Bayer Nimotop 36 Compresse Rivestite 30 Mg
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- Codice articolo: 026403016
Descrizione
DENOMINAZIONE
NIMOTOP
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Calcio-antagonista selettivo, derivato diidropiridinico.
PRINCIPI ATTIVI
NIMOTOP 30 mg compresse rivestite. Ogni compressa rivestita contiene:principio attivo: nimodipina 30 mg. NIMOTOP 30 mg/0,75 mL gocce orali,soluzione 0,75 mL di soluzione contengono: principio attivo: nimodipina 30 mg. Eccipienti con effetti noti: etanolo 96% e olio di ricino poliossidrilato idrogenato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Compresse rivestite: cellulosa microgranulare, povidone, crospovidone,magnesio stearato, amido di mais, ipromellosa, macrogol 4000, titaniodiossido (E171), ferro ossido giallo (E172). Gocce orali, soluzione:olio di ricino poliossidrilato idrogenato, etanolo 96%.
INDICAZIONI
Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L'uso della nimodipina in concomitanza con rifampicina e' controindicato, in quanto l'assunzione contemporaneadi rifampicina puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina (vedere paragrafo 4.5). La terapia concomitante con nimodipinaper via orale e farmaci antiepilettici, quali fenobarbital, fenitoinao carbamazepina, e' controindicata, in quanto l'assunzione contemporanea di tali farmaci puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina (vedere paragrafo 4.5). Gravidanza e allattamento.
POSOLOGIA
Posologia: nella profilassi e nel trattamento dei deficit neurologiciischemici conseguenti a vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea, terminata la terapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni(60 mg - 2 compresse da 30 mg o 1,5 ml di soluzione, corrispondenti a2 contagocce riempiti fino alla tacca - 6 volte al giorno, ad intervalli di 4 ore). Nei pazienti che sviluppano reazioni avverse, la dose dovrebbe essere ridotta secondo le necessita' o dovrebbe essere sospesoil trattamento. In caso di somministrazione concomitante con inibitorio induttori del sistema CYP 3A4, puo' rendersi necessaria una modulazione del dosaggio (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Nimotop in pazienti di eta' inferiore ai 18anni non e' stata stabilita. Pazienti con funzionalita' epatica compromessa Una funzionalita' epatica gravemente compromessa e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumento della biodisponibilita'della nimodipina, dovuto ad una diminuzione dell'effetto di primo passaggio e della clearance metabolica. Gli effetti farmacologici e gli effetti indesiderati, come l'abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati in questi pazienti. In questi casi la dose deve essere ridotta o, se necessario, bisogna considerare la sospensione del trattamento. Modo di somministrazione: Nimotop va assunto lontano dai pasti, le compresse con un po' di liquido, le gocce diluitein poca acqua. Non assumere con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5). Non immergere il contagocce nell'acqua e non sciacquarlo. Dopo aver messo le gocce nell'acqua riporre il contagocce nel flacone. L'intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.
CONSERVAZIONE
Compresse rivestite: questo medicinale non richiede alcuna condizioneparticolare di conservazione. Gocce orali, soluzione: conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non refrigerare.
