Teofarma Dobren 30 Compresse 50 Mg
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- Codice articolo: 022576021
Descrizione
DENOMINAZIONE
DOBREN
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotico, psicolettico.
PRINCIPI ATTIVI
DOBREN 50 mg compresse. Una compressa contiene: principio attivo sulpiride 50 mg. DOBREN 100 mg compresse. Una compressa contiene: principioattivo sulpiride 100 mg. DOBREN 200 mg compresse. Una compressa contiene: principio attivo sulpiride 200 mg. Eccipiente con effetto noto: Dobren 100 mg compresse contiene lattosio. Per l'elenco degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
DOBREN 50 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, magnesio stearato, povidone. DOBREN 100 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, lattosio, magnesio stearato, povidone. DOBREN 200 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, magnesio stearato, povidone.
INDICAZIONI
Psicosi croniche ed acute. Distimia (psiconevrosi ansioso-depressiva con cenestopatia e somatizzazione).
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Feocromocitoma. Prolattinomi e tumori mammari. Da non usarsi nell'eta' pediatrica. Gravidanza presunta oaccertata e allattamento (vedere paragrafo 4.6). Porfiria acuta: associazione con levodopa o farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo)(vedere paragrafo 4.5).
POSOLOGIA
Compresse da 50 mg: da impiegarsi nella terapia delle psiconevrosi alla dose di 3 - 6 al giorno. Compresse da 100 mg: da impiegarsi nella terapia di mantenimento delle psicosi alla dose di 3 al giorno. Compresse da 200 mg: da impiegarsi nella fase acuta delle psicosi alla dose di2 - 3 al giorno. Lo schema di dosaggio consigliato e la durata del trattamento possono essere ampiamente variati in base alla risposta terapeutica ed al parere del medico. Si consiglia, comunque, di non superare la dose giornaliera di 1 g. Nel trattamento di pazienti anziani, data la loro particolare sensibilita', la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzionedei dosaggi sopraindicati. Si consiglia, comunque, di non superare ladose giornaliera di 300 mg.
CONSERVAZIONE
Nessuna precauzione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con unastoria famigliare di prolungamento QT. La sulpiride puo' indurre un prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.8). Questo effettoe' noto per aumentare il rischio di grave aritmia ventricolare come latorsione di punta. Prima della somministrazione e se possibile in accordo allo stato clinico del paziente si consiglia di monitorare i fattori che potrebbero favorire la manifestazione di questo disturbo del ritmo, come ad esempio: bradicardia inferiore a 55 bpm; squilibrio elettrolitico, in particolare ipokaliemia; prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QT; trattamento concomitante con un farmaco che puo' produrre bradicardia pronunciata < 55 bpm), ipokaliemia, conduzione intracardiaca ridotta o prolungamento dell'intervallo QTc (vedere paragrafo 4.5). Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.Anche ai dosaggi abituali possono verificarsi torpore, senso di vertigine, discinesie. In corso di trattamento con farmaci antipsicotici e'stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita' del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza chepossono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituireuna terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere postanel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualoravenisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Poiche' il farmaco e' eliminato per via renale, si raccomanda di ridurre la posologia e di prescrivere trattamenti discontinui in caso di insufficienzarenale. Da usare con cautela (associando eventualmente un sedativo) negli stati maniacali e nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva. Particolare cautela si richiede anche nel trattamento dei soggetti anziani come del resto con gli altri neurolettici. Nei pazienti con comportamento aggressivo o agitazione con impulsivita', la sulpiridedeve venire somministrata con un sedativo. Poiche' e' stata segnalataiperglicemia in pazienti trattati con antipsicotici atipici, i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio peril diabete che sono in terapia con sulpiride devono essere sottopostiad un appropriato monitoraggio glicemico. Con gli antipsicotici sono state segnalate leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Infezioni inspiegabili o febbre possono indicare discrasia ematica (vedere paragrafo 4.8), che richiedono un'immediata indagine ematologica. Sulpiride haun effetto anticolinergico e quindi deve essere usato con attenzionenei pazienti con anamnesi di glaucoma, ileo, stenosi digestiva congenita, ritenzione urinaria e iperplasia della prostata. Particolare cautela si richiede anche nel trattare pazienti parkinsoniani, soggetti epilettici ed in caso di ipertensione arteriosa o di insufficienza cardiaca. Evitare l'assunzione contemporanea di alcool. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato unaumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Ilmeccanismo di tale aumento del rischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Dobren deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Dobren e allo scopo di adottare adeguate misurepreventive. Pazienti anziani con demenza: aumento del rischio di mortein pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, trattata confarmaci antipsicotici. Le analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale 10 settimane), su pazienti che, in gran parte assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato unrischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nelcorso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale deidecessi nei pazienti trattati con il farmaco e' stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbenela causa di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipicisiano state varie, la maggior parte e' sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalita'. La misurain cui il rilievo di una maggiore mortalita' negli studi osservazionali puo' essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non e' chiara. I pazientianziani sono maggiormente esposti al rischio di ipotensione posturale,sedazione ed effetti extrapiramidali. Dobren non e' autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza. Tumore al seno: sulpiride puo' aumentare i livelli di prolattina. E' necessario prestare attenzione e monitorare frequentemente i pazienti con una storia personale o familiare di tumore al seno, durante la terapiacon sulpiride. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Dobren 100 mg contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditaridi intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaciche prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinanoalterazioni degli elettroliti. Sulpiride potenzia l'azione dei farmaciipotensivi, anti-ipertensivi e depressivi del SNC (ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici). L'associazione con altri psicofarmacirichiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Non somministare inconcomitanza con levodopa, farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo): attivita' antagonista tra levodopa o i farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo) e i neurolettici. Alcol: l'alcol potenzia l'effetto sedativo dei neurolettici. Evitare l'assunzione contemporanea di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcol.
EFFETTI INDESIDERATI
1) Patologie del sistema nervoso: sedazione o sonnolenza, turbe del sonno. Discinesie precoci (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma) regredibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson-anticolinergici. Sindrome extrapiramidale parzialmente regredibile con farmaci antiparkinson-anticolinergici. Discinesie tardive che possono essere osservate, come per tutti i neurolettici, in caso di trattamenti molto prolungati; i farmaci antiparkinson-anticolinergici o non modificano o possono aggravare tale sintomatologia. 2) Patologie Eendocrine e disturbi del metabolismo e della nutrizione impotenza, frigidita'. Amenorrea, galattorrea, ginecomastia, iperprolattinemia. Casi di aumento ponderale a seguito di trattamenti prolungati. 3) Patologie cardiache:sono stati osservati con Dobren o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione dipunta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Casi molto rari di morte improvvisa. 4) Vari: manifestazioni allergiche. Raramente manifestazioni neurovegetative (secchezza delle fauci, nausea, scialorrea). 5) Classe sistemica organica: gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. 6) Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi (vedere paragrafo4.4). Reazione avversa e frequenza: sindrome da astinenza neonatale, frequenza non nota, sintomi extrapiramidali (Vedi sezione paragrafo 4.6). Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV), inclusicasi di embolismo polmonare (EP) e trombosi venosa profonda (TEV). Lafrequenza di questi eventi e' sconosciuta. Segnalazione delle reazioniavverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette chesi verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, inquanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Dobren e' controindicato in caso di gravidanza presunta oaccertata in quanto non e' possibile escludere un rischio per il nascituro (vedere paragrafo 4.3). Dati di letteratura indicano che i neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso DOBREN,durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possonovariare per gravita' e durata dopo la nascita. Inoltre, sono stati osservati agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio e difficolta' nella suzione. Allattamento: data l'escrezione di sulpiride nel latte materno, l'uso puo' causare l'insorgenza di effetti indesiderati nel lattante. E' pertanto necessario decidere se interrompere l'allattamento per prescrivere il medicinale tenendo in considerazione l'importanza del trattamento per la madre.
