Gedeon Richter Italia Lenzetto Spray Transd 6,5 Ml 1,53 Mg/nebul
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- Codice articolo: 043205018
Descrizione
DENOMINAZIONE
LENZETTO 1,53 MG/NEBULIZZAZIONE SPRAY TRANSDERMICO SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, estrogeni, estrogeni naturali e semisintetici non associati; estrogeni.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni nebulizzazione rilascia 90 microlitri di spray transdermico, soluzione, contenente 1,53 mg di estradiolo (equivalente a 1,58 mg di estradiolo emiidrato). Eccipiente(i) con effetti noti: ogni nebulizzazionecontiene 65,47 mg di etanolo. Per l'elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Octisalato, etanolo 96%.
INDICAZIONI
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienzaestrogenica nelle donne in postmenopausa (nelle donne ad almeno 6 mesi dall'ultima mestruazione o in menopausa chirurgica, con o senza utero). L'esperienza nelle donne al di sopra dei 65 anni di eta' e' limitata.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato; tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati; sanguinamento genitale non diagnosticato; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolismo venoso in atto o pregresso (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici noti (es.: deficit di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (es. angina pectoris, infarto miocardico); epatopatia acuta o storia di epatopatia finche'gli esami di funzione epatica non siano tornati nella norma; porfiria; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Posologia: Lenzetto viene somministrato una volta al giorno, in monoterapia o come trattamento sequenziale continuo (quando viene associatoa un progestinico). Una nebulizzazione predosata viene somministrata una volta al giorno sulla pelle asciutta e intatta dell'avambraccio come dose iniziale. La dose puo' essere aumentata a due nebulizzazioni predosate al giorno sull'avambraccio in base alla risposta clinica. L'aumento di dose deve essere basato sul grado dei sintomi menopausali della donna e deve essere fatto solo dopo almeno 4 settimane di trattamento continuo con Lenzetto. La dose massima giornaliera e' di 3 nebulizzazioni predosate (4,59 mg/die) sull'avambraccio. L'aumento della dosedeve essere discusso con il medico. Per le pazienti che hanno difficolta' ad applicare la dose prescritta su zone distinte e non sovrappostedello stesso avambraccio, Lenzetto puo' essere applicato anche in siti sull'avambraccio alterno o dell'interno coscia. Per l'inizio e il proseguimento del trattamento dei sintomi postmenopausali, deve essere usata la dose efficace piu' bassa per la durata piu' breve (vedere anche paragrafo 4.4). Quando il grado di sintomi menopausali della donna non si riduce dopo un aumento di dose, la paziente deve essere titolataalla dose precedente. Le pazienti devono essere rivalutate periodicamente come clinicamente appropriato (ad es. a intervalli di 3-6 mesi) per determinare se il trattamento e' ancora necessario (vedere paragrafo 4.4). Quando si prescrive un estrogeno per una donna in postmenopausa con utero, deve essere iniziato anche un progestinico approvato perl'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni per ridurre il rischiodi cancro all'endometrio. Devono essere somministrati solo progestinici approvati per l'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni. Nelledonne con utero: nelle donne con utero intatto, il medicinale deve essere associato a un progestinico approvato per l'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni, seguendo uno schema posologico continuo sequenziale: l'estrogeno viene somministrato continuativamente. Il progestinico viene aggiunto per almeno 12-14 giorni di ogni ciclo di 28 giorni,in maniera sequenziale. Le pazienti mai trattate e le pazienti che passano a Lenzetto da altre TOS (cicliche, sequenziali