Mylan Vancomicina 1 Flaconcino Endovenosa Orale 1 G
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- Codice articolo: 041220082
Descrizione
DENOMINAZIONE
VANCOMICINA MYLAN POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Altri antibatterici, antibatterici glicopeptidici.
PRINCIPI ATTIVI
Vancomicina Mylan 500 mg polvere per soluzione per infusione: ogni flaconcino contiene 500 mg di vancomicina cloridrato, equivalente a 500.000 UI di vancomicina. La soluzione ricostituita con 10 ml di acqua perpreparazioni iniettabili contiene una concentrazione finale di 50 mg/ml di vancomicina. Vancomicina Mylan 1000 mg polvere per soluzione perinfusione: ogni flaconcino contiene 1000 mg di vancomicina cloridrato, equivalente a 1.000.000 UI di vancomicina. La soluzione ricostituitacon 20 ml di acqua per preparazioni iniettabili contiene una concentrazione finale di 50 mg/ml di vancomicina. Per l'elenco completo deglieccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Acido cloridrico (aggiustamento del pH).
INDICAZIONI
Somministrazione endovenosa La vancomicina e' indicata in tutti i gruppi di eta' per il trattamento delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1): infezioni complesse della pelle e dei tessuti molli (cSSTI); infezioni ossee e delle articolazioni; polmonite comunitaria acquisita (CAP); polmonite nosocomiale (HAP), compresa polmonite associata ai sistemi di ventilazione (VAP); endocardite infettiva; batteriemia che si verifica in associazione a, o si sospetta che sia associata a, una qualsiasi delle infezioni elencate sopra. Vancomicina e' anche indicata in tutti i gruppi di eta' per la profilassi antibattericaperioperatoria in pazienti che sono ad alto rischio di sviluppare endocardite batterica quando si sottopongono a procedure chirurgiche importanti. Somministrazione orale: la vancomicina e' indicata in tutti i gruppi di eta' per il trattamento delle infezioni da Clostridium difficile (CDI) (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). E' necessario fare riferimento alle linee guida ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafo 4.4). La vancomicina non deve essere somministrata per via intramuscolare a causa del rischiodi necrosi nella sede di somministrazione.
POSOLOGIA
Posologia: dove appropriato, vancomicina deve essere somministrata incombinazione con altri agenti antibatterici. Somministrazione endovenosa: la dose iniziale deve essere basata sul peso corporeo totale. I successivi aggiustamenti della dose devono essere basati sulle concentrazioni sieriche per ottenere le concentrazioni terapeutiche stabilite.Deve essere tenuta in considerazione la funzione renale per le dosi successive e per l'intervallo di somministrazione. Pazienti di eta' parie superiore a 12 anni: la dose raccomandata e' 15 - 20 mg/kg di pesocorporeo ogni 8-12 ore (non deve superare 2 g per dose). In pazienti gravemente malati puo' essere usata una dose iniziale di 25-30 mg/kg dipeso corporeo per facilitare la possibilita' di ottenere rapidamentela concentrazione sierica minima stabilita. Infanti e bambini da 1 mese fino a 12 anni di eta': si raccomanda una dose da 10 a 15 mg/kg di peso corporeo, ogni 6 ore (vedere paragrafo 4.4). I neonati a termine (dalla nascita fino a 27 giorni di eta') e i neonati prematuri (dalla nascita alla data prevista della nascita piu' 27 giorni): per stabilireil regime di dosaggio per i neonati, deve essere chiesto il parere diun medico esperto nella cura dei neonati. Un possibile modo di dosarela vancomicina nei neonati e' illustrato di seguito. (vedere paragrafo 4.4). Pma: <29 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 24 h. Pma: 29-35 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 12 h. Pma: >35 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 8 h. PMA: eta' post-mestruale [(tempo trascorso dal primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale e la nascita (eta' gestionale)piu' il tempo trascorso dopo la nascita (eta' post-natale)]. Profilassi perioperatoria dell'endocardite batterica in tutti i gruppi di eta':la dose raccomandata e' una dose iniziale di 15 mg/kg prima dell'induzione dell'anestesia. In base alla durata dell'intervento, puo' essererichiesta una seconda dose di vancomicina. Durata del trattamento: ladurata suggerita del trattamento e' mostrata di seguito. In ogni caso, la durata del trattamento deve essere aggiustata in base al tipo e alla gravita' dell'infezione e della risposta clinica individuale. Indicazione: infezioni complesse della pelle e dei tessuti molli; non necrotizzante; durata del trattamento: 7-14 giorni. Necrotizzante; duratadel trattamento: 4-6 settimane*. Indicazione: infezioni ossee e dellearticolazioni; durata del trattamento: 4-6 settimane**. Indicazione: polmonite comunitaria; durata del trattamento: 7-14 giorni indicazione:polmonite nosocomiale, compresa polmonite associata ai sistemi di ventilazione; durata del trattamento: 7-14 giorni. Indicazione: endocardite infettiva; durata del trattamento: 4-6 settimane***. *Continuare