Doc Generici Triazolam 20 Compresse 0,25 Mg
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- Codice articolo: 036216087
Descrizione
DENOMINAZIONE
TRIAZOLAM DOC GENERICI COMPRESSE
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 0,125 o 0,25 mg di triazolam.
ECCIPIENTI
Una compressa da 0,125 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico,sodio benzoato (E 211), amido di mais, magnesio stearato, indigotina(E132), eritrosina (E127), ossido di alluminio idrato. Una compressa da 0,25 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico, sodio benzoato(E 211), amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E132), ossido di alluminio idrato.
INDICAZIONI
Trattamento a breve dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo; ipersensibilita' alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Triazolam e' controindicatoanche in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave, gravidanzae allattamento. La somministrazione concomitante di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, nefazodone e efavirenz e' controindicata.
POSOLOGIA
La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Generalmente tale durata varia da alcuni giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo ditrattamento; in tal caso, e' necessario rivalutare la condizione delpaziente. Il trattamento deve essere iniziato con la dose consigliatapiu' bassa. La dose massima non deve essere superata. Posologia Adulti. 0,125 - 0,25 mg. Anziani: 0,125 mg. Pazienti con funzionalita' epatica e/o renale alterata: 0,125 mg. Il trattamento deve essere iniziatoalla minima dose raccomandata. Modo di somministrazione. Il farmaco vaingerito senza masticare con un po' di acqua o altro liquido prima dicoricarsi.
CONSERVAZIONE
Nessuna.
AVVERTENZE
Deve essere usata cautela nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. In pazienti con funzione respiratoria compromessa, sono state riportate come poco frequenti depressione respiratoria e apnea. Le benzodiazepine producono un effetto additivo quando somministrate in concomitanza con alcool o altri deprimenti del SNC.L'assunzione concomitante con alcool non e' raccomandata. Triazolam deve essere usato con cautela quando combinato con deprimenti del SNC.Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela nei pazienti con storia di abuso di alcool o droga. Tolleranza. Si puo' verificare una certa riduzione degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo un usoripetuto per alcune settimane. Dipendenza L'uso delle benzodiazepine puo' portare a dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta in funzione del dosaggio e della durata del trattamento; e' inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o di droghe. Triazolam deve in primo luogo essere usato per il trattamento occasionale a breve termine dell'insonnia, in genere fino a 7-10 giorni. L'uso superiore alle due settimane richiede una valutazione completa del paziente. Sintomi da sospensione: una volta sviluppata la dipendenza, l'interruzione brusca del trattamento provochera'sintomi da sospensione. Questi possono includere: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilita'. In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico,allucinazioni o attacchi epilettici. Insonnia di rimbalzo. L'insonniadi rimbalzo e' una sindrome transitoria in cui l'indicazione per il trattamento (insonnia) che aveva portato al trattamento con la benzodiazepina si ripresenta, con maggior gravita' rispetto a prima, alla sospensione della terapia. Essa puo' essere accompagnata da altre reazioniquali cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiorein seguito ad un'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio. Sebbene le benzodiazepine non siano depressogene, possono essere associate a depressione mentale, chepuo' o non puo' essere associata all'idea di suicidio o con effettivitentativi di suicidio. Questo avviene in maniera insolita e imprevedibile. Quindi triazolam deve essere usato con cautela e la quantita' prescritta deve essere limitata nei pazienti con segni e sintomi di disturbi depressivi o tendenze suicide. Amnesia Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Il piu' delle volte questo effetto si manifesta diverse ore dopo l'assunzione del farmaco e quindi per ridurretale rischio, si deve accertare che i pazienti possano avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore. Deve essere usata cautela nei pazienti anziani e debilitati. Negli anziani e/o nei pazienti debilitati,e' raccomandato che il trattamento con triazolam sia iniziato con 0,125 mg per diminuire la possibilita' che si sviluppino un'eccessiva sedazione, capogiri o compromissione della coordinazione. Negli altri adulti la dose raccomandata e' 0,25 mg. Rischio dall'uso concomitante dioppioidi. L'uso concomitante di triazolam ed oppioidi puo' causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi, quali benzodiazepine o analoghi come triazolam, e oppiacei, deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere triazolam in concomitanza agli oppioidi, deve essere usata la dose efficace piu' bassa e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essereattentamente valutati per i segni e i sintomi sia di depressione respiratoria sia di sedazione. A tale riguardo, e' fortemente raccomandatodi informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (se possibile) di prestare attenzione a questi sintomi. Popolazione pediatrica. L'uso di triazolam non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni d'eta' a causa di insufficienti dati su sicurezza ed efficacia. Reazioni Psichiatriche e "Paradosse". Durante l'uso di benzodiazepine