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Neopharmed Gentili Olanix 30 Capsule 0,5 Mg + 0,4 Mg Flacone 100 Ml

Neopharmed Gentili Olanix 30 Capsule 0,5 Mg + 0,4 Mg Flacone 100 Ml

13,50€

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  • Codice articolo: 048230027
Descrizione
DENOMINAZIONE
OLANIX 0,5 MG/0,4 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Urologici, antagonisti degli adrenorecettori alfa.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene 0,5 mg di dutasteride e 0,4 mg di tamsulosina cloridrato (equivalenti a 0,367 mg di tamsulosina). Eccipienti con effetti noti: ogni capsula contiene lecitina di soia e propilene glicole. Questo medicinale contiene 299,46 mg di propilene glicole per ogni capsula rigida, equivalente a 4,27 mg/kg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Rivestimento della capsula rigida: ferro ossido nero (E172), ferro ossido rosso (E172), titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172),gelatina. Contenuto della capsula molle di dutasteride: monocaprilatodi propilene glicole, tipo II, butilidrossitoluene (E321). Rivestimento della capsula molle: gelatina, glicerolo, titanio diossido (E171),trigliceridi (a catena media), lecitina (puo' contenere olio di soia).Granuli di tamsulosina: acido metacrilico-etilacrilato copolimero (1:1) dispersione 30% (contiene sodio laurilsolfato, polisorbato 80), cellulosa microcristallina, sebacato di dibutile, polisorbato 80, silicecolloidale idrata, calcio stearato. Inchiostro nero: gommalacca (E904), ferro ossido nero (E172), propilene glicole, soluzione di ammoniacaconcentrata (E527), potassio idrossido (E525).

INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostaticabenigna (IPB). Riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta (RUA) e di intervento chirurgico in pazienti con sintomi di IPB da moderati a gravi. Per informazioni sugli effetti del trattamento e sulle popolazioni di pazienti analizzate durante gli studi clinici vedere paragrafo 5.1.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Olanix e' controindicato in: donne, bambini e adolescenti (vedere paragrafo 4.6), pazienti con ipersensibilita' ai principi attivi, ad altriinibitori della 5-alfa reduttasi, alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1, pazienti con anamnesi di ipotensione ortostatica, pazienti con grave compromissione epatica.

POSOLOGIA
Posologia. Adulti (inclusi gli anziani): la dose raccomandata di Olanix e' una capsula (0,5 mg/0,4 mg) al giorno. Se appropriato, Olanix puo' essere usato per sostituire dutasteride e tamsulosina cloridrato usate assieme nell'attuale duplice terapia per semplificare il trattamento. Se clinicamente appropriato, si puo' prendere in considerazione unpassaggio diretto dalla monoterapia con dutasteride o con tamsulosinacloridrato a Olanix. Compromissione renale: l'effetto della compromissione renale sulla farmacocinetica di dutasteride/tamsulosina non e' stato studiato. Non e' previsto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: l'effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di dutasteride/tamsulosina non e' stato studiato pertanto si deve usare cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L'uso di Olanix e' controindicato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: dutasteride/tamsulosina e' controindicato nella popolazione pediatrica (al di sotto dei 18 anni di eta') (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: uso orale. Ai pazienti deve essere raccomandato di deglutire la capsula intera circa 30 minuti dopo lo stesso pasto ogni giorno. Le capsule non devono essere masticate o aperte. Il contatto con il contenuto della capsula di dutasteride che si trova all'interno della capsula a rivestimento rigido puo'provocare un'irritazione della mucosa orofaringea.

