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Come trattare le ragadi anali

Come trattare le ragadi anali

Le ragadi anali sono piccole ma dolorose lacerazioni localizzate nella mucosa del canale anale. Provocano dolore intenso, soprattutto durante e dopo la defecazione, e spesso sono accompagnate da sanguinamento. Possono colpire chiunque, inclusi neonati e bambini, e compromettere significativamente la qualità della vita.

La zona anale è riccamente innervata: anche una lesione superficiale può risultare particolarmente fastidiosa. È quindi fondamentale sapere come curare una ragade anale in modo tempestivo per prevenire cronicizzazioni e complicanze.

Cos'è una ragade anale?

Una ragade anale è una ferita lineare che si forma a livello dell’ano, spesso come conseguenza del passaggio di feci dure o voluminose.

Si tratta di una condizione comune, che può regredire spontaneamente ma che, se trascurata, può diventare cronica. In quel caso si parlerà di ragade anale cronica, che richiede una cura specifica e più articolata.

Le ragadi si differenziano da altre patologie anali, come le emorroidi, per la modalità di insorgenza e per la caratteristica sintomatologia: dolore acuto durante la defecazione e perdita di sangue rosso vivo, tipicamente visibile sulla carta igienica.

Ragadi anali: cause principali

Capire le cause delle ragadi anali è il primo passo per scegliere la cura più adatta:

  • Stitichezza cronica: la causa più comune. Lo sforzo nella defecazione, il passaggio di feci dure e l’uso eccessivo di lassativi possono provocare lacerazioni anali. Ecco perché uno degli obiettivi principali è curare la stitichezza per curare le ragadi.
  • Diarrea persistente: anche l’eccessiva evacuazione di feci liquide può irritare la mucosa e portare a ferite nella zona anale. In questo caso, è importante sapere come curare una ragade anale causata da diarrea.
  • Parto: il trauma fisico causato dal parto vaginale può generare ragadi anali nelle donne.
  • Scarsa igiene o igiene aggressiva: una corretta igiene anale è essenziale sia nella prevenzione che nella terapia.
Intestino
Le ragadi anali sono delle piccole ferite localizzate nella mucos anale: causano dolore intenso e sanguinamento durante la defecazione.

Sintomi delle ragadi anali

I sintomi di una ragade anale sono molto caratteristici:

  • Dolore intenso durante la defecazione:questo dolore è talmente forte che può scoraggiare l’evacuazione, creando un circolo vizioso. Il dolore può comparire in tre fasi: durante, subito dopo e a distanza di alcuni minuti (la cosiddetta “sindrome in tre tempi”).
  • Sanguinamento: sangue rosso vivo, in piccole quantità. Sintomo tipico di ragadi.
  • Prurito, irritazione e sensazione di corpo estraneo: a causa dell’infiammazione e della ferita.

Rimedi naturali e cure per le ragadi anali

Per chi cerca rimedi per le ragadi non invasivi, esistono diversi approcci naturali e comportamentali efficaci, soprattutto se la ragade è recente.

Rimedi naturali per curare le ragadi

  • Bagni tiepidi o semicupi caldi: rilassano lo sfintere e favoriscono la guarigione. Ottimi per curare le ragadi in modo naturale.
  • Dieta ricca di fibre e acqua: una corretta alimentazione per le ragadi prevede frutta, verdura, cereali integrali e almeno 2 litri d’acqua. È importante evitare cibi irritanti per le ragadi, come spezie, alcol, cioccolato e salumi. Una dieta per ragadi ben bilanciata può fare la differenza.
  • Rimedi della nonna per le ragadi: ad esempio, l'uso di olio d'oliva o camomilla, che possono lenire e proteggere la mucosa.

Trattamenti farmacologici e specifici per le ragadi

  • Creme e gel: con azione emolliente, lenitiva e cicatrizzante. Indispensabili per la cura per le ragadi anali.
  • Detergenti intimi delicati: specifici per ragadi interne all’ano e per mantenere la zona pulita senza irritazioni.
  • Salviettine intime lenitive: utili fuori casa come rimedio ragadi.
  • Integratori di fibre: facilitano la regolarità intestinale, utili nella cura per ragade anale cronica.

Quando rivolgersi al medico

Se i sintomi persistono oltre 6 settimane, si può parlare di ragade anale cronica. In questi casi è indicato un trattamento specifico:

  • Trattamento farmacologico: con pomate vasodilatatrici (nitroglicerina, nifedipina, diltiazem).
  • Terapia chirurgica: in casi estremi, con sfinterotomia laterale interna.
  • Per i più piccoli, la ragade anale nei bambini va trattata sotto la guida del pediatra.

Conoscere come curare le ragadi anali è essenziale per evitare complicazioni. Che si tratti di ragadi acute o di ragade anale cronica, è possibile scegliere tra rimedi naturali, cure farmacologiche e, nei casi gravi, trattamenti chirurgici.

Un’alimentazione corretta, l’uso di prodotti specifici e una buona igiene rappresentano le basi per la cura delle ragadi anali e per sapere come guarire dalle ragadi in modo definitivo.

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