si possono verificare: irrequietezza, agitazione,irritabilita', aggressivita', delusione, allucinazioni, collera, incubi, psicosi, alterazioni del comportamento e altri effetti avversi comportamentali. All'insorgere di questi effetti, l'uso del farmaco deveessere sospeso. La comparsa di tali reazioni e' piu' frequente nei bambini e negli anziani. Eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno, come ad esempio sonnolenza durante la guida (ovvero,quando si guida mentre non si e' pienamente vigili dopo aver assuntoun ipnotico-sedativo, con amnesia dell'evento) sono stati segnalati inpazienti che non erano perfettamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, incluso triazolam. Questi ed altri eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno possono verificarsi con ipnotici sedativi, incluso il triazolam assunto da solo a dosi terapeutiche. Il consumo di alcool ed altre sostanze che deprimono il SistemaNervoso Centrale insieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, cosi' come gli ipnotici-sedativi assunti a dosi superiori la massima dose raccomandata. A causa del rischio per ilpaziente e per la comunita', l'interruzione del trattamento con ipnotici-sedativi deve essere fortemente preso in considerazione nei pazienti che riportano tali eventi. Reazioni anafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi, inclusi rari casi fatali di anafilassi, sono stati segnalati in pazienti in trattamento con triazolam. Casi di angioedema, incluso quello della lingua, della glottide, o della laringe sono statiriportati in pazienti che avevano assunto la prima dose o dosi successive di ipnotici-sedativi, incluso il triazolam. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio,non devono assumere questo medicinale. Le compresse contengono meno di1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' sono essenzialmente "senza sodio". Le compresse contengono 0,15 mg di sodio benzoato (E 211) per compressa.
INTERAZIONI
Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando triazolam e' somministrato insieme a medicinali che interferiscono con il suo metabolismo. Sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici (in particolare il citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione di triazolame potenziarne l'attivita'. Dati provenienti da studi clinici con triazolam, studi in vitro con triazolam, e studi clinici con sostanze metabolizzate in modo simile a triazolam forniscono l'evidenza per diversigradi di interazione e sulla possibile interazione di triazolam con uncerto numero di medicinali. Sulla base dei gradi di interazione e sultipo di dati disponibili, vengono fatte le seguenti raccomandazioni:la somministrazione concomitante di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, e nefazodone e' controindicata; la somministrazione concomitante di triazolam con altri antifungini di tipo azolico non e' raccomandata; cautela e una considerazione riguardo la riduzione della dose sono raccomandate quando triazolam e' somministrato in concomitanza con cimetidina o antibiotici macrolidici come eritromicina, claritromicinae troleandomicina; cautela e' raccomandata quando triazolam e' somministrato in concomitanza con isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, diltiazem e verapamil ; i contraccettivi orali e imatinib possono portare a un potenziamento degli effetti clinici di triazolam a causa dell'inibizione dell'isoenzima CYP3A4. Cautela e' quindi raccomandata in caso di uso concomitante con triazolam; rifampicina e carbamazepina causano l'induzione di CYP3A4. Quindi, l'effetto di triazolam puo'risultare significativamente diminuito durante la terapia con rifampicina o carbamazepina. I pazienti devono essere spostati verso un ipnotico alternativo, che sia principalmente eliminato, come glucuronide. Leinterazioni che coinvolgono gli inibitori delle proteasi dell'HIV (per esempio ritonavir) e triazolam sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir hanno comportato un'ampia compromissione della clearance di triazolam, un prolungamento della sua emivita e un aumentodegli effetti clinici. Tuttavia, in caso di esposizione prolungata aritonavir, l'induzione di CYP3A compensa questa inibizione. Questa interazione richiedera' una riduzione della dose o l'interruzione del trattamento con triazolam. Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo di triazolam e puo' causare effetti pericolosi per la vita, come sedazione prolungata e depressione respiratoria. Come precauzione, il trattamento concomitante e' controindicato di conseguenza. - Aprepitant: puo' verificarsi l'aumento degli effetti clinici in caso di uso concomitante con triazolam a causa dell'inibizione dell'enzima CYP3A4. Questa interazione puo' richiedere una diminuzione della dose di triazolam. Lebenzodiazepine producono un effetto additivo se somministrate contemporaneamente con alcol o altri deprimenti del SNC. L'assunzione concomitante con alcool non e' raccomandata. Triazolam deve essere usato concautela quando combinato con deprimenti del SNC. L'aumento degli effetti centrali depressivi puo' verificarsi in caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, prodotti antiepilettici, anestetici esedativi antistaminici. In caso di analgesici narcotici puo' verificarsi anche aumento dell'euforia che puo' portare ad un aumento della dipendenza psichica. Oppiodi. L'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o analoghi con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento concomitante devono essere limitate. E' stato mostrato un aumento della biodisponibilita' di triazolam quando assunto in concomitanza con succodi pompelmo.
