Atnahs Pharma Netherlands Bv Valium Orale Gocce 20 Ml 5 Mg/ml
10,00€
Questo medicinale richiede la prescrizione medica e non è acquistabile online.
Puoi acquistrarlo recandoti, munito di ricetta, presso uno dei nostri punti vendita.
Per conoscere le disponibilità del prodotto e le ulteriori informazioni vi preghiamo di contattarci con le seguenti modalità:
- Codice articolo: 019995048
Descrizione
DENOMINAZIONE
VALIUM 5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici, derivati delle benzodiazepine.
PRINCIPI ATTIVI
Valium 5 mg/mL gocce orali soluzione 1 mL (25 gocce) contiene il principio attivo: diazepam 5 mg. Eccipienti con effetti noti: etanolo, glicole propilenico e sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Valium 5 mg/mL gocce orali soluzione: etanolo 96%, glicerolo, glicolepropilenico, saccarina, arancia essenza solubile, limone essenza solubile, eritrosina (E 127), acqua depurata, sodio idrossido (salificantee correttore di pH), acido cloridrico (correttore di pH).
INDICAZIONI
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa nell'adulto e nei bambini dai 2 anni di eta'. Insonnia nell'adulto. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a gravedisagio.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre benzodiazepine o ad unoqualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; miastenia gravis; insufficienza respiratoria severa; insufficienza epatica severa, acuta o cronica; sindrome da apnea notturna.
POSOLOGIA
Il dosaggio deve essere individuato attentamente ed il trattamento deve iniziare con la dose efficace piu' bassa, appropriata alla condizione da trattare. Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa: il trattamento deve essereil piu' breve possibile. Il paziente deve essere rivalutato regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato deve essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La durata complessiva del trattamento non deve superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' rendersi necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, e' necessaria una rivalutazione delle condizioni del paziente. La dose raccomandata per il trattamento dell'ansia e' da 2 mg(10 gocce), due-tre volte al giorno a 5 mg (25 gocce), una-due volte al giorno. Pazienti anziani o debilitati: 2 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.4). La dose massima non deve essere superata. Trattamento ospedaliero degli stati di ansia: 10-20 mg tre volte al giorno. Insonnia: il trattamento deve essere il piu' breve possibile. La duratadel trattamento varia da pochi giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso e' necessaria una rivalutazione della condizione del paziente. Il trattamento deve essere iniziatocon la dose raccomandata piu' bassa. Nel trattamento dell'insonnia ilfarmaco deve essere assunto appena prima di andare a letto. Il paziente deve essere controllato regolarmente all'inizio del trattamento perdiminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzione per prevenire il sovradosaggio dovuto all'accumulo. La dose raccomandata e'da 2 mg (10 gocce), due-tre volte al giorno a 5 mg (25 gocce), una- due volte al giorno. La dose massima non deve essere superata. Pazientianziani o debilitati: 2 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica. Indicazione terapeutica: ansia. Eta': 2-12 anni; posologia: 1-2 mg, 3 volte al giorno. Eta': 12- 18 anni; posologia: dose iniziale di 2 mg, 3 volte al giorno aumentando se necessario ese tollerato, fino ad un massimo di 10 mg al giorno. La dose massimanon deve essere superata. Le gocce di Valium vanno diluite in acqua oaltra bevanda. Una goccia di Valium contiene 0,2 mg di diazepam. Modalita' di utilizzo del flacone-contagocce: per erogare la dose correttadi farmaco e' necessario tenere il flacone in posizione verticale conl'apertura rivolta verso il basso. Se il liquido non scende, e' bene agitare il flacone o capovolgerlo piu' volte e ripetere l'operazione dierogazione come sopra indicato.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Per la reattivita' molto variabile agli psicofarmaci, la posologia diValium va fissata entro limiti prudenziali nei pazienti anziani o debilitati ed in quelli con modificazioni organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardiorespiratoria. L'uso concomitante di Valium con alcol e/o con farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale deve essere evitato, poiche' puo' aumentare gli effetti clinici di Valium, tra cui possibile sedazione profonda (che puo' portare al coma e alla morte) e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5). Rischio derivante dall'uso concomitante di oppioidi: l'uso concomitante di Valium e oppioidi puo' comportare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. Acausa di questi rischi, la prescrizione concomitante di sedativi, quali benzodiazepine e farmaci correlati come Valium, e oppioidi deve essere limitata ai pazienti nei quali non