Aristo Pharma Gmbh Dienogest 28 Compresse 2 Mg
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- Codice articolo: 046180016
Descrizione
DENOMINAZIONE
DIENOGEST ARISTO 2 MG COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Progestinici.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 2 mg di dienogest.
ECCIPIENTI
Magnesio stearato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone, amido di mais pregelatinizzato.
INDICAZIONI
Trattamento dell'endometriosi.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Questo farmaco non deve essere usato in presenza delle condizioni sotto elencate, che derivano in parte da informazioni su altri preparati abase di solo progestinico. Nel caso in cui una di tali condizioni insorga durante l'uso di questo farmaco, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Patologia tromboembolica venosa attiva. Patologie arteriose e cardiovascolari in atto o pregresse (ad esempio, infarto del miocardio, evento cerebrovascolare, cardiopatia ischemica). Diabete mellito con interessamento vascolare. Grave malattia epatica inatto o pregressa, fino al ritorno alla normalita' degli indici di funzionalita' epatica. Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. Tumori maligni accertati o sospetti dipendenti dagli ormoni sessuali. Perdite ematiche vaginali di natura non accertata.
POSOLOGIA
Posologia: il dosaggio di questo farmaco e' di una compressa al giornosenza interruzione, da assumere preferibilmente alla stessa ora ognigiorno, se necessario con una piccola quantita' di liquido. La compressa puo' essere assunta indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte in modo continuo indipendentemente dal sanguinamentovaginale. Quando una confezione e' terminata si deve iniziare la successiva senza interruzione. Non c'e' esperienza nel trattamento con questo medicinale per periodi superiori ai 15 mesi in pazienti con endometriosi. Il trattamento puo' cominciare in qualsiasi giorno del ciclo mestruale. Qualsiasi trattamento ormonale contraccettivo va interrotto prima di iniziare questo farmaco. In caso di necessita' contraccettiva,dovrebbero essere impiegati metodi non ormonali (ad es. metodi di barriera). Comportamento in caso di dimenticanza di compresse: l'efficacia di questo farmaco puo' essere ridotta in caso di dimenticanza di compresse, vomito e/o diarrea (che si verifichi entro 3-4 ore dall'assunzione della compressa). In caso di dimenticanza di una o piu' compresse, la donna deve prendere una sola compressa appena se ne ricorda e quindi proseguire con l'assunzione il giorno successivo al solito orario.Una compressa non assorbita a causa di vomito o diarrea deve analogamente essere sostituita con un'altra compressa. Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti. Popolazione pediatrica: questo medicinale non e' indicato nelle bambine prima del menarca. La sicurezza e l'efficacia di dienogest sono state valutate in uno studio clinico non controllato della durata di 12 mesi in 111 donne adolescenti(12-<18) con endometriosi clinicamente sospetta o confermata. Popolazione geriatrica: non ci sono indicazioni rilevanti per l'uso di questomedicinale nella popolazione geriatrica. Pazienti con compromissioneepatica: questo farmaco e' controindicato nelle pazienti con grave malattia epatica in atto o pregressa. Pazienti con compromissione renale:non ci sono dati che suggeriscono la necessita' di un adattamento posologico nelle pazienti con compromissione renale. Modo di somministrazione: per uso orale.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Poiche' questo farmaco e' un preparato a base di solo progestinico, sipuo' presumere che le avvertenze speciali e le precauzioni di impiegoper i preparati a base di solo progestinico siano valide anche per l'uso di questo medicinale, sebbene non tutte le avvertenze e le precauzioni si basino su dati emersi negli studi clinici con dienogest. Qualora una delle condizioni/fattori di rischio sotto riportate si presentio peggiori, deve essere eseguita un'analisi individuale del rapportorischio/beneficio prima di iniziare o continuare il trattamento con questo farmaco. Grave sanguinamento uterino: il sanguinamento uterino, per esempio in donne con adenomiosi o leiomiomi uterini, puo' peggiorare con l'uso di questo medicinale. Se il sanguinamento e' abbondante econtinuo, puo' condurre ad anemia (in alcuni casi grave). In caso di anemia, deve essere presa in considerazione l'interruzione di questo farmaco. Cambiamenti nel profilo di sanguinamento: la maggioranza dellepazienti trattate con dienogest va incontro a