EFFETTI INDESIDERATI
Reazioni avverse. Frequenza delle reazioni avverse osservate negli studi clinici controllati con placebo e nell'esperienza post- marketing con frequenza non nota. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico, reazione anafilattoide, angioedema, edema allergico,ipersensibilità. Disturbi psichiatrici. Non comune: stato confusionale, insonnia; non nota: aggressività, allucinazioni, sonnambulismo, amnesia anterograda, irrequietezza, agitazione, irritabilità, delusione, rabbia, incubi, psicosi, comportamenti inappropriati. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, capogiri, atassia, cefalea; non comune: disturbi della memoria; non nota: sincope, sedazione, riduzione del livello di coscienza, disturbi del linguaggio, disturbi nell'attenzione, disgeusia. Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della vista. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota:nei pazienti con funzionalità respiratoria compromessa: depressione respiratoria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Raro: miastenia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: alterazioni della libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: cadute. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I dati riguardanti la teratogenicita' e gli effetti sullo sviluppo postnatale e i comportamenti che seguono il trattamento con le benzodiazepine sono contraddittori. C'e' evidenza da alcuni studi iniziali con gli altri membri della classe delle benzodiazepine che l'esposizione nell'utero puo' essere associata a malformazioni. Studi successivi con il gruppo di medicinali delle benzodiazepine non hanno fornito alcuna chiara evidenza di qualche tipo di difetto. Neonati esposti alle benzodiazepine durante l'ultimo trimestre di gravidanza o durante il travaglio hanno riportato la comparsa o della sindrome dell'ipotonia del lattante o dei sintomi da astinenza neonatale. Se triazolam e' usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta mentre sta prendendotriazolam, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto. Triazolam non deve essere usato nelle madri che allattanoal seno.
TRIAZOLAM DOC GENERICI COMPRESSE
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 0,125 o 0,25 mg di triazolam.
ECCIPIENTI
Una compressa da 0,125 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico,sodio benzoato (E 211), amido di mais, magnesio stearato, indigotina(E132), eritrosina (E127), ossido di alluminio idrato. Una compressa da 0,25 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico, sodio benzoato(E 211), amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E132), ossido di alluminio idrato.
INDICAZIONI
Trattamento a breve dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo; ipersensibilita' alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Triazolam e' controindicatoanche in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave, gravidanzae allattamento. La somministrazione concomitante di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, nefazodone e efavirenz e' controindicata.
POSOLOGIA
La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Generalmente tale durata varia da alcuni giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo ditrattamento; in tal caso, e' necessario rivalutare la condizione delpaziente. Il trattamento deve essere iniziato con la dose consigliatapiu' bassa. La dose massima non deve essere superata. Posologia Adulti. 0,125 - 0,25 mg. Anziani: 0,125 mg. Pazienti con funzionalita' epatica e/o renale alterata: 0,125 mg. Il trattamento deve essere iniziatoalla minima dose raccomandata. Modo di somministrazione. Il farmaco vaingerito senza masticare con un po' di acqua o altro liquido prima dicoricarsi.
CONSERVAZIONE
Nessuna.