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE
La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un'attenta valutazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l'insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie.Cancro alla prostata e tumori di grado elevato: lo studio REDUCE, unostudio di 4 anni, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha valutato gli effetti di dutasteride 0,5 mg al giorno in confronto al placebo in pazienti ad elevato rischio di cancroalla prostata (uomini di eta' compresa tra 50 e 75 anni con livelli diPSA tra 2,5 ng/mL e 10,0 ng/mL e con una biopsia negativa per il cancro alla prostata 6 mesi prima dell'arruolamento nello studio). I risultati di questo studio hanno rivelato un'incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride (n=29, 0,9%) rispetto a quelli trattati con placebo (n=19, 0,6%). La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata Gleason 8-10 non e' chiara. Pertanto, gli uomini che assumono Olanix devono essere regolarmente valutati per il cancro alla prostata (vedere paragrafo 5.1). Antigene specifico prostatico (PSA): la concentrazione sierica dell'antigene specifico prostatico (PSA) e' un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Olanix determina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti in trattamento con Olanix devono avere una nuova valutazione del PSA basale stabilita dopo6 mesi di trattamento con Olanix. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello piu' basso di PSA durante il trattamento con Olanix puo'segnalare la presenza di cancro alla prostata o la mancata compliancealla terapia con Olanix e deve essere attentamente valutato anche setali valori sono ancora all'interno dell'intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell'interpretazione di un valore di PSA per un paziente che assume dutasteride devono essere valutati per il confronto i valoridi PSA precedenti. Il trattamento con Olanix non interferisce con l'uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro allaprostata dopo che un nuovo valore basale e' stato stabilito. I livelli sierici totali di PSA tornano al valore di base entro 6 mesi dall'interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l'effetto di Olanix. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA come aiuto per diagnosticareil cancro alla prostata in uomini trattati con Olanix, non e' necessario nessun aggiustamento dei valori. Nei pazienti deve essere eseguitaun'esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro allaprostata o altre condizioni che possano causare gli stessi sintomi dell'iperplasia prostatica benigna, prima di iniziare il trattamento conOlanix e in seguito periodicamente. Eventi avversi cardiovascolari: in due studi clinici di 4 anni, l'incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito che si riferisce a eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) e' stata lievemente superiore tra i soggetti trattati con la combinazione didutasteride e un antagonista degli adrenorecettori alfa 1, soprattutto tamsulosina, rispetto a quella riscontrata tra i soggetti non trattati con la combinazione. Tuttavia, l'incidenza di insufficienza cardiaca in questi studi era piu' bassa in tutti i gruppi con trattamento attivo rispetto al gruppo trattato con placebo, e altri dati disponibiliper dutasteride e antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 non supportano una conclusione su un incremento di rischi cardiovascolari (vedereparagrafo 5.1). Neoplasia alla mammella: ci sono state rare segnalazioni di cancro alla mammella maschile riportate in uomini trattati condutasteride negli studi clinici e durante il periodo successivo alla commercializzazione. Tuttavia, gli studi epidemiologici non hanno mostrato alcun aumento del rischio di sviluppo di cancro alla mammella maschile con l'uso di inibitori della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). I medici devono istruire i loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Compromissione renale: il trattamento di pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina inferiore a 10 mL/min) deve essere considerato con cautela, poiche' tali soggetti non sono stati studiati. Ipotensione: ortostatica: come con altriantagonisti degli adrenorecettori alfa 1, durante il trattamento con tamsulosina si puo' avere una riduzione della pressione sanguigna che,come conseguenza, raramente puo' dar luogo ad una sincope. Ai pazientiche iniziano la terapia con Olanix deve essere raccomandato di sedersi o sdraiarsi ai primi segni di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza) fino alla scomparsa dei sintomi. Al fine di ridurre al minimoil potenziale sviluppo di ipotensione posturale il paziente in terapiacon un antagonista degli adrenorecettori alfa 1 deve essere stabile dal punto di vista emodinamico, prima di iniziare l'uso di inibitori della PDE5.

INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica con dutasteride/tamsulosina. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili sui singoli componenti. Dutasteride: vedere paragrafo 4.4 per informazioni sulla diminuzione dei livelli sierici di PSA durante iltrattamento con dutasteride e per indicazioni riguardanti la rilevazione di un cancro alla prostata. Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica di dutasteride: dutasteride e' eliminata principalmente tramite metabolismo. Studi in vitro indicano che questo metabolismo e' catalizzato da CYP3A4 e CYP3A5. Non sono stati effettuati studi formalidi interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corsodi uno studio di farmacocinetica di popolazione, in un piccolo numerodi pazienti trattati contemporaneamente con verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitori della glicoproteina-P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano, rispettivamente, mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti. L'associazione a lungo termine di dutasteride con farmaci che sono potenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) puo' aumentarele concentrazioni sieriche di dutasteride. Non e' probabile che si verifichi un'ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi in seguito all'aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nella frequenza di dosaggio di dutasteride puo' essere presa in considerazione sesi osservano effetti indesiderati. Si deve considerare che in caso diinibizione enzimatica, la lunga emivita puo' essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari piu' di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario. La somministrazione di 12 g di colestiramina un'ora dopo la somministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride non influenza la farmacocinetica di dutasteride. Effetti di dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci: durante un piccolo studio (n=24) della durata di due settimane sumaschi sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di tamsulosina o di terazosina. In questo studio non sono emerse nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche. Dutasteride non ha effetti sulla farmacocinetica di warfarin o digossina. Cio' indica che dutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina-P. Studi di interazione in vitro indicano che dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19o CYP3A4. Tamsulosina: la somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato con farmaci che possono ridurre la pressione sanguigna, inclusi gli anestetici, gli inibitori della PDE5 e altri antagonisti degli adrenorecettori alfa1, puo' portare ad un aumento degli effetti ipotensivi. Dutasteride/tamsulosina non devono essere usate in combinazione con altri antagonisti degli adrenorecettori alfa 1 . La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e chetoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) ha comportato un aumento della C max e dellaAUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 2,2 e 2,8 rispettivamente. La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) ha comportato un aumento della C max e della AUC di tamsulosina cloridrato di un fattore di 1,3 e 1,6 rispettivamente. Un analogo aumento nell'esposizione e' atteso neimetabolizzatori lenti del CYP2D6 in confronto ai metabolizzatori veloci, quando co-somministrato con un potente inibitore del CYP3A4. Gli effetti della co-somministrazione di entrambi gli inibitori del CYP3A4 edel CYP2D6 con tamsulosina cloridrato non sono stati valutati clinicamente, tuttavia vi e' un potenziale aumento significativo nell'esposizione a tamsulosina (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato (0,4 mg) e cimetidina (400 mg ogni seiore per sei giorni) e' risultata in una diminuzione della clearance (26%) e in un aumento dell'AUC (44%) di tamsulosina cloridrato. Si deveusare cautela nel somministrare dutasteride/tamsulosina in combinazione con cimetidina. Non e' stato condotto uno studio definitivo di interazione farmacologica tra tamsulosina cloridrato e warfarin. I risultati da studi limitati in vivo e in vitro non consentono di trarre conclusioni definitive. Diclofenac e warfarin, tuttavia, possono aumentarela velocita' di eliminazione di tamsulosina. Si deve usare cautela conla somministrazione concomitante di warfarin e tamsulosina cloridrato. Non sono state osservate interazioni quando tamsulosina cloridrato e' stata somministrata in concomitanza con atenololo, enalapril, nifedipina o teofillina. L'impiego concomitante di furosemide porta ad una caduta dei livelli plasmatici di tamsulosina, ma poiche' i livelli rimangono entro un intervallo normale, non e' necessario un aggiustamentodella posologia. In vitro ne' diazepam, ne' propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide e simvastatina modificano la frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Neppure tamsulosina modifica la frazione libera di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone.