cambiamenti nel profilodi sanguinamento mestruale. Disturbi circolatori: sulla base degli studi epidemiologici non sembra che i preparati a base di solo progestinico siano associati ad aumento del rischio di infarto del miocardio o di tromboembolismo cerebrale. Il rischio di eventi cardiovascolari e cerebrali e' correlato piuttosto con l'aumentare dell'eta', l'ipertensione ed il fumo. Nelle donne ipertese, il rischio di ictus puo' essere leggermente aumentato dall'uso di preparati a base di solo progestinico. Alcuni studi indicano che ci puo' essere un lieve aumento del rischio, sebbene non statisticamente significativo, di tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) in associazione con l'uso di preparati a base di solo progestinico. I fattori di rischio generalmente riconosciuti per il tromboembolismo venoso (TEV) comprendonoun'anamnesi personale o familiare positiva (TEV in un fratello o in un genitore in eta' relativamente precoce), eta', obesita', immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia maggiore o traumi importanti. In caso di periodi prolungati di immobilizzazione, e' consigliabilesospendere l'uso di questo farmaco (almeno quattro settimane prima incaso di chirurgia elettiva) e non riprendere il trattamento fino a 2 settimane dopo una completa ripresa della mobilita'. Si deve tenere inconsiderazione l'aumentato rischio di tromboembolismo durante il puerperio. Il trattamento deve essere interrotto immediatamente se si presentano sintomi di trombosi arteriosa o venosa o se si sospettano tali patologie. Tumori: una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano contraccettivi orali (CO) hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella, soprattutto utilizzando i preparati estro-progestinici. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all'interruzione dei contraccettivi orali combinati (COC). Poiche' il cancro della mammella e' raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in piu' di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC e' modestoin rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Il rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella nelle utilizzatricidi preparati a base di solo progestinico e' paragonabile a quello associato con l'uso di COC. Tuttavia, per i preparati a base di solo progestinico i dati si basano su una popolazione di utilizzatrici piu' limitata e quindi risultano meno conclusivi rispetto a quelli relativi aiCOC. Questi studi non dimostrano l'esistenza di una relazione casuale. L'aumento del rischio osservato puo' essere dovuto ad una piu' precoce diagnosi di cancro della mammella nelle utilizzatrici di CO, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di CO tendead essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono sostanze ormonali come quella contenuta in questo farmaco, sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali che hanno messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume questo medicinale presenta forte dolore nella parte superiore dell'addome, ingrossamento epatico o segni di emorragia intra-addominale, deve essere preso in considerazione un tumore epatico nella diagnosi differenziale. Osteoporosi. Modifica della densita' minerale ossea (BMD): l'uso di dienogest nelle adolescenti (da 12a <18 anni) durante un periodo di trattamento di 12 mesi si e' associato ad una riduzione della densita' minerale ossea (BMD) nelle vertebrelombari (L2-L4). La variazione media relativa alla BMD dall'inizio alla fine del trattamento (EOT) e' stata del -1,2% con un intervallo compreso tra -6% e 5% (IC 95%: -1,70% e -0,78%, n=103). Misurazioni ripetute 6 mesi dopo la fine del trattamento in un sottogruppo con valori ridotti di BMD hanno dimostrato una tendenza al recupero (cambiamento relativo medio dall'inizio: -2,3% rispetto alla fine del trattamento e-0,6% a 6 mesi dopo la fine del trattamento con un intervallo compresotra -9% e 6% (IC 95%: -1,20% e 0,06% (n=60)). La perdita di BMD e' particolarmente preoccupante durante l'adolescenza ed il primo periodo dell'eta' adulta, in quanto si tratta di un periodo critico dell'accrescimento. Non e' noto se la riduzione di BMD in questa popolazione ridurra' il picco di massa ossea ed aumentera' il rischio di fratture neiperiodi successivi della vita. Nelle pazienti ad aumentato rischio diosteoporosi deve essere eseguita un'attenta analisi del rapporto rischio/beneficio prima di iniziare il trattamento con questo farmaco, poiche' i livelli di estrogeni endogeni sono moderatamente diminuiti durante il trattamento con questo medicinale.
