Come affrontare i disturbi da cambio di stagione
Quando si passa da una stagione all’altra e si manifestano cambi di temperatura, pressione ed umidità, l’organismo può essere soggetto ad affaticamento, stanchezza e debilitazione, sia a livello fisico che a livello mentale. Inoltre i cambi di stagione possono influire a livello umorale, comportando quelli che vengono definiti disturbi affettivi stagionali, che consistono in una alterazione psicofisica che porta a vari cambiamenti dell’umore. Questi disturbi, scientificamente chiamati SAD (Seasonale Affective Desorder), si manifestano soprattutto in autunno, a causa della diminuzione delle ore di luce.
Disturbi da cambio di stagione: sintomi e cause
A livello fisico, i principali sintomi dei disturbi di cambio stagione si manifestano con:
- stanchezza: l’organismo si sente costantemente affaticato dovendo stabilizzarsi sulle nuove temperature, comportando una sensazione di stanchezza fisica elevata;
- disturbi del sonno: a causa della variazione delle ore di luce, l’organismo subisce un’alterazione nella produzione di melatonina, un ormone che regola l’attività sonno/veglia. Questa alterazione provoca dei disturbi del sonno, a loro volta causa della sensazione di stanchezza tipica dei cambi di stagione. In questo caso la stanchezza si manifesta anche a livello mentale, portando alla difficoltà di concentrazione e memoria del soggetto;
- influenze stagionali: i cambi di stagione e gli sbalzi di temperature possono essere causa di un abbassamento delle difese immunitarie. Quando il sistema immunitario si trova “scoperto” dalle sue difese, si manifestano influenze stagionali con tosse, raffreddore e febbre;
- variazione dell’appetito: nel passaggio dalle stagioni calde a quelle fredde viene coinvolto anche un aspetto umorale, soprattutto da parte di chi si sente influenzato dal grigiore stagionale. Il corpo potrebbe reagire richiedendo più cibo, in particolare carboidrati, che spesso risultano essere soddisfacenti per lo stomaco e l’umore.
A livello mentale invece, i cambi di stagione possono manifestarsi con:
- tristezza: la diminuzione delle ore di luce, le piogge più frequenti, l’abbassamento delle temperature possono influire sull’umore, portando una sensazione di tristezza;
- sbalzi d’amore: nei periodi di cambio stagione sono frequenti gli sbalzi meteorologici e di temperature, questi stessi sbalzi possono influenzare l’umore, comportando stress emotivo, ansia ed irritabilità.
A questi sintomi si aggiunge poi la meteoropatia, una vera e propria sindrome che si manifesta in associazione ai cambi meteorologici, colpendo i soggetti fisicamente ed emotivamente più vulnerabili.
La meteoropatia si manifesta con:
- mal di testa
- nervosismo
- cali di pressione
- difficoltà di concentrazione e memorizzazione
- sonnolenza
- dolore alle articolazioni
Come affrontare i disturbi da cambio stagione?
A seconda di come si manifestano i sintomi da cambio di stagione, è consigliato adottare delle buone e sane abitudini che possono aiutare ad affrontare al meglio questo periodo, come:
- dormire circa 8 ore a notte: il riposo è necessario per limitare stanchezza fisica e mentale, sono consigliate di media 8 ore di sonno giornaliere, potendo permettere all’organismo di riposare con costanza;
- fare attività fisica: l’attività fisica è fondamentale per il benessere, stimolando la produzione di endorfine e combattendo lo stress. Aiuta inoltre a migliorare il benessere vascolare, ad aumentare la concentrazione e a favorire il riposo;
- alimentazione sana e bilanciata: è importante per favorire al corpo energia graduale e bilanciata nell’arco della giornata. Sono consigliati cinque pasti al giorno, per apportare all’organismo macronutrienti e micronutrienti indispensabili per il funzionamento del corpo. Una sana alimentazione aiuta la concentrazione e favorisce il riposo.
Oltre ad adottare delle corrette abitudini, può aiutare assumere integratori per contrastare la stanchezza, sia fisica che mentale. In commercio troviamo diversi prodotti, disponibili in formato di compresse, flaconcini, caramelle ed idrosolubile.
Per limitare gli effetti del cambio di stagione, si ricorre ad integratori a base di:
- GABA: l’acido gamma ammino butirrico è il principale neurotrasmettitore inibitorio nei mammiferi, responsabile nella regolazione dell'eccitabilità neuronale in tutto il sistema nervoso. Favorisce il sonno, calma l’intestino, rilassa i muscoli in caso di tensioni muscolari da stress;
- tonico-adattogeni come la Whitania, la Schisandra e la Rodiola, che risultano essere ottimi rimedi per migliorare la memoria.
- Griffonia Simplicifolia: è una pianta africana della famiglia delle leguminose, dai cui semi viene estratto il 5-idrossitriptofano (5-HTP), amminoacido precursore del neurotrasmettitore serotonina. Favorisce il normale tono dell'umore, il rilassamento e il benessere mentale. Contribuisce inoltre al controllo del senso di fame.
- biancospino : particolarmente efficace per coloro che somatizzano lo stress a livello cardiovascolare. Sì può assumere da solo o in associazione ad altri principi attivi come ad esempio la Melissa, ottimo rilassante ideale per chi somatizza lo stress a livello gastrointestinale; il magnesio e la vitamina B6 che contribuiscono a mantenere la regolare funzione psicologica.
- Fosfoserina: ha diverse proprietà benefiche, come aiutare a migliorare le capacità mnemoniche, prevenire e trattare disturbi dell’attenzione, stress cronico, e difficoltà di concentrazione.
- vitamine del gruppo B, sempre utili come sostegno, dal bambino all’anziano, in momenti di “ripresa” e aumentato bisogno di supporto energetico.
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