Glaxosmithkline Malarone 12 Compresse Rivestite 250 Mg + 100 Mg
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- Codice articolo: 033299013
Descrizione
DENOMINAZIONE
MALARONE 250 MG/100 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antimalarici.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa di Malarone contiene 250 mg di atovaquone e 100 mg di proguanile cloridrato Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Nucleo: polossamero 188, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, povidone K 30, carbossimetilamidosodico (Tipo A), magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa; titanio diossido E171; ossido di ferro rosso E172; macrogol 400; polietilenglicole 8000.
INDICAZIONI
Malarone e' un'associazione a dose prefissata di atovaquone e proguanile cloridrato, con attivita' schizonticida ematica e con attivita' anche contro gli schizonti epatici di Plasmodium falciparum. E' indicatoper: profilassi della malaria da Plasmodium falciparum, trattamento infase acuta della malaria non complicata da Plasmodium falciparum. Poiche' Malarone e' efficace nei confronti del P. falciparum sia farmaco-sensibile che farmaco-resistente, e' particolarmente raccomandato perla profilassi e il trattamento della malaria da P. falciparum dove tale patogeno puo' essere resistente ad altri farmaci antimalarici. Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali e le informazioni locali sulla prevalenza delle resistenze ai farmaci antimalarici.Le linee guida ufficiali includeranno generalmente quelle dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e le linee guida delle autorita' sanitarie.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Malarone e' controindicato nella profilassi della malaria da P. falciparum in pazienti con grave compromissionerenale (clearance della creatinina <30 mL/min).
POSOLOGIA
Modo di somministrazione: la dose giornaliera deve essere assunta conil cibo o con una bevanda a base di latte (per garantire il massimo assorbimento) alla stessa ora ogni giorno. Se i pazienti non sono in grado di tollerare il cibo, Malarone deve essere somministrato ma l'esposizione sistemica di atovaquone sara' ridotta. In caso di vomito entroun'ora dalla somministrazione, deve essere assunta una seconda dose. Posologia Profilassi: la profilassi deve: iniziare 24 o 48 ore prima dientrare in contatto con l'area endemica per la malaria, continuare durante il periodo di permanenza, continuare per 7 giorni dopo aver lasciato l'area. Nei residenti nelle aree endemiche (soggetti semi-immuni), la sicurezza e l'efficacia di Malarone sono state dimostrate in studi fino a 12 settimane. In soggetti non-immuni, la durata media dell'esposizione in studi clinici e' stata di 27 giorni. Dosaggio negli adulti: una compressa di Malarone una volta al giorno. Le compresse di Malarone non sono raccomandate per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo inferiore ai 40 kg. Malarone Bambini compresse e'raccomandato per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo < ai 40 kg. Trattamento. Dosaggio negli adulti: quattro compresse di Malarone in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi. Dosaggio nei bambini. 11-20 kg di peso corporeo: una compressa al giorno per tre giorni consecutivi; 21-30 kg di peso corporeo: due compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi; 31-40 kg di peso corporeo: tre compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi >40 kg di peso corporeo: la dose consigliata per gli adulti. Dosaggio negli anziani: uno studio di farmacocinetica indica che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani (vedere paragrafo 5.2). Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' epatica: uno studio di farmacocinetica indica che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Benche' non siano stati condotti studi in pazienti con grave compromissione epatica, non si possono prevedere speciali precauzioni o aggiustamenti della posologia (vedere paragrafo 5.2). Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' renale: gli studi di farmacocinetica indicano che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile,alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria daP. falciparum in fase acuta (vedere paragrafo 4.4 e 5.2). Per la profilassi della malaria da P . falciparum in pazienti con grave compromissione renale vedere paragrafo 4.3.