e' possibile ricorrere a opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere Valium in concomitanza con degli oppioidi, deve essere usata la dose minima efficace, e la durata del trattamento deve essere piu' breve possibile (vedereanche le raccomandazioni generali sulla dose al paragrafo 4.2). I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In tal senso, si raccomanda vivamentedi informare i pazienti e le persone che prestano loro assistenza (oveapplicabile) in modo che siano a conoscenza di questi sintomi (vedereparagrafo 4.5). Valium deve essere usato con estrema cautela in pazienti con storia di abuso di alcool o droga. In pazienti con dipendenzada farmaci con attivita' depressiva sul sistema nervoso centrale e inpazienti con dipendenza da alcool, Valium deve essere evitato, eccettoin caso di necessita' di trattamento di crisi acute di astinenza. Tolleranza: una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Dipendenza: l'uso di benzodiazepine puo' determinare lo sviluppo didipendenza fisica e psicologica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento ed e' maggiorenei pazienti con una storia di abuso di farmaci o alcool. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, la brusca interruzione del trattamento sara' seguita dai sintomi da astinenza, quali cefalea, diarrea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimentoe formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumoree al contatto fisico, allucinazioni o convulsioni. Insonnia ed ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno portato al trattamento conbenzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Inoltre, possono insorgere cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo l'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile (vedere paragrafo 4.2) a seconda dell'indicazione, ma non deve superare le quattro settimane per l'insonnia ed otto-dodici settimane nel caso dell'ansia, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapiaoltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Il paziente va informato che il trattamento sara' di durata limitata e che la sospensione dovra' essere graduale. Inoltre e'importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi sedovessero accadere alla sospensione del medicinale. Non e' possibile escludere l'insorgenza di sintomi di astinenza nell'intervallo tra le dosi. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione, e'importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamentoimprovviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi da astinenza. Amnesia: le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda, tale rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Cio' accade piu' spesso molte ore dopo l'ingestione del farmaco pertanto, e' necessario accertarsi che i pazienti possano avereun sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8). Reazioni psichiatriche e paradosse: quando si usano benzodiazepine possono insorgere irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', ansia, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi e alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire, l'uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani.Popolazioni speciali. Bambini: le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessita' del trattamento; la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Anziani: considerata l'aumentata sensibilita' degli anziani allebenzodiazepine, che sembra dovuta a modifiche farmacodinamiche legateall'eta', oltre che a un ridotto metabolismo epatico, si raccomanda l'uso della dose efficace piu' bassa (vedere paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2).Insufficienza respiratoria: una dose piu' bassa e' raccomandata per ipazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio didepressione respiratoria. Compromissione epatica e renale: si raccomanda cautela nella gestione dei pazienti con ridotta funzionalita' epatica o renale. Nei pazienti con insufficienza epatica severa, acuta o cronica le benzodiazepine possono precipitare l'encefalopatia (vedere paragrafo 4.3). Le benzodiazepine non sono raccomandate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate da sole per trattare la depressione o l'ansia connessa conla depressione (il suicidio puo' essere precipitato in tali pazienti).Si deve utilizzare un dosaggio piu' basso per pazienti debilitati. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Valium gocce orali contiene etanolo. Questo medicinale contiene 192 mg di alcol (etanolo) in 50gocce, che e' equivalente a 0,24 mL di etanolo in 2 mL di Valium. La quantita' in 50 gocce di questo medicinale e' equivalente a meno di 5 mL di birra o di 2 mL di vino. La piccola quantita' di alcol in questomedicinale non produrra' effetti rilevanti. Valium gocce orali contiene glicole propilenico. Questo medicinale contiene 1200 mg di propileneglicole per dose da 10 mg (ad es.25 gocce due volte al giorno).
