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Bayer Climen 11 Compresse Rivestite Bianche + 10 Compresse Rivestite Rosa

Bayer Climen 11 Compresse Rivestite Bianche + 10 Compresse Rivestite Rosa

22,20€

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  • Codice articolo: 028033013
Descrizione
DENOMINAZIONE
CLIMEN 2 MG COMPRESSE RIVESTITE E 2 MG + 1 MG COMPRESSE RIVESTITE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati sequenziali estroprogestinici.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita bianca contiene: estradiolo valerato 2,0 mg.Ogni compressa rivestita rosa contiene: estradiolo valerato 2,0 mg e ciproterone acetato 1,0 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio e saccarosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Eccipienti comuni ai due tipi di compresse rivestite (bianche e rosa):lattosio, amido di mais, povidone 25.000, talco, magnesio stearato, saccarosio, povidone 700.000, macrogol 6.000, calcio carbonato, cera E.Eccipienti aggiuntivi delle compresse rivestite rosa: glicerolo 85%,titanio diossido, ferro ossido giallo, ferro ossido rosso.

INDICAZIONI
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da carenza diestrogeni in donne in postmenopausa. Prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa ad alto rischio di future fratture, che presentano intolleranze a, o controindicazioni per altri medicinali autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi (vedere paragrafo 4.4). L'esperienza nel trattamento di donne di eta' superiore ai 65 anni e' limitata.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
La TOS non deve essere iniziata in presenza di una qualunque delle situazioni sotto elencate. Se una di tali condizioni dovesse comparire durante l'uso della TOS, interrompere immediatamente il trattamento: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1; gravidanza e allattamento (vedere paragrafo4.6); carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato; sanguinamento genitale non diagnosticato; tumori maligni o stati precancerosi estrogeno-dipendenti (ad es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolismo venoso in attoo pregresso (ad es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare) ;stati trombofilici accertati (ad es. deficit di proteina C, proteina S odantitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (ad es. angina pectoris, infarto miocardico, ictus); epatopatia acuta o anamnesi di epatopatia, fino a quando gli indicidi funzionalita' epatica non siano ritornati ai valori normali; porfiria; meningioma o anamnesi di meningioma.

POSOLOGIA
Come iniziare Climen: le pazienti con amenorrea o in postmenopausa possono iniziare il trattamento in qualsiasi momento, dopo aver escluso una gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Posologia: assumere giornalmenteuna compressa bianca per i primi 11 giorni e una compressa rosa per isuccessivi 10 giorni. Dopo i 21 giorni di assunzione delle compresseosservare una pausa di 7 giorni, nel corso della quale, nelle donne non isterectomizzate, si manifestera' un'emorragia simil-mestruale, cheiniziera' alcuni giorni dopo l'assunzione dell'ultima compressa. Se non dovesse comparire l'emorragia durante i 7 giorni di pausa, l'uso diClimen nel ciclo successivo potra' avvenire solo dopo aver escluso unagravidanza (vedere Paragrafo 4.6). Modo di somministrazione: uso orale. Ogni confezione copre 21 giorni di trattamento. Una nuova confezione deve essere iniziata dopo la pausa di 7 giorni, lo stesso giorno della settimana di quella precedente. Il trattamento va iniziato con l'assunzione della prima compressa della serie bianca, il cui alloggiamento e' contraddistinto dalla parola "INIZIO". Le compresse successive dovranno essere prelevate ogni giorno dagli alloggiamenti via via seguenti nel senso delle frecce stampate sulla confezione. In tal modo verranno assunte prima tutte le compresse bianche e poi tutte quelle rosa.Per agevolare il rispetto dello schema di trattamento, la confezione e' dotata di un adesivo che riporta i giorni della settimana. Questa etichetta dovra' essere applicata nell'apposito spazio sulla confezione,facendo in modo che il giorno della settimana in cui inizia il trattamento sia in corrispondenza del settore nel quale e' riportata la parola "INIZIO". Sara' cosi' piu' semplice verificare la corretta assunzione giornaliera