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QUVIVIQ*10 cpr riv 50 mg

QUVIVIQ*10 cpr riv 50 mg

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  • Codice articolo: 050050032
Descrizione
DENOMINAZIONE
QUVIVIQ COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuoveinformazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.)

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Non ancora assegnata.

PRINCIPI ATTIVI
Quviviq 25 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene daridorexant cloridrato equivalente a 25 mg di daridorexant. Quviviq 50 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene daridorexant cloridrato equivalente a 50 mg di daridorexant. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: mannitolo (E421), cellulosa microcristallina (E460), povidone, croscarmellosa sodica, biossido di silicio, magnesiostearato. Film di rivestimento: ipromellosa (E464), cellulosa microcristallina (E460), glicerolo, talco (E553), biossido di titanio (E171),ossido di ferro giallo (E172; compresse da 50 mg), ossido di ferro rosso (E172; compresse da 25 mg e 50 mg), ossido di ferro nero (E172; compresse da 25 mg e 50 mg).

INDICAZIONI
Quviviq e' indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da insonnia caratterizzata da sintomi presenti da almeno tre mesi e con unconsiderevole impatto sulla funzionalita' durante il giorno.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; narcolessia; uso concomitante con fortiinibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA
Posologia: la dose raccomandata per gli adulti e' di una compressa da50 mg per notte, assunta per via orale la sera entro 30 minuti prima di coricarsi. Sulla base della valutazione clinica, alcuni pazienti potrebbero dover assumere una dose di 25 mg per notte (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). La dose massima giornaliera e' 50 mg. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. L'opportunita' di proseguireil trattamento deve essere valutata entro 3 mesi dal suo inizio e successivamente con cadenza periodica. Sono disponibili dati clinici finoa 12 mesi di trattamento continuativo. Il trattamento puo' essere interrotto senza una riduzione graduale della dose. Dose dimenticata: seun paziente dimentica di assumere Quviviq prima di coricarsi, la dosesaltata non deve essere assunta durante la notte. Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con compromissione epaticamoderata, la dose raccomandata e' di una compressa da 25 mg per notte(vedere paragrafo 5.2). Nei pazienti con compromissione epatica severa, daridorexant non e' stato studiato e non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: nei pazienti con compromissione renale (inclusa compromissione renale severa) non e' necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Co-somministrazione coninibitori moderati del CYP3A4: la dose raccomandata in caso di utilizzo in concomitanza con inibitori moderati del CYP3A4 e' di una compressa da 25 mg per notte (vedere paragrafo 4.5). La sera deve essere evitato il consumo di pompelmo o succhi di frutta a base di pompelmo. Co-somministrazione con depressori del sistema nervoso centrale (SNC): incaso di co-somministrazione con depressori del SNC, puo' essere necessario un aggiustamento della dose di Quviviq e/o degli altri medicinali, in base alla valutazione clinica, a causa dei potenziali effetti additivi (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (>65 anni). Sono disponibili dati limitati in pazienti con eta' superiore a 75 anni. Non vi sono dati disponibili in pazienti di eta' superiore a 85 anni. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di daridorexant nella popolazione pediatrica non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: per uso orale. Quviviq puo' essereassunto con o senza cibo. Tuttavia, l'assunzione di Quviviq subito dopo un pasto abbondante puo' ridurre l'effetto sull'insorgenza del sonno(vedere paragrafo 5.2).