o continue combinate) devono essere consigliate su come iniziare il trattamento. Nel periodo in cui l'estrogeno viene associato al progestinico, puo' verificarsi un'emorragia da interruzione. Il nuovo ciclo di 28 giorni si inizia senza interruzione. Nelle donne senza utero: a meno che non vi siauna precedente diagnosi di endometriosi, non si raccomanda l'aggiuntadi un progestinico nelle donne senza utero. Sovrappeso e obesita': visono dati limitati sul fatto che il tasso e l'entita' dell'assorbimento di Lenzetto possa essere ridotto in caso di donne sovrappeso e obese. Durante il trattamento, possono essere necessari aggiustamenti delladose di Lenzetto. Le modifiche di dose devono essere discusse con ilmedico. Popolazione pediatrica: non vi e' un uso rilevante di Lenzettonella popolazione pediatrica. Dose dimenticata: se dimentica una dose, la paziente deve assumere la dose dimenticata non appena se ne ricorda e applicare la dose successiva alla solita ora. Se e' quasi ora della dose successiva, deve saltare la dose dimenticata e applicare la dose successiva alla solita ora. In caso di dimenticanza di una o piu' dosi, e' necessario innescare la pompa nebulizzando nel tappo. La dimenticanza di una dose puo' aumentare la probabilita' di metrorragia da interruzione e spotting. Modo di somministrazione: il contenitore deveessere tenuto in posizione dritta e verticale per la nebulizzazione. Prima di utilizzare un applicatore nuovo per la prima volta, la pompa deve essere innescata nebulizzando 3 volte nel tappo. La dose giornaliera e' di una nebulizzazione predosata sull'avambraccio interno. Se vengono prescritte due o tre nebulizzazioni al giorno, si devono applicare in zone di 20 cm^2 adiacenti ma non sovrapposte (una accanto all'altra) sulla superficie interna del braccio tra il gomito e il polso, lasciando asciugare per circa 2 minuti. Le donne devono coprire il sito di applicazione con indumenti se un'altra persona puo' venire a contatto con quella zona della cute dopo che la nebulizzazione si e' asciugata. Il sito di applicazione non deve essere lavato per 60 minuti. Non far toccare il sito di applicazione da un'altra persona entro i 60 minuti dall'applicazione. I pazienti devono essere informati che i bambininon devono entrare in contatto con l'area del corpo su cui e' stato spruzzato lo spray di estradiolo (vedere paragrafo 4.4). Se un bambinoviene a contatto con la parte del braccio su cui Lenzetto e' stato spruzzato, la pelle del bambino deve essere lavata con acqua e sapone ilprima possibile. Gli studi suggeriscono che, rispetto all'applicazionesulla superficie interna dell'avambraccio, l'assorbimento di estradiolo e' simile a quello che si verifica quando Lenzetto viene applicatosulla cute della coscia, ma e' inferiore quando applicato sulla cute dell'addome. Se il prodotto viene utilizzato secondo le istruzioni, indipendentemente dalla forma o dal tipo di nebulizzazione differente sulla cute ciascuno spruzzo rilascera' la stessa quantita' di principio attivo sulla cute. Temperatura cutanea elevata: e' stato valutato l'utilizzo di Lenzetto rispetto all'aumento della temperatura ambientale enon sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nell'entita' dell'assorbimento di Lenzetto. Tuttavia, Lenzetto deve essere usatocon cautela in condizioni di temperatura estreme, come l'esposizione al sole o la sauna. Applicazione di schermi solari: quando si applicanoschermi solari circa un'ora dopo Lenzetto, l'assorbimento di estradiolo puo' essere ridotto del 10%. Quando la protezione solare e' stata applicata circa un'ora prima di Lenzetto, non e' stato osservato alcuneffetto sull'assorbimento (vedere paragrafo 5.2).
CONSERVAZIONE
Non refrigerare o congelare. Non conservare a temperatura superiore ai25 gradi C. Contiene etanolo che e' infiammabile. Conservare lontanodal calore e da fiamme libere e altre fonti di ignizione.