INTERAZIONI
L'assunzione concomitante con alcool va evitata (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati, come la sedazione e la depressione cardio-respiratoria, possono aumentare quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare odi usare macchinari (vedere paragrafo 4.7). Associazione con i medicinali che deprimono il SNC: l'effetto depressivo centrale puo' essere accresciuto nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. I narcotici,come morfina e petidina, diminuiscono la quota di diazepam che viene assorbita dopo somministrazione orale. Oppioidi: l'uso concomitante difarmaci sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati come Valium con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Ildosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4). Inibitori di enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine; anche la glucuronoconiugazione puo' essere influenzata da altri farmaci. Interazioni farmacocinetiche: diazepam e il suo principale metabolita, dismetildiazepam (DMDZ) vengono metabolizzati dagli isozimi del citocromo P450, CYP3A4 e CYP2C19. L'inibizione di questi citocromi causando un aumento delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e di DMDZ, determinaun'amplificazione e prolungamento dei loro effetti sedativi e ansiolitici. Questi effetti possono essere piu' pronunciati in pazienti che hanno una maggiore sensibilita' alle benzodiazepine, come per esempio anziani, soggetti con funzionalita' epatica ridotta o in pazienti co-trattati con altri medicinali che alterano il metabolismo ossidativo delle benzodiazepine. Al contrario, gli induttori del CYP3A4 e del CYP2C19 determinando una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e DMDZ possono essere responsabili di mancanza di efficacia deltrattamento. Inibitori enzimatici: il succo di pompelmo contiene fortiinibitori del CYP3A4. In uno studio di cinetica, in cui sono stati somministrati 5 mg di diazepam per via orale, nei soggetti che hanno assunto il medicinale con 250 ml di succo di pompelmo, l'esposizione al diazepam e' risultata aumentata (l'AUC di 3,2 volte (P < 0,001), la C max di 1,5 volte (P < 0,05), il tmax e' stato posticipato da 1,50 h a 2,06 h (P < 0,01)) rispetto a quanto misurato nei soggetti che hanno assunto la stessa dose con acqua. Antimicotici, quali voriconazolo e fluconazolo inibendo il CYP3A4 e il CYP2C19, aumentano considerevolmentel'esposizione al diazepam. In uno studio di cinetica l'AUC di diazepame' risultata aumentata di 2,2 volte nei soggetti che hanno assunto diazepam e voriconazolo e di 2,5 volte in quelli che hanno assunto diazepam con fluconazolo. Negli stessi soggetti sono stati misurati un allungamento dell'emivita di diazepam da 31 h a 61 h e da 31 h a 73 h rispettivamente. L'itraconazolo ha un effetto piu' moderato, senza un'interazione clinicamente significativa con diazepam come mostrato dai testdi prestazione psicomotoria. La fluvoxamina inibisce entrambe le viedi degradazione del diazepam prolungando l'emivita di eliminazione da51 h a 118 h per diazepam e da 62 h a 206 h per DMDZ. Nelle donne cheassumono contraccettivi, i problemi psicomotori indotti dal diazepam possono essere maggiori durante i 7 giorni di pausa mestruale, quando si interrompe l'assunzione del preparato ormonale, rispetto al periodoin cui questo viene assunto. L'omeprazolo, inibitore del CYP2C19 e delCYP3A4, assunto alla dose di 20 mg/die, ha ridotto la clearance del diazepam del 27% e aumentato l'emivita del 36%; alla dose di 40 mg/dieha ridotto la clearance del 54 % e allungato l'emivita del 130%. L'effetto dell'omeprazolo e' stato osservato soltanto nei metabolizzatori rapidi del CYP2C19. Studi di cinetica indicano che l'esomeprazolo (isomero S di omeprazolo) ha effetti simili sulla cinetica di diazepam. Lacimetidina, poiche' inibisce il CYP3A4 e il CYP2C19 riduce il metabolismo ossidativo di diazepam e di desmetil-diazepam. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con ranitidina e famotidina. Il disulfiram riduce la clearance del disulfiram del 41%, puo' conseguirne un effetto sedativo aumentato. La terapia antitubercolare puo' modificare la disponibilita' di diazepam: l'isoniazide ne aumenta l'emivita, soprattutto nei metabolizzatori lenti mentre la rifampicina (induttoredel CYP3A4 del CYP2C19), anche in associazione con isoniazide la riduce. Il diltiazem, substrato degli stessi isoenzimi CYP del diazepam edinibitore del CYP3A4, aumenta l'AUC e prolunga l'emivita del diazepam.Il metabolita primario di idelalisib e' un forte inibitore del CYP3A4e aumenta le concentrazioni sieriche di diazepam; e' necessario pertanto considerare una riduzione della dose. Gli psicostimolanti modafinil e armodafinil inducono il CYP3A4 ed inibiscono il CYP2C19; possono ritardare la clearance del diazepam e causare una sedazione