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

AVVERTENZE
Anziani: a causa del rischio generale di cadute negli anziani, daridorexant deve essere utilizzato con cautela in questa popolazione, sebbene gli studi clinici non abbiano mostrato un aumento dell'incidenza dicadute con daridorexant rispetto al placebo. Quviviq deve essere somministrato con cautela in pazienti di eta' superiore a 75 anni poiche' idati sull'efficacia e la sicurezza in questa popolazione sono limitati. Effetti dei depressori del SNC: Daridorexant agisce riducendo lo stato di veglia, pertanto i pazienti devono essere avvisati di non intraprendere attivita' potenzialmente pericolose, guidare veicoli o manovrare macchinari pesanti a meno che non si sentano pienamente vigili, specialmente nei primi giorni di trattamento (vedere paragrafo 4.7). Quviviq deve essere prescritto con cautela in concomitanza con medicinalidepressori del SNC a causa di effetti potenzialmente additivi e deveessere preso in considerazione un aggiustamento della dose di Quviviqo del depressore del SNC concomitante. I pazienti devono essere avvisati di non assumere alcolici durante il trattamento con Quviviq (vedereparagrafo 4.5). Paralisi nel sonno, allucinazioni e sintomi simili acataplessia: con daridorexant possono verificarsi paralisi nel sonno,incapacita' di muoversi o parlare fino ad alcuni minuti durante la transizione dal sonno alla veglia e allucinazioni ipnagogiche/ipnopompiche, incluse percezioni vivide e disturbanti, soprattutto durante le prime settimane di trattamento (vedere paragrafo 4.8). Sintomi simili a cataplessia lieve sono stati segnalati con doppi antagonisti dei recettori dell'orexina. I medici prescrittori devono spiegare la natura di questi eventi ai pazienti quando prescrivono Quviviq. Se tali eventi dovessero verificarsi, i pazienti devono essere ulteriormente valutati e, in base alla natura e alla severita' degli eventi, deve essere presain considerazione l'interruzione del trattamento. Peggioramento delladepressione e dell'idea suicida: nei pazienti con depressione primaria trattati con ipnotici e' stato riferito un peggioramento della depressione e dei pensieri e delle azioni suicidi. Come altri ipnotici, Quviviq deve essere somministrato con cautela nei pazienti che mostrano sintomi di depressione. Negli studi clinici di fase 3 sono stati segnalati casi isolati di idea suicida in soggetti con preesistenti patologie psichiatriche e/o condizioni di vita stressanti in tutti i gruppi ditrattamento, incluso il placebo. Nei pazienti depressi possono esserepresenti tendenze suicide e possono essere necessarie misure protettive. Pazienti con comorbilita' psichiatriche: Quviviq deve essere somministrato con cautela in pazienti con comorbilita' psichiatriche poiche' i dati sull'efficacia e la sicurezza in questa popolazione sono limitati. Pazienti con funzione respiratoria compromessa: daridorexant nonha aumentato la frequenza degli eventi di apnea/ipopnea e non ha causato desaturazione di ossigeno nei pazienti con apnea ostruttiva nel sonno (Obstructive Sleep Apnoea, OSA) lieve o moderata e non ha causatodesaturazione di ossigeno in pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (Chronic Obstructive Pulmonary Disease, COPD) moderata. Daridorexant non e' stato studiato nei pazienti con OSA severa (indice diapnea/ipopnea >=30 eventi all'ora) o con COPD severa (FEV 1 <40% del valore teorico). Quviviq deve essere prescritto con cautela nei pazienti con OSA e COPD severe. Potenziale abuso e dipendenza: negli studi clinici con daridorexant su soggetti affetti da insonnia, non ci sono state evidenze di abuso o sintomi di astinenza indicativi di una dipendenza fisica dopo l'interruzione del trattamento. In uno studio sul potenziale di abuso di daridorexant (50, 100 e 150 mg) condotto su consumatori di droghe a scopo ricreativo che non soffrivano di insonnia (n =72), daridorexant (100 e 150 mg) ha prodotto punteggi di "gradimento del farmaco" simili a zolpidem (30 mg). Gli individui con una storia diabuso o dipendenza da alcol o da altre sostanze possono presentare unmaggior rischio di abuso di Quviviq, di conseguenza questi pazienti devono essere seguiti con attenzione. Compromissione epatica: 'uso none' raccomandato nei pazienti con compromissione epatica severa (vedereparagrafi 4.2 e 5.2). Eccipienti, sodio: questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI
Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di daridorexant. Inibitori del CYP3A4: nei soggetti sani, la co-somministrazione di daridorexant 25 mg con l'inibitore moderato del CYP3A4 diltiazem (240 mg unavolta al giorno) ha aumentato i parametri di esposizione a daridorexant AUC e C max rispettivamente di 2,4 e 1,4 volte. Nei pazienti che assumono inibitori moderati del CYP3A4 (ad esempio eritromicina, ciprofloxacina, ciclosporina), la dose raccomandata di QUVIVIQ e' 25 mg. Nonsono stati condotti studi con un forte inibitore del CYP3A4. L'uso concomitante di QUVIVIQ con inibitori forti del CYP3A4 (ad esempio itraconazolo, claritromicina, ritonavir) e' controindicato (vedere paragrafo4.3). La sera deve essere evitato il consumo di pompelmo o succhi difrutta a base di pompelmo. Induttori del CYP3A4: nei soggetti sani, laco-somministrazione con efavirenz (600 mg una volta al giorno), un induttore moderato del CYP3A4, ha ridotto i parametri dell'esposizione adaridorexant AUC e C max rispettivamente del 61% e del 35%. Alla lucedi questi risultati, l'uso concomitante con un induttore moderato o forte del CYP3A4 riduce notevolmente l'esposizione a daridorexant, diminuendone potenzialmente l'efficacia. Modificatori del pH gastrico: lasolubilita' di daridorexant e' pH-dipendente. Nei soggetti sani, la co-somministrazione con famotidina (40 mg), un inibitore della secrezione di acido gastrico, ha ridotto la C max di daridorexant del 39% mentre la AUC e' rimasta invariata. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose quando Quviviq e' utilizzato in concomitanza con trattamentiche riducono l'acidita' gastrica. Citalopram: nei soggetti sani, la co-somministrazione di 20 mg di citalopram, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI), non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di daridorexant 50 mg. Effetto didaridorexant sulla farmacocinetica di altri medicinali. Substrati delCYP3A4: in uno studio clinico condotto su soggetti sani che hanno ricevuto daridorexant e midazolam, un substrato sensibile del CYP3A4, daridorexant alla dose di 25 mg non ha influenzato la farmacocinetica di midazolam, indicando l'assenza di induzione o inibizione del CYP3A4 a questa dose. In uno studio clinico condotto su soggetti sani che hannoricevuto 50 mg di daridorexant e midazolam, l'esposizione (AUC) al midazolam e' aumentata del 42%, indicando una lieve inibizione del CYP3A4. La somministrazione simultanea di 50 mg di Quviviq con substrati sensibili del CYP3A4 con un indice terapeutico ristretto (ad es. simvastatina ad alto dosaggio, tacrolimus), deve essere monitorata attentamente. Nello stesso studio, 50 mg di daridorexant somministrati per 7 giorni non hanno indotto il CYP3A4, pertanto i contraccettivi possono essere somministrati insieme a Quviviq. Substrati del CYP2C9: in uno studio clinico condotto su soggetti sani che hanno ricevuto daridorexant ewarfarin, un substrato sensibile del CYP2C9, daridorexant alla dose di50 mg non ha influenzato la farmacocinetica e la farmacodinamica delwarfarin, indicando un'assenza di effetto sul CYP2C9. I substrati delCYP2C9 possono essere somministrati con Quviviq senza alcun aggiustamento della dose. Substrati dei trasportatori (BCRP o P-gp): in studi clinici condotti su soggetti sani che hanno ricevuto 25 mg e 50 mg di daridorexant e rosuvastatina, un substrato della BCRP, daridorexant nonha influenzato la farmacocinetica di rosuvastatina, indicando l'assenza di un'inibizione della BCRP. I substrati della BCRP possono essere somministrati con Quviviq senza alcun aggiustamento della dose. In unostudio clinico condotto su soggetti sani che hanno ricevuto daridorexant 50 mg e dabigatran etexilato, un substrato sensibile della P-gp, l'AUC e la C max di dabigatran sono aumentati