AVVERTENZE
Deve essere usata cautela nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. In pazienti con funzione respiratoria compromessa, sono state riportate come poco frequenti depressione respiratoria e apnea. Le benzodiazepine producono un effetto additivo quando somministrate in concomitanza con alcool o altri deprimenti del SNC.L'assunzione concomitante con alcool non e' raccomandata. Triazolam deve essere usato con cautela quando combinato con deprimenti del SNC.Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela nei pazienti con storia di abuso di alcool o droga. Tolleranza. Si puo' verificare una certa riduzione degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo un usoripetuto per alcune settimane. Dipendenza L'uso delle benzodiazepine puo' portare a dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta in funzione del dosaggio e della durata del trattamento; e' inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o di droghe. Triazolam deve in primo luogo essere usato per il trattamento occasionale a breve termine dell'insonnia, in genere fino a 7-10 giorni. L'uso superiore alle due settimane richiede una valutazione completa del paziente. Sintomi da sospensione: una volta sviluppata la dipendenza, l'interruzione brusca del trattamento provochera'sintomi da sospensione. Questi possono includere: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilita'. In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico,allucinazioni o attacchi epilettici. Insonnia di rimbalzo. L'insonniadi rimbalzo e' una sindrome transitoria in cui l'indicazione per il trattamento (insonnia) che aveva portato al trattamento con la benzodiazepina si ripresenta, con maggior gravita' rispetto a prima, alla sospensione della terapia. Essa puo' essere accompagnata da altre reazioniquali cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiorein seguito ad un'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio. Sebbene le benzodiazepine non siano depressogene, possono essere associate a depressione mentale, chepuo' o non puo' essere associata all'idea di suicidio o con effettivitentativi di suicidio. Questo avviene in maniera insolita e imprevedibile. Quindi triazolam deve essere usato con cautela e la quantita' prescritta deve essere limitata nei pazienti con segni e sintomi di disturbi depressivi o tendenze suicide. Amnesia Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Il piu' delle volte questo effetto si manifesta diverse ore dopo l'assunzione del farmaco e quindi per ridurretale rischio, si deve accertare che i pazienti possano avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore. Deve essere usata cautela nei pazienti anziani e debilitati. Negli anziani e/o nei pazienti debilitati,e' raccomandato che il trattamento con triazolam sia iniziato con 0,125 mg per diminuire la possibilita' che si sviluppino un'eccessiva sedazione, capogiri o compromissione della coordinazione. Negli altri adulti la dose raccomandata e' 0,25 mg. Rischio dall'uso concomitante dioppioidi. L'uso concomitante di triazolam ed oppioidi puo' causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi, quali benzodiazepine o analoghi come triazolam, e oppiacei, deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere triazolam in concomitanza agli oppioidi, deve essere usata la dose efficace piu' bassa e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essereattentamente valutati per i segni e i sintomi sia di depressione respiratoria sia di sedazione. A tale riguardo, e' fortemente raccomandatodi informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (se possibile) di prestare attenzione a questi sintomi. Popolazione pediatrica. L'uso di triazolam non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni d'eta' a causa di insufficienti dati su sicurezza ed efficacia. Reazioni Psichiatriche e "Paradosse". Durante l'uso di benzodiazepine si possono verificare: irrequietezza, agitazione,irritabilita', aggressivita', delusione, allucinazioni, collera, incubi, psicosi, alterazioni del comportamento e altri effetti avversi comportamentali. All'insorgere di questi effetti, l'uso del farmaco deveessere sospeso. La comparsa di tali reazioni e' piu' frequente nei bambini e negli anziani. Eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno, come ad esempio sonnolenza durante la guida (ovvero,quando si guida mentre non si e' pienamente vigili dopo aver assuntoun ipnotico-sedativo, con amnesia dell'evento) sono stati segnalati inpazienti che non erano perfettamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, incluso triazolam. Questi ed altri eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno possono verificarsi con ipnotici sedativi, incluso il triazolam assunto da solo a dosi terapeutiche. Il consumo di alcool ed altre sostanze che deprimono il SistemaNervoso Centrale insieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, cosi' come gli ipnotici-sedativi assunti a dosi superiori la massima dose raccomandata. A causa del rischio per ilpaziente e per la comunita', l'interruzione del trattamento con ipnotici-sedativi deve essere fortemente preso in considerazione nei pazienti che riportano tali eventi. Reazioni anafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi, inclusi rari casi fatali di anafilassi, sono stati segnalati in pazienti in trattamento con triazolam. Casi di angioedema, incluso quello della lingua, della glottide, o della laringe sono statiriportati in pazienti che avevano assunto la prima dose o dosi successive di ipnotici-sedativi, incluso il triazolam. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio,non devono assumere questo medicinale. Le compresse contengono meno di1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' sono essenzialmente "senza sodio". Le compresse contengono 0,15 mg di sodio benzoato (E 211) per compressa.
