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LUDIOMIL*30 cpr riv 50 mg

LUDIOMIL*30 cpr riv 50 mg

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  • Codice articolo: 023207057
Descrizione
DENOMINAZIONE
LUDIOMIL COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicoanalettici, antidepressivi, inibitori non-selettivi del reuptakedelle monoamine.

PRINCIPI ATTIVI
LUDIOMIL 50 mg compresse rivestite con film, una compressa rivestita con film contiene principio attivo: maprotilina cloridrato 50 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio. LUDIOMIL 75 mg compresse rivestite con film, una compressa rivestita con film contiene, principio attivo:maprotilina cloridrato 75 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Silice colloidale anidra; calcio fosfato tribasico; lattosio monoidrato; magnesio stearato; acido stearico; talco; amido di mais; ipromellosa; ferro ossido giallo; ferro ossido rosso; polisorbato-80; titanio diossido.

INDICAZIONI
Depressione endogena. Fase depressiva della psicosi maniaco-depressiva. Depressione reattiva. Depressione mascherata. Depressione neurotica.Depressione in corso di psicosi schizofreniche. Depressione involutiva. Depressione grave in corso di malattie neurologiche o di altre affezioni organiche.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. sensibilita' crociata ad antidepressivitriciclici. Ludiomil e' controindicato anche in pazienti con: disturbi convulsivi o abbassamento della soglia convulsiva (es.: per danni alcervello di diversa eziologia, alcolismo); infarto acuto del miocardio; disturbi della conduzione cardiaca, tra cui sindrome congenita delQT lungo; grave insufficienza epatica e renale; glaucoma ad angolo acuto; ritenzione urinaria (es.: dovuta a malattie prostatiche); intossicazione acuta da alcol, agenti ipnotici o agenti psicotropi (vedere paragrafo 4.5). Ludiomil e' controindicato nei pazienti in trattamento concomitante con inibitori delle monoamino-ossidasi (MAO) (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA
Posologia: durante il trattamento con Ludiomil il paziente deve esseretenuto sotto sorveglianza medica. Il dosaggio raccomandato e' tra 75e 150 mg die. Sulla base della gravita' dei sintomi, della risposta del paziente e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' iniziare con 75 mg (una volta al giorno) e quindi essere gradualmente titolata fino alla dose efficace. Dosi giornaliere oltre i 150 mg non sono raccomandate. Lo schema posologico va determinato individualmente e adattato alle condizioni ed alla risposta del paziente, per esempio aumentando la dose serale e contemporaneamente abbassando quella diurna, oppure, in alternativa, somministrando un'unica dose giornaliera. L'obiettivo e' di raggiungere l'effetto terapeutico utilizzando le dosi minime possibili, particolarmente in pazienti ancora in crescita o in pazientianziani con un sistema nervoso autonomo instabile, poiche' generalmente questi pazienti sono piu' esposti ad eventi avversi. Anziani: generalmente sono raccomandati dosaggi piu' bassi sia per la titolazione sia per la dose di mantenimento. Poiche' con le compresse attualmente disponibili e' difficile personalizzare il dosaggio, l'utilizzo del medicinale in questa popolazione non e' raccomandato. Compromissione epatica: Ludiomil deve essere somministrato con cautela nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Ludiomil non deve essere somministrato in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafi4.3 e 4.4). Compromissione renale: Ludiomil deve essere somministratocon cautela nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Ludiomil non deve essere somministrato in pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Ludiomil in bambini ed adolescenti non e' stata stabilita. L'uso in questo gruppo di eta' non e' quindi raccomandato. Modo di somministrazione: Ludiomil compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con una sufficiente quantita' di liquido.

CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE
Suicidio/ideazione suicidaria: la depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramentidurante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altrepatologie psichiatriche per le quali Ludiomil e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivimaggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguitedurante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche.Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo. La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamentidi dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali (vedere paragrafo 4.8). Uno studio in cui Ludiomil veniva somministrato come trattamento profilattico per la depressione unipolareha indicato un aumento del comportamento suicidario del gruppo di pazienti trattati. I pazienti devono essere seguiti con cura, durante tutte le fasi del trattamento. In questi pazienti, l'eventualita' di modificare il regime terapeutico, inclusa l'interruzione del trattamento,deve essere considerata, soprattutto se tali sintomi sono gravi, di insorgenza brusca o non sono parte dei sintomi presentati dal paziente prima del trattamento (vedere anche "Interruzione del trattamento" nelparagrafo 4.4). Al fine di ridurre il rischio di sovradosaggio, le prescrizioni di Ludiomil devono essere per i quantitativi minimi di compresse utili ad una buona gestione del paziente. Convulsioni: sono stateriportate rare segnalazioni di convulsioni occorse in pazienti con precedenti di convulsioni le quali erano state trattate con basse dosi terapeutiche di Ludiomil. In alcuni casi i pazienti erano in trattamento concomitante con farmaci noti per abbassare la soglia convulsiva. Ilrischio di convulsioni puo' aumentare quando vengono somministrati contemporaneamente antipsicotici (es: fenotiazine, risperidone), quandoviene interrotta bruscamente la terapia concomitante con benzodiazepine o quando la dose raccomandata di Ludiomil viene bruscamente aumentata. Mentre non e' stata stabilita una relazione causale, il rischio diconvulsioni puo' essere diminuito iniziando la terapia con una dose piu' bassa, mantenendo la dose iniziale per 2 settimane per poi incrementarla a piccole dosi, conservando la dose di mantenimento al minimo livello di efficacia, evitando la somministrazione contemporanea di farmaci che abbassano la soglia convulsiva o una rapida riduzione delle benzodiazepine. La terapia elettroconvulsiva concomitante deve essere somministrata solo sotto attento controllo. Antiaritmici: gli antiaritmici come chinidina e propafenone, che sono potenti inibitori di CYP2D6,non devono essere usati in combinazione con Ludiomil. Gli effetti anticolinergici della chinidina possono causare un sinergismo dose-correlato con Ludiomil (vedere paragrafo 4.5). Disturbi cardiaci e vascolari: e' stato riportato che gli antidepressivi triciclici o tetraciclicipossono dare aritmia cardiaca, tachicardia sinusale, prolungamento deltempo di conduzione. Tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e Torsioni di Punta sono state segnalate molto raramente in pazienti trattati con Ludiomil; alcuni di questi casi sono stati fatali. Prestare cautela nei pazienti anziani ed in quelli con disturbi cardiovascolari, inclusi quelli con precedenti di infarto miocardico, aritmiaed ischemia cardiaca. Nei sopracitati pazienti si consiglia di controllare la funzionalita' cardiaca, incluso il quadro ECG, specialmente nei trattamenti a lungo termine. Un controllo regolare della pressione arteriosa viene consigliato nei pazienti con ipotensione ortostatica. La combinazione con tioridazina, inibitore di CYP2D6, puo' causare grave aritmia cardiaca. Puo' quindi essere necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.5). Altri effetti psichiatrici: occasionalmente, in pazienti con schizofrenia in trattamento con antidepressivitriciclici, e' stata osservata l'attivazione di psicosi; bisogna considerare questo rischio anche con Ludiomil. Analogamente, in pazienti con disturbi bipolari, in trattamento con antidepressivi triciclici durante la fase depressiva, sono stati segnalati episodi ipomaniacali o maniacali. In questi casi, e' necessario diminuire il dosaggio di Ludiomil o interrompere il trattamento per somministrare un farmaco antipsicotico. Il trattamento concomitante con antipsicotici (es.: fenotiazine, risperidone) puo' provocare un innalzamento dei livelli plasmatici di maprotilina, un abbassamento della soglia convulsiva e convulsioni (vedere paragrafo 4.5). In pazienti predisposti e anziani, gli antidepressivi triciclici possono provocare psicosi farmacogeniche (deliri), soprattutto di notte; le psicosi scompaiono naturalmente entro pochi giorni dalla sospensione del trattamento.