rispettivamente del 42% edel 29%, indicando una lieve inibizione della P-gp. La somministrazione simultanea di Quviviq con substrati della P-gp con un indice terapeutico ristretto (ad es. digossina) deve essere monitorata attentamente.Alcol: nei soggetti sani, l'assunzione concomitante di alcool ha determinato un assorbimento prolungato di daridorexant (t max aumentato di1,25 h). L'esposizione a daridorexant (C max e AUC) e la t 1/2 sono rimaste invariate. Citalopram: nei soggetti sani, la farmacocinetica dicitalopram allo stato stazionario non e' stata influenzata dalla co-somministrazione di 50 mg di daridorexant. Interazioni farmacodinamiche. Alcool: la co-somministrazione di 50 mg di daridorexant con alcool ha prodotto effetti additivi sulle capacita' psicomotorie. Citalopram:non e' stata osservata un'interazione rilevante sulle capacita' psicomotorie quando daridorexant 50 mg e' stato co-somministrato con 20 mg di citalopram in soggetti sani allo stato stazionario. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' frequentemente segnalate sono state cefalea e sonnolenza. La maggior parte delle reazioni avverse e' stata di intensita' lieve o moderata. Non sono state osservate evidenze di una correlazione tra la dose e la frequenzao la severita' delle reazioni avverse. Il profilo delle reazioni avverse nei soggetti anziani era in linea con quello dei soggetti piu' giovani. Elenco delle reazioni avverse: mostra le reazioni avverse che sisono verificate nello Studio 1 e nello Studio 2. La frequenza delle reazioni avverse e' definita in base alla seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, < 1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). In ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravita'. La sicurezza di daridorexant e' stata valutata in tre studi clinici di fase 3 controllati con placebo. Un totaledi 1847 soggetti (che includevano il 40% circa di anziani [>=65 anni])ha ricevuto daridorexant 50 mg (N = 308), 25 mg (N = 618) o 10 mg (N= 306) oppure il placebo (N = 615). Un totale di 576 soggetti e' statotrattato con daridorexant per almeno 6 mesi e 331 per almeno 12 mesi.Reazioni avverse. Disturbi psichiatrici. Non comune: allucinazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, capogiro; non comune: paralisi nel sonno. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Sonnolenza: sonnolenza e' stata riferita nel 3% e 2% dei soggetti trattati, rispettivamente, con daridorexant 25 mg e 50 mg, rispetto al2% dei soggetti trattati con placebo. Paralisi nel sonno e allucinazioni: paralisi nel sonno e' stata riferita nello 0,5% e 0,3% dei soggetti che hanno ricevuto, rispettivamente, daridorexant 25 mg e 50 mg, rispetto a nessun caso segnalato con il placebo. Allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche sono state riferite nello 0,6% dei soggetti che hannoricevuto daridorexant 25 mg, rispetto a nessun caso segnalato con daridorexant 50 mg o il placebo. Paralisi nel sonno e allucinazioni si verificano soprattutto nelle prime settimane di trattamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di daridorexant in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali non hanno indicato effettidannosi di tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, Quviviq deve essere usato durante la gravidanza solo se le condizioni cliniche della donna rendono necessario il trattamento con daridorexant. Allattamento: non e' noto se daridorexant o i suoi metabolitisiano escreti nel latte materno. I dati disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di daridorexant e dei suoi metaboliti nel latte (vedere paragrafo 5.3). Il rischio di sonnolenza eccessiva nei neonatiallattati non puo' essere escluso. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Quviviq tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': non vi sono dati sull'effetto dell'esposizione a daridorexant sulla fertilita'degli esseri umani. Gli studi sugli animali non indicano effetti sulla fertilita' maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
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