CONSERVAZIONE
Questo prodotto medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
AVVERTENZE
Qualora le persone che assumono Malarone per la profilassi o il trattamento della malaria vomitino entro un'ora dalla somministrazione, essidevono assumerne una seconda dose. Nel caso di diarrea, deve essere continuata la normale somministrazione. L'assorbimento di atovaquone puo' essere ridotto in pazienti con diarrea o vomito, ma queste condizioni non sono state associate ad una ridotta efficacia negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria. Tuttavia, come per altri agenti antimalarici, i soggetti con diarrea o vomito devono essereavvertiti di continuare con le misure di prevenzione della malaria attraverso il rispetto delle misure personali di protezione (insetticidi,zanzariere). Nei pazienti con malaria acuta che manifestano diarrea ovomito, deve essere presa in considerazione una terapia alternativa.Se il Malarone viene impiegato per trattare la malaria in questi pazienti, devono essere strettamente controllate la parassitemia e le condizioni cliniche del paziente. Malarone non e' stato valutato per il trattamento della malaria cerebrale o altre gravi manifestazioni della malaria con complicanze, compresa la iperparassitemia, l'edema polmonareo l'insufficienza renale. Occasionalmente sono state riportate reazioni allergiche gravi (inclusa anafilassi) in pazienti che assumevano Malarone. Se i pazienti vanno incontro ad una reazione allergica (vedereparagrafo 4.8) l'assunzione di Malarone deve essere immediatamente interrotta e si deve iniziare un appropriato trattamento. Malarone ha mostrato di non avere efficacia contro gli ipnozoiti del Plasmodium vivax poiche' si sono verificate comunemente recidive quando la malaria daP. vivax e' stata trattata con il solo Malarone. I viaggiatori che sono esposti in maniera intensa al P. vivax o al P. ovale e quelli che sviluppano la malaria causata da entrambi i parassiti, richiederanno untrattamento addizionale con un farmaco che e' attivo contro gli ipnozoiti. Nel caso di infezioni causate dal P. falciparum che riacutizzanodopo il trattamento con Malarone o nel caso di fallimento della chemioprofilassi dopo il trattamento con Malarone, i pazienti devono esseretrattati con un diverso agente schizonticida ematico poiche' tali eventi possono riflettere una resistenza del parassita. La parassitemia deve essere attentamente controllata in pazienti che ricevono un trattamento concomitante con tetraciclina (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di Malarone e efavirenz o di inibitori della proteasi potenziati deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di Malarone e rifampicina orifabutina non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.5). L'uso concomitante di metoclopramide non e' raccomandato. Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico (vedere paragrafo 4.5). Si consiglia cautela quando si inizia o si sospende la profilassi o il trattamento della malaria con Malarone nei pazienti in trattamento continuo con warfarin o con altri anticoagulanti a base cumarinica (vedere paragrafo 4.5). Atovaquone puo' aumentare i livelli di etoposide e del suo metabolita (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P. falciparum in fase acuta (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezza delMalarone (atovaquone 250mg/proguanile cloridrato 100mg compresse) nella profilassi della malaria in pazienti che pesano meno di 40kg, o neltrattamento della malaria in pazienti pediatrici che pesano meno di 11kg. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".
INTERAZIONI
La somministrazione concomitante di rifampicina o rifabutina non e' raccomandata in quanto e' noto che esse riducono le concentrazioni plasmatiche dei livelli di atovaquone rispettivamente del 50% e del 34% (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento concomitante con metoclopramide e'stato associato a una significativa diminuzione (circa 50%) delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone (vedere paragrafo 4.4). Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico. E' stato osservatoche le concentrazioni di atovaquone, quando somministrato con efavirenz o inibitori della proteasi potenziati, diminuiscono fino al 75%. Questa combinazione deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.4). Il proguanile puo' potenziare l'effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici, con conseguente aumento del rischio di emorragia. Il meccanismo di questa potenziale interazione farmacologicanon e' stato stabilito. Si raccomanda cautela quando si inizia o si interrompe la profilassi della malaria o il trattamento con atovaquone-proguanile in pazienti sottoposti a trattamento continuo con anticoagulanti orali. Puo' essere necessario aggiustare la dose dell'anticoagulante orale durante il trattamento con Malarone o dopo la sua interruzione, in base ai risultati del tempo di protrombina (INR=InternationalNormalized Ratio). Il trattamento concomitante con tetraciclina e' stato associato ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone. E' stato dimostrato che la co-somministrazione di atovaquone adosi di 45mg/kg/die in bambini (n = 9) con leucemia linfoblastica acuta per la profilassi di PCP aumenta le concentrazioni plasmatiche (AUC) di etoposide e del suo metabolita catecol etoposide di una mediana del 8,6% (P = 0,055) e del 28,4% (P = 0,031) (confrontate rispettivamente con la co-somministrazione di etoposide e sulfametossazolo-trimetoprim). Deve essere usata prudenza nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con etoposide (Vedere paragrafo 4.4). Il proguanile viene metabolizzato principalmente da CYP2C19. Tuttavia, potenziali interazioni farmacocinetiche con altri substrati, inibitori (es. moclobemide, fluvoxamina) o induttori (es. artemisinina, carbamazepina) di CYP2C19 sono sconosciute (vedere paragrafo 5.2).