INTERAZIONI
Nota: devono essere consultate le informazioni sulla prescrizione di farmaci concomitanti per identificare potenziali interazioni Effetti degli altri medicinali su questo frmaco: i progestinici incluso dienogest vengono metabolizzai soprattutto dal sistema del citocromo P450 3A4(CYP3A4) localizzato a livello della mucosa intestinale e nel fegato.Pertanto, gli induttori o gli inibitori del CYP3A4 possono influenzareil metabolismo del progestinico. Un aumento della clearance degli ormoni sessuali dovuto ad induzione enzimatica puo' ridurre l'effetto terapeutico di questo farmaco con la possibilita' di comparsa di effettiindesiderati, quali ad esempio cambiamenti del profilo del sanguinamento uterino. Una riduzione della clearance degli ormoni sessuali dovutaad inibizione enzimatica puo' aumentare l'esposizione al dienogest, con la possibilita' di comparsa di effetti indesiderati. Sostanze che aumentano la clearance degli ormoni sessuali (efficacia diminuita per induzione enzimatica) ad esempio: fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina, e prodotti contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum). L'induzione enzimatica puo' essere gia' osservatadopo alcuni giorni di trattamento. La massima induzione enzimatica siosserva generalmente entro poche settimane. L'induzione enzimatica puo' permanere per almeno 4 settimane dopo l'interruzione della terapia farmacologica. L'effetto dell'induttore del CYP3A4 rifampicina e' statostudiato in donne sane in postmenopausa. La co-somministrazione di rifampicina con compresse di estradiolo valerato/dienogest ha portato aduna significativa diminuzione delle concentrazioni di dienogest ed estardiolo allo stato stazionario e dell'esposizione sistemica ai principi attivi. L'esposizione sistemica al dienogest e all'estradiolo allostato stazionario, misurata dalla AUC (0-24 ore), e' stata ridotta rispettivamente dell'83% e del 44%. Sostanze con effetto variabile sullaclearance degli ormoni sessuali: quando sono co-somministrati con gliormoni sessuali, molte combinazioni di inibitori della proteasi dell'HIV e di inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, inclusele combinazioni con inibitori dell'HCV possono aumentare o diminuirele concentrazioni plasmatiche di progestinici. L'effetto netto di questi cambiamenti in alcuni casi puo' essere clinicamente rilevante. Sostanze che riducono la clearance degli ormoni sessuali (inibitori enzimatici): il dienogest e' un substrato del citocromo P450 (CYP) 3A4. La rilevanza clinica di interazioni potenziali con gli inibitori enzimatici rimane sconosciuta. La somministrazione concomitante di potenti inibitori enzimatici del CYP3A4 puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di dienogest. La somministrazione concomitante al potente inibitoredel CYP3A4 ketoconazolo, ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore) del dienogest allo stato stazionario pari a 2,9 volte. La somministrazione concomitante con l'inibitore moderato del CYP3A4 eritromicina,ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore) del dienogest allo statostazionario pari a 1,6 volte. Effetto di questo farmaco su altri medicinali: sulla base degli studi d'inibizione in vitro, un'interazione clinicamente rilevante del dienogest con il metabolismo di altri medicinali mediato dal sistema citocromo P450 appare improbabile. Interazioni con il cibo: un pasto standard con alto contenuto di grassi non ha influito sulla biodisponibilita' del dienogest.