AVVERTENZE
Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia ormonale sostitutiva (TOS) deve iniziare solo in caso di sintomi che incidononegativamente sulla qualita' della vita. In ogni caso, e' necessarioeffettuare un'attenta valutazione, almeno annuale, dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere continuata solo fintanto che i benefici superino i rischi. Le evidenze relative ai rischi associati alla TOS neltrattamento della menopausa prematura sono limitate. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, per queste donne il rapporto benefici-rischi potrebbe essere piu' favorevole rispetto alle donne di eta' piu' avanzata. Esame medico/controlli successivi: prima di iniziare o riprendere la TOS, e' necessario effettuareun'anamnesi completa personale e familiare della paziente. Sulla basedi questa e delle controindicazioni e avvertenze per l'uso e' necessario effettuare una visita medica (che includa la zona pelvica e il seno). Durante la terapia, si raccomandano controlli medici periodici, adeguati per frequenza e natura alla singola paziente. E' necessario informare le donne su quali tipi di cambiamento del seno riferire al medico o all'infermiere (vedere paragrafo "Cancro della mammella" sotto riportato). E' necessario effettuare degli esami, inclusi esami con adeguata strumentazione a immagini, come la mammografia, in accordo ai protocolli clinici di screening attualmente accettati, modificati in basealle esigenze cliniche individuali. Condizioni che richiedono supervisione: se una qualsiasi delle seguenti condizioni si verifica o si e'precedentemente verificata e/o si e' aggravata durante la gravidanza oun precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere attentamente monitorata. Si deve tener conto del fatto che queste condizioni possono ripresentarsi o essere aggravate durante il trattamento con Lenzetto, in particolare nel caso di: leiomioma (fibroma uterino) o endometriosi, fattori di rischio per disturbi tromboembolici (vedere di seguito), fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, come la familiarita' di primo grado per il cancro della mammella, ipertensione, disturbi epatici (come adenoma epatico), diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare, colelitiasi, emicrania o cefalea (grave), lupuseritematoso sistemico, anamnesi positiva di iperplasia endometriale (vedere di seguito), epilessia, asma, otosclerosi. Ragioni per l'immediata sospensione della terapia La terapia deve essere immediatamente interrotta nel caso in cui si riscontri una controindicazione e nelle seguenti situazioni: ittero o deterioramento della funzione epatica, aumento significativo della pressione sanguigna, nuova insorgenza di cefalea tipo emicrania, gravidanza. Iperplasia endometriale e carcinoma: nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e di carcinomaendometriale aumenta quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento del rischio di carcinoma endometriale segnalato tra le donne che assumono solo estrogeni e' superiore da2 a 12 volte rispetto alle donne che non li assumono, a seconda delladurata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Una volta interrotta la terapia, il rischio puo' restare elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta di un progestinico somministrato ciclicamente per almeno 12 giorni ogni mese/ciclo di 28 giorni o la terapia combinata estrogeni-progestinici continua nelle donne non sottoposte aisterectomia previene il rischio aggiuntivo associato alla TOS a basedi soli estrogeni. Per Lenzetto, la sicurezza endometriale dei progestinici aggiunti non e' stata dimostrata. Durante i primi mesi di trattamento possono verificarsi metrorragia da interruzione o spotting. Se la metrorragia da interruzione o lo spotting compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia o continuano dopo la sospensione del trattamento, e' necessario indagarne le cause, il che puo' includere l'esecuzione di una biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell'endometrio. La stimolazione non bilanciata di estrogeni puo' portare alla trasformazione premaligna o maligna di foci residui di endometriosi. L'aggiunta di progestinici alla terapia sostitutiva con soli estrogeni deve essere presa in considerazione nelle donne sottoposte ad isterectomia per endometriosi, se la presenza di residui di endometriosi e' accertata. Cancro della mammella: i dati in generale dimostrano un aumento del rischio di cancro della mammella in donne che seguono una TOS combinata di estro-progestinici o solo estrogeno, dipendente dalla durata di assunzione della TOS. Terapia combinata estr -progestinica: la sperimentazione randomizzata controllata con placebo, lo studioWomen's Health Initiative (WHI) e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici concordano nel riscontrare un aumento del rischio di cancro della mammella nelle donne che assumono estro-progestinici, il quale diventa evidente dopo circa una media di 3 (1-4) anni (vedere paragrafo 4.8). Terapia a base di soli estrogeni: lo studio WHI non ha registrato alcun aumento del rischio di cancro della mammella nelle donnesottoposte a isterectomia che assumono la TOS a base di soli estrogeni. Gli studi osservazionali hanno segnalato principalmente un leggeroaumento del rischio di diagnosi di cancro della mammella che e' inferiore rispetto a quello riscontrato nelle donne che assumono associazioni di estrogeno-progestinico (vedere paragrafo 4.8).