EFFETTI INDESIDERATI
Negli studi clinici di Malarone per il trattamento della malaria, le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state dolore addominale, cefalea, anoressia, nausea, vomito, diarrea e tosse. Negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria, le reazioni avversepiu' comunemente riportate sono state cefalea, dolore addominale e diarrea. Di seguito e' fornito un riassunto delle reazioni avverse che sono state segnalate per avere una sospetta (o almeno possibile) correlazione causale con il trattamento con atovaquone proguanile negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione. La seguente convenzione viene utilizzata per la classificazione della frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); noncomune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Sono disponibili dati limitati di sicurezza a lungo termine nei bambini. In particolare, gli effetti a lungo termine di Malarone sulla crescita, puberta' e sviluppo generale non sono stati studiati. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, neutropenia^1; non nota^2: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche; non nota^2: angioedema^3, anafilassi (vedere paragrafo 4.4),vasculite^3. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iponatriemia^1, anoressia; non comune: livelli elevati di amilasi^1. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali, depressione; non comune: ansia; raro: allucinazioni; non nota^2: attacco di panico, pianto, incubi,disturbi psicotici. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia, vertigini; non nota^2: convulsioni. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; non nota^2: tachicardia. Patologiegastrointestinali. Molto comune: nausea^1, vomito, diarrea, dolore addominale; non comune: stomatite; non nota^2: intolleranza gastrica^3,ulcerazioni orali^3. Patologie epatobiliari. Comune: livelli elevati degli enzimi epatici^1; non nota^2: epatite, colestasi^3. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash; non comune:perdita di capelli, orticaria; non nota^2: sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme, vescicole, esfoliazione cutanea, reazioni di fotosensibilità. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Comune: febbre. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Comune: tosse. ^1. Frequenza ricavata dal riassunto delle caratteristiche del prodotto dell'atovaquone. I pazienti partecipanti agli studi clinici con atovaquone hanno ricevuto dosi piu' alte espesso manifestavano gia' le complicanze della malattia avanzata dell'immuno-deficienza umana (HIV). Questi eventi possono essere stati osservati con bassa frequenza o non rilevati negli studi clinici con atovaquone-proguanile. ^2. Osservato nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione, la cui frequenza e' pertanto non nota ^3.Osservata con proguanile Segnalazione delle reazioni avverse sospetteLa segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette unmonitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non e' stata stabilita la sicurezza dell'atovaquone e delproguanile cloridrato somministrati contemporaneamente durante la gravidanza nella specie umana e quindi il potenziale rischio e' sconosciuto. Gli studi negli animali non hanno mostrato alcuna evidenza di teratogenicita' della associazione. I singoli componenti non hanno mostratoalcun effetto sul parto o sullo sviluppo pre- e post-natale. Tossicita' materna e' stata evidenziata nelle coniglie gravide durante uno studio di teratogenesi (vedere paragrafo 5.3). L'uso di Malarone in gravidanza deve essere preso in considerazione solo se il beneficio attesoper la madre superi ogni potenziale rischio per il feto. Il componenteproguanile di Malarone agisce inibendo la diidrofolato reduttasi delparassita. Non ci sono dati clinici indicativi che un'integrazione difolato diminuisca l'efficacia del farmaco. Per le donne in eta' fertile che assumono integrazioni di folati per prevenire difetti del tubo neurale nei nascituri, tali integrazioni devono essere continuate durante l'assunzione di Malarone. Allattamento al seno: le concentrazioni di atovaquone nel latte, in uno studio nel ratto, erano pari al 30% delle concomitanti concentrazioni plasmatiche di atovaquone nella madre.Non e' noto se l'atovaquone sia escreto nel latte materno nella specieumana. Il proguanile e' escreto nel latte materno umano in modeste quantita'. Malarone non deve essere assunto dalle donne che allattano alseno.