delle compresse. Le compresse devono essere assunte intere, senza masticarle, con un po' di liquido e preferibilmente alla stessa ora del giorno. Compresse dimenticate: in caso di dimenticanza diuna compressa, questa deve essere assunta appena possibile, preferibilmente entro le successive 12-24 ore, allo scopo di evitare la comparsa di sanguinamenti intermestruali. Se sono trascorse piu' di 24 ore non bisogna assumere compresse aggiuntive. La mancata assunzione di unao piu' dosi puo' aumentare la probabilita' che si verifichino sanguinamento da rottura e spotting. Il sanguinamento di solito si manifesta durante la pausa di 7 giorni entro pochi giorni dall'assunzione dell'ultima compressa. Per l'inizio ed il proseguimento del trattamento dei sintomi post-menopausa deve essere impiegata la dose minima efficace per la durata piu' breve possibile (vedere anche paragrafo 4.4). Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti. Bambini e adolescenti: Climen non e' indicato per l'uso nei bambini e negli adolescenti Pazienti anziani: non ci sono dati che indichino la necessita'di un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Per le donne dieta' superiore ai 65 anni, vedere paragrafo 4.4. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica: non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. Climen e' controindicato nelle donne con gravi malattie epatiche (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con compromissione della funzionalita' renale:non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalita' renale (vedere paragrafo 4.4).

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE
Climen non deve essere utilizzato come contraccettivo. Nel trattamentodei sintomi dapost-menopausa, la terapia ormonale sostitutiva dovrebbe essere iniziata solo per i sintomi che compromettono la qualita' della vita. In ogni caso e' opportuno eseguire almeno una volta all'announ'accurata valutazione dei rischi e dei benefici del trattamento, continuando la TOS solo fino a quando i benefici attesi siano superiori ai rischi. I dati relativi ai rischi associati alla TOS nel trattamentodella menopausa precoce sono limitati. Tuttavia, in considerazione del basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, il rapporto rischio/beneficio per queste donne puo' essere piu' favorevole cheper le donne di eta' piu' avanzata. Esame medico e controlli successivi. Prima di iniziare o riprendere una TOS, devono essere raccolte daparte del medico un'anamnesi familiare e personale complete. Devono inoltre essere eseguite una visita generale e ginecologica (incluso l'esame di pelvi e seno), guidate dalla storia clinica e dalle controindicazioni ed avvertenze per l'uso. Durante il trattamento sono raccomandati controlli clinici periodici di natura e frequenza adeguate al singolo caso. Le donne devono essere istruite circa le alterazioni a caricodel seno che dovranno segnalare al medico o al personale infermieristico (vedere di seguito "Carcinoma mammario"). Indagini cliniche, compreso il ricorso ad appropriati strumenti diagnostici per immagini, comela mammografia, devono essere eseguite in linea con i protocolli clinici correntemente accettati e le necessita' cliniche del singolo caso.Condizioni che richiedono un particolare controllo. Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato, e/o sia stata aggravata dalla gravidanza o da un precedente trattamentoormonale, la paziente deve essere seguita strettamente. Si tenga in considerazione che queste condizioni possono ripresentarsi o aggravarsidurante il trattamento con Climen, in particolare: Leiomioma (fibromiuterini) o endometriosi; fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere sotto); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, ad es. eredita' di primo grado per carcinoma mammario; ipertensione;epatopatie (ad es. adenoma epatico); diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea (grave); lupuseritematoso sistemico; anamnesi di iperplasia endometriale (vedere sotto); epilessia; asma bronchiale; otosclerosi; mastopatia benigna; corea minor. Indicazioni per un'immediata sospensione del trattamento. Iltrattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata l'esistenza di una controindicazione e nei seguenti casi: ittero odeterioramento della funzione epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; cefalea