EFFETTI INDESIDERATI
La presentazione delle reazioni avverse e' basata su MedDRA. Si e' utilizzato il termine piu' appropriato MedDRA per descrivere una specifica reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate. Gli effetti indesiderati si manifestano piu' comunemente durante i primi mesi di trattamento con questo farmaco e tendono a diminuire con la prosecuzione del trattamento. Possono verificarsi cambiamenti delle caratteristichedel sanguinamento, come spotting, sanguinamenti irregolari o amenorrea. Nelle utilizzatrici di dienogest sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati durante il trattamento con dienogest sono cefalea (9,0%), fastidioal seno (5,4%), umore depresso (5,1%) e acne (5,1%). Inoltre, nella maggior parte delle pazienti trattate si verificano modificazioni nel profilo del sanguinamento mestruale. I profili del sanguinamento mestruale sono stati valutati sistematicamente attraverso i diari delle pazienti e sono stati analizzati utilizzando un periodo di riferimento di90 giorni, come raccomandato dall'OMS. Durante i primi 90 gironi di trattamento con dienogest sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento (n=290; 100%): amenorrea (1,7%), sanguinamento infrequente(27,2%), sanguinamento frequente (13,4%), sanguinamento irregolare (35,2%), sanguinamento prolungato (38,3%), sanguinamento normale, cioe' nessuna delle categorie precedenti (19,7%). Durante il quarto periodo di riferimento sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento(n=149; 100%): amenorrea (28,2%), sanguinamento infrequente (24,2%),sanguinamento frequente (2,7%), sanguinamento irregolare (21,5%), sanguinamento prolungato (4,0%), sanguinamento normale, cioe' nessuna delle categorie precedenti (22,8%). Cambiamenti nei profili del sanguinamento mestruale sono stati riportati solo occasionalmente come evento avverso dalle pazienti. Le frequenze delle reazioni avverse del farmaco(ADRs) secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi (MedDRASOCs) riportate con dienogest sono riassunte nella tabella sottostante. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sonodefinite come comune (>=1/100 a <1/10), e non comune (>=1/1.000 a <1/100). Le frequenze derivano dai dati ottenuti da 4 studi clinici, chehanno coinvolto 332 pazienti (100%). Effetti avversi, Studi clinici difase III, N = 332. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumentodi peso; non comune: diminuzione di peso, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: umore depresso, disturbo del sonno, nervosismo, perdita della libido, cambiamento dell'umore; non comune: ansia,depressione, sbalzi d'umore. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania; non comune: squilibri del sistema nervoso autonomo,disturbo dell'attenzione. Patologie dell'occhio. Non comune: secchezzaoculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: disturbo specifico dell'apparato circolatorio, palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, flatulenza, distensione addominale, vomito; non comune: diarrea, stipsi,senso di fastidio all'addome, infiammazione, gastrointestinale, gengivite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne, alopecia; non comune: secchezza della cute, iperidrosi, prurito, irsutismo, onicoclasi, forfora, dermatite, crescita anomala dei capelli, reazione di fotosensibilità, disturbi della pigmentazione. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena; non comune: dolore osseo, spasmi muscolari, dolore alle estremità, pesantezza alle estremità. Patologie renali ed urinarie. Non comune: infezione delle vie urinarie. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella. Comune: senso di fastidio mammario, ciste ovarica, vampate di calore, sanguinamento uterino/vaginale compreso lo spotting;non comune: candidiasi vaginale, secchezza vulvovaginale, secrezionegenitale, dolore pelvico, vulvovaginite atrofica, massa in sede mammaria, mastopatia fibrocistica, indurimento mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, irritabilità; non comune: edema. Popolazione pediatrica. Riduzione della densita' minerale ossea: in uno studio clinico non controllato su111 donne adolescenti (12 a<18 anni) che venivano trattate con dienogest, 103 sono state sottoposte a misurazioni della BMD. Approssimativamente il 72% delle partecipanti a questo studio hanno avuto una riduzione della BMD a livello delle vertebre lombari (L2-L4) dopo 12 mesi diutilizzo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggiocontinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatorisanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: vi sono dati limitati riguardanti l'uso del dienogest in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. Questo farmaco non deve essere somministrato a donne in gravidanza perche' non c'e' necessita' di trattare l'endometriosi durante la gravidanza. Allattamento: il trattamento con questo farmaco durante l'allattamento non e' raccomandato. Non e' noto se il dienogest sia escreto nel latte umano. I dati nell'animale dimostrano che il dienogest viene escreto nel latte di ratto. La decisione se interrompere l'allattamento oastenersi dalla terapia con questo medicinale deve tenere conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapiaper la donna. Fertilita': sulla base dei dati disponibili, durante iltrattamento con questo farmaco l'ovulazione e' inibita nella maggiorparte delle pazienti. Tuttavia, questo medicinale non e' un contraccettivo. Se e' richiesta la contraccezione, deve essere usato un metodo non ormonale. Sulla base dei dati disponibili, il ciclo mestruale ritorna alla normalita' entro due mesi dalla cessazione del trattamento conquesto farmaco.