INTERAZIONI
Farmaci che causano il prolungamento dell'intervallo QT: la somministrazione concomitante di farmaci che causano il prolungamento dell'intervallo QT puo' aumentare il rischio di aritmie ventricolari, comprese tachicardia ventricolare e torsioni di punta (TdP). Si raccomanda cautela durante la somministrazione di farmaci che prolungano l'intervalloQT, specialmente in pazienti con sottostanti fattori di rischio. Inibitori e induttori del CYP: la maprotilina e' principalmente metabolizzata da CYP2D6, e in qualche misura da CYP1A2. Il CYP2D6 non e' stato riscontrato essere inducibile, ma la somministrazione contemporanea di sostanze note induttrici di CYP1A2 puo' aumentare la formazione di desmetilmaprotilina. L'effetto farmacodinamico complessivo non dovrebbe ridursi, poiche' questo metabolita e' attivo. D'altronde, l'induzione degli enzimi ancora da identificare nella deattivazione di maprotilina edesmetilmaprotilina (es. P450, enzimi di fase II) puo' accelerare laclearance dei principi attivi e ridurre l'efficacia di Ludiomil. Un aggiustamento della dose puo' essere necessario in caso di somministrazione concomitante di sostanze che inducono i citocromi epatici P450, particolarmente quelli tipicamente coinvolti nel metabolismo degli antidepressivi triciclici come il CYP3A4, CYP2C19 e\o CYP1A2 (es.: rifampicina, carbamazepina, fenobarbitale e fenitoina). La somministrazione contemporanea di inibitori del CYP2D6 puo' determinare un aumento dellaconcentrazione di maprotilina fino a circa 3-5 volte, in pazienti classificati, dal punto di vista del polimorfismo genetico, come metabolizzatori rapidi di debrisochina, trasformandoli in soggetti metabolizzatori deboli (vedere paragrafo 5.2). La combinazione con tioridazina, inibitore di CYP2D6, puo' causare grave aritmia cardiaca. Puo' quindi essere necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.4). Inibitori MAO: gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), come la moclobemide, che sono anche potenti inibitori in vivo di CYP2D6, sono controindicati in concomitanza con Ludiomil (vedere paragrafo 4.3). Al fine di evitare il rischio di gravi interazioni quali iperpiressia, tremori, convulsioni cloniche generalizzate, delirio e possibile morte, Ludiomil non deve essere somministrato per almeno 14 giorni successivi alla fine del trattamento con un farmaco IMAO. La stessa cautela deve essere osservata quando viene somministrato un IMAO dopo un precedente trattamento con Ludiomil. Antiaritmici: gli antiaritmici come chinidinae propafenone, che sono potenti inibitori di CYP2D6, non devono essere utilizzati in concomitanza con Ludiomil. Gli effetti anticolinergicidella chinidina possono causare sinergismi dose-correlati con Ludiomil (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiipertensivi: la somministrazioneconcomitante di betabloccanti che sono inibitori di CYP2D6, come il propanololo, puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche dimaprotilina. In questi casi, e' raccomandato il monitoraggio dei livelli plasmatici e l'aggiustamento della dose. Ludiomil puo' diminuire oannullare l'effetto antipertensivo degli agenti antiadrenergici qualila guanetidina, betanidina, reserpina, clonidina, alfametildopa. I pazienti che necessitano di un trattamento concomitante per l'ipertensione devono essere trattati con antipertensivi di tipo diverso (es.: diuretici, vasodilatatori o beta-bloccanti che non sono soggetti ad ampiabiotrasformazione). Un'interruzione improvvisa di Ludiomil puo' dareluogo ad ipotensione grave. Inibitori selettivi del reuptake della serotonina - SSRI: gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina(SSRI) che sono inibitori di CYP2D6, come fluoxetina, fluvoxamina (anche inibitore di CYP3A4, CYP2C19, CYP2C9 e CYP1A2), paroxetina, sertralina o citalopram, possono causare un notevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di maprotilina con i conseguenti effetti indesiderati. A causa della