eccessiva.La carbamazepina, induttore del CYP3A4, riduce significativamente l'emivita di diazepam e ne aumenta la clearance di 3 volte. La stessa induzione enzimatica aumenta le concentrazioni plasmatiche di desmetil-diazepam. Cibo e antiacidi: il cibo e gli antiacidi riducono il tasso diassorbimento di diazepam con riduzione della sua concentrazione di picco e del tempo per raggiungerla ma non influenzano l'area sotto la curva della concentrazione plasmatica. I farmaci procinetici aumentano iltasso di assorbimento del diazepam. La metoclopramide per via endovenosa, aumenta l'assorbimento del diazepam e dimezza il tempo per raggiungere le concentrazioni di picco. Sostanze narcotiche, come morfina epetidina, somministrate per via endovenosa, diminuiscono l'assorbimento e ritardano il tempo di picco di diazepam somministrato per via orale. Fenitoina: sono stati osservati segni di intossicazione da fenitoina quando combinata con diazepam. Interazioni farmacodinamiche: il trattamento combinato con clozapina puo' determinare l'insorgenza di ipotensione severa, depressione respiratoria o perdita di coscienza. Con lacombinazione di fenotiazine e benzodiazepine, possono attendersi effetti depressivi addittivi sul SNC. Sono state riscontrate sedazione, depressione respiratoria e ostruzione delle vie aeree a seguito dell'usocombinato di levopromazina e diazepam. Effetti addittivi della olanzapina sulla sedazione e sull'ipotensione indotta da diazepam possono manifestarsi anche in assenza di una interazione farmacocinetica. La somministrazione parenterale concomitante non e' raccomandata.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: all'inizio della terapia possono insorgere sonnolenza (anche durante il giorno), disturbi dell'umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia (generalmente correlati alla dose). Questi effetti solitamente scompaiono con le successive somministrazioni. Sono stati segnalati anche disturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni cutanee. Puo' insorgere amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essereassociati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4). Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', disorientamento, aggressivita', nervosismo, ostilita', ansia, delirio, collera, incubi, sogni anomali, allucinazioni, psicosi, iperattivita', comportamento inappropriato. Tali reazioni possono essere gravi. I bambini e gli anziani sono piu' suscettibili all'insorgenza di effetti avversi. In caso di comparsa di tali effetti il trattamento deveessere sospeso. L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedereparagrafo 4.4). Puo' verificarsi dipendenza psicologica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Elenco degli effetti indesiderati derivanti da dati di post marketing. Patologie del sistema nervoso: atassia, disartria, difficolta' di espressione verbale, cefalea, tremori, capogiri, stato di vigilanza ridotto, amnesia anterograda. Disturbi psichiatrici: stato confusionale, disturbi dell'umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, depressione, cambi della libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: cadute e fratture. Ilrischio di cadute e fratture e' aumentato in pazienti che assumono inconcomitanza sedativi (incluse bevande alcooliche) e nei pazienti anziani. Patologie gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci o ipersalivazione, costipazione e altri disturbi gastrointestinali. Patologie dell'occhio: diplopia, visione offuscata. Patologie vascolari: ipotensione, depressione circolatoria. Esami diagnostici: frequenza cardiaca irregolare, aumento delle transaminasi aumentati, fosfatasi alcalina ematica aumentata. Patologie renali e urinarie: incontinenza, ritenzione urinaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione cardiorespiratoria inclusa insufficienza respiratoria. Patologie epatobiliari: ittero. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la sicurezza di Valium in gravidanza non e' stata definita. In caso di gravidanza sospetta o in pianificazione considerare la modalita' di sospensione del medicinale. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. E' stato segnalato un aumento del rischio di malformazioni congenite associato all'uso di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza. Se Valium e' somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza puo' verificarsi irregolarita' della frequenza cardiaca fetale. In caso di somministrazione durante il travaglio eil parto possono insorgere ipotermia, scarsa suzione, ipotonia e depressione respiratoria nel neonato. Inoltre, neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Allattamento: se Valium deve essere somministrato, e' opportuno interrompere l'allattamento con latte materno perche'le benzodiazepine sono escrete nel latte.