DIENOGEST ARISTO 2 MG COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Progestinici.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 2 mg di dienogest.
ECCIPIENTI
Magnesio stearato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone, amido di mais pregelatinizzato.
INDICAZIONI
Trattamento dell'endometriosi.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Questo farmaco non deve essere usato in presenza delle condizioni sotto elencate, che derivano in parte da informazioni su altri preparati abase di solo progestinico. Nel caso in cui una di tali condizioni insorga durante l'uso di questo farmaco, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Patologia tromboembolica venosa attiva. Patologie arteriose e cardiovascolari in atto o pregresse (ad esempio, infarto del miocardio, evento cerebrovascolare, cardiopatia ischemica). Diabete mellito con interessamento vascolare. Grave malattia epatica inatto o pregressa, fino al ritorno alla normalita' degli indici di funzionalita' epatica. Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. Tumori maligni accertati o sospetti dipendenti dagli ormoni sessuali. Perdite ematiche vaginali di natura non accertata.
POSOLOGIA
Posologia: il dosaggio di questo farmaco e' di una compressa al giornosenza interruzione, da assumere preferibilmente alla stessa ora ognigiorno, se necessario con una piccola quantita' di liquido. La compressa puo' essere assunta indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte in modo continuo indipendentemente dal sanguinamentovaginale. Quando una confezione e' terminata si deve iniziare la successiva senza interruzione. Non c'e' esperienza nel trattamento con questo medicinale per periodi superiori ai 15 mesi in pazienti con endometriosi. Il trattamento puo' cominciare in qualsiasi giorno del ciclo mestruale. Qualsiasi trattamento ormonale contraccettivo va interrotto prima di iniziare questo farmaco. In caso di necessita' contraccettiva,dovrebbero essere impiegati metodi non ormonali (ad es. metodi di barriera). Comportamento in caso di dimenticanza di compresse: l'efficacia di questo farmaco puo' essere ridotta in caso di dimenticanza di compresse, vomito e/o diarrea (che si verifichi entro 3-4 ore dall'assunzione della compressa). In caso di dimenticanza di una o piu' compresse, la donna deve prendere una sola compressa appena se ne ricorda e quindi proseguire con l'assunzione il giorno successivo al solito orario.Una compressa non assorbita a causa di vomito o diarrea deve analogamente essere sostituita con un'altra compressa. Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti. Popolazione pediatrica: questo medicinale non e' indicato nelle bambine prima del menarca. La sicurezza e l'efficacia di dienogest sono state valutate in uno studio clinico non controllato della durata di 12 mesi in 111 donne adolescenti(12-<18) con endometriosi clinicamente sospetta o confermata. Popolazione geriatrica: non ci sono indicazioni rilevanti per l'uso di questomedicinale nella popolazione geriatrica. Pazienti con compromissioneepatica: questo farmaco e' controindicato nelle pazienti con grave malattia epatica in atto o pregressa. Pazienti con compromissione renale:non ci sono dati che suggeriscono la necessita' di un adattamento posologico nelle pazienti con compromissione renale. Modo di somministrazione: per uso orale.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Poiche' questo farmaco e' un preparato a base di solo progestinico, sipuo' presumere che le avvertenze speciali e le precauzioni di impiegoper i preparati a base di solo progestinico siano valide anche per l'uso di questo medicinale, sebbene non tutte le avvertenze e le precauzioni si basino su dati emersi negli studi clinici con dienogest. Qualora una delle condizioni/fattori di rischio sotto riportate si presentio peggiori, deve essere eseguita un'analisi individuale del rapportorischio/beneficio prima di iniziare o continuare il trattamento con questo farmaco. Grave sanguinamento uterino: il sanguinamento uterino, per esempio in donne con adenomiosi o leiomiomi uterini, puo' peggiorare con l'uso di questo medicinale. Se il sanguinamento e' abbondante econtinuo, puo' condurre ad anemia (in alcuni casi grave). In caso di anemia, deve essere presa in considerazione l'interruzione di questo farmaco. Cambiamenti nel profilo di sanguinamento: la maggioranza dellepazienti trattate con dienogest va incontro a cambiamenti nel profilodi sanguinamento mestruale. Disturbi circolatori: sulla