fino quando non sia necessario ulteriore debridement, il paziente sia migliorato clinicamente e il paziente sia senza febbre da 48-72 ore. **Nel caso di infezioni articolari periprotesiche devono essere presi inconsiderazione periodi piu' lunghi di trattamento di soppressione orale con gli antibiotici indicati. ***La durata e la necessita' di terapia combinata e' basata sul tipo di valvola e di organismo. Popolazioniparticolari. Anziani: possono essere richieste dosi di mantenimento piu' basse a causa della riduzione della funzionalita' renale correlataall'eta'. Compromissione renale: nei pazienti pediatrici e adulti concompromissione renale, deve essere presa in considerazione la possibilita' di una dose iniziale seguita da livelli sierici minimi di vancomicina, invece di un regime di dosaggio programmato, in particolare inpazienti con grave compromissione renale o in quelli sottoposti a terapia renale sostitutiva (RRT), a causa dei molti fattori variabili chepossono compromettere i livelli di vancomicina in tali pazienti. Nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata, la dose iniziale non deve essere ridotta. Nei pazienti con grave insufficienza renale, e'preferibile prolungare l'intervallo di somministrazione piuttosto chesomministrare dosi giornaliere piu' basse. Deve essere posta particolare considerazione alla somministrazione concomitante di medicinali che possono ridurre la clearance della vancomicina e/o potenziare i suoieffetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). La vancomicina e' scarsamente dializzabile mediante emodialisi intermittente. Tuttavia, l'usodi membrane ad alto flusso e della terapia renale sostitutiva continua(CRRT) aumenta la clearance della vancomicina e richiede generalmenteun dosaggio sostitutivo (di solito dopo la sessione di emodialisi incaso di emodialisi intermittente). Adulti. Aggiustamenti della dose inpazienti adulti possono essere basati sul tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) mediante la seguente formula: Uomini: [Peso (kg)x 140 - eta' (anni)] / 72 x creatinina sierica (mg/dl); Donne: 0,85 xvalore calcolato dalla formula precedente. La dose iniziale abituale per i pazienti adulti e' 15-20 mg/kg che puo' essere somministrata ogni24 ore nei pazienti con clearance della creatinina tra 20 e 49 ml/min. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) o in quelli in terapia renale sostitutiva,la tempistica appropriata e la quantita' di dosi successive dipende in gran parte dalla modalita' di RRT e deve essere basata sui livelli minimi di vancomicina sierica e sulla funzione renale residua (vedere paragrafo 4.4). In base alla situazione clinica, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di ritardare la dose successiva per aspettare i risultati dei livelli di vancomicina. Nei pazienti gravementemalati con insufficienza renale, la dose di carico iniziale (25-30 mg/kg) non deve essere ridotta. Popolazione pediatrica. Gli aggiustamentidella dose nei pazienti pediatrici con eta' pari o superiore ad 1 anno possono essere basati sul tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) mediante la formula di Schwartz rivista: eGFR (mL/min/1,73m^2) =(altezza cm x 0,413) / creatinina sierica (mg/dl); eGFR (mL/min/1,73m^2) = (altezza cm x 36,2) / creatinina sierica (mcmol/L).
CONSERVAZIONE
Polvere: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolaredi conservazione. Prodotto ricostituito e diluito: per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito e diluito, vedere paragrafo 6.3.
AVVERTENZE
Reazioni di ipersensibilita': sono possibili reazioni di ipersensibilita' serie e saltuariamente fatali (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). In caso di reazioni di ipersensibilita', il trattamento con vancomicina deveessere interrotto immediatamente e devono essere iniziate le adeguatemisure di emergenza. In pazienti che ricevono vancomicina per un periodo piu' prolungato o insieme ad altri medicinali che possono provocare neutropenia o agranulocitosi, la conta leucocitaria deve essere monitorata ad intervalli regolari. Tutti i pazienti che ricevono vancomicina devono sottoporsi a studi ematologici periodici, analisi delle urine, test di funzionalita' epatica e renale. Vancomicina deve essere usata con cautela in pazienti con reazioni allergiche alla teicoplanina,poiche' puo' verificarsi ipersensibilita' incrociata, compreso shock anafilattico fatale. Spettro di attivita' antibatterica: vancomicina hauno spettro di attivita' antibatterica limitato agli organismi Gram-positivi. Non e' indicata per l'uso come agente singolo per il trattamento di alcuni tipi di infezioni a meno che l'agente patogeno sia gia'stato documentato e sia noto per essere sensibile o ci sia un sospettoforte che gli agenti patogeni piu' probabili siano sensibili al trattamento con vancomicina. L'uso razionale di vancomicina deve tenere presente lo spettro di attivita' batterico, il profilo di sicurezza e l'adeguatezza della terapia antibatterica standard per trattare il