DOBREN
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotico, psicolettico.
PRINCIPI ATTIVI
DOBREN 50 mg compresse. Una compressa contiene: principio attivo sulpiride 50 mg. DOBREN 100 mg compresse. Una compressa contiene: principioattivo sulpiride 100 mg. DOBREN 200 mg compresse. Una compressa contiene: principio attivo sulpiride 200 mg. Eccipiente con effetto noto: Dobren 100 mg compresse contiene lattosio. Per l'elenco degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
DOBREN 50 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, magnesio stearato, povidone. DOBREN 100 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, lattosio, magnesio stearato, povidone. DOBREN 200 Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microcristallina, dimetilaminoetilmetacrilato, magnesio stearato, povidone.
INDICAZIONI
Psicosi croniche ed acute. Distimia (psiconevrosi ansioso-depressiva con cenestopatia e somatizzazione).
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Feocromocitoma. Prolattinomi e tumori mammari. Da non usarsi nell'eta' pediatrica. Gravidanza presunta oaccertata e allattamento (vedere paragrafo 4.6). Porfiria acuta: associazione con levodopa o farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo)(vedere paragrafo 4.5).
POSOLOGIA
Compresse da 50 mg: da impiegarsi nella terapia delle psiconevrosi alla dose di 3 - 6 al giorno. Compresse da 100 mg: da impiegarsi nella terapia di mantenimento delle psicosi alla dose di 3 al giorno. Compresse da 200 mg: da impiegarsi nella fase acuta delle psicosi alla dose di2 - 3 al giorno. Lo schema di dosaggio consigliato e la durata del trattamento possono essere ampiamente variati in base alla risposta terapeutica ed al parere del medico. Si consiglia, comunque, di non superare la dose giornaliera di 1 g. Nel trattamento di pazienti anziani, data la loro particolare sensibilita', la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzionedei dosaggi sopraindicati. Si consiglia, comunque, di non superare ladose giornaliera di 300 mg.
CONSERVAZIONE
Nessuna precauzione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con unastoria famigliare di prolungamento QT. La sulpiride puo' indurre un prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.8). Questo effettoe' noto per aumentare il rischio di grave aritmia ventricolare come latorsione di punta. Prima della somministrazione e se possibile in accordo allo stato clinico del paziente si consiglia di monitorare i fattori che potrebbero favorire la manifestazione di questo disturbo del ritmo, come ad esempio: bradicardia inferiore a 55 bpm; squilibrio elettrolitico, in particolare ipokaliemia; prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QT; trattamento concomitante con un farmaco che puo' produrre bradicardia pronunciata < 55 bpm), ipokaliemia, conduzione intracardiaca ridotta o prolungamento dell'intervallo QTc (vedere paragrafo 4.5). Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.Anche ai dosaggi abituali possono verificarsi torpore, senso di vertigine, discinesie. In corso di trattamento con farmaci antipsicotici e'stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita' del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza chepossono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituireuna terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere postanel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualoravenisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Poiche' il farmaco e' eliminato per via renale, si raccomanda di ridurre la posologia e di prescrivere trattamenti discontinui in caso di insufficienzarenale. Da usare con cautela (associando eventualmente un sedativo) negli stati maniacali e nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva. Particolare cautela si richiede anche nel trattamento dei soggetti anziani come del resto con gli altri neurolettici. Nei pazienti con comportamento aggressivo o agitazione con impulsivita', la sulpiridedeve venire somministrata con un sedativo. Poiche' e' stata segnalataiperglicemia in pazienti trattati con antipsicotici atipici, i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio peril diabete che sono in terapia con sulpiride devono essere sottopostiad un appropriato monitoraggio glicemico. Con gli antipsicotici sono state segnalate leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Infezioni inspiegabili o febbre possono indicare discrasia ematica (vedere paragrafo 4.8), che richiedono un'immediata indagine ematologica. Sulpiride haun effetto anticolinergico e quindi deve essere usato con attenzionenei pazienti con anamnesi di glaucoma, ileo, stenosi digestiva congenita, ritenzione urinaria e iperplasia della prostata. Particolare cautela si richiede anche nel trattare pazienti parkinsoniani, soggetti epilettici ed in caso di ipertensione arteriosa o di insufficienza cardiaca. Evitare l'assunzione contemporanea di alcool. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato unaumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Ilmeccanismo di tale aumento del rischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Dobren deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Dobren e allo scopo di adottare adeguate misurepreventive. Pazienti anziani con demenza: aumento del rischio di mortein pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, trattata confarmaci antipsicotici. Le analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale 10 settimane), su pazienti che, in gran parte assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato unrischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nelcorso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale deidecessi nei pazienti trattati con il farmaco e' stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbenela causa di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipicisiano state varie, la maggior parte e' sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalita'. La misurain cui il rilievo di una maggiore mortalita' negli studi osservazionali puo' essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non e' chiara. I pazientianziani sono maggiormente esposti al rischio di ipotensione posturale,sedazione ed effetti extrapiramidali. Dobren non e' autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza. Tumore al seno: sulpiride puo' aumentare i livelli di prolattina. E' necessario prestare attenzione e monitorare frequentemente i pazienti con una storia personale o familiare di tumore al seno, durante la terapiacon sulpiride. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Dobren 100 mg contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditaridi intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaciche prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinanoalterazioni degli elettroliti. Sulpiride potenzia l'azione dei farmaciipotensivi, anti-ipertensivi e depressivi del SNC (ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici). L'associazione con altri psicofarmacirichiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Non somministare inconcomitanza con levodopa, farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo): attivita' antagonista tra levodopa o i farmaci antiparkinson (compreso il ropinirolo) e i neurolettici. Alcol: l'alcol potenzia l'effetto sedativo dei neurolettici. Evitare l'assunzione contemporanea di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcol.
EFFETTI INDESIDERATI
1) Patologie del sistema nervoso: sedazione o sonnolenza, turbe del sonno. Discinesie precoci (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma) regredibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson-anticolinergici. Sindrome extrapiramidale parzialmente regredibile con farmaci antiparkinson-anticolinergici. Discinesie tardive che possono essere osservate, come per tutti i neurolettici, in caso di trattamenti molto prolungati; i farmaci antiparkinson-anticolinergici o non modificano o possono aggravare tale sintomatologia. 2) Patologie Eendocrine e disturbi del metabolismo e della nutrizione impotenza, frigidita'. Amenorrea, galattorrea, ginecomastia, iperprolattinemia. Casi di aumento ponderale a seguito di trattamenti prolungati. 3) Patologie cardiache:sono stati osservati con Dobren o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione dipunta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Casi molto rari di morte improvvisa. 4) Vari: manifestazioni allergiche. Raramente manifestazioni neurovegetative (secchezza delle fauci, nausea, scialorrea). 5) Classe sistemica organica: gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. 6) Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi (vedere paragrafo4.4). Reazione avversa e frequenza: sindrome da astinenza neonatale, frequenza non nota, sintomi extrapiramidali (Vedi sezione paragrafo 4.6). Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV), inclusicasi di embolismo polmonare (EP) e trombosi venosa profonda (TEV). Lafrequenza di questi eventi e' sconosciuta. Segnalazione delle reazioniavverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette chesi verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, inquanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Dobren e' controindicato in caso di gravidanza presunta oaccertata in quanto non e' possibile escludere un rischio per il nascituro (vedere paragrafo 4.3). Dati di letteratura indicano che i neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso DOBREN,durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possonovariare per gravita' e durata dopo la nascita. Inoltre, sono stati osservati agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio e difficolta' nella suzione. Allattamento: data l'escrezione di sulpiride nel latte materno, l'uso puo' causare l'insorgenza di effetti indesiderati nel lattante. E' pertanto necessario decidere se interrompere l'allattamento per prescrivere il medicinale tenendo in considerazione l'importanza del trattamento per la madre.
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