base degli studi epidemiologici non sembra che i preparati a base di solo progestinico siano associati ad aumento del rischio di infarto del miocardio o di tromboembolismo cerebrale. Il rischio di eventi cardiovascolari e cerebrali e' correlato piuttosto con l'aumentare dell'eta', l'ipertensione ed il fumo. Nelle donne ipertese, il rischio di ictus puo' essere leggermente aumentato dall'uso di preparati a base di solo progestinico. Alcuni studi indicano che ci puo' essere un lieve aumento del rischio, sebbene non statisticamente significativo, di tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) in associazione con l'uso di preparati a base di solo progestinico. I fattori di rischio generalmente riconosciuti per il tromboembolismo venoso (TEV) comprendonoun'anamnesi personale o familiare positiva (TEV in un fratello o in un genitore in eta' relativamente precoce), eta', obesita', immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia maggiore o traumi importanti. In caso di periodi prolungati di immobilizzazione, e' consigliabilesospendere l'uso di questo farmaco (almeno quattro settimane prima incaso di chirurgia elettiva) e non riprendere il trattamento fino a 2 settimane dopo una completa ripresa della mobilita'. Si deve tenere inconsiderazione l'aumentato rischio di tromboembolismo durante il puerperio. Il trattamento deve essere interrotto immediatamente se si presentano sintomi di trombosi arteriosa o venosa o se si sospettano tali patologie. Tumori: una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano contraccettivi orali (CO) hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella, soprattutto utilizzando i preparati estro-progestinici. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all'interruzione dei contraccettivi orali combinati (COC). Poiche' il cancro della mammella e' raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in piu' di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC e' modestoin rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Il rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella nelle utilizzatricidi preparati a base di solo progestinico e' paragonabile a quello associato con l'uso di COC. Tuttavia, per i preparati a base di solo progestinico i dati si basano su una popolazione di utilizzatrici piu' limitata e quindi risultano meno conclusivi rispetto a quelli relativi aiCOC. Questi studi non dimostrano l'esistenza di una relazione casuale. L'aumento del rischio osservato puo' essere dovuto ad una piu' precoce diagnosi di cancro della mammella nelle utilizzatrici di CO, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di CO tendead essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono sostanze ormonali come quella contenuta in questo farmaco, sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali che hanno messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume questo medicinale presenta forte dolore nella parte superiore dell'addome, ingrossamento epatico o segni di emorragia intra-addominale, deve essere preso in considerazione un tumore epatico nella diagnosi differenziale. Osteoporosi. Modifica della densita' minerale ossea (BMD): l'uso di dienogest nelle adolescenti (da 12a <18 anni) durante un periodo di trattamento di 12 mesi si e' associato ad una riduzione della densita' minerale ossea (BMD) nelle vertebrelombari (L2-L4). La variazione media relativa alla BMD dall'inizio alla fine del trattamento (EOT) e' stata del -1,2% con un intervallo compreso tra -6% e 5% (IC 95%: -1,70% e -0,78%, n=103). Misurazioni ripetute 6 mesi dopo la fine del trattamento in un sottogruppo con valori ridotti di BMD hanno dimostrato una tendenza al recupero (cambiamento relativo medio dall'inizio: -2,3% rispetto alla fine del trattamento e-0,6% a 6 mesi dopo la fine del trattamento con un intervallo compresotra -9% e 6% (IC 95%: -1,20% e 0,06% (n=60)). La perdita di BMD e' particolarmente preoccupante durante l'adolescenza ed il primo periodo dell'eta' adulta, in quanto si tratta di un periodo critico dell'accrescimento. Non e' noto se la riduzione di BMD in questa popolazione ridurra' il picco di massa ossea ed aumentera' il rischio di fratture neiperiodi successivi della vita. Nelle pazienti ad aumentato rischio diosteoporosi deve essere eseguita un'attenta analisi del rapporto rischio/beneficio prima di iniziare il trattamento con questo farmaco, poiche' i livelli di estrogeni endogeni sono moderatamente diminuiti durante il trattamento con questo medicinale.