VALIUM 5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici, derivati delle benzodiazepine.
PRINCIPI ATTIVI
Valium 5 mg/mL gocce orali soluzione 1 mL (25 gocce) contiene il principio attivo: diazepam 5 mg. Eccipienti con effetti noti: etanolo, glicole propilenico e sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Valium 5 mg/mL gocce orali soluzione: etanolo 96%, glicerolo, glicolepropilenico, saccarina, arancia essenza solubile, limone essenza solubile, eritrosina (E 127), acqua depurata, sodio idrossido (salificantee correttore di pH), acido cloridrico (correttore di pH).
INDICAZIONI
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa nell'adulto e nei bambini dai 2 anni di eta'. Insonnia nell'adulto. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a gravedisagio.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre benzodiazepine o ad unoqualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; miastenia gravis; insufficienza respiratoria severa; insufficienza epatica severa, acuta o cronica; sindrome da apnea notturna.
POSOLOGIA
Il dosaggio deve essere individuato attentamente ed il trattamento deve iniziare con la dose efficace piu' bassa, appropriata alla condizione da trattare. Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa: il trattamento deve essereil piu' breve possibile. Il paziente deve essere rivalutato regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato deve essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La durata complessiva del trattamento non deve superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' rendersi necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, e' necessaria una rivalutazione delle condizioni del paziente. La dose raccomandata per il trattamento dell'ansia e' da 2 mg(10 gocce), due-tre volte al giorno a 5 mg (25 gocce), una-due volte al giorno. Pazienti anziani o debilitati: 2 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.4). La dose massima non deve essere superata. Trattamento ospedaliero degli stati di ansia: 10-20 mg tre volte al giorno. Insonnia: il trattamento deve essere il piu' breve possibile. La duratadel trattamento varia da pochi giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso e' necessaria una rivalutazione della condizione del paziente. Il trattamento deve essere iniziatocon la dose raccomandata piu' bassa. Nel trattamento dell'insonnia ilfarmaco deve essere assunto appena prima di andare a letto. Il paziente deve essere controllato regolarmente all'inizio del trattamento perdiminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzione per prevenire il sovradosaggio dovuto all'accumulo. La dose raccomandata e'da 2 mg (10 gocce), due-tre volte al giorno a 5 mg (25 gocce), una- due volte al giorno. La dose massima non deve essere superata. Pazientianziani o debilitati: 2 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica. Indicazione terapeutica: ansia. Eta': 2-12 anni; posologia: 1-2 mg, 3 volte al giorno. Eta': 12- 18 anni; posologia: dose iniziale di 2 mg, 3 volte al giorno aumentando se necessario ese tollerato, fino ad un massimo di 10 mg al giorno. La dose massimanon deve essere superata. Le gocce di Valium vanno diluite in acqua oaltra bevanda. Una goccia di Valium contiene 0,2 mg di diazepam. Modalita' di utilizzo del flacone-contagocce: per erogare la dose correttadi farmaco e' necessario tenere il flacone in posizione verticale conl'apertura rivolta verso il basso. Se il liquido non scende, e' bene agitare il flacone o capovolgerlo piu' volte e ripetere l'operazione dierogazione come sopra indicato.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Per la reattivita' molto variabile agli psicofarmaci, la posologia diValium va fissata entro limiti prudenziali nei pazienti anziani o debilitati ed in quelli con modificazioni organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardiorespiratoria. L'uso concomitante di Valium con alcol e/o con farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale deve essere evitato, poiche' puo' aumentare gli effetti clinici di Valium, tra cui possibile sedazione profonda (che puo' portare al coma e alla morte) e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5). Rischio derivante dall'uso concomitante di oppioidi: l'uso concomitante di Valium e oppioidi puo' comportare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. Acausa di questi rischi, la prescrizione concomitante di sedativi, quali benzodiazepine e farmaci correlati come Valium, e oppioidi deve essere limitata ai pazienti nei quali non e' possibile ricorrere a opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere Valium in concomitanza con degli oppioidi, deve essere usata la dose minima efficace, e la durata del trattamento deve essere piu' breve