lunga emivita di fluoxetina e fluvoxamina, questo effetto puo' essere prolungato. Puo' quindi essere necessario un aggiustamento posologico. Antagonisti del recettore H2: sebbene non sia stato segnalato con Ludiomil, la somministrazione concomitante dell'antagonista del recettore H2, cimetidina (un inibitore di diversi enzimi P450,inclusi il CYP2D6 e CYP3A4) puo' inibire il metabolismo di molti antidepressivi triciclici, dando luogo ad un aumento della loro concentrazione plasmatica ed ad un aumento degli effetti indesiderati (secchezzadelle fauci, visione offuscata). Qualora Ludiomil venga somministratocontemporaneamente alla cimetidina, puo' rendersi necessaria una riduzione del dosaggio. Antimicotici orali come terbinafina: la somministrazione concomitante di terbinafina, un farmaco antimicotico (un potenteinibitore del CYP2D6) puo' causare un aumento dei livelli plasmaticidi maprotilina. Puo' rendersi necessario l'adeguamento del dosaggio diLudiomil. Altro: l'esposizione elevata alla maprotilina puo' verificarsi quando si somministra in concomitanza con alcuni farmaci antiretrovirali quali gli inibitori della protasi di HIV con booster di ritonavir che possono inibire il CYPD6. In modo simile, chinino (che inibisceil CYP2D6) e meflochina, non devono essere somministrati contemporaneamente alla maprotilina, in quanto vi puo' essere un aumento del rischio di aritmie. Agenti antidiabetici: la terapia concomitante con sulfaniluree orali o insulina puo' potenziare l'effetto ipoglicemico degliantidiabetici. I pazienti diabetici devono monitorare la glicemia quando iniziano o terminano una terapia con Ludiomil (vedere paragrafo 4.4). Antipsicotici: il trattamento concomitante con antipsicotici (es.:fenotiazine, risperidone) puo' provocare un innalzamento dei livelli plasmatici di maprotilina, un abbassamento della soglia convulsiva e convulsioni (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati di Ludiomil lievi e transitori scompaiono conla prosecuzione del trattamento o a seguito di una diminuzione del dosaggio. Essi non sono sempre correlati ai livelli plasmatici o alla dose. E' spesso difficile differenziare alcuni effetti indesiderati da sintomi della depressione come affaticabilita', turbe del sonno, agitazione, ansia, stipsi o secchezza delle fauci. In caso di effetti indesiderati gravi, ad esempio di natura neurologica o psichiatrica, il trattamento con Ludiomil va interrotto. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli effetti anticolinergici, neurologici, psichiatrici o cardiovascolari. La capacita' di metabolismo ed eliminazione puo'infatti essere ridotta in questi pazienti, col rischio quindi di sviluppare elevate concentrazioni plasmatiche a dosi terapeutiche (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Gli effetti indesiderati sono elencati secondo frequenza utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000),non nota (la frequenza nonpuo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, agranulocitosi, eosinofilia, trombocitopenia. Patologie endocrine. Molto raro: inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (siadh). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento dell'appetito, aumento anormaledel peso corporeo. Disturbi psichiatrici. Comune: irrequietezza, ansia, agitazione, mania, ipomania, disturbi della libido, aggressività, disturbi del sonno, insonnia, incubi, depressione; raro: delirio, statoconfusionale, allucinazioni (soprattutto nei pazienti anziani), nervosismo, pensieri/comportamenti suicidari (vedere paragrafo 4.4); moltoraro: disturbi psicotici, depersonalizzazione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, vertigini, mal di testa, tremore, mioclono; comune: sedazione, compromissione della memoria, difficoltà diconcentrazione, parestesia, disartria; raro: convulsioni, acatisia, atassia; molto raro: discinesia, coordinazione anormale, sincope, alterazione del gusto (disgeusia); non nota: disturbi dell'equilibrio. Patologie