INTERAZIONI
Nota: devono essere consultate le informazioni sulla prescrizione di farmaci concomitanti per identificare potenziali interazioni Effetti degli altri medicinali su questo frmaco: i progestinici incluso dienogest vengono metabolizzai soprattutto dal sistema del citocromo P450 3A4(CYP3A4) localizzato a livello della mucosa intestinale e nel fegato.Pertanto, gli induttori o gli inibitori del CYP3A4 possono influenzareil metabolismo del progestinico. Un aumento della clearance degli ormoni sessuali dovuto ad induzione enzimatica puo' ridurre l'effetto terapeutico di questo farmaco con la possibilita' di comparsa di effettiindesiderati, quali ad esempio cambiamenti del profilo del sanguinamento uterino. Una riduzione della clearance degli ormoni sessuali dovutaad inibizione enzimatica puo' aumentare l'esposizione al dienogest, con la possibilita' di comparsa di effetti indesiderati. Sostanze che aumentano la clearance degli ormoni sessuali (efficacia diminuita per induzione enzimatica) ad esempio: fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina, e prodotti contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum). L'induzione enzimatica puo' essere gia' osservatadopo alcuni giorni di trattamento. La massima induzione enzimatica siosserva generalmente entro poche settimane. L'induzione enzimatica puo' permanere per almeno 4 settimane dopo l'interruzione della terapia farmacologica. L'effetto dell'induttore del CYP3A4 rifampicina e' statostudiato in donne sane in postmenopausa. La co-somministrazione di rifampicina con compresse di estradiolo valerato/dienogest ha portato aduna significativa diminuzione delle concentrazioni di dienogest ed estardiolo allo stato stazionario e dell'esposizione sistemica ai principi attivi. L'esposizione sistemica al dienogest e all'estradiolo allostato stazionario, misurata dalla AUC (0-24 ore), e' stata ridotta rispettivamente dell'83% e del 44%. Sostanze con effetto variabile sullaclearance degli ormoni sessuali: quando sono co-somministrati con gliormoni sessuali, molte combinazioni di inibitori della proteasi dell'HIV e di inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, inclusele combinazioni con inibitori dell'HCV possono aumentare o diminuirele concentrazioni plasmatiche di progestinici. L'effetto netto di questi cambiamenti in alcuni casi puo' essere clinicamente rilevante. Sostanze che riducono la clearance degli ormoni sessuali (inibitori enzimatici): il dienogest e' un substrato del citocromo P450 (CYP) 3A4. La rilevanza clinica di interazioni potenziali con gli inibitori enzimatici rimane sconosciuta. La somministrazione concomitante di potenti inibitori enzimatici del CYP3A4 puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di dienogest. La somministrazione concomitante al potente inibitoredel CYP3A4 ketoconazolo, ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore) del dienogest allo stato stazionario pari a 2,9 volte. La somministrazione concomitante con l'inibitore moderato del CYP3A4 eritromicina,ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore) del dienogest allo statostazionario pari a 1,6 volte. Effetto di questo farmaco su altri medicinali: sulla base degli studi d'inibizione in vitro, un'interazione clinicamente rilevante del dienogest con il metabolismo di altri medicinali mediato dal sistema citocromo P450 appare improbabile. Interazioni con il cibo: un pasto standard con alto contenuto di grassi non ha influito sulla biodisponibilita' del dienogest.