possibile (vedereanche le raccomandazioni generali sulla dose al paragrafo 4.2). I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In tal senso, si raccomanda vivamentedi informare i pazienti e le persone che prestano loro assistenza (oveapplicabile) in modo che siano a conoscenza di questi sintomi (vedereparagrafo 4.5). Valium deve essere usato con estrema cautela in pazienti con storia di abuso di alcool o droga. In pazienti con dipendenzada farmaci con attivita' depressiva sul sistema nervoso centrale e inpazienti con dipendenza da alcool, Valium deve essere evitato, eccettoin caso di necessita' di trattamento di crisi acute di astinenza. Tolleranza: una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Dipendenza: l'uso di benzodiazepine puo' determinare lo sviluppo didipendenza fisica e psicologica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento ed e' maggiorenei pazienti con una storia di abuso di farmaci o alcool. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, la brusca interruzione del trattamento sara' seguita dai sintomi da astinenza, quali cefalea, diarrea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimentoe formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumoree al contatto fisico, allucinazioni o convulsioni. Insonnia ed ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno portato al trattamento conbenzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Inoltre, possono insorgere cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo l'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile (vedere paragrafo 4.2) a seconda dell'indicazione, ma non deve superare le quattro settimane per l'insonnia ed otto-dodici settimane nel caso dell'ansia, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapiaoltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Il paziente va informato che il trattamento sara' di durata limitata e che la sospensione dovra' essere graduale. Inoltre e'importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi sedovessero accadere alla sospensione del medicinale. Non e' possibile escludere l'insorgenza di sintomi di astinenza nell'intervallo tra le dosi. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione, e'importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamentoimprovviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi da astinenza. Amnesia: le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda, tale rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Cio' accade piu' spesso molte ore dopo l'ingestione del farmaco pertanto, e' necessario accertarsi che i pazienti possano avereun sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8). Reazioni psichiatriche e paradosse: quando si usano benzodiazepine possono insorgere irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', ansia, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi e alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire, l'uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani.Popolazioni speciali. Bambini: le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessita' del trattamento; la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Anziani: considerata l'aumentata sensibilita' degli anziani allebenzodiazepine, che sembra dovuta a modifiche farmacodinamiche legateall'eta', oltre che a un ridotto metabolismo epatico, si raccomanda l'uso della dose efficace piu' bassa (vedere paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2).Insufficienza respiratoria: una dose piu' bassa e' raccomandata per ipazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio didepressione respiratoria. Compromissione epatica e renale: si raccomanda cautela nella gestione dei pazienti con ridotta funzionalita' epatica o renale. Nei pazienti con insufficienza epatica severa, acuta o cronica le benzodiazepine possono precipitare l'encefalopatia (vedere paragrafo 4.3). Le benzodiazepine non sono raccomandate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non devono essere usate da sole per trattare la depressione o l'ansia connessa conla depressione (il suicidio puo' essere precipitato in tali pazienti).Si deve utilizzare un dosaggio piu' basso per pazienti debilitati. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Valium gocce orali contiene etanolo. Questo medicinale contiene 192 mg di alcol (etanolo) in 50gocce, che e' equivalente a 0,24 mL di etanolo in 2 mL di Valium. La quantita' in 50 gocce di questo medicinale e' equivalente a meno di 5 mL di birra o di 2 mL di vino. La piccola quantita' di alcol in questomedicinale non produrra' effetti rilevanti. Valium gocce orali contiene glicole propilenico. Questo medicinale contiene 1200 mg di propileneglicole per dose da 10 mg (ad es.25 gocce due volte al giorno).
