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Atnahs Pharma Netherlands Bv Valium 5 Fiale Intra Muscolo Endovenosa 10 Mg/2 Ml

Atnahs Pharma Netherlands Bv Valium 5 Fiale Intra Muscolo Endovenosa 10 Mg/2 Ml

12,10€

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  • Codice articolo: 019995063
Descrizione
DENOMINAZIONE
VALIUM 10 MG/2 ML SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici, derivati delle benzodiazepine.

PRINCIPI ATTIVI
Una fiala contiene il principio attivo: diazepam 10 mg. Eccipienti coneffetti noti: alcool benzilico, etanolo, glicole propilenico, sodio benzoato, acido benzoico. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Alcool benzilico, etanolo 96%, glicole propilenico, sodio benzoato, acido benzoico, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI
Stati di agitazione: nel campo della neurologia e della psichiatria, la somministrazione intramuscolare o endovenosa di Valium e' indicata soprattutto negli stati di eccitazione motoria di eziologia diversa e nei quadri clinici paranoidi-allucinatori. Stato di male epilettico. Spasmi muscolari: in caso di spasmi muscolari gravi, di origine centraleo periferica (reumatica) e di tetano, si ottiene una rapida spasmolisi con la prima somministrazione parenterale di Valium. Tetano; convulsioni febbrili del bambino di eta' superiore a 2 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre benzodiazepine o ad unoqualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; miastenia grave; insufficienza respiratoria severa; insufficienza epatica severa, acuta o cronica; sindrome da apnea notturna.

POSOLOGIA
Posologia. Adulti. Stati di agitazione: 1-2 fiale (10-20 mg) di Valium, 3 volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa, fino a scomparsa dei sintomi acuti. Stato di male epilettico: dose iniziale 1-2 fiale (10-20 mg) per via endovenosa; nelle ore successive, a seconda della necessita', 2 fiale (20 mg) per via intramuscolare o in infusione endovenosa lenta. Spasmi muscolari: una fiala (10 mg), 1-2 volte per viaintramuscolare. Tetano: una fiala (10 mg) di Valium per via endovenosa annulla lo stato spastico per 8 ore circa. Nei pazienti anziani deveessere utilizzata la dose efficace piu' bassa possibile. Questi pazienti devono essere valutati soprattutto all'inizio del trattamento al fine di minimizzare la dose e/o la frequenza di somministrazione per prevenire un sovradosaggio dovuto ad accumulo. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Valium nei bambini sotto i 6 mesi non sono state stabilite. Stati di agitazione. Eta': >6 mesi; posologia: 0,04-0,2 mg/kg ogni 3-4 ore, fino ad un massimo di 0,6 mg/kg in un periododi 8 ore. Stato di male epilettico. Eta': 6 mesi- 12 anni; posologia:0,3-0,4 mg/kg, da ripetere una volta dopo 10 minuti se necessario, fino ad un massimo di 10 mg. Eta': 12-18 anni; posologia: 10 mg, da ripetere una volta dopo 10 minuti se necessario. Spasmi muscolari. Eta': >6 mesi; posologia: 0,1-0,2 mg/kg ogni 2-4 ore. Tetano. Eta': >6 mesi;posologia: 0,1-0,2 mg/kg ogni 2-6 ore, con titolazione della dose se necessario. Convulsioni febbrili del bambino di eta' superiore a 2 anni: 0,5 mg /kg fino ad un massimo di 10mg (1 fiala) per clisma rettale;una sola somministrazione e' in genere sufficiente. Le benzodiazepinenon devono essere date ai bambini senza una attenta valutazione dellaindicazione e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Il dosaggio deve essere attentamente identificata. L'iniezioneendovenosa deve essere praticata lentamente (approssimativamente 0,5-1ml = mg 5/minuto) e in un vaso di grosso calibro, di preferenza in una vena della piega del gomito (vedere paragrafo 4.4). L'iniezione eccessivamente rapida o l'utilizzazione di un vaso di lume troppo piccolocomporta il rischio di tromboflebite e puo' causare apnea.

CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.

AVVERTENZE
L'uso concomitante di Valium con alcol e/o con farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale deve essere evitato, poiche' puo' aumentaregli effetti clinici di Valium, tra cui possibile sedazione profonda (che puo' portare al coma e alla morte) e depressione respiratoria e/ocardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5). Rischioderivante dall'uso concomitante di oppioidi: l'uso concomitante di Valium e oppioidi puo' comportare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante disedativi, quali benzodiazepine e farmaci correlati come Valium, e oppioidi deve essere limitata ai pazienti nei quali non e' possibile ricorrere a opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivereValium in concomitanza con degli oppioidi, deve essere usata la dose minima efficace, e la durata del trattamento deve essere piu' breve possibile (vedere anche le raccomandazioni generali sulla dose al paragrafo 4.2). I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In tal senso, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e le persone che prestano loro assistenza (ove applicabile) in modo che siano a conoscenza di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Valium deve essere usato con estrema cautela in pazienti con storia di abuso di alcool o droga. In pazienti con dipendenza da farmaci con attivita' depressiva sul sistema nervosocentrale e in pazienti con dipendenza da alcol, Valium deve essere evitato, eccetto in caso di necessita' di trattamento di crisi acute di astinenza. Soggetti predisposti, se trattati con diazepam a dosi elevate e per periodi prolungati, possono presentare dipendenza fisica e psicologica, cosi' come avviene con gli altri farmaci ad attivita' ipnotica, sedativa ad azione simile. Il rischio di dipendenza aumenta con ladose e la durata del trattamento; ed e' maggiore nei pazienti con unastoria di abuso di farmaci o alcol. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, la brusca interruzione del trattamento sara' seguita dai sintomi da astinenza, quali cefalea, diarrea, dolori muscolari,ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico,allucinazioni o convulsioni. L'uso di Valium per un periodo di tempoprolungato puo' determinare una diminuzione della risposta agli effetti delle benzodiazepine. Le benzodiazepine ai dosaggi terapeutici possono provocare amnesia anterograda, con aumento del rischio a dosaggi piu' elevati. Gli effetti amnestici possono essere associati ad un comportamento inappropriato. Reazioni psichiatriche e paradosse. Quando siusano possono insorgere irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', ansia, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi e alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire, l'uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani. Possono presentarsi sintomi da astinenza quando in corso di terapia si passa ad una benzodiazepina che ha un tempo di eliminazione piu' breve rispetto a quella usata precedentemente. Tolleranza: una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.Ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno portato al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Inoltre, possonoinsorgere cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo l'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. I pazienti trattati ambulatoriamente con Valium per via parenterale, e soprattutto per via endovenosa devono essere attentamente monitorati per almeno un'ora dopo l'iniezione e, se possibile, non devono essere dimessi se non accompagnati. Occorre anche raccomandare di non guidare veicoli o usare macchinari nelle 12 ore successive alla somministrazione. La somministrazioneparenterale in soggetti con lesioni aterosclerotiche o con insufficienza cardiorespiratoria va limitata ai casi d'urgenza, per esempio infarto del miocardio e stati convulsivi. In corso di terapia si raccomandano controlli ematici e della funzione epatica. Popolazioni speciali. Compromissione epatica e renale: si raccomanda cautela nella gestione dei pazienti con ridotta funzionalita' epatica o renale. Nei pazienti con insufficienza epatica severa, acuta o cronica le benzodiazepine possono avere un ruolo determinante nella precipitazione dell'encefalopatia (vedere paragrafo 4.3). Anziani: considerata l'aumentata sensibilita' degli anziani alle benzodiazepine, che sembra dovuta a modifiche farmacodinamiche legate all'eta', oltre che a un ridotto metabolismo epatico, si raccomanda l'uso della dose efficace piu' bassa (vedere paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2). Insufficienza respiratoria: una dose piu' bassae' raccomandata per i pazienti con insufficienza respiratoria cronicaa causa del rischio di depressione respiratoria. Nei soggetti con limitata riserva polmonare ed in quelli con labilita' cardiocircolatoria,e' necessario ricorrere con prudenza alla somministrazione parenteraledi Valium, soprattutto per via endovenosa, perche' puo' verificarsi apnea e/o arresto cardiaco. Bambini: le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessita'del trattamento; la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Somministrazione endovenosa: l'iniezione eccessivamente rapida o in un vaso di piccolo calibro puo' indurre l'insorgenza di tromboflebite e apnea (vedere paragrafo 4.2). Poiche' diazepam puo' essere assorbito dai componenti in PVC del set di infusione e' necessario considerare un adeguamento di dosaggio in caso di loro utilizzo o di sostituzione con set PVC free (vedere paragrafo 6.2). L'iniezione endoarteriosa deve essere evitata perche' puo' indurre necrosi. Nella maggior parte dei casi e' preferibile la via intramuscolare. Somministrazione intramuscolare: nelle 12- 24 ore successive alla somministrazione di Valium per via intramuscolare e' possibile avere un aumento della creatinfosfochinasi. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Valium 10mg/2 mL soluzione iniettabile contiene 31,4 mg/2 mL di Alcol benzilico: grandi volumi devono essere usati con cautela e solo se necessario,specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale a causa del rischio di accumulo e tossicita' (acidosi metabolica).

