Galenica Senese Glucosio 10 Fiale 10 Ml 33%
25,00€
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- Codice articolo: 038129084
Descrizione
DENOMINAZIONE
GLUCOSIO GALENICA SENESE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Soluzioni nutrizionali parenterali.
PRINCIPI ATTIVI
Glucosio monoidrato. pH: 3,5-6,5.
ECCIPIENTI
Acqua per preparazioni iniettabili; sodio metabisolfito per le soluzioni di glucosio 20% e 33%.
INDICAZIONI
Ripristino delle condizioni di idratazione in associazione ad un apporto calorico, specialmente nei pazienti che non necessitano di sali o in cui questi vadano evitati; ripristino delle concentrazioni ematichedi glucosio in caso di ipoglicemia; le soluzioni concentrate di glucosio possono essere miscelate con soluzioni di aminoacidi o altre soluzioni compatibili per la preparazione delle soluzioni per la nutrizioneparenterale totale; le soluzioni di glucosio a bassa concentrazione (5-10%) possono essere impiegate anche come soluzioni diluenti per la preparazione di soluzioni o sospensioni medicinali per uso parenterale.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo; pazienti con anuria; emorragia spinale o intracranica; pazienti affetti da deliurm tremens (se tali soggetti si presentano gia' in stato di disidratazione); pazienti gravemente disidratati; pazienti in coma epatico. Soluzioni di glucosio nondevono essere somministrate tramite lo stesso catetere di infusione con sangue intero per il possibile rischio di pseudoagglutinazione e diemolisi.
POSOLOGIA
Le soluzioni di glucosio al 5% e 10% possono essere somministrate siaper via intramuscolare che per via endovenosa. La somministrazione sottocutanea puo' determinare irritazione. Le soluzioni al 20% ed 33% nondevono essere somministrate per via sottocutanea o intramuscolare madevono essere somministrate esclusivamente per catetere venoso centrale. Qualora dovesse essere necessario somministrare le soluzioni perifericamente, ad esempio nel trattamento di urgenza di crisi ipoglicemiche, le soluzioni devono essere iniettate molto lentamente in una vena di grosso calibro del braccio. Adulti: la concentrazione della soluzione di glucosio e la dose da impiegare dipendono dalle caratteristiche del paziente (eta', peso, condizioni cliniche, equilibrio idro-elettrolitico e acido-base). Anziani: gli studi clinici e la pratica clinica non hanno dimostrato differenze nella risposta tra i pazienti anziani epiu' giovani a seguito della somministrazione di glucosio. Come regola generale, occorre cautela nella somministrazione di farmaci a pazienti anziani. Bambini: il dosaggio e la velocita' di somministrazione del glucosio devono essere scelte in funzione dell'eta', del peso e delle condizioni cliniche del paziente. Generalmente non vengono somministrate soluzioni di concentrazione superiore al 10%. Occorre particolarecautela nei pazienti pediatrici e soprattutto nei neonati o bambini con un basso peso corporeo.
CONSERVAZIONE
Non usare la soluzione di glucosio se non si presenta limpida, incolore o leggermente giallo paglierino, o se contiene particelle. Per le concentrazioni al 5%, al 10% e al 20%: tenere il contenitore ben chiuso.Non refrigerare. Non congelare. Per la concentrazione al 33%: conservare a una temperatura non superiore a 30 gradi C. Tenere il contenitore ben chiuso. Non refrigerare. Non congelare. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.