AVVERTENZE
Nei pazienti con insufficienza renale grave (filtrazione glomerulare <= 20 ml/min), che necessitano di un trattamento con Nimotop, si raccomanda un attento monitoraggio. Una funzionalita' epatica gravemente compromessa e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumentodella biodisponibilita' della nimodipina, dovuto ad una diminuzione dell'effetto di primo passaggio e della clearance metabolica. Gli effetti farmacologici e gli effetti indesiderati, come l'abbassamento dellapressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati in questi pazienti (vedere par.4.2). Anche se non vi sono evidenze che il trattamentocon Nimotop sia associato ad un aumento della pressione endocranica, si raccomanda un attento controllo in questi casi od in condizioni caratterizzate da un aumento del contenuto di acqua nel tessuto cerebrale(edema cerebrale generalizzato). Nimotop deve essere utilizzato con cautela anche nei pazienti ipotesi (pressione arteriosa sistolica < 100mmHg). Nei pazienti con angina instabile o nelle prime 4 settimane dopo un infarto acuto del miocardio il medico deve valutare il rischio potenziale (ridotta perfusione coronarica ed ischemia del miocardio) inrelazione al beneficio atteso (miglioramento della perfusione cerebrale). La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4. I farmaci che sono noti inibitori o induttori di questosistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nimodipina (vedere paragrafo 4.2 e 4.5). Farmaci che notoriamente inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e che quindi possono causare un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina, sono, per esempio: antibiotici macrolidi (es. eritromicina); inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir); antimicotici azolici (es. ketoconazolo); gli antidepressivi nefazodone e fluoxetina;quinupristin/dalfopristin; cimetidina; acido valproico. In caso di somministrazione concomitante di questi farmaci, la pressione arteriosadeve essere monitorata e, se necessario, deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. NIMOTOP gocce orali,soluzione contiene etanolo (alcol) Questo medicinale contiene 720,9 mgdi alcol (etanolo) in ogni dose, che e' equivalente a 480,6 mg/ml (48,06 vol%). La quantita' in ogni dose (1,5 ml) di questo medicinale e'equivalente a meno di 10 ml di birra o 6 ml di vino. La piccola quantita' di alcol in questo medicinale non produrra' effetti rilevanti. NIMOTOP gocce orali, soluzione contiene olio di ricino poliossidrilato idrogenato Puo' causare disturbi gastrici e diarrea.
INTERAZIONI
Effetti di altri farmaci sulla nimodipina: la nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4, localizzato sia alivello della mucosa intestinale sia del fegato. I farmaci che sono noti inibitori o induttori di questo sistema enzimatico possono quindimodificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nimodipina (vedere paragrafo 4.2 "Pazienti con funzionalita' epatica compromessa" ). L'entita' e la durata di questa interazione devono essere presein considerazione quando la nimodipina e' somministrata contemporaneamente ai seguenti farmaci. Rifampicina: esperienze con altri calcio-antagonisti lasciano ritenere che la rifampicina acceleri il metabolismodella nimodipina attraverso un processo di induzione enzimatica. Percio' l'efficacia della nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina. L'uso della nimodipina con la rifampicina e' quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3). Farmaci antiepilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come il fenobarbital, la fenitoina o la carbamazepina. Una precedente terapia cronica con i farmaci antiepilettici fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilita' della nimodipina somministrata per via orale. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e la nimodipina per via orale e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 In caso di somministrazione concomitante con i seguenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, senecessario, deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina (vedere paragrafo 4.2). Antibiotici macrolidi (ades. eritromicina): non sono stati condotti studi di interazione fra antiobiotici macrolidi e nimodipina. Alcuni antibiotici macrolidi sono noti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 e l'eventualita' di un'interazione a questo livello non puo' essere esclusa. Percio' gli antibiotici macrolidi non devono essere usati in associazione con nimodipina (vedere paragrafo 4.4). L'azitromicina, anche se strutturalmentecorrelata alla classe degli antibiotici macrolidi, non e' un inibitoredel sistema del citocromo CYP 3A4. Inibitori delle proteasi anti-HIV(ad es. ritonavir, indinavir, nelfinavir o saquinavir): non sono staticondotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e inibitori delle proteasi anti-HIV. E' stato segnalato che alcuni farmaci di questa classe sono potenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Per questo motivo, la possibilita' di un aumento marcato e clinicamente rilevante della concentrazione plasmatica di nimodipina, in caso di sua somministrazione in concomitanza con uno di questi farmaci, non puo' essere esclusa (vedere paragrafo 4.4).Antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo): non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e ketoconazolo. E' noto che gli antimicotici azolici inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e varie interazioni sono state