INTERAZIONI
Il metabolismo degli estrogeni puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come glianticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina), e gliantinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Ilritonavir e il nelfinavir, benche' noti come forti inibitori, presentano, al contrario, proprieta' di induttori se usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati (tradizionali) a base di erbe contenentil'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo di estrogeni (e progestinici). Con la somministrazione transdermica, si evita l'effetto di primo passaggio epatico, e quindi la TOScon estrogeni (e i progestinici) applicati per via transdermica puo' essere meno influenzata dagli induttori enzimatici rispetto agli ormoniorali. Clinicamente, un aumento nel metabolismo degli estrogeni e deiprogestinici puo' comportare una diminuzione dell'effetto e variazioni del profilo di sanguinamento uterino. Interazioni farmacodinamiche:negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu' frequenti nelle donne cheutilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir, nonche' con ilregime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4). Nonsono stati effettuati studi d'interazione per Lenzetto.
EFFETTI INDESIDERATI
In uno studio randomizzato, controllato con placebo, della durata di 12 settimane con Lenzetto su 454 donne, l'80-90% delle donne che sono state randomizzate al principio attivo ha ricevuto almeno 70 giorni diterapia e il 75-85% delle donne che sono state randomizzate al placeboha ricevuto almeno 70 giorni di terapia. Gli eventi avversi sono elencati secondo la classificazione per sistemi e organi in base alla convenzione MedDRA sulla frequenza: comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000). Eventi avversi segnalati. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>=1/1000, <1/100): reazione di ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Non comune (>=1/1000, <1/100): umore depresso, insonnia; raro (>=1/10.000, <1/1000): ansia, libido aumentata, libido diminuita. Patologie del sistema nervosa. Comune (>=1/100, <1/10): cefalea; non comune (>=1/1000, <1/100): capogiro; raro (>=1/10.000, <1/1000): emicrania. Patologie dell'occhio. Noncomune (>=1/1000, <1/100): disturbi visive; raro (>=1/10.000, <1/1000): intolleranza alle lenti a contatto. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (>=1/1000, <1/100): vertigini. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1000, <1/100): palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune (>=1/1000, <1/100): ipertensione. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <1/10): dolore addominale, nausea; non comune (>=1/1000, <1/100): diarrea, dispepsia; raro (>=1/10.000, <1/1000): meteorismo, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>=1/100, <1/10): eruzione cutanea, prurito; non comune (>=1/1000, <1/100): eritema nodoso, orticaria, irritazione della cute; raro (>=1/10.000, <1/1000): irsutismo, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (>=1/1000, <1/100): mialgia; raro (>=1/10.000, <1/1000): spasmi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune (>=1/100, <1/10): dolore mammario,dolorabilita' mammaria, sanguinamento uterino/vaginale incluso spotting, metrorragia; non comune (>=1/1000, <1/100): alterazione del coloredella mammella, secrezione mammaria, polipo cervicale, iperplasia dell'endometrio, cisti ovarica, vaginite; raro (>=1/10.000, <1/1000): dismenorrea, sindrome simil-premenstruale, aumento di volume mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune (>=1/1000, <1/100): edema, dolore ascellare; raro (>=1/10.000, <1/1000): affaticamento. Esami diagnostici. Comune (>=1/100, <1/10): peso aumentato, peso diminuito; non comune (>=1/1000, <1/100): gamma-glutamiltransferasi aumentata, colesterolo ematico aumentato. In aggiunta sono stati segnalati i seguenti eventi avversi dalla sorveglianza post-marketing. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, cloasma, alterazione del colore della cute. Rischio di carcinoma mammario: nelle donne che assumono terapia di associazione di estrogeni e progestinici per piu' di 5 anni e' stato segnalato un aumentodel rischio di diagnosi di carcinoma mammario fino a 2 volte; l'aumento di rischio in donne sottoposte ad una terapia a base di solo estrogeno e' inferiore a quello osservato in donne che utilizzano combinazioni di estro-progestinici; il livello di rischio dipende dalla durata diutilizzo (vedere paragrafo 4.4); le stime di rischio assoluto sulla base dei risultati della piu' ampia metanalisi di studi epidemiologiciprospetti sono rappresentati di seguito.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Lenzetto non e' indicato in gravidanza. Se si verifica unagravidanza durante il trattamento con Lenzetto, e' necessario sospendere immediatamente la terapia. Finora i risultati di gran parte deglistudi epidemiologici relativi all'esposizione accidentale del feto agli estrogeni non indicano effetti teratogeni o fetotossici. Allattamento: Lenzetto non e' indicato durante l'allattamento.