MALARONE 250 MG/100 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antimalarici.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa di Malarone contiene 250 mg di atovaquone e 100 mg di proguanile cloridrato Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Nucleo: polossamero 188, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, povidone K 30, carbossimetilamidosodico (Tipo A), magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa; titanio diossido E171; ossido di ferro rosso E172; macrogol 400; polietilenglicole 8000.
INDICAZIONI
Malarone e' un'associazione a dose prefissata di atovaquone e proguanile cloridrato, con attivita' schizonticida ematica e con attivita' anche contro gli schizonti epatici di Plasmodium falciparum. E' indicatoper: profilassi della malaria da Plasmodium falciparum, trattamento infase acuta della malaria non complicata da Plasmodium falciparum. Poiche' Malarone e' efficace nei confronti del P. falciparum sia farmaco-sensibile che farmaco-resistente, e' particolarmente raccomandato perla profilassi e il trattamento della malaria da P. falciparum dove tale patogeno puo' essere resistente ad altri farmaci antimalarici. Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali e le informazioni locali sulla prevalenza delle resistenze ai farmaci antimalarici.Le linee guida ufficiali includeranno generalmente quelle dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e le linee guida delle autorita' sanitarie.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Malarone e' controindicato nella profilassi della malaria da P. falciparum in pazienti con grave compromissionerenale (clearance della creatinina <30 mL/min).
POSOLOGIA
Modo di somministrazione: la dose giornaliera deve essere assunta conil cibo o con una bevanda a base di latte (per garantire il massimo assorbimento) alla stessa ora ogni giorno. Se i pazienti non sono in grado di tollerare il cibo, Malarone deve essere somministrato ma l'esposizione sistemica di atovaquone sara' ridotta. In caso di vomito entroun'ora dalla somministrazione, deve essere assunta una seconda dose. Posologia Profilassi: la profilassi deve: iniziare 24 o 48 ore prima dientrare in contatto con l'area endemica per la malaria, continuare durante il periodo di permanenza, continuare per 7 giorni dopo aver lasciato l'area. Nei residenti nelle aree endemiche (soggetti semi-immuni), la sicurezza e l'efficacia di Malarone sono state dimostrate in studi fino a 12 settimane. In soggetti non-immuni, la durata media dell'esposizione in studi clinici e' stata di 27 giorni. Dosaggio negli adulti: una compressa di Malarone una volta al giorno. Le compresse di Malarone non sono raccomandate per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo inferiore ai 40 kg. Malarone Bambini compresse e'raccomandato per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo < ai 40 kg. Trattamento. Dosaggio negli adulti: quattro compresse di Malarone in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi. Dosaggio nei bambini. 11-20 kg di peso corporeo: una compressa al giorno per tre giorni consecutivi; 21-30 kg di peso corporeo: due compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi; 31-40 kg di peso corporeo: tre compresse al giorno in un'unica somministrazione per tre giorni consecutivi >40 kg di peso corporeo: la dose consigliata per gli adulti. Dosaggio negli anziani: uno studio di farmacocinetica indica che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani (vedere paragrafo 5.2). Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' epatica: uno studio di farmacocinetica indica che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Benche' non siano stati condotti studi in pazienti con grave compromissione epatica, non si possono prevedere speciali precauzioni o aggiustamenti della posologia (vedere paragrafo 5.2). Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita' renale: gli studi di farmacocinetica indicano che non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile,alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria daP. falciparum in fase acuta (vedere paragrafo 4.4 e 5.2). Per la profilassi della malaria da P . falciparum in pazienti con grave compromissione renale vedere paragrafo 4.3.