segnalate per altri calcio- antagonisti diidropiridinici. Quindi, nel casosiano somministrati assieme a nimodipina orale, non si puo' escludereun sostanziale aumento della biodisponibilita' sistemica della nimodipina, dovuto ad una diminuzione del metabolismo di primo passaggio (vedere paragrafo 4.4). Nefazodone: non sono stati condotti veri e propristudi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e nefazodone. Questo farmaco antidepressivo e' notoriamente un potente inibitore del sistema del citocromo P450 3A4. Quindi, nel caso in cui il nefazodone sia somministrato assieme a nimodipina, non si puo' escludereun sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Fluoxetina: la contemporanea somministrazione di nimodipina con l'antidepressivo fluoxetina allo stato stazionario hacondotto ad un aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. La concentrazione della fluoxetina e' diminuita in modo marcato, mentre la concentrazione del suo metabolita attivo norfluoxetina non e' stata influenzata (vedere paragrafo 4.4). Quinupristin/dalfopristin: sulla base di esperienze con il calcio-antagonista nifedipina, lasomministrazione concomitante di nimodipina e quinupristin/dalfopristin puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Cimetidina: la somministrazione contemporanea di nimodipina e cimetidina (un antagonistaH2) puo' portare ad unaumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Acido valproico: la somministrazione contemporanea di nimodipina e acido valproico (un anticonvulsivo) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Ulteriori interazioni. Nortriptilina: l'assunzione contemporanea di nimodipina e nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senza influenzare ilivelli plasmatici della nortriptilina. Effetti della nimodipina su altri farmaci. Farmaci antipertensivi: la nimodipina puo' aumentare l'effetto ipotensivo di farmaci anti-ipertensivi somministrati contemporaneamente, come, per esempio: diuretici; beta-bloccanti; ACE-inibitori;A1 antagonisti; altri calcio-antagonisti; alfa-bloccanti; inibitori della PDE5; alfa- metildopa. Nel caso un'associazione di questo tipo sia inevitabile, e' necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento. Zidovudina: in uno studio nella scimmia la simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC della zidovudina, con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della sua clearance. Interazioni con gli alimenti. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il sistema del citocromo P450 3A4. L'assunzione contemporanea di succo di pompelmo e di calcio-antagonistidiiprodipiridinici aumenta la concentrazione plasmatica e la durata d'azione di quest'ultima, a causa di una diminuzione del suo metabolismo di primo passaggio o della sua clearance. Come conseguenza di cio',l'effetto antipertensivo della nimodipina puo' risultare aumentato. Questo fenomeno puo' durare per almeno 4 giorni dopo l'ultima ingestionedi succo di pompelmo. L'ingestione di pompelmo o succo di pompelmo deve quindi essere evitata durante il trattamento con nimodipina (vedereparagrafo 4.2). Casi in cui non si e' evidenziata un'interazione. Aloperidolo: la contemporanea somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento a lungo termine con aloperidolo non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportate le reazioni avverse da farmaco segnalate connimodipina negli studi clinici con nimodipina sull'indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale indotti da emorragia subaracnoidea", ordinate in base alle categorie di frequenza secondo CIOMS III (negli studi controllati verso placebo 703 pazienti sono stati trattati con nimodipina e 692 conplacebo; negli studi non controllati 2.496 pazienti sono stati trattati con nimodipina; status 31 agosto 2005). All'interno di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Le frequenze sono cosi' definite: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100),raro (>= 1/10.000, < 1/1,000), molto raro (< 1/10.000). Reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti negli studi clinici sull'indicazione "Prevenzione e trattamento di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale". Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica, eruzione cutanea. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia;raro: bradicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione, vasodilatazione. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea; raro: ileo. Patologie epatobiliari. Raro: aumento transitorio degli enzimi epatici. Altri eventi riportati con frequenza non nota includono le vertigini. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non ci sono studi controllati adeguati sulle donne in gravidanza. Qualora si ritenga necessario somministrare Nimotop in gravidanza, occorre considerare attentamente i benefici attesi ed i rischi potenziali in rapporto alla gravita' del quadro clinico. Allattamento: e' stato evidenziato che la nimodipina ed i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno in una concentrazione dello stesso ordine di grandezza di quella presente nel plasma materno. Si consiglia alle madri dinon allattare durante l'assunzione del medicinale. Fertilita': in singoli casi di fertilizzazione in-vitro, i calcio-antagonisti sono statiassociati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibile conseguente compromissione della funzionalita' spermatica. La rilevanza di questo risultato non e' nota nel trattamento a breve termine.