INTERAZIONI
L'assunzione concomitante con alcool va evitata (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati, come la sedazione e la depressione cardio-respiratoria, possono aumentare quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare odi usare macchinari (vedere paragrafo 4.7). Associazione con i medicinali che deprimono il SNC: l'effetto depressivo centrale puo' essere accresciuto nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. I narcotici,come morfina e petidina, diminuiscono la quota di diazepam che viene assorbita dopo somministrazione orale. Oppioidi: l'uso concomitante difarmaci sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati come Valium con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Ildosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4). Inibitori di enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine; anche la glucuronoconiugazione puo' essere influenzata da altri farmaci. Interazioni farmacocinetiche: diazepam e il suo principale metabolita, dismetildiazepam (DMDZ) vengono metabolizzati dagli isozimi del citocromo P450, CYP3A4 e CYP2C19. L'inibizione di questi citocromi causando un aumento delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e di DMDZ, determinaun'amplificazione e prolungamento dei loro effetti sedativi e ansiolitici. Questi effetti possono essere piu' pronunciati in pazienti che hanno una maggiore sensibilita' alle benzodiazepine, come per esempio anziani, soggetti con funzionalita' epatica ridotta o in pazienti co-trattati con altri medicinali che alterano il metabolismo ossidativo delle benzodiazepine. Al contrario, gli induttori del CYP3A4 e del CYP2C19 determinando una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e DMDZ possono essere responsabili di mancanza di efficacia deltrattamento. Inibitori enzimatici: il succo di pompelmo contiene fortiinibitori del CYP3A4. In uno studio di cinetica, in cui sono stati somministrati 5 mg di diazepam per via orale, nei soggetti che hanno assunto il medicinale con 250 ml di succo di pompelmo, l'esposizione al diazepam e' risultata aumentata (l'AUC di 3,2 volte (P < 0,001), la C max di 1,5 volte (P < 0,05), il tmax e' stato posticipato da 1,50 h a 2,06 h (P < 0,01)) rispetto a quanto misurato nei soggetti che hanno assunto la stessa dose con acqua. Antimicotici, quali voriconazolo e fluconazolo inibendo il CYP3A4 e il CYP2C19, aumentano considerevolmentel'esposizione al diazepam. In uno studio di cinetica l'AUC di diazepame' risultata aumentata di 2,2 volte nei soggetti che hanno assunto diazepam e voriconazolo e di 2,5 volte in quelli che hanno assunto diazepam con fluconazolo. Negli stessi soggetti sono stati misurati un allungamento dell'emivita di diazepam da 31 h a 61 h e da 31 h a 73 h rispettivamente. L'itraconazolo ha un effetto piu' moderato, senza un'interazione clinicamente significativa con diazepam come mostrato dai testdi prestazione psicomotoria. La fluvoxamina inibisce entrambe le viedi degradazione del diazepam prolungando l'emivita di eliminazione da51 h a 118 h per diazepam e da 62 h a 206 h per DMDZ. Nelle donne cheassumono contraccettivi, i problemi psicomotori indotti dal diazepam possono essere maggiori durante i 7 giorni di pausa mestruale, quando si interrompe l'assunzione del preparato ormonale, rispetto al periodoin cui questo viene assunto. L'omeprazolo, inibitore del CYP2C19 e delCYP3A4, assunto alla dose di 20 mg/die, ha ridotto la clearance del diazepam del 27% e aumentato l'emivita del 36%; alla dose di 40 mg/dieha ridotto la clearance del 54 % e allungato l'emivita del 130%. L'effetto dell'omeprazolo e' stato osservato soltanto nei metabolizzatori rapidi del CYP2C19. Studi di cinetica indicano che l'esomeprazolo (isomero S di omeprazolo) ha effetti simili sulla cinetica di diazepam. Lacimetidina, poiche' inibisce il CYP3A4 e il CYP2C19 riduce il metabolismo ossidativo di diazepam e di desmetil-diazepam. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con ranitidina e famotidina. Il disulfiram riduce la clearance del disulfiram del 41%, puo' conseguirne un effetto sedativo aumentato. La terapia antitubercolare puo' modificare la disponibilita' di diazepam: l'isoniazide ne aumenta l'emivita, soprattutto nei metabolizzatori lenti mentre la rifampicina (induttoredel CYP3A4 del CYP2C19), anche in associazione con isoniazide la riduce. Il diltiazem, substrato degli stessi isoenzimi CYP del diazepam edinibitore del CYP3A4, aumenta l'AUC e prolunga l'emivita del diazepam.Il metabolita primario di idelalisib e' un forte inibitore del CYP3A4e aumenta le concentrazioni sieriche di diazepam; e' necessario pertanto considerare una riduzione della dose. Gli psicostimolanti modafinil e armodafinil inducono il CYP3A4 ed inibiscono il CYP2C19; possono ritardare la clearance del diazepam e causare una sedazione eccessiva.La