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Msd Italia Varivax 1 Flacone Polvere 0,5 Ml + 1 Siringa Solvente + 2 Aghi

Msd Italia Varivax 1 Flacone Polvere 0,5 Ml + 1 Siringa Solvente + 2 Aghi

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  • Codice articolo: 035032061
Descrizione
DENOMINAZIONE
VARIVAX POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA VACCINO DELLA VARICELLA (VIVO)

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Vaccini virali - virus della varicella.

PRINCIPI ATTIVI
Dopo la ricostituzione, una dose (0,5 mL) contiene: virus della varicella ceppo Oka/Merck (vivo, attenuato) >= 1.350 UFP. Prodotto in cellule diploidi umane (MRC-5). UFP = Unita' formanti placca Questo vaccinopuo' contenere quantita' in tracce di neomicina.

ECCIPIENTI
Polvere: saccarosio, gelatina idrolizzata, urea, sodio cloruro, sodioglutammato, sodio fosfato dibasico anidro, potassio fosfato monobasico, potassio cloruro. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI
VARIVAX e' indicato per la vaccinazione contro la varicella in soggetti di eta' pari o superiore ai 12 mesi (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). VARIVAX puo' essere somministrato a bambini di eta' pari o superiore a 9mesi in circostanze particolari, come ad esempio per allineamento aiprogrammi di vaccinazione nazionali o in casi di epidemia (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1). VARIVAX puo' anche essere somministrato ai soggetti suscettibili che sono stati esposti alla varicella. La vaccinazione entro 3 giorni dall'esposizione puo' prevenire un'infezione clinicamente evidente o modificare il corso dell'infezione. Inoltre, dati limitati indicano che la vaccinazione fino a 5 giorni dopo l'esposizionealla varicella puo' modificare il corso dell'infezione (vedere paragrafo 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' a qualsiasi vaccino della varicella o ad uno qualsiasi degli eccipienti o alla neomicina (che puo' essere presente come traccia residua). Soggetti con discrasie ematiche, leucemie, linfomi di qualunque tipo o altre neoplasie maligne del sistema ematopoietico e linfatico. Soggetti in terapia immunosoppressiva (comprese dosi elevatedi corticosteroidi). Grave immunodeficienza umorale o cellulare (primaria o acquisita), ad es., immunodeficienza combinata grave, agammaglobulinemia e AIDS o infezione da HIV sintomatica, oppure una percentualeeta'-specifica di linfociti T CD4+ in bambini di eta' inferiore a 12mesi: CD4+ <25%; in bambini di eta' compresa tra i 12-35 mesi: CD4+ <20%; in bambini di eta' compresa tra i 36-59 mesi: CD4+ <15%. Soggetticon anamnesi familiare di immunodeficienza congenita o ereditaria, a meno che non sia dimostrata l'immunocompetenza del soggetto da vaccinare. Tubercolosi attiva non trattata. Qualunque malattia con febbre >38,5 gradi C; tuttavia, una febbre con temperatura piu' bassa non rappresenta di per se' una controindicazione alla vaccinazione. Gravidanza. Inoltre la gravidanza deve essere evitata nel primo mese successivo alla vaccinazione.

POSOLOGIA
Posologia. L'impiego del medicinale deve basarsi sulle raccomandazioniufficiali. Soggetti di eta' inferiore a 9 mesi. Il farmaco non deve essere somministrato a soggetti di eta' inferiore a 9 mesi. Soggetti dieta' pari o superiore ai 9 mesi. Per assicurare una protezione ottimale contro la varicella, i soggetti devono ricevere due dosi del medicinale. Soggetti di eta' compresa tra i 9 e i 12 mesi Nei casi in cui lavaccinazione e' iniziata in soggetti di eta' compresa tra i 9 e i 12mesi, tali soggetti devono ricevere due dosi di vaccino, somministratead un intervallo minimo di 3 mesi l'una dall'altra. Soggetti di eta'compresa tra 12 mesi e 12 anni. Per soggetti di eta' compresa tra 12 mesi e 12 anni, deve intercorrere almeno un mese tra la prima e la seconda dose. Nota: le raccomandazioni ufficiali applicabili possono variare in merito alla necessita' di una o due dosi e all'intervallo compreso tra le dosi di vaccini contenenti la varicella. Soggetti di eta' compresa tra 12 mesi e 12 anni con infezione asintomatica da HIV [classeCDC 1] con percentuale eta'-specifica di linfociti T CD4+ >= 25% devono ricevere due dosi somministrate a distanza di 12 settimane l'una dall'altra. Soggetti di eta' pari o superiore a 13 anni; soggetti di eta' pari o superiore a 13 anni devono ricevere due dosi somministrate adistanza di 4-8 settimane l'una dall'altra. Se l'intervallo tra le dosi supera le 8 settimane, la seconda dose deve essere somministrata appena possibile. Sono disponibili dati sull'efficacia protettiva fino a9 anni dopo la vaccinazione. Tuttavia, la necessita' di una dose di richiamo non e' stata finora stabilita. Se il famaco deve essere somministrato a soggetti sieronegativi prima di un periodo programmato o possibile nel futuro di immunosoppressione (come chi e' in attesa di trapianto d'organo o in remissione da una malattia maligna), lo schema vaccinale deve tenere in considerazione l'intervallo trascorso dopo la seconda dose prima della massima protezione attesa. Non vi sono dati sull'efficacia protettiva o sulla risposta immunitaria al medicinale in persone sieronegative di eta' superiore ai 65 anni. Modo di somministrazione. Il vaccino deve essere iniettato per via intramuscolare (i.m.) osottocutanea (s.c.). I siti di iniezione preferiti sono la regione antero-laterale della coscia nei bambini piu' piccoli e la regione deltoidea nei bambini piu' grandi, negli adolescenti e negli adulti. Il vaccino deve essere somministrato per via sottocutanea nei pazienti affetti da trombocitopenia o qualsiasi altro disturbo della coagulazione. NON INIETTARE IL VACCINO PER VIA ENDOVASCOLARE.