AVVERTENZE
La soluzione al 5% e' isotonica con il sangue. Le soluzioni al 10%, 20%, 33% sono ipertoniche con il sangue e devono essere somministrate con cautela a e velocita' di infusione controllata. Un grammo di glucosio fornisce un contributo calorico pari a circa 3,74 Kcal (circa 15,6 KJoule). Le soluzioni di glucosio devono essere somministrate con cautela nei pazienti con diabete mellito conclamato o subclinico o con intolleranza al glucosio di qualsiasi natura. Per minimizzare il rischio di iperglicemia e conseguente glicosuria, e' necessario monitorare il glucosio nel sangue e nelle urine e, se richiesto, somministrare insulina. Occorre particolare cautela soprattutto nei pazienti con insufficienza cardiaca, insufficienza renale grave e in stati clinici associatiad edemi e ritenzione idrosalina. Pertanto occorre particolare attenzione nel somministrare glucosio nei pazienti che ricevono corticosteroidi o corticotropina. Nei pazienti pediatrici, in particolare nei neonati e nei bambini con un basso peso corporeo, la somministrazione di glucosio puo' aumentare il rischio di iperglicemia. Inoltre, nei bambini con basso peso corporeo, un'infusione rapida o eccessiva puo' causare aumento dell'osmolarita' sierica ed emorragia intracerebrale. Non somministrare se la soluzione non e' limpida e il contenitore non e' integro. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: le soluzioni di glucosio al 20% e al 33% contengono sodio metabisolfito. Tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico e attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI
Poiche' i corticosteroidi e la corticotropina sono associati a diminuita tolleranza di glucidi e possibile manifestazione di diabete mellitolatente, occorre monitorare attentamente il paziente in caso di somministrazione contemporanea di glucosio. Qualora si utilizzi il medicinale come solvente per la preparazione di soluzioni/sospensione di altrimedicinali, verificare il volume e la concentrazione di glucosio da impiegare.
EFFETTI INDESIDERATI
Patologie sistemiche e condizione relative alla sede di somministrazione: stravaso; dolore locale; infezione alla sede di somministrazione;trombosi alla sede di somministrazione; tromboflebite; febbre. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: aumento della velocita' metabolica; iperglicemia; aumento del livello di insulina; aumento del livellodi adrenalina. Patologie vascolari: edema periferico. Patologie del sistema nervoso: emorragia cerebrale; ischemia cerebrale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono studi adeguati riguardanti l'uso del glucosio in donne ingravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio/fetale, sul parto esullo sviluppo post-natale. Il rischio potenziale per gli esseri umaninon e' noto. Il glucosio non deve essere usato in gravidanza, se nonin caso di assoluta necessita'. Non e' noto se il glucosio alteri la quantita' e la composizione del latte materno. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati sull'impiego del glucosio durante l'allattamento, e' importante prestare particolare attenzione quando si decide di utilizzare glucosio in donne che allattano.
GLUCOSIO GALENICA SENESE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Soluzioni nutrizionali parenterali.
PRINCIPI ATTIVI
Glucosio monoidrato. pH: 3,5-6,5.
ECCIPIENTI
Acqua per preparazioni iniettabili; sodio metabisolfito per le soluzioni di glucosio 20% e 33%.
INDICAZIONI
Ripristino delle condizioni di idratazione in associazione ad un apporto calorico, specialmente nei pazienti che non necessitano di sali o in cui questi vadano evitati; ripristino delle concentrazioni ematichedi glucosio in caso di ipoglicemia; le soluzioni concentrate di glucosio possono essere miscelate con soluzioni di aminoacidi o altre soluzioni compatibili per la preparazione delle soluzioni per la nutrizioneparenterale totale; le soluzioni di glucosio a bassa concentrazione (5-10%) possono essere impiegate anche come soluzioni diluenti per la preparazione di soluzioni o sospensioni medicinali per uso parenterale.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo; pazienti con anuria; emorragia spinale o intracranica; pazienti affetti da deliurm tremens (se tali soggetti si presentano gia' in stato di disidratazione); pazienti gravemente disidratati; pazienti in coma epatico. Soluzioni di glucosio nondevono essere somministrate tramite lo stesso catetere di infusione con sangue intero per il possibile rischio di pseudoagglutinazione e diemolisi.
