
Disfagia ansiosa: cos’è, come riconoscerla e come affrontarla
La disfagia ansiosa è un disturbo spesso sottovalutato ma molto comune in chi soffre di ansia, stress o somatizzazioni. Si manifesta con una sensazione di blocco alla gola, difficoltà a deglutire o la percezione che il cibo "non scenda", nonostante non vi siano cause organiche evidenti. Questo sintomo può creare forte disagio, alimentare l’ansia e innescare un circolo vizioso.
Comprendere meglio cos'è la disfagia psicologica, riconoscerne i segnali e sapere come affrontarla correttamente è il primo passo per ritrovare serenità. In questo articolo analizzeremo le cause, i sintomi tipici, le modalità di gestione, e quando è utile rivolgersi a uno specialista.
Cos’è la disfagia ansiosa
La disfagia ansiosa, o disfagia psicogena, è una difficoltà a deglutire che non dipende da cause fisiche o patologie organiche, ma da un’origine emotiva o psicologica. Il disturbo si presenta in particolare in soggetti ansiosi o in periodi di forte stress, e può riguardare sia cibi solidi che liquidi.
Chi ne soffre descrive spesso la sensazione come:
- un nodo in gola
- blocco al passaggio del cibo
- paura di soffocare mentre si mangia
- gola "chiusa" anche a stomaco vuoto
Si tratta di una forma di somatizzazione dell’ansia, ovvero quando la tensione mentale si manifesta con un sintomo fisico, come avviene anche nel caso del colon irritabile, tachicardia o difficoltà respiratorie.
Che sintomi porta la disfagia ansiosa
La disfagia psicologica può presentarsi in modi diversi, e non sempre in maniera continuativa. I sintomi principali includono:
- sensazione di costrizione o "nodo" alla gola, soprattutto nei momenti di ansia
- difficoltà a deglutire cibi solidi, liquidi o persino la saliva
- paura di soffocare durante i pasti
- episodi di deglutizione alterata che peggiorano in contesti sociali o sotto stress
- riduzione dell'appetito legata alla paura di mangiare
- tensione muscolare nella zona del collo
- episodi di gola secca o fastidio faringeo
Questi segnali possono essere intermittenti: spesso migliorano quando la persona è rilassata e peggiorano nei momenti di tensione, ansia anticipatoria o esposizione a situazioni stressanti.
Come capire se soffro di disfagia ansiosa
Riconoscere se la propria difficoltà a deglutire ha una causa ansiosa può non essere immediato, soprattutto perché si tende a temere la presenza di patologie organiche. Tuttavia, ci sono alcuni indizi che possono far sospettare una disfagia di origine psicologica:
- la difficoltà a deglutire si presenta in momenti di stress o agitazione
- i sintomi non sono costanti e migliorano in alcuni contesti (es. in vacanza o quando si è distratti)
- non ci sono dolori o vere alterazioni fisiche alla gola
- gli esami clinici (visita otorinolaringoiatrica, endoscopia, radiografie) risultano normali
- la deglutizione è possibile ma accompagnata da paura o disagio
Un’altra caratteristica è la preoccupazione eccessiva verso il sintomo stesso: più si teme la disfagia, più si accentua la sensazione di blocco, generando un meccanismo auto-alimentato dall’ansia.
Come sciogliere il nodo alla gola per l’ansia
Il cosiddetto "nodo alla gola" è uno dei sintomi più frequenti legati alla somatizzazione ansiosa. Non è una reale ostruzione, ma una tensione muscolare che viene percepita come costrizione.
Per gestirlo, può essere utile:
- imparare tecniche di rilassamento: esercizi di respirazione profonda, training autogeno, yoga o meditazione aiutano a sciogliere le tensioni corporee e ridurre la percezione del blocco;
- lavorare sulla consapevolezza corporea: ascoltare il proprio corpo e imparare a distinguere una vera difficoltà fisica da una reazione emozionale;
- mangiare in un contesto tranquillo, evitando fretta e distrazioni, dedicando tempo al pasto senza pressioni;
- evitare di concentrarsi eccessivamente sull’atto del deglutire, spostando l’attenzione su altri stimoli (conversazioni, musica, ecc.);
- ridurre la tensione del collo con esercizi specifici o automassaggi, soprattutto se la zona è rigida o contratta.
L’ansia può causare difficoltà a deglutire?
Sì, l’ansia può influenzare in modo significativo la funzione deglutitoria. In uno stato di agitazione, il corpo attiva il sistema nervoso simpatico, che prepara l’organismo alla “fuga o lotta”, rallentando funzioni come la digestione e modificando il tono muscolare.
Il risultato può essere una alterazione della coordinazione muscolare coinvolta nella deglutizione, unita a una ipersensibilità alla zona della gola e della faringe. Questo porta a percepire come “difficile” o “pericoloso” un atto normalmente automatico.