NIMOTOP
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Calcio-antagonista selettivo, derivato diidropiridinico.
PRINCIPI ATTIVI
NIMOTOP 30 mg compresse rivestite. Ogni compressa rivestita contiene:principio attivo: nimodipina 30 mg. NIMOTOP 30 mg/0,75 mL gocce orali,soluzione 0,75 mL di soluzione contengono: principio attivo: nimodipina 30 mg. Eccipienti con effetti noti: etanolo 96% e olio di ricino poliossidrilato idrogenato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Compresse rivestite: cellulosa microgranulare, povidone, crospovidone,magnesio stearato, amido di mais, ipromellosa, macrogol 4000, titaniodiossido (E171), ferro ossido giallo (E172). Gocce orali, soluzione:olio di ricino poliossidrilato idrogenato, etanolo 96%.
INDICAZIONI
Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L'uso della nimodipina in concomitanza con rifampicina e' controindicato, in quanto l'assunzione contemporaneadi rifampicina puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina (vedere paragrafo 4.5). La terapia concomitante con nimodipinaper via orale e farmaci antiepilettici, quali fenobarbital, fenitoinao carbamazepina, e' controindicata, in quanto l'assunzione contemporanea di tali farmaci puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina (vedere paragrafo 4.5). Gravidanza e allattamento.
POSOLOGIA
Posologia: nella profilassi e nel trattamento dei deficit neurologiciischemici conseguenti a vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea, terminata la terapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni(60 mg - 2 compresse da 30 mg o 1,5 ml di soluzione, corrispondenti a2 contagocce riempiti fino alla tacca - 6 volte al giorno, ad intervalli di 4 ore). Nei pazienti che sviluppano reazioni avverse, la dose dovrebbe essere ridotta secondo le necessita' o dovrebbe essere sospesoil trattamento. In caso di somministrazione concomitante con inibitorio induttori del sistema CYP 3A4, puo' rendersi necessaria una modulazione del dosaggio (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Nimotop in pazienti di eta' inferiore ai 18anni non e' stata stabilita. Pazienti con funzionalita' epatica compromessa Una funzionalita' epatica gravemente compromessa e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumento della biodisponibilita'della nimodipina, dovuto ad una diminuzione dell'effetto di primo passaggio e della clearance metabolica. Gli effetti farmacologici e gli effetti indesiderati, come l'abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati in questi pazienti. In questi casi la dose deve essere ridotta o, se necessario, bisogna considerare la sospensione del trattamento. Modo di somministrazione: Nimotop va assunto lontano dai pasti, le compresse con un po' di liquido, le gocce diluitein poca acqua. Non assumere con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5). Non immergere il contagocce nell'acqua e non sciacquarlo. Dopo aver messo le gocce nell'acqua riporre il contagocce nel flacone. L'intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.
CONSERVAZIONE
Compresse rivestite: questo medicinale non richiede alcuna condizioneparticolare di conservazione. Gocce orali, soluzione: conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non refrigerare.
