' noto se dutasteride o tamsulosina siano escrete nel latte materno umano. Fertilita': e' stato riportato che dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione della conta spermatica, del volume del seme e della motilita' spermatica) nel soggetto sano (vedere paragrafo 5.1). Non si puo' escludere la possibilita' di una riduzione della fertilita' maschile. Gli effetti di tamsulosina cloridrato sulla conta spermatica e la funzione spermatica non sono stati valutati.
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