INTERAZIONI
Interazioni farmacocinetiche: diazepam e il suo principale metabolita,dismetildiazepam (DMDZ) vengono metabolizzati dagli isozimi del citocromo P450, CYP3A4 e CYP2C19. L'inibizione di questi citocromi causandoun aumento delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e di DMDZ, determina un' amplificazione e prolungamento dei loro effetti sedativi eansiolitici. Questi effetti possono essere piu' pronunciati in pazienti che hanno una maggiore sensibilita' alle benzodiazepine, come per esempio anziani, soggetti con funzionalita' epatica ridotta o in pazienti co-trattati con altri medicinali che alterano il metabolismo ossidativo delle benzodiazepine. Al contrario, gli induttori del CYP3A4 e del CYP2C19 determinando una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e DMDZ possono essere responsabili di mancanza di efficacia del trattamento. Inibitori enzimatici: il succo di pompelmo contiene forti inibitori del CYP3A4. In uno studio di cinetica, in cui sonostati somministrati 5 mg di diazepam per via orale, nei soggetti che hanno assunto il medicinale con 250 ml di succo di pompelmo, l' esposizione al diazepam e' risultata aumentata (l'AUC di 3,2 volte (P < 0,001), la Cmax di 1,5 volte (P < 0,05), il tmax e' stato posticipato da 1,50 h a 2,06 h (P < 0,01)) rispetto a quanto misurato nei soggetti chehanno assunto la stessa dose con acqua. Antimicotici, quali voriconazolo e fluconazolo inibendo il CYP3A4 e il CYP2C19, aumentano considerevolmente l'esposizione al diazepam. In uno studio di cinetica l'AUC didiazepam e' risultata aumentata di 2,2 volte nei soggetti che hanno assunto diazepam e voriconazolo e di 2,5 volte in quelli che hanno assunto diazepam con fluconazolo. Negli stessi soggetti sono stati misuratiun allungamento dell'emivita di diazepam da 31 h a 61 h e da 31 h a 73 h rispettivamente. L'itraconazolo ha un effetto piu' moderato, senzaun'interazione clinicamente significativa con diazepam come mostratodai test di prestazione psicomotoria. La fluvoxamina inibisce anche entrambe le vie di degradazione del diazepam prolungando l'emivita di eliminazione, che in uno studio di cinetica e' risultata passare da 51 ha 118 h per diazepam e da 62 h a 206 h per DMDZ. Nelle donne che assumono contraccettivi, i problemi psicomotori indotti dal diazepam possono essere maggiori durante i 7 giorni di pausa mestruale, quando si interrompe l'assunzione del preparato ormonale, rispetto al periodo in cui questo viene assunto. L'omeprazolo, inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4, assunto alla dose di 20 mg/die, ha ridotto la clearance del diazepam del 27% e aumentato l'emivita del 36%; alla dose di 40 mg/die ha ridotto la clearance e allungato l'emivita del 130%. L'effetto dell'omeprazolo e' stato osservato soltanto nei metabolizzatori rapidi del CYP2C19. Studi di cinetica indicano che l'esomeprazolo (isomero S di omeprazolo) ha effetti simili sulla cinetica di diazepam. La cimetidina poiche', inibisce il CYP3A4 e il CYP2C19, riduce il metabolismo ossidativo di diazepam e di desmetil-diazepam del 40-50%. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con ranitidina e famotidina. Il disulfiram riduce la clearance del disulfiram del 41%, puo' conseguirne uneffetto sedativo aumentato. La terapia antitubercolare puo' modificare la disponibilita' di diazepam: l'isoniazide ne aumenta l'emivita, soprattutto nei metabolizzatori lenti mentre la rifampicina (induttore del CYP3A4 del CYP2C19), anche in associazione con isoniazide la riduce. Il diltiazem substrato degli stessi isoenzimi CYP del diazepam ed inibitore del CYP3A4, aumenta l'AUC e prolunga l'emivita del diazepam. Il metabolita primario di idelalisib e' un forte inibitore del CYP3A4 eaumenta le concentrazioni sieriche di diazepam; e' necessario pertanto considerare una riduzione della dose. Gli psicostimolanti modafinile armodafinil inducono il CYP3A4 ed inibiscono il CYP2C19; possono ritardare la clearance del diazepam e causare una sedazione eccessiva. Lacarbamazepina, induttore del CYP3A4, riduce significativamente l'emivita di diazepam e ne aumenta la clearance di 3 volte. La stessa induzione enzimatica aumenta le concentrazioni plasmatiche di desmetil-diazepam. Cibo e antiacidi: il cibo e gli antiacidi riducono il tasso di assorbimento di diazepam con riduzione della sua concentrazione di piccoe del tempo per raggiungerla ma non influenzano l'area sotto la curvadella concentrazione plasmatica. I farmaci procinetici aumentano il tasso di assorbimento del diazepam. La metoclopramide per via endovenosa aumenta l' assorbimento del diazepam e dimezza il tempo per raggiungere le concentrazioni di picco. Sostanze narcotiche, come morfina epetidina, somministrate per via endovenosa,diminuiscono l' assorbimento eritardano il tempo di picco di diazepam somministrato per via orale.Fenitoina: sono stati osservati segni di intossicazione da fenitoina quando combinata con diazepam. Interazioni farmacodinamiche: il trattamento combinato con clozapina puo' determinare l'insorgenza di ipotensione severa, depressione respiratoria o perdita di coscienza. Con la combinazione di fenotiazine e benzodiazepine, possono attendersi effettidepressivi addittivi sul SNC. Sono state riscontrate sedazione, depression respiratoria e ostruzione delle vie aeree a seguito dell'uso combinato di levopromazina e diazepam. Effetti addittivi della olanzapinae sulla sedazione e sull'ipotensione indotta da diazepam possono manifestarsi anche in assenza di una interazione farmacocinetica. La somministrazione parenterale concomitante non e' raccomandata. Diazepam incrementa alcuni effetti del metadone, come la modifica del diametro delle pupille, la sedazione e il deterioramento del tempo di reazione. Inalcuni pazienti trattati con levodopa e diazepam e' stata osservata una perdita reversibile del controllo della malattia di Parkinson, probabilmente indotta da una diminuzione dei livelli di dopamina a livellostriatale. Le xantine, come teofillina e caffeina, contrastano l'effetto sedativo ed ansiolitico del diazepam, in parte attraverso il blocco dei recettori per l'adenosina. Il pretrattamento con diazepam cambiala farmacodinamica e la farmacocinetica dell'anestetico ketamina. LaN-demetilazione della ketamina viene inibita portando ad un prolungamento dell'emivita e del tempo di sonno indotto dalla ketamina. Si raccomanda una riduzione della dose di ketamina in caso di cosomministrazione di diazepam.