AVVERTENZE
Nei pazienti con insufficienza renale grave (filtrazione glomerulare <= 20 ml/min), che necessitano di un trattamento con Nimotop, si raccomanda un attento monitoraggio. Una funzionalita' epatica gravemente compromessa e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumentodella biodisponibilita' della nimodipina, dovuto ad una diminuzione dell'effetto di primo passaggio e della clearance metabolica. Gli effetti farmacologici e gli effetti indesiderati, come l'abbassamento dellapressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati in questi pazienti (vedere par.4.2). Anche se non vi sono evidenze che il trattamentocon Nimotop sia associato ad un aumento della pressione endocranica, si raccomanda un attento controllo in questi casi od in condizioni caratterizzate da un aumento del contenuto di acqua nel tessuto cerebrale(edema cerebrale generalizzato). Nimotop deve essere utilizzato con cautela anche nei pazienti ipotesi (pressione arteriosa sistolica < 100mmHg). Nei pazienti con angina instabile o nelle prime 4 settimane dopo un infarto acuto del miocardio il medico deve valutare il rischio potenziale (ridotta perfusione coronarica ed ischemia del miocardio) inrelazione al beneficio atteso (miglioramento della perfusione cerebrale). La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4. I farmaci che sono noti inibitori o induttori di questosistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nimodipina (vedere paragrafo 4.2 e 4.5). Farmaci che notoriamente inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e che quindi possono causare un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina, sono, per esempio: antibiotici macrolidi (es. eritromicina); inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir); antimicotici azolici (es. ketoconazolo); gli antidepressivi nefazodone e fluoxetina;quinupristin/dalfopristin; cimetidina; acido valproico. In caso di somministrazione concomitante di questi farmaci, la pressione arteriosadeve essere monitorata e, se necessario, deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. NIMOTOP gocce orali,soluzione contiene etanolo (alcol) Questo medicinale contiene 720,9 mgdi alcol (etanolo) in ogni dose, che e' equivalente a 480,6 mg/ml (48,06 vol%). La quantita' in ogni dose (1,5 ml) di questo medicinale e'equivalente a meno di 10 ml di birra o 6 ml di vino. La piccola quantita' di alcol in questo medicinale non produrra' effetti rilevanti. NIMOTOP gocce orali, soluzione contiene olio di ricino poliossidrilato idrogenato Puo' causare disturbi gastrici e diarrea.
INTERAZIONI
Effetti di altri farmaci sulla nimodipina: la nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromo P450 3A4, localizzato sia alivello della mucosa intestinale sia del fegato. I farmaci che sono noti inibitori o induttori di questo sistema enzimatico possono quindimodificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nimodipina (vedere paragrafo 4.2 "Pazienti con funzionalita' epatica compromessa" ). L'entita' e la durata di questa interazione devono essere presein considerazione quando la nimodipina e' somministrata contemporaneamente ai seguenti farmaci. Rifampicina: esperienze con altri calcio-antagonisti lasciano ritenere che la rifampicina acceleri il metabolismodella nimodipina attraverso un processo di induzione enzimatica. Percio' l'efficacia della nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina. L'uso della nimodipina con la rifampicina e' quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3). Farmaci antiepilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come il fenobarbital, la fenitoina o la carbamazepina. Una precedente terapia cronica con i farmaci antiepilettici fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilita' della nimodipina somministrata per via orale. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e la nimodipina per via orale e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 In caso di somministrazione concomitante con i seguenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, senecessario, deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina (vedere paragrafo 4.2). Antibiotici macrolidi (ades. eritromicina): non sono stati condotti studi di interazione fra antiobiotici macrolidi e nimodipina. Alcuni antibiotici macrolidi sono noti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 e l'eventualita' di un'interazione a questo livello non puo' essere esclusa. Percio' gli antibiotici macrolidi non devono essere usati in associazione con nimodipina (vedere paragrafo 4.4). L'azitromicina, anche se strutturalmentecorrelata alla classe degli antibiotici macrolidi, non e' un inibitoredel sistema del citocromo CYP 3A4. Inibitori delle proteasi anti-HIV(ad es. ritonavir, indinavir, nelfinavir o saquinavir): non sono staticondotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e inibitori delle proteasi anti-HIV. E' stato segnalato che alcuni farmaci di questa classe sono potenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Per questo motivo, la possibilita' di un aumento marcato e clinicamente rilevante della concentrazione plasmatica di nimodipina, in caso di sua somministrazione in concomitanza con uno di questi farmaci, non puo' essere esclusa (vedere paragrafo 4.4).Antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo): non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e ketoconazolo. E' noto che gli antimicotici azolici inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e varie interazioni sono state segnalate per altri