A. Menarini Ind. Farm. Riun. Menaderm Crema Dermatologica 30 G 0,25 Mg/g + 5 Mg/g
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- Codice articolo: 020883094
Descrizione
DENOMINAZIONE
MENADERM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Corticosteroidi attivi, associazioni con antibiotici.
PRINCIPI ATTIVI
MENADERM CREMA 1 g contiene: beclometasone dipropionato 0,25 mg, neomicina solfato 5 mg. MENADERM SOLUZIONE CUTANEA 1 g contiene: beclometasone dipropionato 0,25 mg, neomicina solfato 5 mg.
ECCIPIENTI
MENADERM CREMA: glicerilmonostearato, cetomacrogol, paraffina liquida,vaselina bianca, isopropilmiristato, alcool miristilico, esteri dell'acido p-idrossibenzoico, acqua depurata. MENADERM SOLUZIONE CUTANEA: glicerilmonostearato, cetomacrogol, paraffina liquida, vaselina bianca,isopropilmiristato, alcool miristilico, esteri dell'acido p-idrossibenzoico, acqua depurata.
INDICAZIONI
Il farmaco e' indicato nel trattamento di affezioni cutanee in cui e'indicata la corticoterapia locale, e complicate da infezioni con germisensibili alla neomicina: dermatiti allergiche e flogistiche, acute ecroniche, esogene ed endogene; dermatiti da contatto di vario tipo, eczema infantile e dermatiti eczematose, affezioni cutanee eritemato-essudanti. Acne pustolosa, intertrigine.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'impiego del farmaco e' controindicato nelle lesioni cutanee di natura tubercolare, virale e luetica. L'impiego in terapia occlusiva e'controindicato nella dermatite atopica.
POSOLOGIA
In generale sono sufficienti due applicazioni giornaliere del farmacosulla zona cutanea interessata, utilizzando ogni volta una piccola quantita' di prodotto e lievemente massaggiando. La medicazione occlusivapuo' essere opportuna in particolari casi a giudizio del medico. La crema e' da preferire, per il suo veicolo idromiscibile, nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide. La soluzione cutanea e' indicato nel trattamento di lesioni cutanee estese, delle pieghe cutanee edelle zone pilifere.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e istituire eventualmente una terapia idonea. Nella primissima infanzia l'applicazione del farmaco va effettuata nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Il prodotto non e' per uso oftalmico. Se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, poiche' esso puo' favorire l'assorbimento dei componenti con conseguente possibile comparsa di effetti sistemici, e' consigliabile nei casi di lesioni estese, trattarne una parte per volta; in tal modo possono anche evitarsi eventuali alterazioni della omeostasi termica che si manifestano con un aumento della temperatura corporea richiedente, ove si verifichi, l'interruzione del trattamento. Il materiale utilizzato per il bendaggio occlusivo puo' provocare fenomeni individuali di sensibilizzazione che rendono necessaria la sostituzione del materiale adoperato. La terapia occlusiva e' controindicata nella dermatite atopica. Si tenga presente che nei neonati il pannolino puo' fungere da bendaggio occlusivo, aumentando cosi' il rischio di effettiindesiderati. Disturbi visivi Con l'uso di corticosteroidi sistemici etopici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione dellepossibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattierare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono statesegnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
INTERAZIONI
Non note.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti collaterali sistemici da corticosteroidi sono improbabili.Tuttavia la loro comparsa puo' essere favorita dalla terapia occlusiva e quando vengano trattate zone cutanee estese con dosi elevate e perperiodi di tempo prolungati. Si tratta in questi casi dei disturbi classici della corticoterapia, per lo piu' in forma lieve e reversibile.Nei soggetti con compromessa funzione renale sono eccezionalmente possibili, in caso di applicazione di dosi elevate su superfici estese eper periodi di tempo prolungati, specie sotto bendaggio occlusivo, fenomeni di ototossicita' e di nefrotossicita' da riassorbimento sistemico della neomicina. La corticoterapia locale puo' talora comportare senso di bruciore, irritazione, secchezza della cute, follicoliti, eruzioni acneiformi, ipertricosi, ipopigmentazione e, soprattutto usando ilbendaggio occlusivo, atrofia cutanea. La comparsa eventuale delle reazioni sopra accennate richiede l'interruzione del trattamento e, ove del caso, l'istituzione di terapia idonea. Altrettanto dicasi in caso disviluppo di microorganismi non sensibili, compresi i miceti, che puo'determinarsi a seguito dell'impiego prolungato dell'antibiotico. Patologie dell'occhio. Frequenza non nota: visione offuscata. Segnalazionedelle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano l'impiegodel farmaco va effettuato nei casi di effettiva necessita' e sotto ildiretto controllo del medico, soprattutto se si tratta di applicazione su grandi superfici o con bendaggio occlusivo.