singolo paziente. Ototossicita' e' stata riportata ototossicita', che puo' essere transitoria o permanente (vedere paragrafo 4.8) in pazienti gia'affetti da ipoacusia, che hanno ricevuto dosi eccessive per via endovenosa, o che ricevono un trattamento concomitante con un'altra sostanza attiva ototossica come ad esempio un aminoglicoside. La vancomicinadeve anche essere evitata in pazienti con precedente perdita dell'udito. La sordita' puo' essere preceduta da ronzio auricolare. L'esperienza con altri antibiotici suggerisce che la sordita' puo' essere progressiva, nonostante l'interruzione del trattamento. Per ridurre il rischio di ototossicita', devono essere eseguiti regolarmente dosaggi dei livelli sierici di vancomicina e si raccomanda un controllo periodico della funzionalita' uditiva. Gli anziani sono particolarmente sensibilial danno acustico. Il monitoraggio della funzione vestibolare e uditiva negli anziani deve essere eseguito durante e dopo il trattamento. L'uso concomitante o sequenziale di altre sostanze ototossiche deve essere evitato. Reazioni correlate all'infusione: la somministrazione in bolo rapido (cioe' nel corso di alcuni minuti) puo' essere associata adipotensione esagerata (compreso shock e, raramente, arresto cardiaco), risposte simil-istaminiche e rash maculopapulare o eritematoso ("sindrome dell'uomo rosso" o "sindrome del collo rosso"). Vancomicina deveessere infusa lentamente in una soluzione diluita (2,5-5,0 mg/ml) aduna velocita' non maggiore di 10 mg/min e per un periodo non inferiorea 60 minuti per evitare reazioni correlate all'infusione rapida. L'interruzione dell'infusione generalmente porta ad una brusca interruzione di queste reazioni. La frequenza delle reazioni correlate all'infusione (ipotensione, vampate, eritema, orticaria e prurito) aumenta con la somministrazione contemporanea di agenti anestetici (vedere paragrafo 4.5). Questo puo' essere ridotto somministrando vancomicina medianteinfusione in almeno 60 minuti, prima dell'induzione dell'anestesia. Gravi reazioni avverse cutanee (SCAR): gravi reazioni avverse cutanee (SCAR) inclusa sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermicatossica (TEN), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici(DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), che puo'essere pericolosa per la vita o fatale, sono state riportate in associazione al trattamento con vancomicina (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di queste reazioni si e' verificata entro pochi giorni e fino a otto settimane dall'inizio del trattamento con vancomicina. Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati dei segnalie dei sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se compaiono segnali e sintomi indicativi di queste reazioni, la vancomicina deve essere sospesa immediatamente e deve essere considerato un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una SCAR con l'usodi vancomicina, il trattamento con vancomicina non deve essere ripresoin nessun momento. Reazioni correlate alla sede di somministrazione:in molti pazienti che ricevono vancomicina per via endovenosa, si puo'verificare dolore e tromboflebite che sono occasionalmente gravi. Lafrequenza e la gravita' della tromboflebite possono essere ridotti alminino mediante la somministrazione lenta del prodotto come soluzionediluita (vedere paragrafo 4.2) e cambiando regolarmente le sedi di infusione. L'efficacia e la sicurezza di vancomicina non sono state stabilite per le vie di somministrazione intratecale, intralombare e intraventricolare. Nefrotossicita': la vancomicina deve essere usata con cura in pazienti con insufficienza renale, compresa anuria, poiche' la possibilita' di sviluppare effetti tossici e' molto maggiore in presenzadi alte concentrazioni ematiche prolungate. Il rischio di tossicita'e' aumentato da alte concentrazioni ematiche o da terapia prolungata.E' indicato un monitoraggio regolare dei livelli di vancomicina durante terapie ad alte dosi e per l'uso a piu' lungo termine, particolarmente in pazienti con disfunzione renale o compromessa capacita' uditiva,nonche' in caso di somministrazione contemporanea di sostanze rispettivamente nefrotossiche o ototossiche (vedere paragrafi 4.2 e 4.5). Disturbi agli occhi: la vancomicina non e' autorizzata per l'uso intracamerale o intravitreale, inclusa la profilassi dell'endoftalmite. Vasculite emorragica retinica occlusiva (HORV), inclusa la perdita permanente della vista, sono state osservate in singoli casi in seguito all'usointracamerale o intravitreale di vancomicina durante o dopo un intervento di cataratta. Popolazione pediatrica: le raccomandazioni correntidel dosaggio intravenoso per la popolazione pediatrica, in particolare per bambini con meno di 12 anni di eta' puo' portare a livelli di vancomicina sotto-terapeutici in un numero alto di bambini. Tuttavia, lasicurezza del dosaggio aumentato di vancomicina non e' stata valutatain modo opportuno e non possono essere generalmente raccomandate dosimaggiori di 60 mg/kg/giorno.