calcio- antagonisti diidropiridinici. Quindi, nel casosiano somministrati assieme a nimodipina orale, non si puo' escludereun sostanziale aumento della biodisponibilita' sistemica della nimodipina, dovuto ad una diminuzione del metabolismo di primo passaggio (vedere paragrafo 4.4). Nefazodone: non sono stati condotti veri e propristudi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e nefazodone. Questo farmaco antidepressivo e' notoriamente un potente inibitore del sistema del citocromo P450 3A4. Quindi, nel caso in cui il nefazodone sia somministrato assieme a nimodipina, non si puo' escludereun sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Fluoxetina: la contemporanea somministrazione di nimodipina con l'antidepressivo fluoxetina allo stato stazionario hacondotto ad un aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. La concentrazione della fluoxetina e' diminuita in modo marcato, mentre la concentrazione del suo metabolita attivo norfluoxetina non e' stata influenzata (vedere paragrafo 4.4). Quinupristin/dalfopristin: sulla base di esperienze con il calcio-antagonista nifedipina, lasomministrazione concomitante di nimodipina e quinupristin/dalfopristin puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Cimetidina: la somministrazione contemporanea di nimodipina e cimetidina (un antagonistaH2) puo' portare ad unaumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Acido valproico: la somministrazione contemporanea di nimodipina e acido valproico (un anticonvulsivo) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4). Ulteriori interazioni. Nortriptilina: l'assunzione contemporanea di nimodipina e nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senza influenzare ilivelli plasmatici della nortriptilina. Effetti della nimodipina su altri farmaci. Farmaci antipertensivi: la nimodipina puo' aumentare l'effetto ipotensivo di farmaci anti-ipertensivi somministrati contemporaneamente, come, per esempio: diuretici; beta-bloccanti; ACE-inibitori;A1 antagonisti; altri calcio-antagonisti; alfa-bloccanti; inibitori della PDE5; alfa- metildopa. Nel caso un'associazione di questo tipo sia inevitabile, e' necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento. Zidovudina: in uno studio nella scimmia la simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC della zidovudina, con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della sua clearance. Interazioni con gli alimenti. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il sistema del citocromo P450 3A4. L'assunzione contemporanea di succo di pompelmo e di calcio-antagonistidiiprodipiridinici aumenta la concentrazione plasmatica e la durata d'azione di quest'ultima, a causa di una diminuzione del suo metabolismo di primo passaggio o della sua clearance. Come conseguenza di cio',l'effetto antipertensivo della nimodipina puo' risultare aumentato. Questo fenomeno puo' durare per almeno 4 giorni dopo l'ultima ingestionedi succo di pompelmo. L'ingestione di pompelmo o succo di pompelmo deve quindi essere evitata durante il trattamento con nimodipina (vedereparagrafo 4.2). Casi in cui non si e' evidenziata un'interazione. Aloperidolo: la contemporanea somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento a lungo termine con aloperidolo non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportate le reazioni avverse da farmaco segnalate connimodipina negli studi clinici con nimodipina sull'indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale indotti da emorragia subaracnoidea", ordinate in base alle categorie di frequenza secondo CIOMS III (negli studi controllati verso placebo 703 pazienti sono stati trattati con nimodipina e 692 conplacebo; negli studi non controllati 2.496 pazienti sono stati trattati con nimodipina; status 31 agosto 2005). All'interno di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Le frequenze sono cosi' definite: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100),raro (>= 1/10.000, < 1/1,000), molto raro (< 1/10.000). Reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti negli studi clinici sull'indicazione "Prevenzione e trattamento di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale". Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica, eruzione cutanea. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia;raro: bradicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione, vasodilatazione. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea; raro: ileo. Patologie epatobiliari. Raro: aumento transitorio degli enzimi epatici. Altri eventi riportati con frequenza non nota includono le vertigini. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non ci sono studi controllati adeguati sulle donne in gravidanza. Qualora si ritenga necessario somministrare Nimotop in gravidanza, occorre considerare attentamente i benefici attesi ed i rischi potenziali in rapporto alla gravita' del quadro clinico. Allattamento: e' stato evidenziato che la nimodipina ed i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno in una concentrazione dello stesso ordine di grandezza di quella presente nel plasma materno. Si consiglia alle madri dinon allattare durante l'assunzione del medicinale. Fertilita': in singoli casi di fertilizzazione in-vitro, i calcio-antagonisti sono statiassociati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibile conseguente compromissione della funzionalita' spermatica. La rilevanza di questo risultato non e' nota nel trattamento a breve termine.
Specifiche
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