MENADERM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Corticosteroidi attivi, associazioni con antibiotici.
PRINCIPI ATTIVI
MENADERM CREMA 1 g contiene: beclometasone dipropionato 0,25 mg, neomicina solfato 5 mg. MENADERM SOLUZIONE CUTANEA 1 g contiene: beclometasone dipropionato 0,25 mg, neomicina solfato 5 mg.
ECCIPIENTI
MENADERM CREMA: glicerilmonostearato, cetomacrogol, paraffina liquida,vaselina bianca, isopropilmiristato, alcool miristilico, esteri dell'acido p-idrossibenzoico, acqua depurata. MENADERM SOLUZIONE CUTANEA: glicerilmonostearato, cetomacrogol, paraffina liquida, vaselina bianca,isopropilmiristato, alcool miristilico, esteri dell'acido p-idrossibenzoico, acqua depurata.
INDICAZIONI
Il farmaco e' indicato nel trattamento di affezioni cutanee in cui e'indicata la corticoterapia locale, e complicate da infezioni con germisensibili alla neomicina: dermatiti allergiche e flogistiche, acute ecroniche, esogene ed endogene; dermatiti da contatto di vario tipo, eczema infantile e dermatiti eczematose, affezioni cutanee eritemato-essudanti. Acne pustolosa, intertrigine.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'impiego del farmaco e' controindicato nelle lesioni cutanee di natura tubercolare, virale e luetica. L'impiego in terapia occlusiva e'controindicato nella dermatite atopica.
POSOLOGIA
In generale sono sufficienti due applicazioni giornaliere del farmacosulla zona cutanea interessata, utilizzando ogni volta una piccola quantita' di prodotto e lievemente massaggiando. La medicazione occlusivapuo' essere opportuna in particolari casi a giudizio del medico. La crema e' da preferire, per il suo veicolo idromiscibile, nel trattamento di superfici cutanee delicate o umide. La soluzione cutanea e' indicato nel trattamento di lesioni cutanee estese, delle pieghe cutanee edelle zone pilifere.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e istituire eventualmente una terapia idonea. Nella primissima infanzia l'applicazione del farmaco va effettuata nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Il prodotto non e' per uso oftalmico. Se si adotta la tecnica del bendaggio occlusivo, poiche' esso puo' favorire l'assorbimento dei componenti con conseguente possibile comparsa di effetti sistemici, e' consigliabile nei casi di lesioni estese, trattarne una parte per volta; in tal modo possono anche evitarsi eventuali alterazioni della omeostasi termica che si manifestano con un aumento della temperatura corporea richiedente, ove si verifichi, l'interruzione del trattamento. Il materiale utilizzato per il bendaggio occlusivo puo' provocare fenomeni individuali di sensibilizzazione che rendono necessaria la sostituzione del materiale adoperato. La terapia occlusiva e' controindicata nella dermatite atopica. Si tenga presente che nei neonati il pannolino puo' fungere da bendaggio occlusivo, aumentando cosi' il rischio di effettiindesiderati. Disturbi visivi Con l'uso di corticosteroidi sistemici etopici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione dellepossibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattierare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono statesegnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
INTERAZIONI
Non note.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti collaterali sistemici da corticosteroidi sono improbabili.Tuttavia la loro comparsa puo' essere favorita dalla terapia occlusiva e quando vengano trattate zone cutanee estese con dosi elevate e perperiodi di tempo prolungati. Si tratta in questi casi dei disturbi classici della corticoterapia, per lo piu' in forma lieve e reversibile.Nei soggetti con compromessa funzione renale sono eccezionalmente possibili, in caso di applicazione di dosi elevate su superfici estese eper periodi di tempo prolungati, specie sotto bendaggio occlusivo, fenomeni di ototossicita' e di nefrotossicita' da riassorbimento sistemico della neomicina. La corticoterapia locale puo' talora comportare senso di bruciore, irritazione, secchezza della cute, follicoliti, eruzioni acneiformi, ipertricosi, ipopigmentazione e, soprattutto usando ilbendaggio occlusivo, atrofia cutanea. La comparsa eventuale delle reazioni sopra accennate richiede l'interruzione del trattamento e, ove del caso, l'istituzione di terapia idonea. Altrettanto dicasi in caso disviluppo di microorganismi non sensibili, compresi i miceti, che puo'determinarsi a seguito dell'impiego prolungato dell'antibiotico. Patologie dell'occhio. Frequenza non nota: visione offuscata. Segnalazionedelle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano l'impiegodel farmaco va effettuato nei casi di effettiva necessita' e sotto ildiretto controllo del medico, soprattutto se si tratta di applicazione su grandi superfici o con bendaggio occlusivo.
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