carbamazepina, induttore del CYP3A4, riduce significativamente l'emivita di diazepam e ne aumenta la clearance di 3 volte. La stessa induzione enzimatica aumenta le concentrazioni plasmatiche di desmetil-diazepam. Cibo e antiacidi: il cibo e gli antiacidi riducono il tasso diassorbimento di diazepam con riduzione della sua concentrazione di picco e del tempo per raggiungerla ma non influenzano l'area sotto la curva della concentrazione plasmatica. I farmaci procinetici aumentano iltasso di assorbimento del diazepam. La metoclopramide per via endovenosa, aumenta l'assorbimento del diazepam e dimezza il tempo per raggiungere le concentrazioni di picco. Sostanze narcotiche, come morfina epetidina, somministrate per via endovenosa, diminuiscono l'assorbimento e ritardano il tempo di picco di diazepam somministrato per via orale. Fenitoina: sono stati osservati segni di intossicazione da fenitoina quando combinata con diazepam. Interazioni farmacodinamiche: il trattamento combinato con clozapina puo' determinare l'insorgenza di ipotensione severa, depressione respiratoria o perdita di coscienza. Con lacombinazione di fenotiazine e benzodiazepine, possono attendersi effetti depressivi addittivi sul SNC. Sono state riscontrate sedazione, depressione respiratoria e ostruzione delle vie aeree a seguito dell'usocombinato di levopromazina e diazepam. Effetti addittivi della olanzapina sulla sedazione e sull'ipotensione indotta da diazepam possono manifestarsi anche in assenza di una interazione farmacocinetica. La somministrazione parenterale concomitante non e' raccomandata.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: all'inizio della terapia possono insorgere sonnolenza (anche durante il giorno), disturbi dell'umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia (generalmente correlati alla dose). Questi effetti solitamente scompaiono con le successive somministrazioni. Sono stati segnalati anche disturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni cutanee. Puo' insorgere amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essereassociati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4). Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', disorientamento, aggressivita', nervosismo, ostilita', ansia, delirio, collera, incubi, sogni anomali, allucinazioni, psicosi, iperattivita', comportamento inappropriato. Tali reazioni possono essere gravi. I bambini e gli anziani sono piu' suscettibili all'insorgenza di effetti avversi. In caso di comparsa di tali effetti il trattamento deveessere sospeso. L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedereparagrafo 4.4). Puo' verificarsi dipendenza psicologica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Elenco degli effetti indesiderati derivanti da dati di post marketing. Patologie del sistema nervoso: atassia, disartria, difficolta' di espressione verbale, cefalea, tremori, capogiri, stato di vigilanza ridotto, amnesia anterograda. Disturbi psichiatrici: stato confusionale, disturbi dell'umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, depressione, cambi della libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: cadute e fratture. Ilrischio di cadute e fratture e' aumentato in pazienti che assumono inconcomitanza sedativi (incluse bevande alcooliche) e nei pazienti anziani. Patologie gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci o ipersalivazione, costipazione e altri disturbi gastrointestinali. Patologie dell'occhio: diplopia, visione offuscata. Patologie vascolari: ipotensione, depressione circolatoria. Esami diagnostici: frequenza cardiaca irregolare, aumento delle transaminasi aumentati, fosfatasi alcalina ematica aumentata. Patologie renali e urinarie: incontinenza, ritenzione urinaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione cardiorespiratoria inclusa insufficienza respiratoria. Patologie epatobiliari: ittero. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la sicurezza di Valium in gravidanza non e' stata definita. In caso di gravidanza sospetta o in pianificazione considerare la modalita' di sospensione del medicinale. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. E' stato segnalato un aumento del rischio di malformazioni congenite associato all'uso di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza. Se Valium e' somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza puo' verificarsi irregolarita' della frequenza cardiaca fetale. In caso di somministrazione durante il travaglio eil parto possono insorgere ipotermia, scarsa suzione, ipotonia e depressione respiratoria nel neonato. Inoltre, neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Allattamento: se Valium deve essere somministrato, e' opportuno interrompere l'allattamento con latte materno perche'le benzodiazepine sono escrete nel latte.
Specifiche
Domande e risposte (0)