EFFETTI INDESIDERATI
La presentazione delle reazioni avverse e' basata su MedDRA. Si e' utilizzato il termine piu' appropriato MedDRA per descrivere una specifica reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate. Gli effetti indesiderati si manifestano piu' comunemente durante i primi mesi di trattamento con questo farmaco e tendono a diminuire con la prosecuzione del trattamento. Possono verificarsi cambiamenti delle caratteristichedel sanguinamento, come spotting, sanguinamenti irregolari o amenorrea. Nelle utilizzatrici di dienogest sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati durante il trattamento con dienogest sono cefalea (9,0%), fastidioal seno (5,4%), umore depresso (5,1%) e acne (5,1%). Inoltre, nella maggior parte delle pazienti trattate si verificano modificazioni nel profilo del sanguinamento mestruale. I profili del sanguinamento mestruale sono stati valutati sistematicamente attraverso i diari delle pazienti e sono stati analizzati utilizzando un periodo di riferimento di90 giorni, come raccomandato dall'OMS. Durante i primi 90 gironi di trattamento con dienogest sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento (n=290; 100%): amenorrea (1,7%), sanguinamento infrequente(27,2%), sanguinamento frequente (13,4%), sanguinamento irregolare (35,2%), sanguinamento prolungato (38,3%), sanguinamento normale, cioe' nessuna delle categorie precedenti (19,7%). Durante il quarto periodo di riferimento sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento(n=149; 100%): amenorrea (28,2%), sanguinamento infrequente (24,2%),sanguinamento frequente (2,7%), sanguinamento irregolare (21,5%), sanguinamento prolungato (4,0%), sanguinamento normale, cioe' nessuna delle categorie precedenti (22,8%). Cambiamenti nei profili del sanguinamento mestruale sono stati riportati solo occasionalmente come evento avverso dalle pazienti. Le frequenze delle reazioni avverse del farmaco(ADRs) secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi (MedDRASOCs) riportate con dienogest sono riassunte nella tabella sottostante. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sonodefinite come comune (>=1/100 a <1/10), e non comune (>=1/1.000 a <1/100). Le frequenze derivano dai dati ottenuti da 4 studi clinici, chehanno coinvolto 332 pazienti (100%). Effetti avversi, Studi clinici difase III, N = 332. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumentodi peso; non comune: diminuzione di peso, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: umore depresso, disturbo del sonno, nervosismo, perdita della libido, cambiamento dell'umore; non comune: ansia,depressione, sbalzi d'umore. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania; non comune: squilibri del sistema nervoso autonomo,disturbo dell'attenzione. Patologie dell'occhio. Non comune: secchezzaoculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: disturbo specifico dell'apparato circolatorio, palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, flatulenza, distensione addominale, vomito; non comune: diarrea, stipsi,senso di fastidio all'addome, infiammazione, gastrointestinale, gengivite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne, alopecia; non comune: secchezza della cute, iperidrosi, prurito, irsutismo, onicoclasi, forfora, dermatite, crescita anomala dei capelli, reazione di fotosensibilità, disturbi della pigmentazione. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena; non comune: dolore osseo, spasmi muscolari, dolore alle estremità, pesantezza alle estremità. Patologie renali ed urinarie. Non comune: infezione delle vie urinarie. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella. Comune: senso di fastidio mammario, ciste ovarica, vampate di calore, sanguinamento uterino/vaginale compreso lo spotting;non comune: candidiasi vaginale, secchezza vulvovaginale, secrezionegenitale, dolore pelvico, vulvovaginite atrofica, massa in sede mammaria, mastopatia fibrocistica, indurimento mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, irritabilità; non comune: edema. Popolazione pediatrica. Riduzione della densita' minerale ossea: in uno studio clinico non controllato su111 donne adolescenti (12 a<18 anni) che venivano trattate con dienogest, 103 sono state sottoposte a misurazioni della BMD. Approssimativamente il 72% delle partecipanti a questo studio hanno avuto una riduzione della BMD a livello delle vertebre lombari (L2-L4) dopo 12 mesi diutilizzo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggiocontinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatorisanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: vi sono dati limitati riguardanti l'uso del dienogest in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. Questo farmaco non deve essere somministrato a donne in gravidanza perche' non c'e' necessita' di trattare l'endometriosi durante la gravidanza. Allattamento: il trattamento con questo farmaco durante l'allattamento non e' raccomandato. Non e' noto se il dienogest sia escreto nel latte umano. I dati nell'animale dimostrano che il dienogest viene escreto nel latte di ratto. La decisione se interrompere l'allattamento oastenersi dalla terapia con questo medicinale deve tenere conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapiaper la donna. Fertilita': sulla base dei dati disponibili, durante iltrattamento con questo farmaco l'ovulazione e' inibita nella maggiorparte delle pazienti. Tuttavia, questo medicinale non e' un contraccettivo. Se e' richiesta la contraccezione, deve essere usato un metodo non ormonale. Sulla base dei dati disponibili, il ciclo mestruale ritorna alla normalita' entro due mesi dalla cessazione del trattamento conquesto farmaco.
Specifiche
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