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Alfasigma Kolibri 20 Compresse Rivestite 37,5 Mg + 325 Mg

Alfasigma Kolibri 20 Compresse Rivestite 37,5 Mg + 325 Mg

12,50€

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  • Codice articolo: 036993032
Descrizione
DENOMINAZIONE
KOLIBRI 37,5 MG / 325 MG

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, altri oppioidi.

PRINCIPI ATTIVI
Una compressa rivestita con film contiene: 37,5 mg di Tramadolo cloridrato e 325 mg di Paracetamolo. Una compressa effervescente contiene: 37,5 mg di Tramadolo cloridrato e 325 mg di Paracetamolo Eccipienti coneffetti noti: una compressa rivestita con film contiene lattosio; unacompressa effervescente contiene giallo tramonto E110 e sodio (come sodio citrato, sodio bicarbonato e saccarina sodica). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
KOLIBRI compresse rivestite con film: cellulosa polverizzata, amido pregelatinizzato, sodio carbossimetilamido, amido di mais, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), lattosio monoidrato, macrogol 6000, ossido di ferro giallo (E172), glicole propilenico, talco. KOLIBRI compresse effervescenti: sodio citrato anidro, acido citrico anidro, povidone K30, sodio bicarbonato, macrogol 6000, silice colloidale anidra, magnesio stearato, aroma arancia, acesulfame di potassio, saccarina sodica, giallo tramonto E110.

INDICAZIONI
KOLIBRI e' indicato per il trattamento sintomatico del dolore acuto moderato.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1 "Elenco degli eccipienti"); intossicazione acuta da alcool, farmaci ipnotici, analgesici centrali, oppioidi o sostanze psicotrope; KOLIBRI non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi o che li hanno assunti nelle ultime 2 settimane (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali o altre forme di interazione"); insufficienza epatica grave;grave anemia emolitica; gravidanza; epilessia non controllata dal trattamento (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").

POSOLOGIA
Posologia. Adulti e adolescenti (eta' superiore a 12 anni): l'uso di KOLIBRI deve essere riservato a quei pazienti in cui e' richiesta l'associazione di tramadolo e paracetamolo per il trattamento del dolore. La posologia deve essere adattata all'intensita' del dolore ed alla sensibilita' individuale del paziente. In generale bisogna scegliere la dose minima efficace. KOLIBRI compresse rivestite con film: il dosaggioiniziale raccomandato di KOLIBRI e' di 2 compresse. Se necessario, possono essere somministrate ulteriori dosi fino a 8 compresse al giorno(equivalenti a 300 mg di tramadolo e 2600 mg di paracetamolo). KOLIBRI compresse effervescenti: il dosaggio iniziale raccomandato di KOLIBRI e' di 2 compresse. Se necessario, possono essere somministrate ulteriori dosi fino a 8 compresse al giorno (equivalenti a 300 mg di tramadolo e 2600 mg di paracetamolo). L'intervallo fra le somministrazioni non deve essere inferiore a 6 ore. KOLIBRI non deve essere somministrato in nessun caso per un periodo di tempo superiore a quello strettamente necessario (vedere anche paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego"). Se, data la natura e la gravita' della malattia,e' richiesto un trattamento analgesico ripetuto o a lungo termine conKOLIBRI, deve essere effettuato un monitoraggio attento e regolare (con periodi di sospensione del trattamento quando possibile) in modo davalutare se e' necessaria la continuazione della terapia. Popolazionepediatrica: la sicurezza ed efficacia di KOLIBRI non sono state valutate in bambini di eta' inferiore a 12 anni. Quindi, il trattamento none' raccomandato in questa fascia d'eta'. Pazienti anziani: di solito non e' necessario adattare la dose nei pazienti fino a 75 anni in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei soggetti anziani oltre i 75 anni, l'eliminazione del farmaco puo' essere piu' lenta. Percio', se necessario, l'intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente. Insufficienza renale/dialisi e compromissione epatica: nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l'eliminazione di tramadolo e' ritardata. In questipazienti occorre valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione, tenendo conto delle necessita' del paziente. L'uso di KOLIBRI non e' raccomandato in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3 "Controindicazioni"). Modo di somministrazione: uso orale. Le compresse rivestite con film devono essere deglutite intere con una sufficiente quantita' di liquidi. Non devono essere rotte o masticate. Le compresse effervescenti devono essere sciolte in un bicchiere di acqua.