CONSERVAZIONE
Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinaledalla luce. Non congelare.

AVVERTENZE
Tracciabilita'. Al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinalibiologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministratodevono essere chiaramente registrati. Come per tutti i vaccini iniettabili, un adeguato trattamento e una supervisione medica devono sempreessere prontamente disponibili nel caso di una rara reazione anafilattica a seguito della somministrazione del vaccino. Come per altri vaccini, vi e' la possibilita' che si verifichino reazioni di ipersensibilita', non solo verso il principio attivo, ma anche verso gli altri eccipienti, o alla neomicina (che puo' essere presente come traccia residua). Come per altri vaccini, il medicinale non protegge completamente tutti i soggetti dalla varicella naturalmente acquisita. Studi clinicihanno solo accertato l'efficacia a partire da 6 settimane dopo la somministrazione di una singola dose in soggetti sani fino a 12 anni di eta', o da 6 settimane dopo la somministrazione della seconda dose in soggetti di eta' superiore. La vaccinazione puo' essere considerata in pazienti con immunodeficienze selezionate laddove i benefici superano irischi (ad es., pazienti affetti da HIV asintomatico, carenze delle sottoclassi di IgG, neutropenia congenita, malattia granulomatosa cronica e patologie da deficit del complemento). Pazienti immunocompromessiche non hanno alcuna controindicazione per questa vaccinazione possono non rispondere come i pazienti immunocompetenti; pertanto, alcuni diquesti pazienti possono dunque contrarre la varicella in caso di contatto, nonostante un'appropriata somministrazione del vaccino. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per identificare i sintomi della varicella. Coloro che ricevono il vaccino devono evitare l'uso di salicilati per le 6 settimane successive alla vaccinazione. Trasmissione. La trasmissione del virus vaccinale della varicella (ceppo Oka/Merck) che determina infezione da varicella, compresa malattia disseminata, puo' verificarsi raramente da individui vaccinati (sia che sviluppino sia che non sviluppino un'eruzione cutanea simile a varicella)ad individui suscettibili alla varicella, compresi quelli sani, cosi'come ad individui ad alto rischio. Pertanto, coloro che ricevono il vaccino devono cercare di evitare, per quanto possibile, di venire a stretto contatto con soggetti suscettibili ad alto rischio fino a 6 settimane dopo la vaccinazione. Quando il contatto con soggetti ad alto rischio e' inevitabile, prima di procedere alla vaccinazione, deve essere accuratamente valutato il rischio potenziale di trasmissione del virus vaccinale rispetto al rischio di contrarre e trasmettere il virus selvaggio della varicella. I soggetti suscettibili ad alto rischio comprendono: soggetti immunocompromessi; donne in gravidanza senza anamnesi positiva documentata di varicella o senza evidenza di una precedenteinfezione documentata da prove di laboratorio; neonati da madri senzaanamnesi positiva documentata di varicella o senza evidenza di una precedente infezione documentata da prove di laboratorio. Sodio. Questomedicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose ed e' considerato essenzialmente "senza sodio". Potassio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (39 mg) di potassio per dose ed e' considerato essenzialmente "senza potassio".