INTERAZIONI
Altri farmaci potenzialmente nefrotossici o ototossici: la somministrazione concomitante o sequenziale di vancomicina con altri principi attivi potenzialmente neurotossici e/o nefrotossici in modo particolare gentamicina, amfotericina B, streptomicina, neomicina, kanamicina, amikacina, tobramicina, viomicina, bacitracina, polimixina B, colistina, piperacillina/tazobactam e cisplatino possono potenziare la nefrotossicita' e/o l'ototossicita' della vancomicina e richiedono pertanto un attento monitoraggio del paziente (vedere paragrafo 4.4). A causa dell'azione sinergica (ad esempio con gentamicina) in questi casi la dose massima di vancomicina deve essere limitata a 500 mg ogni 8 ore. Anestetici: la somministrazione concomitante di vancomicina ed anestetici e'stata associata ad eritema, arrossamento istamino-simile e reazioni anafilattoidi. Tali eventi sono minimizzabili somministrando la vancomicina per infusione lenta 60 minuti prima dell'uso dell'anestetico. Rilassanti muscolari: se la vancomicina viene somministrata durante o subito dopo l'intervento chirurgico, l'effetto (blocco neuromuscolare) deimiorilassanti (come la succinilcolina) co-somministrati puo' essere aumentato e prolungato.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' comuni sono flebite, reazioni pseudo-allergiche e vampate della parte superioredel corpo ("sindrome del collo rosso") in relazione all'infusione endovenosa troppo rapida di vancomicina. L'assorbimento di vancomicina dal tratto gastrointestinale e' trascurabile. Tuttavia nell'infiammazione grave della mucosa intestinale, soprattutto in combinazione con insufficienza renale, possono comparire reazioni avverse che si verificanoquando la vancomicina e' somministrata per via parenterale. In associazione al trattamento con vancomicina sono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse:nell'ambito di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Le reazioni avverse elencate di seguito sono definite usando la seguente convenzione MedDRA ela banca dati della classe organo sistemica: molto comune (>= 1/10);comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, < 1/1,000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenzanon puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: neutropenia reversibile1, agranulocitosi, eosinofilia, trombocitopenia, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche2. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: perdita di udito transitoria o permanente4; raro: vertigini, tinnito3, capogiro. Patologie cardiache. Molto raro: arresto cardiaco. Patologie vascolari.Comune: diminuzione della pressione sanguigna. Raro: vasculite patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, stridore. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea; molto raro: enterocolitepseudomembranosa; non nota: vomito, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: vampate della parte superiore del corpo ("sindrome dell'uomo rosso"), esantema e infiammazione della mucosa,prurito, orticaria; molto raro: dermatite esfoliativa, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica (ten), dermatosi bollosa aiga lineare; non nota: eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress), agep (pustolosi eritematosa generalizzata acuta). Patologie renalie urinarie. Comune: insufficienza renale, manifestata principalmenteda aumento di creatinina sierica o di urea sierica; raro: nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta; non nota: necrosi tubulare acuta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: flebite, arrossamento della parte superiore del corpo edel viso; raro: febbre da farmaco, tremito, dolore e spasmi muscolaridel torace e nei muscoli della schiena. Descrizione di reazioni avverse al farmaco selezionate: ^1 Neutropenia reversibile che inizia generalmente una settimana o piu' dopo l'inizio della terapia endovenosa odopo la dose totale di piu' di 25 g. ^2 Durante o subito dopo l'infusione rapida, possono verificarsi reazioni anafilattiche/anafilattoidi compreso respiro sibilante. Le reazioni diminuiscono quando la somministrazione e' interrotta, generalmente tra 20 minuti e 2 ore. Vancomicina deve essere infusa lentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). La necrosi si puo' verificare dopo iniezione intramuscolare. ^3 Il tinnito, che probabilmente precede l'insorgere della sordita', deve essere considerato un'indicazione per interrompere il trattamento. ^4 L'ototossicita' e' stata principalmente riportata in pazienti a cui vengono somministrate dosi alte, o in coloro in trattamento concomitante con altri medicinali ototossici quali aminoglicoside, o in coloro che hanno una riduzione preesistente della funzione renale o uditiva. Popolazione pediatrica: il profilo di sicurezza e' generalmente coerente tra pazientiin eta' pediatrica ed adulti. E' stata descritta nefrotossicita' nei bambini, generalmente in associazione ad altri agenti nefrotossici comegli aminoglicosidi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. Lasegnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Aglioperatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: nelle donne in stato di gravidanza la sicurezza della vancomicina non e' dimostrata. Studi tossicologici di riproduzione sugli animali non dimostrano alcun effetto sullo sviluppo dell'embrione, delfeto o nel periodo di gestazione (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, lavancomicina attraversa la placenta e un potenziale rischio di ototossicita' embrionale e neonatale e nefrotossicita' non puo' essere esclusa. Pertanto, la vancomicina deve essere somministrata in gravidanza solo nei casi di assoluta necessita' con un'attenta valutazione rischio/benefici. Allattamento: la vancomicina viene secreta nel latte umano edeve essere quindi utilizzata nel periodo di allattamento soltanto sealtri antibiotici sono risultati inefficaci. La vancomicina deve essere somministrata con cautela nelle madri che allattano a causa delle potenziali reazioni avverse nel bambino (disturbi della flora intestinale con diarrea, colonizzazione con funghi simili ai lieviti e possibilesensibilizzazione). Considerando l'importanza di questo farmaco per la madre che allatta, deve essere considerata l'opportunita' di interrompere l'allattamento. Fertilita': non sono disponibili studi sulla fertilita' (maschile o femminile) per la vancomicina.