EFFETTI INDESIDERATI
All'inizio della terapia possono insorgere sonnolenza (anche durante il giorno), riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia (generalmente correlati alla dose). Questi effetti solitamente scompaiono con lesuccessive somministrazioni. Sono stati segnalati anchedisturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni a carico cutanee. Puo' insorgere amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essereassociati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4). Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', disorientamento, aggressivita', nervosismo, ostilita', ansia, delirio, collera, incubi, sogni anomali, allucinazioni, psicosi, iperattivita', comportamento inappropriato. Tali reazioni possono essere gravi. I bambini e gli anziani sono piu' suscettibili all'insorgenza di effetti avversi. In caso di comparsa di tali effetti il trattamento deveessere sospeso. L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche)puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4). Puo' verificarsi dipendenza psicologica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Elenco degli effetti indesiderati derivanti da dati di post marketing. Patologie del sistema nervoso: atassia,disartria, difficolta' di espressione verbale, cefalea, tremori, capogiri, stato di vigilanza ridotto. Disturbi psichiatrici: stato confusionale, disturbi dell'umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, depressione, cambi nella libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: cadute e fratture. Il rischio di cadute e fratture e' aumentato in pazienti che assumono in concomitanza sedativi(incluse bevande alcooliche) e nei pazienti anziani. Patologie gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci o ipersalivazione, costipazione e altri disturbi gastrointestinali. Patologie dell'occhio: diplopia, visione offuscata. Patologie vascolari: ipotensione, depressione circolatoria. Esami diagnostici: frequenza cardiaca irregolare, aumentodelletransaminasi, fosfatasi alcalina ematica aumentata. Patologie renali e urinarie: incontinenza, ritenzione urinaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco. Patologie epatobiliari: ittero. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: possono verificarsi, soprattutto dopo rapida iniezione endovenosa, trombosi venosa, flebite, irritazione del sito di iniezione, gonfiore localeo, meno frequentemente, modificazioni a livello vascolare. L'iniezione intramuscolo puo' causare dolore locale, in alcuni casi accompagnatoda eritema nel sito di iniezione. L'iniezione endovenosa puo' provocare occasionalmente singhiozzo. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione cardiorespiratoria inclusa insufficienza respiratoria. Puo' verificarsi depressione cardiorespiratoria se Valium viene somministrato per via rettale. Segnalazione delle reazioni avversesospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazioneall'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la sicurezza di Valium in gravidanza non e' stata definita. In caso di gravidanza sospetta o in pianificazione considerare la modalita' di sospensione del medicinale. Valium puo' provocare nel fetoalterazioni della frequenza cardiaca, tenerne conto in corso di monitoraggio. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. E' statosegnalato un aumento del rischio di malformazioni congenite associatoall'uso di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza. SeValium e' somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza puo' verificarsi irregolarita' della frequenza cardiaca fetale. In caso di somministrazione durante il travaglio e il parto possono insorgere ipotermia, scarsa suzione, ipotonia e depressione respiratoria nel neonato. Inoltre, neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Allattamento: se Valium deve essere somministrato, e' opportuno interrompere l'allattamento con latte materno perche' le benzodiazepine sono escretenel latte.
Specifiche
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