INTERAZIONI
Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando triazolam e' somministrato insieme a medicinali che interferiscono con il suo metabolismo. Sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici (in particolare il citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione di triazolame potenziarne l'attivita'. Dati provenienti da studi clinici con triazolam, studi in vitro con triazolam, e studi clinici con sostanze metabolizzate in modo simile a triazolam forniscono l'evidenza per diversigradi di interazione e sulla possibile interazione di triazolam con uncerto numero di medicinali. Sulla base dei gradi di interazione e sultipo di dati disponibili, vengono fatte le seguenti raccomandazioni:la somministrazione concomitante di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, e nefazodone e' controindicata; la somministrazione concomitante di triazolam con altri antifungini di tipo azolico non e' raccomandata; cautela e una considerazione riguardo la riduzione della dose sono raccomandate quando triazolam e' somministrato in concomitanza con cimetidina o antibiotici macrolidici come eritromicina, claritromicinae troleandomicina; cautela e' raccomandata quando triazolam e' somministrato in concomitanza con isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, diltiazem e verapamil ; i contraccettivi orali e imatinib possono portare a un potenziamento degli effetti clinici di triazolam a causa dell'inibizione dell'isoenzima CYP3A4. Cautela e' quindi raccomandata in caso di uso concomitante con triazolam; rifampicina e carbamazepina causano l'induzione di CYP3A4. Quindi, l'effetto di triazolam puo'risultare significativamente diminuito durante la terapia con rifampicina o carbamazepina. I pazienti devono essere spostati verso un ipnotico alternativo, che sia principalmente eliminato, come glucuronide. Leinterazioni che coinvolgono gli inibitori delle proteasi dell'HIV (per esempio ritonavir) e triazolam sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir hanno comportato un'ampia compromissione della clearance di triazolam, un prolungamento della sua emivita e un aumentodegli effetti clinici. Tuttavia, in caso di esposizione prolungata aritonavir, l'induzione di CYP3A compensa questa inibizione. Questa interazione richiedera' una riduzione della dose o l'interruzione del trattamento con triazolam. Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo di triazolam e puo' causare effetti pericolosi per la vita, come sedazione prolungata e depressione respiratoria. Come precauzione, il trattamento concomitante e' controindicato di conseguenza. - Aprepitant: puo' verificarsi l'aumento degli effetti clinici in caso di uso concomitante con triazolam a causa dell'inibizione dell'enzima CYP3A4. Questa interazione puo' richiedere una diminuzione della dose di triazolam. Lebenzodiazepine producono un effetto additivo se somministrate contemporaneamente con alcol o altri deprimenti del SNC. L'assunzione concomitante con alcool non e' raccomandata. Triazolam deve essere usato concautela quando combinato con deprimenti del SNC. L'aumento degli effetti centrali depressivi puo' verificarsi in caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, prodotti antiepilettici, anestetici esedativi antistaminici. In caso di analgesici narcotici puo' verificarsi anche aumento dell'euforia che puo' portare ad un aumento della dipendenza psichica. Oppiodi. L'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o analoghi con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento concomitante devono essere limitate. E' stato mostrato un aumento della biodisponibilita' di triazolam quando assunto in concomitanza con succodi pompelmo.
EFFETTI INDESIDERATI
Reazioni avverse. Frequenza delle reazioni avverse osservate negli studi clinici controllati con placebo e nell'esperienza post- marketing con frequenza non nota. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico, reazione anafilattoide, angioedema, edema allergico,ipersensibilità. Disturbi psichiatrici. Non comune: stato confusionale, insonnia; non nota: aggressività, allucinazioni, sonnambulismo, amnesia anterograda, irrequietezza, agitazione, irritabilità, delusione, rabbia, incubi, psicosi, comportamenti inappropriati. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, capogiri, atassia, cefalea; non comune: disturbi della memoria; non nota: sincope, sedazione, riduzione del livello di coscienza, disturbi del linguaggio, disturbi nell'attenzione, disgeusia. Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della vista. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota:nei pazienti con funzionalità respiratoria compromessa: depressione respiratoria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Raro: miastenia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: alterazioni della libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: cadute. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I dati riguardanti la teratogenicita' e gli effetti sullo sviluppo postnatale e i comportamenti che seguono il trattamento con le benzodiazepine sono contraddittori. C'e' evidenza da alcuni studi iniziali con gli altri membri della classe delle benzodiazepine che l'esposizione nell'utero puo' essere associata a malformazioni. Studi successivi con il gruppo di medicinali delle benzodiazepine non hanno fornito alcuna chiara evidenza di qualche tipo di difetto. Neonati esposti alle benzodiazepine durante l'ultimo trimestre di gravidanza o durante il travaglio hanno riportato la comparsa o della sindrome dell'ipotonia del lattante o dei sintomi da astinenza neonatale. Se triazolam e' usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta mentre sta prendendotriazolam, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto. Triazolam non deve essere usato nelle madri che allattanoal seno.
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