La disfagia ansiosa passa da sola?
In alcuni casi, la disfagia ansiosa può risolversi spontaneamente, soprattutto quando è legata a un episodio transitorio di stress e la persona riesce a rilassarsi. Tuttavia, quando il disturbo persiste o tende a cronicizzarsi, è importante affrontarlo con strumenti adeguati.
Ignorare il sintomo o tentare di “resistere” può peggiorare la percezione e alimentare ulteriormente l’ansia. Una gestione attiva e consapevole è la chiave per il recupero.
Rimedi naturali per trattare l’ansia e migliorare la deglutizione
Se la disfagia ha una causa ansiosa, agire sulla fonte del disagio emotivo può migliorare notevolmente la sintomatologia. Oltre alle tecniche di rilassamento e al supporto psicologico, è possibile ricorrere a rimedi naturali utili per ritrovare calma e equilibrio mentale, soprattutto nei momenti di maggiore tensione.
Tra gli integratori fitoterapici più utilizzati troviamo:
- Estratto di Passiflora e Valeriana: note per il loro effetto rilassante sul sistema nervoso, sono utili per contrastare l’ansia lieve e migliorare la qualità del sonno.
- Magnesio e Vitamina B6: spesso associati per il supporto al tono dell’umore, alla regolazione del sistema nervoso e alla riduzione della stanchezza mentale.
- Griffonia simplicifolia: pianta che favorisce il benessere mentale e la produzione di serotonina, utile nei periodi di stress e irritabilità.
Farmacia Igea consiglia:
- Aboca Sedivitax Advanced Capsule: con valeriana, passiflora e escolzia. Ideale per l’ansia somatizzata e le tensioni quotidiane, se ne consiglia l'assunzione di 2 o 3 capsule alla sera per facilitare il sonno e migliorarne la qualità;
- Magnesio Supremo Natural Point: integratore in polvere di magnesio citrato, ottimo per rilassare la muscolatura e sostenere il sistema nervoso;
- Solgar Amino Relax: utile per migliorare il tono dell’umore e ridurre l’ansia in modo naturale. Si consiglia di assumere 1 capsula al giorno, mezz’ora prima di coricarsi.
Tutti questi integratori possono essere assunti in associazione a una dieta equilibrata, un buon riposo notturno e tecniche di rilassamento, rappresentando un valido supporto nel trattamento della disfagia ansiosa. È comunque consigliabile consultare il proprio medico o farmacista prima di iniziare qualsiasi integrazione, soprattutto in presenza di terapie farmacologiche in corso.
Quando serve consultare uno specialista
È sempre consigliabile escludere eventuali cause organiche, soprattutto se la disfagia è recente, improvvisa o accompagnata da altri sintomi (dimagrimento, dolore, febbre, voce alterata). Dopo una prima valutazione medica, se non emergono anomalie fisiche, è utile considerare un supporto psicologico.
Rivolgersi a uno specialista può essere utile se:
- la difficoltà a deglutire dura da settimane o mesi
- interferisce con la qualità della vita, l’alimentazione o le relazioni sociali
- si associa ad altri disturbi psicosomatici (tachicardia, respiro corto, tensione muscolare)
- è accompagnata da ansia generalizzata o attacchi di panico
Uno psicologo o psicoterapeuta potrà aiutare a individuare le cause profonde e proporre strategie efficaci per affrontare il disturbo.
Come gestire la disfagia ansiosa nel quotidiano
Affrontare la disfagia psicologica richiede un approccio che unisca cura di sé, tecniche di rilassamento e, quando necessario, supporto professionale. Alcuni consigli utili:
- prendere consapevolezza del legame tra corpo e mente
- rispettare i tempi del pasto, senza fretta né ansia
- evitare alimenti troppo secchi o difficili da masticare nei momenti di maggiore tensione
- parlare del disturbo con una persona fidata: non isolarsi
- iniziare un percorso psicologico se il problema persiste
- praticare esercizi quotidiani per la gestione dell’ansia
- favorire uno stile di vita sano (riposo adeguato, attività fisica, alimentazione equilibrata)
Un percorso di gestione consapevole può portare a una progressiva riduzione del sintomo, fino alla sua completa scomparsa.
La disfagia ansiosa è una condizione reale e comune, che può creare forte disagio ma che, fortunatamente, è affrontabile in modo efficace. Comprendere che il problema non è fisico ma emotivo è il primo passo verso il miglioramento. Con una maggiore consapevolezza, tecniche di rilassamento e, se necessario, il supporto di uno specialista, è possibile ritrovare serenità e superare la difficoltà.





