LENZETTO 1,53 MG/NEBULIZZAZIONE SPRAY TRANSDERMICO SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, estrogeni, estrogeni naturali e semisintetici non associati; estrogeni.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni nebulizzazione rilascia 90 microlitri di spray transdermico, soluzione, contenente 1,53 mg di estradiolo (equivalente a 1,58 mg di estradiolo emiidrato). Eccipiente(i) con effetti noti: ogni nebulizzazionecontiene 65,47 mg di etanolo. Per l'elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Octisalato, etanolo 96%.
INDICAZIONI
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienzaestrogenica nelle donne in postmenopausa (nelle donne ad almeno 6 mesi dall'ultima mestruazione o in menopausa chirurgica, con o senza utero). L'esperienza nelle donne al di sopra dei 65 anni di eta' e' limitata.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato; tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati; sanguinamento genitale non diagnosticato; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolismo venoso in atto o pregresso (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici noti (es.: deficit di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (es. angina pectoris, infarto miocardico); epatopatia acuta o storia di epatopatia finche'gli esami di funzione epatica non siano tornati nella norma; porfiria; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Posologia: Lenzetto viene somministrato una volta al giorno, in monoterapia o come trattamento sequenziale continuo (quando viene associatoa un progestinico). Una nebulizzazione predosata viene somministrata una volta al giorno sulla pelle asciutta e intatta dell'avambraccio come dose iniziale. La dose puo' essere aumentata a due nebulizzazioni predosate al giorno sull'avambraccio in base alla risposta clinica. L'aumento di dose deve essere basato sul grado dei sintomi menopausali della donna e deve essere fatto solo dopo almeno 4 settimane di trattamento continuo con Lenzetto. La dose massima giornaliera e' di 3 nebulizzazioni predosate (4,59 mg/die) sull'avambraccio. L'aumento della dosedeve essere discusso con il medico. Per le pazienti che hanno difficolta' ad applicare la dose prescritta su zone distinte e non sovrappostedello stesso avambraccio, Lenzetto puo' essere applicato anche in siti sull'avambraccio alterno o dell'interno coscia. Per l'inizio e il proseguimento del trattamento dei sintomi postmenopausali, deve essere usata la dose efficace piu' bassa per la durata piu' breve (vedere anche paragrafo 4.4). Quando il grado di sintomi menopausali della donna non si riduce dopo un aumento di dose, la paziente deve essere titolataalla dose precedente. Le pazienti devono essere rivalutate periodicamente come clinicamente appropriato (ad es. a intervalli di 3-6 mesi) per determinare se il trattamento e' ancora necessario (vedere paragrafo 4.4). Quando si prescrive un estrogeno per una donna in postmenopausa con utero, deve essere iniziato anche un progestinico approvato perl'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni per ridurre il rischiodi cancro all'endometrio. Devono essere somministrati solo progestinici approvati per l'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni. Nelledonne con utero: nelle donne con utero intatto, il medicinale deve essere associato a un progestinico approvato per l'uso in aggiunta al trattamento con estrogeni, seguendo uno schema posologico continuo sequenziale: l'estrogeno viene somministrato continuativamente. Il progestinico viene aggiunto per almeno 12-14 giorni di ogni ciclo di 28 giorni,in maniera sequenziale. Le pazienti mai trattate e le pazienti che passano a Lenzetto da altre TOS (cicliche, sequenziali o continue combinate) devono essere consigliate su come iniziare il trattamento. Nel