CONSERVAZIONE
KOLIBRI compresse rivestite con film: nessuna speciale precauzione perla conservazione. KOLIBRI compresse effervescenti in blister: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. KOLIBRI compresse effervescenti in tubo: conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE
Avvertenze: negli adulti e nei ragazzi con eta' superiore a 12 anni non deve essere superato il dosaggio massimo di 8 compresse di KOLIBRI al giorno. Per evitare problemi di sovradosaggio, si deve consigliare al paziente di non superare il dosaggio raccomandato e di non utilizzare contemporaneamente altri farmaci contenenti paracetamolo (inclusi iprodotti da banco) o tramadolo senza il parere di un medico. In caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min),l'uso di KOLIBRI non e' raccomandato. In pazienti con grave insufficienza epatica, KOLIBRI non deve essere usato (vedere paragrafo 4.3 "Controindicazioni"). Il rischio di un sovradosaggio di paracetamolo e' maggiore in pazienti con epatopatia alcolica non cirrotica. In caso di insufficienza moderata, dovrebbe essere considerato attentamente il prolungamento dell'intervallo di somministrazione. KOLIBRI non e' raccomandato in caso di grave insufficienza respiratoria. Il tramadolo non e'adatto per il trattamento sostitutivo in pazienti con dipendenza aglioppioidi. Il tramadolo, sebbene sia un agonista degli oppioidi, non e' in grado di sopprimere i sintomi da sospensione da morfina. Sono state osservate convulsioni in pazienti predisposti o in trattamento confarmaci che possono abbassare la soglia convulsiva, in particolare inibitori selettivi del re-uptake della serotonina, antidepressivi triciclici, antipsicotici, analgesici centrali o anestetici locali. Pazientiepilettici in buon controllo farmacologico o pazienti predisposti a convulsioni devono essere trattati con KOLIBRI solo se assolutamente necessario. Sono state riportate convulsioni in pazienti in trattamentocon tramadolo alle dosi consigliate. Il rischio puo' aumentare se si superano le dosi consigliate di tramadolo. - Si consiglia cautela se ilparacetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillinaa causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionicoelevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissionerenale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico), cosi' come in quelli che utilizzano le dosimassime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. Disturbi della respirazione correlati al sonno: gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, tra cui apnea centrale nelsonno (Central Sleep Apnea, CSA) e ipossiemia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, bisogna prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi. Insufficienza surrenalica: glianalgesici oppioidi possono occasionalmente causare insufficienza surrenalica reversibile che richiede monitoraggio e terapia sostitutiva con glucocorticoidi. I sintomi di insufficienza surrenalica acuta o cronica possono includere ad esempio forte dolore addominale, nausea e vomito, pressione arteriosa bassa, stanchezza estrema, appetito ridotto ecalo ponderale. Sindrome da serotonina: la sindrome da serotonina, un'affezione potenzialmente letale, e' stata segnalata in pazienti trattati con tramadolo in abbinamento ad altri agenti serotoninergici o tramadolo in monoterapia (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9). Nel caso in cui sia clinicamente giustificato un trattamento concomitante con altriagenti serotoninergici, si consiglia un'attenta osservazione del paziente, in particolare all'inizio del trattamento e agli incrementi di dose. Tra i sintomi della sindrome da serotonina possono annoverarsi alterazioni dello stato mentale, instabilita' autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali. Se si sospetta la sindrome daserotonina, e' necessario considerare una riduzione della dose o unasospensione della terapia, a seconda della severita' dei sintomi. La sospensione dei farmaci serotoninergici solitamente favorisce un rapidomiglioramento. Metabolismo del CYP2D6: il tramadolo viene metabolizzato dall'enzima epatico CYP2D6. Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne e' completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica potrebbe presentare questa carenza. Tuttavia, se il paziente e' un metabolizzatore ultra rapido, esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicita' da oppioidi anche a dosaggi comunemente prescritti. Sintomi generali di tossicita' da oppioidi comprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito. Nei casi gravi, cio'puo' includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, chepossono mettere in pericolo la vita e molto raramente essere fatali.

