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Pfizer Toviaz 14 Compresse 8 Mg Rilascio Prolungato

Pfizer Toviaz 14 Compresse 8 Mg Rilascio Prolungato

41,00€

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  • Codice articolo: 038699070
Descrizione
DENOMINAZIONE
TOVIAZ COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Urologici, antispastici urinari.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 4 mg - 8 mg di fesoterodina fumarato corrispondenti a 3,1 mg - 6,2 mg di fesoterodina.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: xilitolo, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, ipromellosa, dibeenato di glicerina, talco. Film di rivestimento: alcol polivinilico, diossido di titanio (E171), macrogol (3350), talco, lecitina di soia, lacca di alluminio, contenente indaco carminio (E132).

INDICAZIONI
Indicato negli adulti per il trattamento dei sintomi (aumento della frequenza urinaria e/o dell'urgenza della minzione e/o incontinenza da urgenza) che possono manifestarsi con la sindrome della vescica iperattiva.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, alle arachidi o alla soia. Ritenzione urinaria. Ritenzione gastrica. Glaucoma ad angolo chiuso non controllato. Miastenia grave. Insufficienza epatica grave (Child Pugh C). Uso concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 in soggetti con insufficienza epatica o renale da moderata a grave. Colite ulcerosa grave. Colon ingrandito.

POSOLOGIA
Adulti (inclusi gli anziani): la dose iniziale raccomandata e' di 4 mguna volta al giorno. La dose puo' essere aumentata a 8 mg una volta al giorno in base alla risposta individuale. La dose massima giornaliera e' di 8 mg. L'effetto completo del trattamento e' stato osservato tra 2 e 8 settimane. Pertanto, si raccomanda di rivalutare l'efficacia per il singolo paziente dopo 8 settimane di terapia. Nei soggetti con normale funzionalita' renale ed epatica sottoposti ad un trattamento concomitante con inibitori potenti del CYP3A4, la dose massima giornaliera deve essere di 4 mg una volta al giorno. Insufficienza renale ed epatica: di seguito sono riportate le raccomandazioni posologiche giornaliere per i soggetti con insufficienza renale ed epatica in assenza ein presenza di una terapia concomitante con inibitori moderati e potenti del CYP3A4. Nessun inibitore del CYP3A4. Insufficienza renale lieve: da 4 a 8 mg (l'incremento della dose deve essere effettuato con cautela); insufficienza renale moderata: da 4 a 8 mg (l'incremento della dose deve essere effettuato con cautela); insufficienza renale grave: 4mg; insufficienza epatica lieve: da 4 a 8 mg (l'incremento della dosedeve essere effettuato con cautela); insufficienza epatica moderata:4 mg. Inibitori moderati del CYP3A4. Insufficienza renale lieve: 4 mg;insufficienza renale moderata: 4 mg; insufficienza renale grave: deveessere evitata; insufficienza epatica lieve: 4 mg; insufficienza epatica moderata: deve essere evitata. Potenti inibitori del CYP3A4. Insufficienza renale lieve: deve essere evitata; insufficienza renale moderata: controindicata; insufficienza renale grave: controindicata; insufficienza epatica lieve: deve essere evitata; insufficienza epatica moderata: controindicata. Controindicato in soggetti con insufficienza grave della funzionalita' epatica. La sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Non cisono dati disponibili. Le compresse devono essere assunte una volta al giorno con un po' di liquido ed inghiottite intere. Puo' essere somministrato con o senza cibo.

CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere dall'umidita'.