EFFETTI INDESIDERATI
I dati qui di seguito presentati si riferiscono alla co-somministrazione di dutasteride e tamsulosina nell'ambito dell'analisi a 4 anni dello studio CombAT (Combinazione di Avodart e Tamsulosina), un confrontodi dutasteride 0,5 mg e tamsulosina 0,4 mg una volta al giorno somministrati per quattro anni come co-somministrazione o come monoterapia. E' stata dimostrata la bioequivalenza di dutasteride/tamsulosina con laco-somministrazione di dutasteride e tamsulosina (vedere paragrafo 5.2). Vengono anche fornite informazioni sul profilo degli eventi avversi dei singoli componenti (dutasteride e tamsulosina). Da notare che non tutti gli eventi avversi segnalati con i singoli componenti sono stati riportati con dutasteride/tamsulosina e questi sono inclusi come informazione per il medico. I dati a 4 anni provenienti dallo studio CombAT hanno dimostrato che l'incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e quarto anno di trattamento, e' stata rispettivamente del22%, 6%, 4% e 2% con la terapia di combinazione dutasteride + tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% con dutasteride in monoterapia e del 13%, 5%, 2% e 2% con tamsulosina in monoterapia. La maggior incidenza di eventi avversi nel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo, specificamente disturbi dell'eiaculazione, osservati in questo gruppo. Gli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, riportati con un'incidenza maggiore o uguale all'1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT, negli studi clinici in monoterapia per l'IPB e nello studio REDUCE, sono mostrati diseguito. Inoltre gli effetti indesiderati di tamsulosina riportati diseguito si basano su informazioni di dominio pubblico. La frequenza degli eventi avversi puo' aumentare quando viene usata la terapia di combinazione. La frequenza delle reazioni avverse identificata dagli studi clinici: comune: da >= 1/100 a < 1/10; non comune: da >= 1/1.000 a <1/100; raro: da >= 1/10.000 a < 1/1.000; molto raro: <1/10.000. All'interno di ogni classificazione sistemica organica, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Dutasteride +tamsulosina^a. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca termine composito1).Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: impotenza3; comune: libido alterata (diminuita)3; comune: disturbi dell'eiaculazione3^; comune: disturbi mammari2. Dutasteride. Patologie cardiache. Non comune^d: insufficienza cardiaca (termine composito1). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune^b: impotenza3; comune^b: libido alterata (diminuita)3; comune^b: disturbi dell'eiaculazione3^ comune^b: disturbi mammari2. Tamsulosina^c. Patologie del sistema. Nervoso. Comune: capogiro; raro: sincope; non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vascolari.non comune: ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi; non comune: diarrea; non comune: nausea; non comune: vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema;molto raro: sindrome di stevens johnson; non comune: orticaria; non comune: eruzione cutanea; non comune: prurito. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: priapismo; comune: disturbidell'eiaculazione3^. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia. ^a Dutasteride + tamsulosina: dallo studio CombAT - le frequenze di questi eventi avversi diminuiscono nel corso del trattamento dal primo anno al quarto anno. ^b Dutasteride: dagli studi clinici in monoterapia per l'IPB. ^c Tamsulosina: dal profilo di sicurezza generale europeo per tamsulosina. ^d Studio REDUCE (vedere paragrafo 5.1). ^1; Insufficienza cardiaca come termine composito composto da insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca acuta, shock cardiogeno, insufficienza ventricolare sinistra acuta, insufficienza ventricolare destra, insufficienza ventricolare destra acuta, insufficienza ventricolare, insufficienza cardiopolmonare, cardiomiopatia congestizia. ^2 Inclusi dolorabilita' mammaria e aumentodel volume mammario. ^3 Questi eventi avversi sessuali sono associatial trattamento con dutasteride (inclusa la monoterapia e la combinazione con tamsulosina). Tali eventi avversi possono persistere dopo la sospensione del trattamento. Il ruolo di dutasteride in questa persistenza non e' noto. ^ Inclusa diminuzione del volume del seme. ALTRI DATI: lo studio REDUCE ha rivelato una maggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non e' stato stabilito se l'effetto di dutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio. Quanto segue e' stato riportato negli studi clinici e nell'impiego successivo alla commercializzazione: cancro della mammella maschile (vedere paragrafo 4.4). Dati post-marketing: gli eventi avversi provenienti dall'esperienza post-marketing mondiale sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee ottenute nel corso dell'esperienza successiva all'immissione in commercio; pertanto, l'incidenza reale none' nota. Dutasteride. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche che includono eruzione cutanea, prurito, orticaria, edema localizzato e angioedema. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia (soprattutto perdita di peli dal corpo), ipertricosi.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di Olanix e' controindicato nelle donne. Non vi sono stati studiper verificare gli effetti di Olanix sulla gravidanza, l'allattamentoe la fertilita'. I seguenti paragrafi riflettono le informazioni disponibili derivanti da studi sui singoli componenti (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: come altri inibitori della 5-alfa reduttasi, dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e puo', se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitaliesterni nel caso di un feto di sesso maschile (vedere paragrafo 4.4).Nel liquido seminale di soggetti che assumevano dutasteride sono statetrovate piccole quantita' di dutasteride. Non e' noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre siaesposta al liquido seminale di un paziente trattato con dutasteride (il rischio e' maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza). Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la partner del paziente e' in gravidanza o puo' diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l'esposizione della propria partner al liquido seminaletramite l'uso di un profilattico. La somministrazione di tamsulosina cloridrato in femmine di ratto e coniglio gravide non ha mostrato alcuna evidenza di danno fetale. Per informazione sui dati preclinici vedere paragrafo 5.3. Allattamento: non e' noto se dutasteride o tamsulosina siano escrete nel latte materno umano. Fertilita': e' stato riportato che dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione della conta spermatica, del volume del seme e della motilita' spermatica) in uomini sani (vedere paragrafo 5.1). Non si puo' escludere lapossibilita' di una riduzione della fertilita' maschile. Gli effettidi tamsulosina cloridrato sulla conta spermatica o sulla funzione spermatica non sono stati valutati.
Specifiche
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