periodo in cui l'estrogeno viene associato al progestinico, puo' verificarsi un'emorragia da interruzione. Il nuovo ciclo di 28 giorni si inizia senza interruzione. Nelle donne senza utero: a meno che non vi siauna precedente diagnosi di endometriosi, non si raccomanda l'aggiuntadi un progestinico nelle donne senza utero. Sovrappeso e obesita': visono dati limitati sul fatto che il tasso e l'entita' dell'assorbimento di Lenzetto possa essere ridotto in caso di donne sovrappeso e obese. Durante il trattamento, possono essere necessari aggiustamenti delladose di Lenzetto. Le modifiche di dose devono essere discusse con ilmedico. Popolazione pediatrica: non vi e' un uso rilevante di Lenzettonella popolazione pediatrica. Dose dimenticata: se dimentica una dose, la paziente deve assumere la dose dimenticata non appena se ne ricorda e applicare la dose successiva alla solita ora. Se e' quasi ora della dose successiva, deve saltare la dose dimenticata e applicare la dose successiva alla solita ora. In caso di dimenticanza di una o piu' dosi, e' necessario innescare la pompa nebulizzando nel tappo. La dimenticanza di una dose puo' aumentare la probabilita' di metrorragia da interruzione e spotting. Modo di somministrazione: il contenitore deveessere tenuto in posizione dritta e verticale per la nebulizzazione. Prima di utilizzare un applicatore nuovo per la prima volta, la pompa deve essere innescata nebulizzando 3 volte nel tappo. La dose giornaliera e' di una nebulizzazione predosata sull'avambraccio interno. Se vengono prescritte due o tre nebulizzazioni al giorno, si devono applicare in zone di 20 cm^2 adiacenti ma non sovrapposte (una accanto all'altra) sulla superficie interna del braccio tra il gomito e il polso, lasciando asciugare per circa 2 minuti. Le donne devono coprire il sito di applicazione con indumenti se un'altra persona puo' venire a contatto con quella zona della cute dopo che la nebulizzazione si e' asciugata. Il sito di applicazione non deve essere lavato per 60 minuti. Non far toccare il sito di applicazione da un'altra persona entro i 60 minuti dall'applicazione. I pazienti devono essere informati che i bambininon devono entrare in contatto con l'area del corpo su cui e' stato spruzzato lo spray di estradiolo (vedere paragrafo 4.4). Se un bambinoviene a contatto con la parte del braccio su cui Lenzetto e' stato spruzzato, la pelle del bambino deve essere lavata con acqua e sapone ilprima possibile. Gli studi suggeriscono che, rispetto all'applicazionesulla superficie interna dell'avambraccio, l'assorbimento di estradiolo e' simile a quello che si verifica quando Lenzetto viene applicatosulla cute della coscia, ma e' inferiore quando applicato sulla cute dell'addome. Se il prodotto viene utilizzato secondo le istruzioni, indipendentemente dalla forma o dal tipo di nebulizzazione differente sulla cute ciascuno spruzzo rilascera' la stessa quantita' di principio attivo sulla cute. Temperatura cutanea elevata: e' stato valutato l'utilizzo di Lenzetto rispetto all'aumento della temperatura ambientale enon sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nell'entita' dell'assorbimento di Lenzetto. Tuttavia, Lenzetto deve essere usatocon cautela in condizioni di temperatura estreme, come l'esposizione al sole o la sauna. Applicazione di schermi solari: quando si applicanoschermi solari circa un'ora dopo Lenzetto, l'assorbimento di estradiolo puo' essere ridotto del 10%. Quando la protezione solare e' stata applicata circa un'ora prima di Lenzetto, non e' stato osservato alcuneffetto sull'assorbimento (vedere paragrafo 5.2).
CONSERVAZIONE
Non refrigerare o congelare. Non conservare a temperatura superiore ai25 gradi C. Contiene etanolo che e' infiammabile. Conservare lontanodal calore e da fiamme libere e altre fonti di ignizione.