AVVERTENZE
Utilizzare con cautela in pazienti con: ostruzione clinicamente significativa del deflusso vescicale a rischio di ritenzione urinaria (ad es. ingrossamento della prostata clinicamente significativo dovuto a iperplasia prostatica benigna); disturbi gastrointestinali ostruttivi (ades. stenosi pilorica); reflusso gastroesofageo e/o assunzione concomitante di medicinali (quali bisfosfonati orali) che possono causare o esacerbare l'esofagite; riduzione della motilita' gastrointestinale; neuropatia autonomica; glaucoma ad angolo chiuso controllato. Si deve usare cautela nel prescrivere fesoterodina o nell'aumentarne la dose inpazienti in cui si prevede un aumento dell'esposizione al metabolita attivo: insufficienza epatica; insufficienza renale; somministrazione concomitante di inibitori potenti o moderati del CYP3A4; somministrazione concomitante di un inibitore potente del CYP2D6. Aumento della dose: nei pazienti con una combinazione di questi fattori, si prevedono ulteriori incrementi dell'esposizione al farmaco. E' probabile che si verifichino reazioni avverse associate ad antimuscarinici, dose-dipendenti. Nelle popolazioni di pazienti in cui la dose puo' essere aumentataad 8 mg una volta al giorno, l'aumento della dose deve essere preceduto da una valutazione della risposta individuale e della tollerabilita'. Prima di considerare qualsiasi trattamento con farmaci antimuscarinici devono essere escluse eventuali cause organiche. La sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state ancora accertate in pazienti coniperattivita' del detrusore di origine neurogena. Altre cause di minzione frequente (trattamento dello scompenso cardiaco o malattia renale)devono essere valutate prima di iniziare il trattamento con fesoterodina. In presenza di infezione delle vie urinarie, deve essere adottatoun approccio medico adeguato/deve essere avviata una terapia antibatterica. Angioedema: con fesoterodina e' stato segnalato angioedema, chesi e' verificato in alcuni casi dopo la prima dose. Se si manifesta angioedema, deve essere interrotto il trattamento con fesoterodina e deve essere prontamente instaurata una terapia appropriata. Induttori potenti del CYP3A4 L'uso concomitante di fesoterodina e di un induttorepotente del CYP3A4 (ad es. carbamazepina, rifampicina, fenobarbital, fenitoina, erba di S. Giovanni) non e' raccomandato. Prolungamento dell'intervallo QT: deve essere impiegato con cautela in pazienti a rischio di un prolungamento dell'intervallo QT (ad es. ipokaliemia, bradicardia e somministrazione concomitante di medicinali che prolungano l'intervallo QT) e con storia di malattie cardiache pre-esistenti correlate(ad es. ischemia miocardica, aritmia, scompenso cardiaco congestizio). Questo si applica in particolare in caso di assunzione di inibitoripotenti del CYP3A4. Le compresse a rilascio prolungato contengono lattosio.