INTERAZIONI
E' controindicato l'uso concomitante di, inibitori non selettivi dellemonoaminossidasi: rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, stato confusionale e coma. Inibitori selettivi delle monoaminossidasi A: estrapolazione da inibitori non selettivi delle monoaminossidasi; rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, stato confusionale e coma. Inibitori selettivi delle monoaminossidasi B: sintomi di eccitazione centrale che evocano una sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, stato confusionale e coma. In caso di recente terapia con inibitori delle monoaminossidasi, devono trascorrere 2 settimaneprima del trattamento con tramadolo. Non e' raccomandato l'uso concomitante di, alcool: l'alcool aumenta l'effetto sedativo degli analgesici oppioidi. L'effetto sul livello di attenzione puo' rendere pericolosa la guida di veicoli o l'uso di macchinari. Evitare l'assunzione di bevande alcoliche e di medicinali contenenti alcool. Carbamazepina ed altri induttori enzimatici: rischio di riduzione dell'efficacia e di una minor durata d'azione, dovuta a diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di tramadolo. Usi concomitanti che devono essere presi in considerazione: il tramadolo puo' indurre convulsioni e potenziare l'effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, degli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci(come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano lasoglia anticonvulsivante. L'uso terapeutico concomitante di tramadoloe farmaci serotoninergici quali inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRIs), inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.3), antidepressivi triciclici e mirtazapina, puo' provocare la sindrome da serotonina, una condizione potenzialmente letale (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Altri derivati degli oppioidi (inclusi farmaci antitosse e trattamenti sostitutivi). Aumento del rischio di depressione respiratoria che puo' essere fatale in caso di sovradosaggio. Altri farmaci sedatividel sistema nervoso centrale come i derivati degli oppioidi (inclusi farmaci antitosse e trattamenti sostitutivi), altri ansiolitici, ipnotici, antidepressivi sedativi, antistaminici sedativi, neurolettici, farmaci antiipertensivi ad effetto centrale, talidomide, baclofene. Farmaci sedativi come le benzodiazepine e sostanze correlate (per es. barbiturici): l'uso concomitante di questi farmaci aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso a causa dell'effettodepressivo additivo sul SNC. La dose di KOLIBRI e la durata dell'usoconcomitante deve essere limitata (vedere paragrafo 4.4). Questi farmaci possono causare un aumento della depressione centrale. L'effetto sul livello di attenzione puo' rendere pericolosa la guida di veicoli ol'uso di macchinari. Per una corretta prassi clinica, si dovrebbe effettuare una periodica valutazione del tempo di protrombina qualora KOLIBRI sia utilizzato contemporaneamente a farmaci warfarino simili, in quanto e' stato riportato aumento dei valori di INR. Altri farmaci noticome inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo e eritromicina, potrebbero inibire il metabolismo di tramadolo (N-dealchilazione) e probabilmente anche il metabolismo del metabolita attivo O-demetilato. La rilevanza clinica di tale interazione non e' stata studiata. In un limitatonumero di studi la somministrazione pre e post-intervento dell'antiemetico ondansetron, antagonista 5-HT3, ha aumentato la richiesta di tramadolo da parte di pazienti con dolore post-operatorio. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo e' usato in concomitanza con flucloxacillina poiche' l'assunzione concomitante e' stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente durante gli studi clinici effettuati con l'associazione tramadolo/paracetamolo sono stati nausea, vertigini e sonnolenza, osservati in piu' del 10% di pazienti. Nell'ambito di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravita'. La frequenza e'definita come segue: Molto comune: >=1/10; comune: >=1/100 e <1/10; Non comune: >=1/1000 e <1/100; raro: >=1/10.000 e < 1/1000; molto raro:<1/10.000; non nota: la frequenza non puo' essere definita sulla basedei dati disponibili. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia, aritmia. Patologie vascolari. Non comune: ipertensione, vampate di calore Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiro,sonnolenza; comune: cefalea e tremori; non comune: contrazioni muscolari involontarie e parestesie; raro: atassia, convulsioni, disturbi dell'eloquio, sincope. Disturbi psichiatrici. Comune: stato confusionale, alterazioni dell'umore, ansia, nervosismo, euforia, disturbi del sonno; non comune: depressione, allucinazioni, incubi, amnesia; raro: delirio, farmaco dipendenza. Sorveglianza post-marketing; molto raro: abuso. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata, miosi, midriasi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, stipsi, secchezza delle fauci, diarrea, dolore addominale, dispepsia, flatulenza; non comune: disfagia, melena. Esami diagnostici. Non comune: aumentodelle transaminasi epatiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: ipoglicemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, prurito; non comune: reazioni cutanee (peresempio rash, orticaria). Patologie renali e urinarie. Non comune: albuminuria, disturbi della minzione (disuria e ritenzione urinaria). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Non comune: brividi, dolore toracico. Sebbene non osservati durante gli studi clinici, non si puo' escludere la comparsa dei seguenti effetti indesiderati relativi ai singoli componenti. Tramadolo: ipotensione, bradicardia, collasso. Seppur raramente e' emersa dalla sorveglianzapost-marketing (post marketing surveillance PMS) la possibilita' di interazione farmacologica fra tramadolo e warfarin, con modificazione dell'effetto di quest'ultimo farmaco, incluso l'aumento del tempo di protrombina. Casi rari: reazioni allergiche con sintomi respiratori (peresempio dispnea, broncospasmo, difficolta' respiratoria, edema angioneurotico) e anafilassi. Casi rari: alterazione dell'appetito, debolezza muscolare e depressione respiratoria. Dopo somministrazione di tramadolo, potrebbero comparire effetti indesiderati di tipo psichico, convariabilita' interindividuale per quanto riguarda intensita' e natura(in relazione alla personalita' e durata della terapia). Questi effetti comprendono alterazioni dell'umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), dell'attivita' (generalmente diminuzione, occasionalmente aumento) e delle capacita' cognitive e sensoriali (per esempio del comportamento decisionale, disturbi della percezione). E' stato osservato peggioramento dell'asma anche se non e' stata dimostrata una relazione causale. Potrebbero comparire sintomi da astinenza, simili a quelli indotti dagli oppioidi: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia,ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali. Altri sintomi, osservati molto raramente dopo brusca sospensione del tramadolo, includono:attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesie, tinnito esintomi inusuali a carico del SNC. Patologie respiratorie, toracichee mediastiniche: con frequenza non nota: singhiozzo, sindrome da apneacentrale nel sonno. Patologie endocrine: in letteratura sono stati riportati casi di SIADH (sindrome da inappropriata secrezione di ormoneantidiuretico), sebbene non sia stata stabilita una relazione causaleper tramadolo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: in letteratura sono stati riportati casi di iponatriemia, sebbene non sia statastabilita una relazione causale per tramadolo. Patologie del sistema nervoso, con frequenza non nota: sindrome da serotonina. Paracetamolo:gli effetti indesiderati sono rari ma possono comparire sintomi da ipersensibilita' incluso rash cutaneo. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi. Sono stati segnalati casi di discrasia ematica, compresa la trombocitopenia ed agranulocitosi, ma non sicuramente correlati al paracetamolo. Sono stati riferiti numerosi casi che suggeriscono che il paracetamolo possa determinare ipoprotrombinemia quando somministrato contemporaneamente a farmaci warfarino simili. In altri studi il tempo di protrombinemia non si e' modificato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistemanazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: KOLIBRI e' un'associazione fissa di principi attivi che includono il tramadolo, pertanto non deve essere usato durante la gravidanza. Non vi sono sufficienti dati per stabilirne la sicurezza. Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non influenza la motilita' uterina. Nei neonati puo' modificare la frequenza respiratoria in modo, generalmente, non clinicamente rilevante. L'uso cronico durante la gravidanza puo' portare ad una sindrome di astinenza neonatale. Allattamento: KOLIBRI e' un'associazione fissa di principi attivi che includono il tramadolo. Circa lo 0,1% della dose di tramadolo somministrata alla madre viene escreta nel latte materno. Nell'immediato post-partum, una dose orale materna giornaliera fino a 400 mg corrisponde ad unquantitativo medio di tramadolo ingerito dal neonato allattato al seno pari al 3% della dose materna aggiustata secondo il peso. Per questomotivo il tramadolo non deve essere utilizzato durante l'allattamento; in alternativa, l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo. Generalmente, l'interruzione dell'allattamentoal seno non e' necessaria dopo la somministrazione di una singola dose di tramadolo. Fertilita': i dati di post-marketing non suggerisconoeffetti del tramadolo sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3). Non sono stati condotti studi sulla fertilita' con l'associazione tramadolo-paracetamolo.
Specifiche
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