INTERAZIONI
Il farmaco non deve essere miscelato nella stessa siringa con nessun altro vaccino o con altri medicinali. Altri vaccini iniettabili oppurealtri medicinali devono essere somministrati separatamente in una diversa sede di iniezione. Somministrazione concomitante con altri vaccini. Il medicinale e' stato somministrato nei bambini in concomitanza, main siti diversi di iniezione, con il vaccino combinato del morbillo,parotite e rosolia o con il vaccino coniugato dell' Haemophilus influenzae tipo b, con il vaccino dell'epatite B, il vaccino difterite/tetano/pertosse a cellule intere e con il vaccino antipolio orale. Non c'e'stata evidenza di una differenza clinicamente rilevante nella risposta immunitaria a nessuno degli antigeni quando co-somministrati con ilfarmaco. Nel caso in cui il vaccino della varicella (vivo) (ceppo Oka/Merck) non venga somministrato contemporaneamente con il vaccino virale vivo del morbillo, parotite e rosolia, le due vaccinazioni a base divaccini virali vivi dovranno essere distanziate di un mese l'una dall'altra. Non e' stata valutata la somministrazione concomitante del medicinale con i vaccini tetravalenti, pentavalenti o esavalenti (a basedi difterite, tetano e pertosse acellulare [DtaP]). La vaccinazione deve essere posticipata di almeno 5 mesi dopo trasfusioni di plasma o sangue, o somministrazione di immunoglobuline umane normali o immunoglobuline specifiche anti-varicella zoster (VZIG). La somministrazione diprodotti derivati dal sangue contenenti gli anticorpi del virus dellavaricella zoster, incluse VZIG o altri preparati a base di immunoglobuline, entro un mese dalla somministrazione di una dose del medicinale,puo' ridurre la risposta immunitaria al vaccino e quindi ridurre la sua efficacia protettiva. Pertanto, la somministrazione di uno qualsiasi di questi prodotti deve essere evitata nel mese successivo alla somministrazione di una dose del farmaco, a meno che cio' non venga considerato essenziale. Poiche' la sindrome di Reye e' stata segnalata in seguito all'uso di salicilati durante un'infezione naturale da varicella, coloro che ricevono il vaccino devono evitare l'uso di salicilati per le 6 settimane successive alla vaccinazione con il farmaco.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Nel corso degli studi clinici, ilvaccino della varicella (vivo) (ceppo Oka/Merck), nella formulazione congelata e nella formulazione stabile a temperatura refrigerata, e' stato somministrato a circa 17.000 soggetti sani di eta' pari o superiore a 12 mesi; questi soggetti sono poi stati monitorati sino a 42 giorni dopo ciascuna dose. Non si e' verificato un aumento del rischio di eventi avversi a seguito dell'utilizzo del medicinale in soggetti sieropositivi. Il profilo di sicurezza del vaccino della varicella (vivo) (ceppo Oka/Merck) nella formulazione stabile a temperatura refrigerata,era generalmente simile al profilo di sicurezza osservato per le formulazioni precedenti del vaccino. In uno studio in doppio-cieco controllato verso placebo su 956 soggetti sani con eta' compresa tra 12 mesie 14 anni, di cui 914 erano sierologicamente suscettibili alla varicella, i soli effetti indesiderati riportati con una significativa maggiore frequenza in coloro che avevano ricevuto il vaccino rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo, sono stati dolore (26,7% contro 18,1%), arrossamento in sede di iniezione (5,7% contro 2,4%) e eruzionecutanea simile a varicella in aree diverse dalla sede di iniezione (2,2% contro 0,2%). In uno studio clinico, 752 bambini hanno ricevuto ilfarmaco, per via intramuscolare o per via sottocutanea. Il profilo generale di sicurezza delle due vie di somministrazione e' risultato comparabile, sebbene le reazioni in sede di iniezione siano state meno frequenti nel gruppo i.m. (20,9%) rispetto al gruppo s.c. (34,3%). In unostudio clinico post-marketing con il vaccino della varicella (vivo) (ceppo Oka/Merck), condotto su circa 86.000 bambini di eta' compresa tra 12 mesi e 12 anni e su 3.600 individui di eta' pari o superiore a 13anni, per valutare la sicurezza del prodotto a breve termine (i soggetti vaccinati sono stati monitorati a 30 o 60 giorni dalla vaccinazione), non sono stati riportati eventi avversi gravi correlati al vaccino. Studi clinici. Negli studi clinici nei quali la causalita' e' statavalutata (5.185 soggetti), sono stati riportati i seguenti eventi avversi in relazione temporale con la vaccinazione: Gli eventi avversi sono stati classificati in ordine di frequenza, utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (>=1/10), Comune (>=1/100, <1/10), Non comune(>=1/1.000, <1/100), Raro (>=1/10.000,<1/1.000) Soggetti sani di eta'compresa tra 12 mesi e 12 anni (1 dose). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: linfoadenopatia, linfoadeniti, trombocitopenia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, sonnolenza; raro: apatia, nervosismo, agitazione, ipersonnia, anomalie del sogno, sbalzi emotivi, disturbi della deambulazione, convulsioni febbrili, tremore. Patologie dell'occhio. Non comune: congiuntiviti; raro: congiuntiviti acute, lacrimazione, edema della palpebra, irritazione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: otalgia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse, congestione nasale, congestionerespiratoria, rinorrea; raro: sinusite, starnuti, congestione polmonare, epistassi, rinite, respiro ansimante, bronchiti, infezioni respiratorie, polmonite. Disordini del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione delle vie respiratorie superiori; non comune: influenza, gastroenteriti, otite, otite media, faringiti, varicella, esantema virale, infezione virale; raro: infezione, candidosi, malattia simil- influenzale, reazione simile a quella da morso/puntura non-velenosa. Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, vomito; raro: dolore addominale, nausea, flatulenza, ematochezia, ulcera del cavo orale. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, eruzione cutanea simile a morbillo/rosolia, eruzione cutanea simile a varicella (mediana complessiva delle lesioni pari a 5); non comune: dermatiti da contatto,eruzione cutanea da pannolino, eritema, miliaria rubra, prurito, orticaria; raro: vampate, vescicole, dermatite atopica, eczema, acne, herpes simplex, eruzione cutanea simile a orticaria, contusione, dermatite,eruzione da farmaco, impetigine, infezione della pelle, morbillo, scottatura. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: dolori muscoloscheletrici, mialgia, dolore dell'anca, della gamba o del collo, rigidità. Patologie vascolari. Raro: travaso sanguigno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: febbre; comune: eritema in sede di iniezione,eruzione cutanea, dolore/dolorabilità/irritazione, gonfiore e eruzione cutanea simile a varicella (mediana delle lesioni in sede di iniezione pari a 2); non comune: astenia/affaticamento, ecchimosi in sede diiniezione, ematoma, indurimento, eruzione cutanea, malessere; raro: eczema in sede di iniezione, gonfiore, calore, eruzione cutanea simile aorticaria, depigmentazione, infiammazione, rigidità, trauma, pelle secca/screpolata, edema/gonfiore, sensazione di calore, calore al tatto,emorragia in sede di iniezione, anormalità delle labbra. Disturbi psichiatrici. Comune: irritabilità; non comune: pianto, insonnia, disturbi del sonno. Soggetti sani di eta' compresa tra 12 mesi e 12 anni (2 dosi ricevute a distanza pari o superiore a 3 mesi). I seguenti eventiavversi gravi, associati temporalmente con la vaccinazione, sono statisegnalati in soggetti di eta' compresa tra 12 mesi e 12 anni che avevano ricevuto il vaccino della varicella (vivo) (ceppo Oka/Merck): diarrea, convulsioni febbrili, febbre, artrite post- infettiva, vomito. Itassi di eventi clinici avversi di tipo sistemico osservati dopo la seconda dose del medicinale sono stati generalmente simili, o piu' bassi, di quelli osservati dopo la prima dose. I tassi di reazione in sededi iniezione (soprattutto eritema e gonfiore) sono stati piu' elevatidopo una seconda dose. Soggetti sani di eta' pari o superiore a 13 anni (la maggioranza dei quali aveva ricevuto 2 dosi a distanza di 4-8 settimane l'una dall'altra). Nei soggetti di eta' pari o superiore a 13anni un nesso di causalita' non e' stato valutato, con l'eccezione degli eventi avversi gravi. Tuttavia, nel corso degli studi clinici (condotti su 1.648 individui), i seguenti eventi sono stati associati temporalmente con la vaccinazione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea simile a varicella (mediana generalizzata delle lesioni pari a 5).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita'. Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il medicinale. Il farmaco non e' stato valutato rispetto ad una potenziale compromissione della fertilita'. Gravidanza. Le donne in gravidanza non devono essere vaccinate con il medicinale. Non sono stati condotti studi con il farmaco su donne in gravidanza. Tuttavia, non e' stato documentato alcun danno al feto a seguito della somministrazionedi vaccini per la varicella a donne in gravidanza. Non e' noto se il medicinale puo' causare danni al feto quando somministrato ad una donnain gravidanza o interferire sulle capacita' riproduttive. La gravidanza deve essere evitata nel primo mese successivo alla vaccinazione. E'necessario quindi consigliare alle donne che intendono avere una gravidanza, di posticiparla. Allattamento. A causa del rischio teorico ditrasmissione del ceppo virale del vaccino dalla madre al lattante, ilfarmaco non e' generalmente raccomandato per le madri che allattano. La vaccinazione di donne esposte con anamnesi negativa di varicella o che sappiano di essere sieronegative alla varicella, deve essere valutata su base individuale.
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