AVVERTENZE
Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia ormonale sostitutiva (TOS) deve iniziare solo in caso di sintomi che incidononegativamente sulla qualita' della vita. In ogni caso, e' necessarioeffettuare un'attenta valutazione, almeno annuale, dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere continuata solo fintanto che i benefici superino i rischi. Le evidenze relative ai rischi associati alla TOS neltrattamento della menopausa prematura sono limitate. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, per queste donne il rapporto benefici-rischi potrebbe essere piu' favorevole rispetto alle donne di eta' piu' avanzata. Esame medico/controlli successivi: prima di iniziare o riprendere la TOS, e' necessario effettuareun'anamnesi completa personale e familiare della paziente. Sulla basedi questa e delle controindicazioni e avvertenze per l'uso e' necessario effettuare una visita medica (che includa la zona pelvica e il seno). Durante la terapia, si raccomandano controlli medici periodici, adeguati per frequenza e natura alla singola paziente. E' necessario informare le donne su quali tipi di cambiamento del seno riferire al medico o all'infermiere (vedere paragrafo "Cancro della mammella" sotto riportato). E' necessario effettuare degli esami, inclusi esami con adeguata strumentazione a immagini, come la mammografia, in accordo ai protocolli clinici di screening attualmente accettati, modificati in basealle esigenze cliniche individuali. Condizioni che richiedono supervisione: se una qualsiasi delle seguenti condizioni si verifica o si e'precedentemente verificata e/o si e' aggravata durante la gravidanza oun precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere attentamente monitorata. Si deve tener conto del fatto che queste condizioni possono ripresentarsi o essere aggravate durante il trattamento con Lenzetto, in particolare nel caso di: leiomioma (fibroma uterino) o endometriosi, fattori di rischio per disturbi tromboembolici (vedere di seguito), fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, come la familiarita' di primo grado per il cancro della mammella, ipertensione, disturbi epatici (come adenoma epatico), diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare, colelitiasi, emicrania o cefalea (grave), lupuseritematoso sistemico, anamnesi positiva di iperplasia endometriale (vedere di seguito), epilessia, asma, otosclerosi. Ragioni per l'immediata sospensione della terapia La terapia deve essere immediatamente interrotta nel caso in cui si riscontri una controindicazione e nelle seguenti situazioni: ittero o deterioramento della funzione epatica, aumento significativo della pressione sanguigna, nuova insorgenza di cefalea tipo emicrania, gravidanza. Iperplasia endometriale e carcinoma: nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e di carcinomaendometriale aumenta quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento del rischio di carcinoma endometriale segnalato tra le donne che assumono solo estrogeni e' superiore da2 a 12 volte rispetto alle donne che non li assumono, a seconda delladurata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Una volta interrotta la terapia, il rischio puo' restare elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta di un progestinico somministrato ciclicamente per almeno 12 giorni ogni mese/ciclo di 28 giorni o la terapia combinata estrogeni-progestinici continua nelle donne non sottoposte aisterectomia previene il rischio aggiuntivo associato alla TOS a basedi soli estrogeni. Per Lenzetto, la sicurezza endometriale dei progestinici aggiunti non e' stata dimostrata. Durante i primi mesi di trattamento possono verificarsi metrorragia da interruzione o spotting. Se la metrorragia da interruzione o lo spotting compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia o continuano dopo la sospensione del trattamento, e' necessario indagarne le cause, il che puo' includere l'esecuzione di una biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell'endometrio. La stimolazione non bilanciata di estrogeni puo' portare alla trasformazione premaligna o maligna di foci residui di endometriosi. L'aggiunta di progestinici alla terapia sostitutiva con soli estrogeni deve essere presa in considerazione nelle donne sottoposte ad isterectomia per endometriosi, se la presenza di residui di endometriosi e' accertata. Cancro della mammella: i dati in generale dimostrano un aumento del rischio di cancro della mammella in donne che seguono una TOS combinata di estro-progestinici o solo estrogeno, dipendente dalla durata di assunzione della TOS. Terapia combinata estr -progestinica: la sperimentazione randomizzata controllata con placebo, lo studioWomen's Health Initiative (WHI) e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici concordano nel riscontrare un aumento del rischio di cancro della mammella nelle donne che assumono estro-progestinici, il quale diventa evidente dopo circa una media di 3 (1-4) anni (vedere paragrafo 4.8). Terapia a base di soli estrogeni: lo studio WHI non ha registrato alcun aumento del rischio di cancro della mammella nelle donnesottoposte a isterectomia che assumono la TOS a base di soli estrogeni. Gli studi osservazionali hanno segnalato principalmente un leggeroaumento del rischio di diagnosi di cancro della mammella che e' inferiore rispetto a quello riscontrato nelle donne che assumono associazioni di estrogeno-progestinico (vedere paragrafo 4.8).