VANCOMICINA MYLAN POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Altri antibatterici, antibatterici glicopeptidici.
PRINCIPI ATTIVI
Vancomicina Mylan 500 mg polvere per soluzione per infusione: ogni flaconcino contiene 500 mg di vancomicina cloridrato, equivalente a 500.000 UI di vancomicina. La soluzione ricostituita con 10 ml di acqua perpreparazioni iniettabili contiene una concentrazione finale di 50 mg/ml di vancomicina. Vancomicina Mylan 1000 mg polvere per soluzione perinfusione: ogni flaconcino contiene 1000 mg di vancomicina cloridrato, equivalente a 1.000.000 UI di vancomicina. La soluzione ricostituitacon 20 ml di acqua per preparazioni iniettabili contiene una concentrazione finale di 50 mg/ml di vancomicina. Per l'elenco completo deglieccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Acido cloridrico (aggiustamento del pH).
INDICAZIONI
Somministrazione endovenosa La vancomicina e' indicata in tutti i gruppi di eta' per il trattamento delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1): infezioni complesse della pelle e dei tessuti molli (cSSTI); infezioni ossee e delle articolazioni; polmonite comunitaria acquisita (CAP); polmonite nosocomiale (HAP), compresa polmonite associata ai sistemi di ventilazione (VAP); endocardite infettiva; batteriemia che si verifica in associazione a, o si sospetta che sia associata a, una qualsiasi delle infezioni elencate sopra. Vancomicina e' anche indicata in tutti i gruppi di eta' per la profilassi antibattericaperioperatoria in pazienti che sono ad alto rischio di sviluppare endocardite batterica quando si sottopongono a procedure chirurgiche importanti. Somministrazione orale: la vancomicina e' indicata in tutti i gruppi di eta' per il trattamento delle infezioni da Clostridium difficile (CDI) (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). E' necessario fare riferimento alle linee guida ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafo 4.4). La vancomicina non deve essere somministrata per via intramuscolare a causa del rischiodi necrosi nella sede di somministrazione.
POSOLOGIA
Posologia: dove appropriato, vancomicina deve essere somministrata incombinazione con altri agenti antibatterici. Somministrazione endovenosa: la dose iniziale deve essere basata sul peso corporeo totale. I successivi aggiustamenti della dose devono essere basati sulle concentrazioni sieriche per ottenere le concentrazioni terapeutiche stabilite.Deve essere tenuta in considerazione la funzione renale per le dosi successive e per l'intervallo di somministrazione. Pazienti di eta' parie superiore a 12 anni: la dose raccomandata e' 15 - 20 mg/kg di pesocorporeo ogni 8-12 ore (non deve superare 2 g per dose). In pazienti gravemente malati puo' essere usata una dose iniziale di 25-30 mg/kg dipeso corporeo per facilitare la possibilita' di ottenere rapidamentela concentrazione sierica minima stabilita. Infanti e bambini da 1 mese fino a 12 anni di eta': si raccomanda una dose da 10 a 15 mg/kg di peso corporeo, ogni 6 ore (vedere paragrafo 4.4). I neonati a termine (dalla nascita fino a 27 giorni di eta') e i neonati prematuri (dalla nascita alla data prevista della nascita piu' 27 giorni): per stabilireil regime di dosaggio per i neonati, deve essere chiesto il parere diun medico esperto nella cura dei neonati. Un possibile modo di dosarela vancomicina nei neonati e' illustrato di seguito. (vedere paragrafo 4.4). Pma: <29 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 24 h. Pma: 29-35 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 12 h. Pma: >35 settimane; dose: 15 mg/kg; intervallo di somministrazione: 8 h. PMA: eta' post-mestruale [(tempo trascorso dal primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale e la nascita (eta' gestionale)piu' il tempo trascorso dopo la nascita (eta' post-natale)]. Profilassi perioperatoria dell'endocardite batterica in tutti i gruppi di eta':la dose raccomandata e' una dose iniziale di 15 mg/kg prima dell'induzione dell'anestesia. In base alla durata dell'intervento, puo' essererichiesta una seconda dose di vancomicina. Durata del trattamento: ladurata suggerita del trattamento e' mostrata di seguito. In ogni caso, la durata del trattamento deve essere aggiustata in base al tipo e alla gravita' dell'infezione e della risposta clinica individuale. Indicazione: infezioni complesse della pelle e dei tessuti molli; non necrotizzante; durata del trattamento: 7-14 giorni. Necrotizzante; duratadel trattamento: 4-6 settimane*. Indicazione: infezioni ossee e dellearticolazioni; durata del trattamento: 4-6 settimane**. Indicazione: polmonite comunitaria; durata del trattamento: 7-14 giorni indicazione:polmonite nosocomiale, compresa polmonite associata ai sistemi di ventilazione; durata del trattamento: 7-14 giorni. Indicazione: endocardite infettiva; durata del trattamento: 4-6 settimane***. *Continuare fino quando non sia necessario ulteriore debridement, il paziente sia migliorato clinicamente e il