POSOLOGIA
Le soluzioni di glucosio al 5% e 10% possono essere somministrate siaper via intramuscolare che per via endovenosa. La somministrazione sottocutanea puo' determinare irritazione. Le soluzioni al 20% ed 33% nondevono essere somministrate per via sottocutanea o intramuscolare madevono essere somministrate esclusivamente per catetere venoso centrale. Qualora dovesse essere necessario somministrare le soluzioni perifericamente, ad esempio nel trattamento di urgenza di crisi ipoglicemiche, le soluzioni devono essere iniettate molto lentamente in una vena di grosso calibro del braccio. Adulti: la concentrazione della soluzione di glucosio e la dose da impiegare dipendono dalle caratteristiche del paziente (eta', peso, condizioni cliniche, equilibrio idro-elettrolitico e acido-base). Anziani: gli studi clinici e la pratica clinica non hanno dimostrato differenze nella risposta tra i pazienti anziani epiu' giovani a seguito della somministrazione di glucosio. Come regola generale, occorre cautela nella somministrazione di farmaci a pazienti anziani. Bambini: il dosaggio e la velocita' di somministrazione del glucosio devono essere scelte in funzione dell'eta', del peso e delle condizioni cliniche del paziente. Generalmente non vengono somministrate soluzioni di concentrazione superiore al 10%. Occorre particolarecautela nei pazienti pediatrici e soprattutto nei neonati o bambini con un basso peso corporeo.
CONSERVAZIONE
Non usare la soluzione di glucosio se non si presenta limpida, incolore o leggermente giallo paglierino, o se contiene particelle. Per le concentrazioni al 5%, al 10% e al 20%: tenere il contenitore ben chiuso.Non refrigerare. Non congelare. Per la concentrazione al 33%: conservare a una temperatura non superiore a 30 gradi C. Tenere il contenitore ben chiuso. Non refrigerare. Non congelare. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.
AVVERTENZE
La soluzione al 5% e' isotonica con il sangue. Le soluzioni al 10%, 20%, 33% sono ipertoniche con il sangue e devono essere somministrate con cautela a e velocita' di infusione controllata. Un grammo di glucosio fornisce un contributo calorico pari a circa 3,74 Kcal (circa 15,6 KJoule). Le soluzioni di glucosio devono essere somministrate con cautela nei pazienti con diabete mellito conclamato o subclinico o con intolleranza al glucosio di qualsiasi natura. Per minimizzare il rischio di iperglicemia e conseguente glicosuria, e' necessario monitorare il glucosio nel sangue e nelle urine e, se richiesto, somministrare insulina. Occorre particolare cautela soprattutto nei pazienti con insufficienza cardiaca, insufficienza renale grave e in stati clinici associatiad edemi e ritenzione idrosalina. Pertanto occorre particolare attenzione nel somministrare glucosio nei pazienti che ricevono corticosteroidi o corticotropina. Nei pazienti pediatrici, in particolare nei neonati e nei bambini con un basso peso corporeo, la somministrazione di glucosio puo' aumentare il rischio di iperglicemia. Inoltre, nei bambini con basso peso corporeo, un'infusione rapida o eccessiva puo' causare aumento dell'osmolarita' sierica ed emorragia intracerebrale. Non somministrare se la soluzione non e' limpida e il contenitore non e' integro. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: le soluzioni di glucosio al 20% e al 33% contengono sodio metabisolfito. Tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico e attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI
Poiche' i corticosteroidi e la corticotropina sono associati a diminuita tolleranza di glucidi e possibile manifestazione di diabete mellitolatente, occorre monitorare attentamente il paziente in caso di somministrazione contemporanea di glucosio. Qualora si utilizzi il medicinale come solvente per la preparazione di soluzioni/sospensione di altrimedicinali, verificare il volume e la concentrazione di glucosio da impiegare.
EFFETTI INDESIDERATI
Patologie sistemiche e condizione relative alla sede di somministrazione: stravaso; dolore locale; infezione alla sede di somministrazione;trombosi alla sede di somministrazione; tromboflebite; febbre. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: aumento della velocita' metabolica; iperglicemia; aumento del livello di insulina; aumento del livellodi adrenalina. Patologie vascolari: edema periferico. Patologie del sistema nervoso: emorragia cerebrale; ischemia cerebrale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono studi adeguati riguardanti l'uso del glucosio in donne ingravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio/fetale, sul parto esullo sviluppo post-natale. Il rischio potenziale per gli esseri umaninon e' noto. Il glucosio non deve essere usato in gravidanza, se nonin caso di assoluta necessita'. Non e' noto se il glucosio alteri la quantita' e la composizione del latte materno. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati sull'impiego del glucosio durante l'allattamento, e' importante prestare particolare attenzione quando si decide di utilizzare glucosio in donne che allattano.
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