INTERAZIONI
Il metabolismo degli estrogeni puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come glianticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina), e gliantinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Ilritonavir e il nelfinavir, benche' noti come forti inibitori, presentano, al contrario, proprieta' di induttori se usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati (tradizionali) a base di erbe contenentil'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo di estrogeni (e progestinici). Con la somministrazione transdermica, si evita l'effetto di primo passaggio epatico, e quindi la TOScon estrogeni (e i progestinici) applicati per via transdermica puo' essere meno influenzata dagli induttori enzimatici rispetto agli ormoniorali. Clinicamente, un aumento nel metabolismo degli estrogeni e deiprogestinici puo' comportare una diminuzione dell'effetto e variazioni del profilo di sanguinamento uterino. Interazioni farmacodinamiche:negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu' frequenti nelle donne cheutilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir, nonche' con ilregime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4). Nonsono stati effettuati studi d'interazione per Lenzetto.
EFFETTI INDESIDERATI
In uno studio randomizzato, controllato con placebo, della durata di 12 settimane con Lenzetto su 454 donne, l'80-90% delle donne che sono state randomizzate al principio attivo ha ricevuto almeno 70 giorni diterapia e il 75-85% delle donne che sono state randomizzate al placeboha ricevuto almeno 70 giorni di terapia. Gli eventi avversi sono elencati secondo la classificazione per sistemi e organi in base alla convenzione MedDRA sulla frequenza: comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000). Eventi avversi segnalati. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>=1/1000, <1/100): reazione di ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Non comune (>=1/1000, <1/100): umore depresso, insonnia; raro (>=1/10.000, <1/1000): ansia, libido aumentata, libido diminuita. Patologie del sistema nervosa. Comune (>=1/100, <1/10): cefalea; non comune (>=1/1000, <1/100): capogiro; raro (>=1/10.000, <1/1000): emicrania. Patologie dell'occhio. Noncomune (>=1/1000, <1/100): disturbi visive; raro (>=1/10.000, <1/1000): intolleranza alle lenti a contatto. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (>=1/1000, <1/100): vertigini. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1000, <1/100): palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune (>=1/1000, <1/100): ipertensione. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <1/10): dolore addominale, nausea; non comune (>=1/1000, <1/100): diarrea, dispepsia; raro (>=1/10.000, <1/1000): meteorismo, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>=1/100, <1/10): eruzione cutanea, prurito; non comune (>=1/1000, <1/100): eritema nodoso, orticaria, irritazione della cute; raro (>=1/10.000, <1/1000): irsutismo, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (>=1/1000, <1/100): mialgia; raro (>=1/10.000, <1/1000): spasmi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune (>=1/100, <1/10): dolore mammario,dolorabilita' mammaria, sanguinamento uterino/vaginale incluso spotting, metrorragia; non comune (>=1/1000, <1/100): alterazione del coloredella mammella, secrezione mammaria, polipo cervicale, iperplasia dell'endometrio, cisti ovarica, vaginite; raro (>=1/10.000, <1/1000): dismenorrea, sindrome simil-premenstruale, aumento di volume mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune (>=1/1000, <1/100): edema, dolore ascellare; raro (>=1/10.000, <1/1000): affaticamento. Esami diagnostici. Comune (>=1/100, <1/10): peso aumentato, peso diminuito; non comune (>=1/1000, <1/100): gamma-glutamiltransferasi aumentata, colesterolo ematico aumentato. In aggiunta sono stati segnalati i seguenti eventi avversi dalla sorveglianza post-marketing. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, cloasma, alterazione del colore della cute. Rischio di carcinoma mammario: nelle donne che assumono terapia di associazione di estrogeni e progestinici per piu' di 5 anni e' stato segnalato un aumentodel rischio di diagnosi di carcinoma mammario fino a 2 volte; l'aumento di rischio in donne sottoposte ad una terapia a base di solo estrogeno e' inferiore a quello osservato in donne che utilizzano combinazioni di estro-progestinici; il livello di rischio dipende dalla durata diutilizzo (vedere paragrafo 4.4); le stime di rischio assoluto sulla base dei risultati della piu' ampia metanalisi di studi epidemiologiciprospetti sono rappresentati di seguito.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Lenzetto non e' indicato in gravidanza. Se si verifica unagravidanza durante il trattamento con Lenzetto, e' necessario sospendere immediatamente la terapia. Finora i risultati di gran parte deglistudi epidemiologici relativi all'esposizione accidentale del feto agli estrogeni non indicano effetti teratogeni o fetotossici. Allattamento: Lenzetto non e' indicato durante l'allattamento.
Specifiche
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