di tipo emicranico di nuova insorgenza; gravidanza. Tumori. Iperplasia e carcinoma endometriale: nelle donne conutero intatto il rischio di iperplasia e di carcinoma endometriale e'aumentato in seguito alla somministrazione di estrogeni da soli per lunghi periodi. Il rischio di carcinoma endometriale fra le utilizzatrici di soli estrogeni aumenta da 2 a 12 volte, in funzione della duratadel trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Allacessazione del trattamento il rischio puo' rimanere elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta ciclica di un progestinico per almeno 10 giorniper ciclo o una terapia estro-progestinica combinata nelle donne non isterectomizzate previene l'incremento del rischio associato alla TOS con soli estrogeni. Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia, o continuano dopo la sospensione del trattamento, le cause di tali fenomeni devono essere indagate, anche mediante biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell'endometrio. Cancro della mammella: i dati in generale dimostrano un aumento del rischio di cancro della mammella in donne che seguonouna TOS combinata di estro-progestinici o a base di solo estrogeno, dipendente dalla durata di assunzione della TOS. Terapia combinata estro-progestinica: la sperimentazione randomizzata controllata con placebo, lo studio Women's Health Initiative (WHI), e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici concordano nel riscontrare un aumento delrischio di cancro della mammella nelle donne che assumono estro-progestinici combinati per la TOS, il quale diventa evidente dopo circa unamedia di 3 (1-4) anni (vedere paragrafo 4.8). Terapia a base di soliestrogeni: lo studio WHI non ha rilevato un aumento del rischio di carcinoma mammario nelle donne isterectomizzate che fanno uso di TOS a base di soli estrogeni. Gli studi osservazionali hanno segnalato principalmente un leggero aumento del rischio di diagnosi di cancro della mammella, che e' inferiore rispetto a quello riscontrato nelle donne cheassumono associazioni di estrogeno-progestinico (vedere paragrafo 4.8). I risultati derivanti da un'ampia metanalisi hanno dimostrato che, dopo l'interruzione del trattamento, il rischio aggiuntivo diminuira' con il tempo, e il tempo necessario per tornare al basale dipende dalladurata del precedente utilizzo della TOS. Qualora la TOS fosse stataassunta per un periodo superiore a 5 anni, il rischio puo' persistereper 10 anni o piu' a lungo. La terapia ormonale sostitutiva, specialmente le associazioni estro-progestiniche, aumenta la densita' delle immagini mammografiche, il che puo' rendere piu' difficile l'individuazione radiologica di un eventuale tumore mammario. Cancro dell'ovaio: ilcancro dell'ovaio e' molto piu' raro del cancro della mammella. L'evidenza epidemiologica derivata da una vasta meta-analisi indica un leggero aumento del rischio nelle donne che assumono una terapia a base disoli estrogeni o di estrogeni piu' progestinici; tale rischio e' maggiore entro 5 anni di utilizzo della terapia e si riduce col tempo dopol'interruzione di essa.

INTERAZIONI
Nota: le informazioni riguardanti l'uso di medicinali concomitanti devono essere consultata per identificare delle potenziali interazioni. Effetti di altri medicinali su Climen. Sostanze che aumentano la clearance degli ormoni sessuali (efficacia ridotta per induzione enzimatica). Il metabolismo di estrogeni e progestinici puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromoP450, come gli anticonvulsivanti (ad es. barbiturici, fenitoina, primidone, carbamazepina) e gli antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz) ed eventualmente anche felbamato, griseofulvina, oxcarbazepina, topiramato e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San giovanni ( Hypericum perforatum ). In rari casi sono statiosservati livelli di estradiolo ridotti con l'uso concomitante di alcuni antibiotici (ad esempio, penicilline e tetracicline). Clinicamente,un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici puo' determinareeffetti ridotti e variazioni nel profilo dei sanguinamenti uterini. L'induzione enzimatica puo' essere osservata gia' dopo pochi giorni ditrattamento. L'induzione enzimatica massima si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo l'interruzione della terapia l'induzione enzimatica puo' durare per circa 4 