paziente sia senza febbre da 48-72 ore. **Nel caso di infezioni articolari periprotesiche devono essere presi inconsiderazione periodi piu' lunghi di trattamento di soppressione orale con gli antibiotici indicati. ***La durata e la necessita' di terapia combinata e' basata sul tipo di valvola e di organismo. Popolazioniparticolari. Anziani: possono essere richieste dosi di mantenimento piu' basse a causa della riduzione della funzionalita' renale correlataall'eta'. Compromissione renale: nei pazienti pediatrici e adulti concompromissione renale, deve essere presa in considerazione la possibilita' di una dose iniziale seguita da livelli sierici minimi di vancomicina, invece di un regime di dosaggio programmato, in particolare inpazienti con grave compromissione renale o in quelli sottoposti a terapia renale sostitutiva (RRT), a causa dei molti fattori variabili chepossono compromettere i livelli di vancomicina in tali pazienti. Nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata, la dose iniziale non deve essere ridotta. Nei pazienti con grave insufficienza renale, e'preferibile prolungare l'intervallo di somministrazione piuttosto chesomministrare dosi giornaliere piu' basse. Deve essere posta particolare considerazione alla somministrazione concomitante di medicinali che possono ridurre la clearance della vancomicina e/o potenziare i suoieffetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). La vancomicina e' scarsamente dializzabile mediante emodialisi intermittente. Tuttavia, l'usodi membrane ad alto flusso e della terapia renale sostitutiva continua(CRRT) aumenta la clearance della vancomicina e richiede generalmenteun dosaggio sostitutivo (di solito dopo la sessione di emodialisi incaso di emodialisi intermittente). Adulti. Aggiustamenti della dose inpazienti adulti possono essere basati sul tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) mediante la seguente formula: Uomini: [Peso (kg)x 140 - eta' (anni)] / 72 x creatinina sierica (mg/dl); Donne: 0,85 xvalore calcolato dalla formula precedente. La dose iniziale abituale per i pazienti adulti e' 15-20 mg/kg che puo' essere somministrata ogni24 ore nei pazienti con clearance della creatinina tra 20 e 49 ml/min. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) o in quelli in terapia renale sostitutiva,la tempistica appropriata e la quantita' di dosi successive dipende in gran parte dalla modalita' di RRT e deve essere basata sui livelli minimi di vancomicina sierica e sulla funzione renale residua (vedere paragrafo 4.4). In base alla situazione clinica, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di ritardare la dose successiva per aspettare i risultati dei livelli di vancomicina. Nei pazienti gravementemalati con insufficienza renale, la dose di carico iniziale (25-30 mg/kg) non deve essere ridotta. Popolazione pediatrica. Gli aggiustamentidella dose nei pazienti pediatrici con eta' pari o superiore ad 1 anno possono essere basati sul tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) mediante la formula di Schwartz rivista: eGFR (mL/min/1,73m^2) =(altezza cm x 0,413) / creatinina sierica (mg/dl); eGFR (mL/min/1,73m^2) = (altezza cm x 36,2) / creatinina sierica (mcmol/L).
CONSERVAZIONE
Polvere: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolaredi conservazione. Prodotto ricostituito e diluito: per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito e diluito, vedere paragrafo 6.3.
AVVERTENZE
Reazioni di ipersensibilita': sono possibili reazioni di ipersensibilita' serie e saltuariamente fatali (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). In caso di reazioni di ipersensibilita', il trattamento con vancomicina deveessere interrotto immediatamente e devono essere iniziate le adeguatemisure di emergenza. In pazienti che ricevono vancomicina per un periodo piu' prolungato o insieme ad altri medicinali che possono provocare neutropenia o agranulocitosi, la conta leucocitaria deve essere monitorata ad intervalli regolari. Tutti i pazienti che ricevono vancomicina devono sottoporsi a studi ematologici periodici, analisi delle urine, test di funzionalita' epatica e renale. Vancomicina deve essere usata con cautela in pazienti con reazioni allergiche alla teicoplanina,poiche' puo' verificarsi ipersensibilita' incrociata, compreso shock anafilattico fatale. Spettro di attivita' antibatterica: vancomicina hauno spettro di attivita' antibatterica limitato agli organismi Gram-positivi. Non e' indicata per l'uso come agente singolo per il trattamento di alcuni tipi di infezioni a meno che l'agente patogeno sia gia'stato documentato e sia noto per essere sensibile o ci sia un sospettoforte che gli agenti patogeni piu' probabili siano sensibili al trattamento con vancomicina. L'uso razionale di vancomicina deve tenere presente lo spettro di attivita' batterico, il profilo di sicurezza e l'adeguatezza della terapia antibatterica standard per trattare il singolo paziente. Ototossicita' e' stata riportata