CONSERVAZIONE
Questo prodotto medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
AVVERTENZE
Qualora le persone che assumono Malarone per la profilassi o il trattamento della malaria vomitino entro un'ora dalla somministrazione, essidevono assumerne una seconda dose. Nel caso di diarrea, deve essere continuata la normale somministrazione. L'assorbimento di atovaquone puo' essere ridotto in pazienti con diarrea o vomito, ma queste condizioni non sono state associate ad una ridotta efficacia negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria. Tuttavia, come per altri agenti antimalarici, i soggetti con diarrea o vomito devono essereavvertiti di continuare con le misure di prevenzione della malaria attraverso il rispetto delle misure personali di protezione (insetticidi,zanzariere). Nei pazienti con malaria acuta che manifestano diarrea ovomito, deve essere presa in considerazione una terapia alternativa.Se il Malarone viene impiegato per trattare la malaria in questi pazienti, devono essere strettamente controllate la parassitemia e le condizioni cliniche del paziente. Malarone non e' stato valutato per il trattamento della malaria cerebrale o altre gravi manifestazioni della malaria con complicanze, compresa la iperparassitemia, l'edema polmonareo l'insufficienza renale. Occasionalmente sono state riportate reazioni allergiche gravi (inclusa anafilassi) in pazienti che assumevano Malarone. Se i pazienti vanno incontro ad una reazione allergica (vedereparagrafo 4.8) l'assunzione di Malarone deve essere immediatamente interrotta e si deve iniziare un appropriato trattamento. Malarone ha mostrato di non avere efficacia contro gli ipnozoiti del Plasmodium vivax poiche' si sono verificate comunemente recidive quando la malaria daP. vivax e' stata trattata con il solo Malarone. I viaggiatori che sono esposti in maniera intensa al P. vivax o al P. ovale e quelli che sviluppano la malaria causata da entrambi i parassiti, richiederanno untrattamento addizionale con un farmaco che e' attivo contro gli ipnozoiti. Nel caso di infezioni causate dal P. falciparum che riacutizzanodopo il trattamento con Malarone o nel caso di fallimento della chemioprofilassi dopo il trattamento con Malarone, i pazienti devono esseretrattati con un diverso agente schizonticida ematico poiche' tali eventi possono riflettere una resistenza del parassita. La parassitemia deve essere attentamente controllata in pazienti che ricevono un trattamento concomitante con tetraciclina (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di Malarone e efavirenz o di inibitori della proteasi potenziati deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di Malarone e rifampicina orifabutina non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.5). L'uso concomitante di metoclopramide non e' raccomandato. Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico (vedere paragrafo 4.5). Si consiglia cautela quando si inizia o si sospende la profilassi o il trattamento della malaria con Malarone nei pazienti in trattamento continuo con warfarin o con altri anticoagulanti a base cumarinica (vedere paragrafo 4.5). Atovaquone puo' aumentare i livelli di etoposide e del suo metabolita (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P. falciparum in fase acuta (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezza delMalarone (atovaquone 250mg/proguanile cloridrato 100mg compresse) nella profilassi della malaria in pazienti che pesano meno di 40kg, o neltrattamento della malaria in pazienti pediatrici che pesano meno di 11kg. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".
INTERAZIONI
La somministrazione concomitante di rifampicina o rifabutina non e' raccomandata in quanto e' noto che esse riducono le concentrazioni plasmatiche dei livelli di atovaquone rispettivamente del 50% e del 34% (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento concomitante con metoclopramide e'stato associato a una significativa diminuzione (circa 50%) delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone (vedere paragrafo 4.4). Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico. E' stato osservatoche le concentrazioni di atovaquone, quando somministrato con efavirenz o inibitori della proteasi potenziati, diminuiscono fino al 75%. Questa combinazione deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.4). Il proguanile puo' potenziare l'effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici, con conseguente aumento del rischio di emorragia. Il meccanismo di questa potenziale interazione farmacologicanon e' stato stabilito. Si raccomanda cautela quando si inizia o si interrompe la profilassi della malaria o il trattamento con atovaquone-proguanile in pazienti sottoposti a trattamento continuo con anticoagulanti orali. Puo' essere necessario aggiustare la dose dell'anticoagulante orale durante il trattamento con Malarone o dopo la sua interruzione, in base ai risultati del tempo di protrombina (INR=InternationalNormalized Ratio). Il trattamento concomitante con tetraciclina e' stato associato ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone. E' stato dimostrato che la co-somministrazione di atovaquone adosi di 45mg/kg/die in bambini (n = 9) con leucemia linfoblastica acuta per la profilassi di PCP aumenta le concentrazioni plasmatiche (AUC) di etoposide e del suo metabolita catecol etoposide di una mediana del 8,6% (P = 0,055) e del 28,4% (P = 0,031) (confrontate rispettivamente con la co-somministrazione di etoposide e sulfametossazolo-trimetoprim). Deve essere usata prudenza nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con etoposide (Vedere paragrafo 4.4). Il proguanile viene metabolizzato principalmente da CYP2C19. Tuttavia, potenziali interazioni farmacocinetiche con altri substrati, inibitori (es. moclobemide, fluvoxamina) o induttori (es. artemisinina, carbamazepina) di CYP2C19 sono sconosciute (vedere paragrafo 5.2).