settimane. Sostanze con effetti variabili sulla clearance degli ormoni sessuali: quando co-somministrati congli ormoni sessuali, molte combinazioni di inibitori delle proteasi HIV e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, incluse combinazioni con gli inibitori HCV possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni o progestinici o di entrambi. L'effetto netto di questi cambiamenti puo' essere clinicamente rilevante in alcuni casi. Percio', devono essere consultate le informazioni sullaprescrizione dei medicinali per HIV/HCV assunti in concomitanza per identificare potenziali interazioni e qualsiasi possibile raccomandazione correlata. Sostanze che diminuiscono la clearance degli ormoni sessuali (inibitori enzimatici): inibitori forti o moderati del CYP3A4 come gli antifungini azolici (es. fluconazolo itraconazolo, ketoconazolo,voriconazolo), verapamil, macrolidi (es. claritromicina, eritromicina), diltiazem e il succo di pompelmo possono aumentare le concentrazioni plasmatiche del progestinico o dell'estrogeno o di entrambi. Sostanze che subiscono una sostanziale coniugazione (ad esempio il paracetamolo) possono aumentare la biodisponibilita' dell'estradiolo per inibizione competitiva del sistema di coniugazione durante l'assorbimento. Insingoli casi il fabbisogno di antidiabetici orali o insulina puo' modificarsi come risultato dell'effetto della TOS sulla tolleranza al glucosio. Altre interazioni. Negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu'frequenti nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenentiestrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senzadasabuvir, nonche' con il regime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4). Esami di laboratorio: l'uso di steroidi sessuali puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, inclusii parametri biochimici relativi alla funzione epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (trasportatrici), come la globulina che lega i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. I cambiamenti rimangono generalmente nei normali intervalli di laboratorio. Per maggiori informazionivedere sezione 4.4, "Altre condizioni".

EFFETTI INDESIDERATI
I piu' gravi effetti indesiderati associati con la terapia ormonale sostitutiva sono elencati nel paragrafo 4.4. Altri effetti indesideratiriportati nelle utilizzatrici di TOS (dati post-marketing), ma per i quali l'associazione con Climen non e' stata confermata ne' smentita, sono i seguenti. Disturbi del sistema immunitario. Non- comune (>=1/1.000, <1/100): reazione di ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo edella nutrizione. Comune (>=1/100, <1/10): aumento/diminuzione di peso. Disturbi psichiatrici. Non- comune (>=1/1.000, <1/100): umore depresso; raro (>=1/10.000, <1/1.000): ansia, aumento/diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100, <1/10): cefalea; non-comune (>=1/1.000, <1/100): capogiro; raro (>=1/10.000, <1/1.000):emicrania. Patologie dell'occhio. Non-comune (>=1/1.000, <1/100): disturbi visivi; raro (>=1/10.000, <1/1.000): intolleranza alle lenti a contatto. Patologie cardiache. Non-comune (>=1/1.000, <1/100): palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <1/10): dolore addominale, nausea; non-comune (>=1/1.000, <1/100): dispepsia; raro (>=1/10.000, <1/1.000): flatulenza, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>=1/100, <1/10): eruzione cutanea, prurito; non-comune (>=1/1.000, <1/100): eritema nodoso, orticaria; raro (>=1/10.000, <1/1.000): irsutismo, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): crampi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune(>=1/100, <1/10): sanguinamento uterino/vaginale, incluso lo spotting(le irregolarita' mestruali di solito tendono a scomparire con la prosecuzione del trattamento); non-comune (>=1/1.000, <1/100): dolore alseno, dolorabilita' mammaria; raro (>=1/10.000, <1/1.000): dismenorrea, secrezione vaginale, sindrome simil premestruale, ingrossamento delseno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non-comune (>=1/1.000, <1/100): edema; raro (>=1/10.000, <1/1.000): affaticamento. Si e' utilizzato il termine MedDRA piu' appropriato per descrivere una specifica reazione avversa, i sui sinonimi e le condizioni correlate. Rischio di cancro della mammella: nelle donneche assumono una terapia estro-progestinica per piu' di 5 anni