ototossicita', che puo' essere transitoria o permanente (vedere paragrafo 4.8) in pazienti gia'affetti da ipoacusia, che hanno ricevuto dosi eccessive per via endovenosa, o che ricevono un trattamento concomitante con un'altra sostanza attiva ototossica come ad esempio un aminoglicoside. La vancomicinadeve anche essere evitata in pazienti con precedente perdita dell'udito. La sordita' puo' essere preceduta da ronzio auricolare. L'esperienza con altri antibiotici suggerisce che la sordita' puo' essere progressiva, nonostante l'interruzione del trattamento. Per ridurre il rischio di ototossicita', devono essere eseguiti regolarmente dosaggi dei livelli sierici di vancomicina e si raccomanda un controllo periodico della funzionalita' uditiva. Gli anziani sono particolarmente sensibilial danno acustico. Il monitoraggio della funzione vestibolare e uditiva negli anziani deve essere eseguito durante e dopo il trattamento. L'uso concomitante o sequenziale di altre sostanze ototossiche deve essere evitato. Reazioni correlate all'infusione: la somministrazione in bolo rapido (cioe' nel corso di alcuni minuti) puo' essere associata adipotensione esagerata (compreso shock e, raramente, arresto cardiaco), risposte simil-istaminiche e rash maculopapulare o eritematoso ("sindrome dell'uomo rosso" o "sindrome del collo rosso"). Vancomicina deveessere infusa lentamente in una soluzione diluita (2,5-5,0 mg/ml) aduna velocita' non maggiore di 10 mg/min e per un periodo non inferiorea 60 minuti per evitare reazioni correlate all'infusione rapida. L'interruzione dell'infusione generalmente porta ad una brusca interruzione di queste reazioni. La frequenza delle reazioni correlate all'infusione (ipotensione, vampate, eritema, orticaria e prurito) aumenta con la somministrazione contemporanea di agenti anestetici (vedere paragrafo 4.5). Questo puo' essere ridotto somministrando vancomicina medianteinfusione in almeno 60 minuti, prima dell'induzione dell'anestesia. Gravi reazioni avverse cutanee (SCAR): gravi reazioni avverse cutanee (SCAR) inclusa sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermicatossica (TEN), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici(DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), che puo'essere pericolosa per la vita o fatale, sono state riportate in associazione al trattamento con vancomicina (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di queste reazioni si e' verificata entro pochi giorni e fino a otto settimane dall'inizio del trattamento con vancomicina. Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati dei segnalie dei sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se compaiono segnali e sintomi indicativi di queste reazioni, la vancomicina deve essere sospesa immediatamente e deve essere considerato un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una SCAR con l'usodi vancomicina, il trattamento con vancomicina non deve essere ripresoin nessun momento. Reazioni correlate alla sede di somministrazione:in molti pazienti che ricevono vancomicina per via endovenosa, si puo'verificare dolore e tromboflebite che sono occasionalmente gravi. Lafrequenza e la gravita' della tromboflebite possono essere ridotti alminino mediante la somministrazione lenta del prodotto come soluzionediluita (vedere paragrafo 4.2) e cambiando regolarmente le sedi di infusione. L'efficacia e la sicurezza di vancomicina non sono state stabilite per le vie di somministrazione intratecale, intralombare e intraventricolare. Nefrotossicita': la vancomicina deve essere usata con cura in pazienti con insufficienza renale, compresa anuria, poiche' la possibilita' di sviluppare effetti tossici e' molto maggiore in presenzadi alte concentrazioni ematiche prolungate. Il rischio di tossicita'e' aumentato da alte concentrazioni ematiche o da terapia prolungata.E' indicato un monitoraggio regolare dei livelli di vancomicina durante terapie ad alte dosi e per l'uso a piu' lungo termine, particolarmente in pazienti con disfunzione renale o compromessa capacita' uditiva,nonche' in caso di somministrazione contemporanea di sostanze rispettivamente nefrotossiche o ototossiche (vedere paragrafi 4.2 e 4.5). Disturbi agli occhi: la vancomicina non e' autorizzata per l'uso intracamerale o intravitreale, inclusa la profilassi dell'endoftalmite. Vasculite emorragica retinica occlusiva (HORV), inclusa la perdita permanente della vista, sono state osservate in singoli casi in seguito all'usointracamerale o intravitreale di vancomicina durante o dopo un intervento di cataratta. Popolazione pediatrica: le raccomandazioni correntidel dosaggio intravenoso per la popolazione pediatrica, in particolare per bambini con meno di 12 anni di eta' puo' portare a livelli di vancomicina sotto-terapeutici in un numero alto di bambini. Tuttavia, lasicurezza del dosaggio aumentato di vancomicina non e' stata valutatain modo opportuno e non possono essere generalmente raccomandate dosimaggiori di 60 mg/kg/giorno.