INTERAZIONI
Si deve usare cautela in caso di somministrazione concomitante di fesoterodina con altri antimuscarinici e medicinali con proprieta' anticolinergiche (ad es. amantadina, antidepressivi triciclici, alcuni neurolettici) poiche' cio' puo' comportare effetti terapeutici ed effetti indesiderati piu' pronunciati (ad es. stipsi, secchezza della bocca, sonnolenza, ritenzione urinaria). Fesoterodina puo' ridurre l'effetto deimedicinali che stimolano la motilita' del tratto gastrointestinale, come ad esempio la metoclopramide. Interazioni farmacocinetiche: i datiin vitro dimostrano che, a concentrazioni plasmatiche clinicamente rilevanti, il metabolita attivo di fesoterodina non inibisce il CYP1A2,2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 o 3A4 e non induce il CYP1A2, 2B6, 2C9,2C19 o 3A4. E' pertanto improbabile che fesoterodina alteri la clearance dei medicinali che vengono metabolizzati da questi enzimi. Inibitori potenti del CYP3A4: a seguito di inibizione del CYP3A4 per somministrazione concomitante di ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, i valori di C max e AUC del metabolita attivo di fesoterodina sono aumentati rispettivamente di 2,0 e 2,3 volte nei metabolizzatori rapidi del CYP2D6, e di 2,1 e 2,5 volte nei metabolizzatori lenti del CYP2D6. Pertanto la dose massima di fesoterodina deve essere limitata a 4 mg se somministrata contemporaneamente agli inibitori potenti del CYP3A4 (ad es. atazanavir, claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir (e tutti i trattamenti con inibitoridelle proteasi potenziati con ritonavir), saquinavir e telitromicina.Inibitori moderati del CYP3A4: a seguito del blocco del CYP3A4 per somministrazione concomitante di fluconazolo, inibitore moderato del CYP3A4, alla dose di 200 mg due volte al giorno per 2 giorni, i valori diCmax e AUC del metabolita attivo di fesoterodina sono aumentati rispettivamente di circa 19% e 27%. Non si raccomanda alcun aggiustamento della dose in presenza degli inibitori moderati del CYP3A4 (ad es. eritromicina, fluconazolo, diltiazem, verapamil e succo di pompelmo). Inibitori deboli del CYP3A4: l'effetto degli inibitori deboli del CYP3A4 (ad es cimetidina), non e' stato esaminato; non e' previsto che ecceda quello degli inibitori moderati. Induttori del CYP3A4 A seguito dell'induzione del CYP3A4 per somministrazione concomitante di rifampicina 600 mg una volta al giorno, i valori di Cmax e AUC del metabolita attivodi fesoterodina sono diminuiti rispettivamente di circa il 70% e 75%dopo somministrazione orale di fesoterodina 8 mg. L'induzione del CYP3A4 puo' portare a livelli plasmatici subterapeutici. L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 (ad es. carbamazepina, rifampicina, fenobarbital, fenitoina, erba di S. Giovanni) non e' raccomandato. Inibitori del CYP2D6: l'interazione con inibitori del CYP2D6 non e' stata testataclinicamente. I valori medi di Cmax e AUC del metabolita attivo sonorispettivamente 1,7 e 2,0 volte superiori nei metabolizzatori lenti del CYP2D6 rispetto ai metabolizzatori rapidi. La somministrazione concomitante di un inibitore potente del CYP2D6 puo' portare ad un aumentodell'esposizione al farmaco e ad un incremento degli eventi avversi. Puo' essere necessaria una riduzione della dose a 4 mg. Contraccettiviorali: fesoterodina non pregiudica la soppressione dell'ovulazione indotta dalla contraccezione ormonale per uso orale. In presenza di fesoterodina non si verificano cambiamenti nelle concentrazioni plasmatichedi contraccettivi orali di tipo combinato contenenti etinilestradioloe levonorgestrel. Warfarin: uno studio clinico su volontari sani ha evidenziato che la monosomministrazione giornaliera di fesoterodina 8 mg non ha alcun effetto significativo sulla farmacocinetica o sull'attivita' anticoagulante di una dose singola di warfarin. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI
Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100,< 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), rara (>= 1/10.000, < 1/1.000). Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezioni delle vie urinarie. Disturbi psichiatrici. Raro: stato confusionale. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea; non comune: disgeusia, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: secchezza oculare; non comune: vista offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: secchezza della gola; non comune: dolore faringolaringeo, tosse, secchezza nasale.Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza della bocca; comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, stipsi, nausea; non comune:fastidio addominale, flatulenza, reflusso gastroesofageo. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento di ALT, aumento di GGT. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, secchezza cutanea, prurito; raro: angioedema, orticaria. Patologie renali e urinarie.Comune: disuria; non comune: ritenzione urinaria (inclusi sensazione di ritenzione di urina, disturbi della minzione), difficolta' inizialealla minzione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Non comune: astenia. In studi clinici condotti confesoterodina, sono stati riportati aumenti elevati degli enzimi epatici con una frequenza di insorgenza non diversa da quella del gruppo trattato con placebo. La relazione con il trattamento a base di fesoterodina non e' chiara. Sono stati eseguiti elettrocardiogrammi su 782 pazienti trattati con 4 mg di fesoterodina, 785 con 8 mg di fesoterodina,222 con 12 mg di fesoterodina e 780 con placebo. Nei pazienti trattaticon fesoterodina, l'intervallo QT corretto per la frequenza cardiacanon differiva da quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Itassi di incidenza di QTc >= 500 ms successivi al basale o di aumentodi QTc >= 60 ms sono pari a 1,9%, 1,3%, 1,4% e 1,5% rispettivamente per fesoterodina 4 mg, 8 mg, 12 mg e placebo. La rilevanza clinica di questi dati dipendera' dai fattori di rischio individuali e dalla suscettibilita' del singolo paziente. Nella fase post-marketing, sono statidescritti casi di ritenzione urinaria che hanno richiesto la cateterizzazione, generalmente nella prima settimana di trattamento con fesoterodina. Questi casi hanno interessato principalmente soggetti anziani (eta' >= 65 anni) di sesso maschile con un'anamnesi che riconduceva adiperplasia prostatica benigna. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di fesoterodina in donne in gravidanza. Gli studi sulla tossicita' riproduttiva eseguiti con fesoterodina su animali evidenziano una embriotossicita' minima. In studidi riproduzione su animali, la somministrazione orale di fesoterodinaa topi e conigli in gravidanza durante l'organogenesi ha provocato fetotossicita' a esposizioni materne, rispettivamente 6 e 3 volte superiori rispetto alla dose massima raccomandata per l'uomo (MRHD) in baseall'AUC. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. L'impiego non e' raccomandato durante la gravidanza. Non e' noto se fesoterodina e i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano; pertanto, siraccomanda di non allattare durante il trattamento con il farmaco. Nonsono stati condotti studi clinici per valutare l'effetto di fesoterodina sulla fertilita' nell'uomo. Nei topi con esposizioni superiori dicirca 5 -19 volte rispetto alla MRHD e' stato osservato un effetto sulla fertilita' femminile, tuttavia, le implicazioni cliniche di questirisultati sugli animali non sono note. Le donne in eta' fertile devonoessere messe a conoscenza della mancanza di dati sulla fertilita' nell'uomo, e il farmaco deve essere prescritto solo dopo aver valutato irischi e i benefici individuali.
Specifiche
Domande e risposte (0)
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