e' riportato un incremento del rischio di avere diagnosticato un carcinoma mammario, che puo' arrivare a essere doppio rispetto alle non utilizzatrici; l'aumento di rischio in donne sottoposte ad una terapia a base disolo estrogeno e' inferiore a quello osservato in donne che utilizzano combinazioni di estro-progestinici; il livello di rischio dipende dalla durata d'uso (vedere paragrafo 4.4); le stime del rischio assolutosulla base dei risultati della piu' ampia sperimentazione randomizzata controllata con placebo (studio WHI) e della piu' ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici sono presentati di seguito. La piu'ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici. Rischio aggiuntivo stimato di cancro della mammella dopo 5 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea di 27 (kg/m^2). TOS a base di solo estrogeno. Età all'inizio della TOS (anni): 50; incidenza su 1000 non utilizzatrici di TOS in un periodo di 5 anni (50-54 anni di età) *: 13,3;rapporto di rischio: 1,2; casi aggiuntivi su 1000 utilizzatrici di TOS dopo 5 anni: 2,7. Estro- progestinici combinati. Età all'inizio della TOS (anni): 50; incidenza su 1000 non utilizzatrici di TOS in un periodo di 5 anni (50-54 anni di età) *: 13,3; rapporto di rischio: 1,6;casi aggiuntivi su 1000 utilizzatrici di TOS dopo 5 anni: 8,0. * Tratto dai tassi d'incidenza al basale in Inghilterra nel 2015 tra le donnecon indice di massa corporea 27 (kg/m^2). Nota: poiche' l'incidenza attesa del cancro della mammella e' diversa nei vari paesi dell'UE, anche il numero di casi supplementari di tale tipo di cancro variera' proporzionalmente. Studi US WHI - Rischio aggiuntivo di carcinoma mammario dopo 5 anni di utilizzo. Tos a base di solo estrogeno (cee). Fasciadi eta' (anni): 50-79; incidenza per 1000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni: 21; rischio relativo & 95%ci: 0,8 (0,7 - 1,0); casiaggiuntivi per 1000 utilizzatrici di tos nell'arco di 5 anni (95%ci):-4 (-6 - 0)**. Estro-progestinici combinati (cee+mpa). Fascia di eta' (anni): 50-79; incidenza per 1000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni: 17; rischio relativo & 95%ci: 1,2 (1,0 - 1,5); casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici di tos nell'arco di 5 anni (95%ci): +4 (0- 9). ‡ Quando l'analisi veniva ristretta alle donne che non avevano fatto uso di TOS prima dello studio non si rilevava incrementodel rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio era piu' elevato che nelle non utilizzatrici. ** Studio WHI in donne senza utero, che non hanno mostrato incremento del rischio di carcinoma mammario. Rischio aggiuntivo stimato di cancro della mammella dopo 10 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea di 27 (kg/m^2). Tos a base di solo estrogeno. Eta' all'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1000 non utilizzatrici di tos in un periodo di 10anni (50-59 anni di eta') *: 26,6; rapporto di rischio: 1,3; casi aggiuntivi su 1000 utilizzatrici di tos dopo 10 anni: 7,1. Estro- progestinici combinati. Eta' all'inizio della tos (anni): 50; incidenza su 1000 non utilizzatrici di tos in un periodo di 10 anni (50-59 anni di eta') *: 26,6; rapporto di rischio: 1,8; casi aggiuntivi su 1000 utilizzatrici di tos dopo 10 anni: 20,8. *Tratto dai tassi di incidenza al basale in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indice di massa corporea27 (kg/m^2). Nota: poiche' l'incidenza attesa del cancro della mammella e' diversa nei vari paesi dell'UE, anche il numero di casi supplementari di tale tipo di cancro variera' proporzionalmente.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Climen e' controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Se si instaura una gravidanza durante il trattamento con Climen,il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Dati clinici suun numero limitato di gravidanze esposte non indicano effetti avversidel ciproterone acetato sul feto (vedere paragrafo 5.3). I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici disponibili indicano chel'esposizione accidentale del feto ad associazioni di estrogeni e progestinici non determina effetti teratogeni o fetotossici. Allattamento: Climen e' controindicato durante l'allattamento. Piccole quantita' di ormoni sessuali possono essere escrete nel latte materno.
Specifiche
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