EFFETTI INDESIDERATI
Negli studi clinici di Malarone per il trattamento della malaria, le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state dolore addominale, cefalea, anoressia, nausea, vomito, diarrea e tosse. Negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria, le reazioni avversepiu' comunemente riportate sono state cefalea, dolore addominale e diarrea. Di seguito e' fornito un riassunto delle reazioni avverse che sono state segnalate per avere una sospetta (o almeno possibile) correlazione causale con il trattamento con atovaquone proguanile negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione. La seguente convenzione viene utilizzata per la classificazione della frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); noncomune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Sono disponibili dati limitati di sicurezza a lungo termine nei bambini. In particolare, gli effetti a lungo termine di Malarone sulla crescita, puberta' e sviluppo generale non sono stati studiati. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, neutropenia^1; non nota^2: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche; non nota^2: angioedema^3, anafilassi (vedere paragrafo 4.4),vasculite^3. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iponatriemia^1, anoressia; non comune: livelli elevati di amilasi^1. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali, depressione; non comune: ansia; raro: allucinazioni; non nota^2: attacco di panico, pianto, incubi,disturbi psicotici. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia, vertigini; non nota^2: convulsioni. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; non nota^2: tachicardia. Patologiegastrointestinali. Molto comune: nausea^1, vomito, diarrea, dolore addominale; non comune: stomatite; non nota^2: intolleranza gastrica^3,ulcerazioni orali^3. Patologie epatobiliari. Comune: livelli elevati degli enzimi epatici^1; non nota^2: epatite, colestasi^3. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash; non comune:perdita di capelli, orticaria; non nota^2: sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme, vescicole, esfoliazione cutanea, reazioni di fotosensibilità. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Comune: febbre. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Comune: tosse. ^1. Frequenza ricavata dal riassunto delle caratteristiche del prodotto dell'atovaquone. I pazienti partecipanti agli studi clinici con atovaquone hanno ricevuto dosi piu' alte espesso manifestavano gia' le complicanze della malattia avanzata dell'immuno-deficienza umana (HIV). Questi eventi possono essere stati osservati con bassa frequenza o non rilevati negli studi clinici con atovaquone-proguanile. ^2. Osservato nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione, la cui frequenza e' pertanto non nota ^3.Osservata con proguanile Segnalazione delle reazioni avverse sospetteLa segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette unmonitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non e' stata stabilita la sicurezza dell'atovaquone e delproguanile cloridrato somministrati contemporaneamente durante la gravidanza nella specie umana e quindi il potenziale rischio e' sconosciuto. Gli studi negli animali non hanno mostrato alcuna evidenza di teratogenicita' della associazione. I singoli componenti non hanno mostratoalcun effetto sul parto o sullo sviluppo pre- e post-natale. Tossicita' materna e' stata evidenziata nelle coniglie gravide durante uno studio di teratogenesi (vedere paragrafo 5.3). L'uso di Malarone in gravidanza deve essere preso in considerazione solo se il beneficio attesoper la madre superi ogni potenziale rischio per il feto. Il componenteproguanile di Malarone agisce inibendo la diidrofolato reduttasi delparassita. Non ci sono dati clinici indicativi che un'integrazione difolato diminuisca l'efficacia del farmaco. Per le donne in eta' fertile che assumono integrazioni di folati per prevenire difetti del tubo neurale nei nascituri, tali integrazioni devono essere continuate durante l'assunzione di Malarone. Allattamento al seno: le concentrazioni di atovaquone nel latte, in uno studio nel ratto, erano pari al 30% delle concomitanti concentrazioni plasmatiche di atovaquone nella madre.Non e' noto se l'atovaquone sia escreto nel latte materno nella specieumana. Il proguanile e' escreto nel latte materno umano in modeste quantita'. Malarone non deve essere assunto dalle donne che allattano alseno.
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