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Salf Efedrina Cloridrato 5 Fiale 25 Mg 1 Ml

Salf Efedrina Cloridrato 5 Fiale 25 Mg 1 Ml

22,00€

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  • Codice articolo: 030665032
Descrizione
DENOMINAZIONE
EFEDRINA CLORIDRATO S.A.L.F.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci.

PRINCIPI ATTIVI
Efedrina cloridrato.

ECCIPIENTI
Acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI
Trattamento acuto del broncospasmo; trattamento e prevenzione dell'ipotensione indotta da anestesia spinale, epidurale o intratecale.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo, alle amine simpaticomimetiche oad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma ad angolo chiuso; psicosi;generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

POSOLOGIA
>>Trattamento del broncospasmo. Adulti e adolescenti: da 12,5 a 25 mgsomministrati per via intramuscolare, sottocutanea o endovenosa. Bambini (fino a 12 anni di eta'): 750 mcg per kg di peso corporeo o 25 mg per m^2 di superficie corporea, somministrati per via sottocutanea o endovenosa, a seconda della risposta del paziente. >>Trattamento dell'ipotensione indotta da anestesia spinale, epidurale o intratecale. Adulti e adolescenti: da 25 a 50 mg per via sottocutanea o intramuscolare oppure per via endovenosa qualora sia richiesta una rapida risposta pressoria. Bambini (fino a 12 anni di eta'): 0,2 - 0,3 mg per kg di pesocorporeo, da ripetere ogni 4-6 ore a seconda della risposta del paziente.

CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dallaluce. Non sono richieste particolari condizioni di conservazione in relazione alla temperatura. Non congelare. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Le fiale sono per uso singolo: la soluzione eventualmente non utilizzata deve essere eliminata.

AVVERTENZE
Usare estrema cautela nel somministrare il farmaco nelle seguenti situazioni: angina pectoris; malattie cardiache croniche; ipertrofia prostatica; eta' avanzata; gravidanza con pressione arteriosa materna superiore a 130/80. La somministrazione di efedrina cloridrato in pazienticon insufficienza cardiaca congestizia o cardiopatia ischemia puo' determinare dolore anginoso in quanto il farmaco aumenta il consumo di ossigeno. I farmaci simpaticomimetici, incluso il medicinale, possono determinare effetti indesiderati a livello cardiovascolare. I dati post-marketing ed i dati di letteratura hanno evidenziato rari casi di ischemia miocardica associata all'uso di farmaci beta-agonisti. I pazientiaffetti da gravi patologie cardiache (per esempio malattie ischemichedel miocardio, aritmie o grave scompenso cardiaco) che ricevono efedrina cloridrato dovrebbero informare il medico in caso di dolore al petto o altri sintomi di peggioramento della patologia cardiaca. Particolare attenzione dove essere posta alla valutazione dei sintomi come dispnea o dolore toracico in quanto tali sintomi potrebbero avere sia origine respiratoria che cardiaca. Il medicinale deve essere somministrato con cautela in caso di diabete, ipertensione o altri disordini cardiovascolari, tireotossicosi. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping. Puo' determinare effetti dopanti e causare anche per dosi terapeutiche positivita' ai test anti-doping.

INTERAZIONI
Efedrina Cloridrato non dovrebbe essere utilizzato in associazione conaltri medicinali simpaticomimetici. La somministrazione di agenti alfa bloccanti ne riduce la risposta vasopressoria. La somministrazione di agenti beta bloccanti (come il propranololo) puo' determinare il blocco degli effetti a livello cardiaco e bronchiale. Porre particolare attenzione all'associazione di Efedrina Cloridrato con i seguenti medicinali: idrocarburi alogenati, come il ciclopropano e alotano: puo' insorgere aritmia cardiaca in quanto tali farmaci aumentano la sensibilita' del miocardio egli effetti dell'efedrina; guanetidina: diminuzionedell'effetto ipotensivo della guanetidina; farmaci I-MAO (es. furazolidone, isocarbossazide, iproniazide, pargilina fenelezina, selegelina):possono determinare crisi ipertensive. La somministrazione di efedrina determina un maggior rilascio di noradrenalina dai depositi neuronali che, unita alla riduzione del metabolismo delle monoaminoossidasi (MAO) indotta dai farmaci suddetti, si traduce in una maggiore stimolazione recettoriale; procarbazina: puo' determinare crisi ipertensive; sodio bicarbonato: puo' determinare ipertensione e tachicardia poiche' riduce l'eliminazione renale di efedrina; aminofillina, teofillina, etilendiamina: aumento del rischio e della severita' degli effetti collaterali (nausea, vomito, insonnia); glicosidi caridioattivi: sensibilizzazione del miocardio agli effetti dell'efedrina.

EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'efedrina, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sonodisponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: ipertensione, palpitazioni, tachicardia, aritmie ventricolari, dolore precordiale, ischemia miocardica. Patologie gastrointestinali: disturbi gastrici, anoressia, nausea evomito. Patologie del sistema nervoso: ansieta', paura, agitazione, eccitamento, irrequietezza, debolezza, irritabilita', insonnia, tremori,paranoia, allucinazioni. Patologie renali ed urinarie: ritenzione urinaria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: difficolta'respiratorie, secchezza della mucosa nasale e faringea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione profusa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gli studi sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. L'efedrina attraversa la placenta e puo' determinare iperattivita', irritabilita' e tachicardia fetale. Gli effetti sullo sviluppo non sono noti. L'efedrina non deve essere utilizzata in gravidanza, se non in caso di assoluta necessita' e dovrebbe essere riservataai casi che non rispondono alla rapida infusione di fluidi. Non e' noto se il medicinale venga escreto nel latte materno ne' se influisca sulla quantita' o sulla composizione del latte materno. Pertanto, e' necessario utilizzare efedrina in donne che stanno allattando solo in caso di assoluta necessita'.
Specifiche
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