dell'occhio. Comuni: visione offuscata, disturbi dell'accomodazione visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: tinnito. Patologie cardiache. Comune: tachicardia sinusale, palpitazioni; raro: aritmia; molto raro: disturbo di conduzione (per es. Allargamentodel complesso qrs, blocco di branca, modifiche pq), tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, torsione di punta. Patologie vascolari. Comune: flushing, ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Olto raro: alveolite allergica (con o senza eosinofilia), broncospasmo, congestione nasale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci; comune: nausea, vomito, disturbi addominali, costipazione; raro: diarrea; molto raro: stomatite, carie dentale. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite (cono senza ittero). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatite allergica, rash, orticaria, reazioni di fotosensibilità,iperidrosi; molto raro: prurito, vasculite cutanea, alopecia, eritemamultiforme, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica, porpora. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Comune: disturbi della minzione; molto raro: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile; molto raro: ipertrofia del seno (ginecomastia), galattorrea; non noto: disfunzione sessuale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune:febbre; molto raro: edema locale o generalizzato. Esami diagnostici.Comune: elettrocardiogramma anomalo (per es. Cambiamenti dell'onda ste t); raro: aumento della pressione sanguigna, test di funzionalità epatica anormale; molto raro: elettrocardiogramma anomalo (qt prolungato, allargamento del complesso qrs, blocco di branca, modifiche pq), elettroencefalogramma anomalo. Traumatismo, avvelenamento e complicazionida procedura. Molto raro: caduta. Sintomi da astinenza: anche se nonsono indicativi di dipendenza, i seguenti sintomi si verificano comunemente dopo la brusca interruzione o la riduzione della dose: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, insonnia, cefalea, nervosismo, ansia, peggioramento della depressione o reiterazione dello stato depressivo sottostante (vedere paragrafo 4.4). Fratture: studi epidemiologici,condotti principalmente in pazienti in eta' di 50 anni o piu', mostrano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati conSSRI e antidepressivi triciclici. Il meccanismo che porta a tale rischio e' sconosciuto. Segnalazione di sospetti eventi avversi. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa attraverso il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: dagli studi effettuati sugli animali non e' emerso nessuneffetto teratogeno o mutageno e nessun segno di fertilita' compromessao danno al feto. Tuttavia, non e' stata dimostrata la sicurezza di impiego durante la gravidanza. Casi isolati possono far pensare ad una correlazione tra l'uso di Ludiomil e alcuni effetti collaterali sul feto umano. Ludiomil non deve essere somministrato durante la gravidanzaa meno che i benefici non superino chiaramente gli eventuali rischi per il feto. Ludiomil, se lo stato clinico della paziente lo permette, deve essere sospeso almeno 7 settimane prima della data presunta del parto, per evitare eventuali sintomi al bambino, quali dispnea, letargia, irritabilita', tachicardia, ipotonia, convulsioni, ittero e ipotermia. Allattamento: la maprotilina passa attraverso il latte materno. Dopo somministrazione orale di 150 mg al giorno per 5 giorni, la concentrazione nel latte materno supera la concentrazione nel sangue di un fattore da 1.3 a 1.5. Sebbene non vi siano segnalazioni di effetti collaterali sul bambino, le madri in trattamento con Ludiomil non devono allattare. Fertilita': studi negli animali non hanno mostrato evidenza dicompromissione della fertilita'. Non ci sono informazioni sull'effetto di maprotilina sulla fertilita' nell'uomo.
Specifiche
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