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Pediculosi del capo: come trattare i pidocchi della testa

Pediculosi del capo: come trattare i pidocchi della testa

La pediculosi è un’infestazione causata dalla presenza di pidocchi, un gruppo di insetti parassiti che si nutrono di sangue. 

I pidocchi possono insediarsi principalmente in tre parti del corpo: 

  • nel capo, causando la pediculosi del capo
  • nel corpo, causando la pediculosi del corpo 
  • nel pube, causando la pediculosi del pube

Approfondiamo lo studio dei pidocchi nel capo, vedendo come si sviluppano, con quali sintomi si manifestano e come trattarli. 

Pediculosi del capo 

La pediculosi del capo è l’infestazione della testa causata dalla presenza dei pidocchi. 

I pidocchi che colpiscono la testa sono insetti privi di ali la cui sopravvivenza è data dalla capacità di ancorarsi a peli e capelli, tramite le robuste zampe caratterizzate da uncini e pinze terminali. 

La femmina depone circa 300 uova, chiamate lendini, che si schiudono nel giro di 7 giorni.

Le lendini, di minuscole dimensioni e difficilmente visibili ad occhio nudo, appaiono come dei piccoli punti bianchi ben ancorati ai capelli e sono spesso confondibili con la forfora: la differenza è che la forfora è facilmente eliminabile anche con una passata di mano, mentre le uova rimangono ancorate ai capelli e per toglierli è necessario l’uso di un pettine estremamente sottile. 

Le uova vengono deposte principalmente nei capelli della nuca e delle tempie e dietro le orecchie, una volta schiuse i pidocchi infestano con velocità tutto il capo. 

Quali sono i sintomi della pediculosi del capo? 

Attaccato il capo, i pidocchi risucchiano sangue per alimentarsi, causando un fastidioso ed intenso prurito, che risulta essere il principale sintomo della pediculosi.

Il prurito si manifesta a distanza di qualche giorno dopo le prime punture, perchè la saliva dei pidocchi contiene una sostanza anestetizzante. Con il passare del tempo il prurito, che inizialmente si manifesta solo sulla parte colpita del capo, si estende a tutta la nuca e al tronco. 

Il forte prurito può portare ad escoriazioni del capo e lesioni da grattamento, altri sintomi tipici della pediculosi del capo. 

Come si prendono i pidocchi? 

L’infestazione da pidocchi è altamente contagiosa e si propaga in maniera molto veloce. 

La presenza di pidocchi sulla cute non è data da una scarsa igiene personale, ma dalla presenza di questi insetti negli ambienti. Come abbiamo visto i pidocchi non hanno ali e non hanno dunque la capacità di muoversi da una testa ad un’altra: il contagio avviene tramite contatto dei capelli tra due o più persone

Tra le situazioni più frequenti di contagio troviamo:

  • nuclei familiari;
  • comunità infantili, come asili, scuole materne e scuole elementari;
  • palestre e strutture sportive;
  • colonie

Oltre a questo, il contagio può avvenire anche in maniera accidentale, come:

  • scambio di pettini o spazzole;
  • scambio di accessori per la testa, come berretti, cuffie o caschi;
  • contatto con lenzuola, coperte, cuscini o asciugamani. 

Cure e rimedi 

È possibile limitare la diffusione dei pidocchi attraverso l’adozione di corretti comportamenti. 

Anzitutto è consigliato utilizzare accessori personali per i capelli, come pettini, spazzole, elastici e fermagli, cambiare con frequenza la biancheria da letto e gli asciugamani. 

Se si hanno bambini in casa, è raccomandato effettuare controlli con frequenza per scongiurare la presenza di uova, utilizzando una lente di ingrandimento.

Accertata la presenza di uova o di infestazione avanzata, è necessario ricorrere all’utilizzo di prodotti che eliminano i pidocchi o bloccano l’infestazione sul nascere.

In caso di pediculosi del capo è bene ricorrere all’uso di: 

  • pettini antipidocchi: questi pettini sono caratterizzati da denti molto lunghi e sottili, che permettono di eliminare lendini e pidocchi con delicatezza,  senza danneggiare il capello e il cuoio capelluto. L’uso di questi pettini è altamente efficace, nonostante richieda molto tempo. Possono essere utilizzati sia per gli adulti che per i bambini; 
  • trattamento antipidocchi: aiutano a rimuovere le lendini e i pidocchi morti, risanando il cuoio capelluto stressato dalla presenza dei parassiti. Prima di iniziare il trattamento è consigliato spazzolare bene i capelli e rimuovere le lendini con il pettine antipidocchi. Il trattamento va applicato sui capelli asciutti, massaggiando con cura la cute. Una volta applicato va lasciato in posa per circa 15 minuti, al termine dei quali è necessario utilizzare nuovamente il pettine antipidocchi per la rimozione di eventuali residui;
  • shampoo antipidocchi: può essere utilizzato sia al termine del trattamento antipidocchi che senza aver necessariamente effettuato il trattamento. Applicato sui capelli umidi,  va massaggiato con cura su tutta la nuca e dietro le orecchie, lasciandolo in posa per qualche minuti prima di procedere al risciacquo, che deve avvenire con abbondante acqua per eliminare qualsiasi residuo sia del prodotto che dei parassiti, uova comprese. Nel periodo di massima infestazione è consigliabile eseguire due shampoo consecutivi. Il trattamento deve essere eseguito ogni 3 giorni, per una maggiore efficacia, è consigliato l’utilizzo del pettine antipidocchi al fine di eliminare ogni eventuale residuo. Lo shampoo agisce anche sul fronte lenitivo, donando una sensazione di sollievo verso il forte prurito tipico della presenza dei pidocchi sul capo.

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