INTERAZIONI
Altri farmaci potenzialmente nefrotossici o ototossici: la somministrazione concomitante o sequenziale di vancomicina con altri principi attivi potenzialmente neurotossici e/o nefrotossici in modo particolare gentamicina, amfotericina B, streptomicina, neomicina, kanamicina, amikacina, tobramicina, viomicina, bacitracina, polimixina B, colistina, piperacillina/tazobactam e cisplatino possono potenziare la nefrotossicita' e/o l'ototossicita' della vancomicina e richiedono pertanto un attento monitoraggio del paziente (vedere paragrafo 4.4). A causa dell'azione sinergica (ad esempio con gentamicina) in questi casi la dose massima di vancomicina deve essere limitata a 500 mg ogni 8 ore. Anestetici: la somministrazione concomitante di vancomicina ed anestetici e'stata associata ad eritema, arrossamento istamino-simile e reazioni anafilattoidi. Tali eventi sono minimizzabili somministrando la vancomicina per infusione lenta 60 minuti prima dell'uso dell'anestetico. Rilassanti muscolari: se la vancomicina viene somministrata durante o subito dopo l'intervento chirurgico, l'effetto (blocco neuromuscolare) deimiorilassanti (come la succinilcolina) co-somministrati puo' essere aumentato e prolungato.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' comuni sono flebite, reazioni pseudo-allergiche e vampate della parte superioredel corpo ("sindrome del collo rosso") in relazione all'infusione endovenosa troppo rapida di vancomicina. L'assorbimento di vancomicina dal tratto gastrointestinale e' trascurabile. Tuttavia nell'infiammazione grave della mucosa intestinale, soprattutto in combinazione con insufficienza renale, possono comparire reazioni avverse che si verificanoquando la vancomicina e' somministrata per via parenterale. In associazione al trattamento con vancomicina sono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse:nell'ambito di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravita' decrescente. Le reazioni avverse elencate di seguito sono definite usando la seguente convenzione MedDRA ela banca dati della classe organo sistemica: molto comune (>= 1/10);comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, < 1/1,000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenzanon puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: neutropenia reversibile1, agranulocitosi, eosinofilia, trombocitopenia, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche2. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: perdita di udito transitoria o permanente4; raro: vertigini, tinnito3, capogiro. Patologie cardiache. Molto raro: arresto cardiaco. Patologie vascolari.Comune: diminuzione della pressione sanguigna. Raro: vasculite patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, stridore. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea; molto raro: enterocolitepseudomembranosa; non nota: vomito, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: vampate della parte superiore del corpo ("sindrome dell'uomo rosso"), esantema e infiammazione della mucosa,prurito, orticaria; molto raro: dermatite esfoliativa, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica (ten), dermatosi bollosa aiga lineare; non nota: eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress), agep (pustolosi eritematosa generalizzata acuta). Patologie renalie urinarie. Comune: insufficienza renale, manifestata principalmenteda aumento di creatinina sierica o di urea sierica; raro: nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta; non nota: necrosi tubulare acuta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: flebite, arrossamento della parte superiore del corpo edel viso; raro: febbre da farmaco, tremito, dolore e spasmi muscolaridel torace e nei muscoli della schiena. Descrizione di reazioni avverse al farmaco selezionate: ^1 Neutropenia reversibile che inizia generalmente una settimana o piu' dopo l'inizio della terapia endovenosa odopo la dose totale di piu' di 25 g. ^2 Durante o subito dopo l'infusione rapida, possono verificarsi reazioni anafilattiche/anafilattoidi compreso respiro sibilante. Le reazioni diminuiscono quando la somministrazione e' interrotta, generalmente tra 20 minuti e 2 ore. Vancomicina deve essere infusa lentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). La necrosi si puo' verificare dopo iniezione intramuscolare. ^3 Il tinnito, che probabilmente precede l'insorgere della sordita', deve essere considerato un'indicazione per interrompere il trattamento. ^4 L'ototossicita' e' stata principalmente riportata in pazienti a cui vengono somministrate dosi alte, o in coloro in trattamento concomitante con altri medicinali ototossici quali aminoglicoside, o in coloro che hanno una riduzione preesistente della funzione renale o uditiva. Popolazione pediatrica: il profilo di sicurezza e' generalmente coerente tra pazientiin eta' pediatrica ed adulti. E' stata descritta nefrotossicita' nei bambini, generalmente in associazione ad altri agenti nefrotossici comegli aminoglicosidi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. Lasegnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Aglioperatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: nelle donne in stato di gravidanza la sicurezza della vancomicina non e' dimostrata. Studi tossicologici di riproduzione sugli animali non dimostrano alcun effetto sullo sviluppo dell'embrione, delfeto o nel periodo di gestazione (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, lavancomicina attraversa la placenta e un potenziale rischio di ototossicita' embrionale e neonatale e nefrotossicita' non puo' essere esclusa. Pertanto, la vancomicina deve essere somministrata in gravidanza solo nei casi di assoluta necessita' con un'attenta valutazione rischio/benefici. Allattamento: la vancomicina viene secreta nel latte umano edeve essere quindi utilizzata nel periodo di allattamento soltanto sealtri antibiotici sono risultati inefficaci. La vancomicina deve essere somministrata con cautela nelle madri che allattano a causa delle potenziali reazioni avverse nel bambino (disturbi della flora intestinale con diarrea, colonizzazione con funghi simili ai lieviti e possibilesensibilizzazione). Considerando l'importanza di questo farmaco per la madre che allatta, deve essere considerata l'opportunita' di interrompere l'allattamento. Fertilita': non sono disponibili studi sulla fertilita' (maschile o femminile) per la vancomicina.
Specifiche
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