
Laser o peeling: quale scegliere per le macchie solari?
Le macchie solari, note anche come lentigo solari, sono discromie cutanee causate da un'eccessiva esposizione ai raggi UV, da non confondere con l’abbronzatura a macchie, causata da fattori differenti. Si presentano spesso sul viso, décolleté e mani, e colpiscono prevalentemente le persone con pelle chiara o che si espongono senza una protezione solare adeguata.
Quando queste macchie diventano motivo di disagio estetico, molti si chiedono quale trattamento sia più efficace: il laser o il peeling chimico? Per scegliere in modo consapevole, è fondamentale comprendere le differenze tra laser e peeling, valutare il proprio tipo di pelle, la presenza di problematiche come il melasma, e conoscere i momenti ideali per intervenire.
Differenze tra laser e peeling: due approcci a confronto
Sia il trattamento laser che il peeling chimico mirano a migliorare l'aspetto della pelle eliminando le discromie. Tuttavia, lo fanno con modalità molto diverse:
- il laser utilizza fasci di luce concentrati per colpire selettivamente i pigmenti scuri responsabili delle macchie. Stimola il ricambio cellulare e spesso necessita di meno sedute per ottenere risultati visibili;
- il peeling chimico, invece, consiste nell'applicazione di acidi sulla pelle, i quali provocano una leggera esfoliazione o una vera e propria desquamazione. Questo induce la pelle a rinnovarsi e a uniformare il tono.
Le differenze principali riguardano:
- profondità d'azione: il laser può raggiungere gli strati più profondi della pelle, mentre il peeling lavora prevalentemente sugli strati superficiali;
- tipologia di macchie trattabili: il laser è indicato per lesioni pigmentarie resistenti o profonde (come il melasma), mentre il peeling è ideale per iperpigmentazioni più superficiali;
- recupero post-trattamento: entrambi i trattamenti possono causare rossore, desquamazione o irritazione, ma il laser può comportare un downtime più lungo.
Qual è il peeling chimico più forte?
Nel vasto panorama dei peeling chimici, alcuni agiscono in modo superficiale, mentre altri penetrano più in profondità, offrendo un risultato più drastico ma anche un recupero più lungo.
I peeling chimici più forti sono:
- TCA (acido tricloroacetico) ad alte concentrazioni: ideale per macchie più scure e profonde, può penetrare fino al derma papillare. Viene eseguito esclusivamente da dermatologi esperti;
- fenolo: il più potente in assoluto, usato per rughe profonde e discromie marcate. Ha effetti collaterali significativi ed è riservato a casi molto selezionati.
Tuttavia, non sempre è necessario ricorrere ai trattamenti più intensi. In molti casi, un ciclo di peeling medi o superficiali a base di AHA o BHA è sufficiente per migliorare l’uniformità cutanea senza rischi eccessivi.
Differenza tra AHA e BHA: quale scegliere?
Spesso si sente parlare di AHA e BHA nei peeling chimici, ma cosa sono e quale scegliere?
- Gli AHA (alfa-idrossiacidi), come l’acido glicolico o l’acido lattico, sono idrosolubili e agiscono prevalentemente sulla superficie cutanea. Sono ottimi per migliorare la texture della pelle e uniformare l’incarnato.
- I BHA (beta-idrossiacidi), come l’acido salicilico, sono liposolubili e riescono a penetrare nei pori. Sono ideali per chi ha la pelle grassa, acneica o con pori dilatati.
Per trattare macchie solari su pelle normale o secca, un peeling AHA può essere la scelta più indicata. Se invece la pelle è mista o impura, un BHA potrebbe offrire benefici aggiuntivi.
Quando non fare il peeling chimico
Nonostante i benefici, ci sono situazioni in cui il peeling chimico è sconsigliato. È importante evitare questi trattamenti in presenza di:
- pelle infiammata, irritata o lesa, poiché il trattamento potrebbe peggiorare la condizione;
- gravidanza e allattamento, perché alcuni acidi possono essere controindicati;
- assunzione di farmaci fotosensibilizzanti (come isotretinoina), che aumentano il rischio di reazioni avverse;
- pelli molto scure (Fitzpatrick V-VI), a rischio di iperpigmentazione post-infiammatoria.
In questi casi, potrebbe essere preferibile valutare il trattamento laser, sotto controllo dermatologico.
Quando fare il trattamento laser per le macchie
Il trattamento laser è una delle opzioni più avanzate per rimuovere le macchie solari, soprattutto se persistenti o associate a melasma. Tuttavia, è fondamentale scegliere il momento giusto per eseguirlo.
Il laser è consigliato:
- in autunno o inverno, per ridurre l’esposizione al sole post-trattamento;
- quando il melasma è stabile e non legato a fattori ormonali attivi (come una gravidanza in corso);
- se le macchie non hanno risposto ad altri trattamenti più delicati.
Un’attenta valutazione dermatologica è indispensabile, soprattutto nei tipi di pelle più scuri, per evitare iperpigmentazioni residue.
Tipi di pelle e scelta del trattamento
Ogni pelle è diversa, e ciò che funziona per una persona può non essere adatto a un’altra. La classificazione di Fitzpatrick aiuta a capire come la pelle reagisce ai trattamenti:
- tipo I–II (pelle chiara): generalmente tollera bene sia peeling che laser, ma necessita di una protezione solare rigorosa;
- tipo III–IV (pelle olivastra): è più predisposta a macchie post-infiammatorie, perciò i trattamenti devono essere più delicati;
- tipo V–VI (pelle scura): ha maggiore rischio di iperpigmentazione, e richiede trattamenti specifici, spesso laser con lunghezze d’onda mirate.
Una consulenza con un esperto è sempre il primo passo per valutare la strategia migliore.
Melasma: un caso a parte
Il melasma è una forma complessa di iperpigmentazione, spesso legata a ormoni, gravidanza o contraccettivi. A differenza delle macchie solari, il melasma è più resistente ai trattamenti e può facilmente recidivare.
In questi casi:
- i peeling chimici possono aiutare a schiarire la pelle, ma non sempre sono risolutivi;
- il laser va usato con estrema cautela, poiché può innescare una reazione infiammatoria peggiorando la condizione.
È spesso necessario un approccio combinato: prodotti schiarenti, protezione solare totale e trattamenti personalizzati.
Conclusioni: come scegliere tra laser e peeling?
La scelta tra laser e peeling dipende da molti fattori: profondità delle macchie, tipo di pelle, tolleranza ai trattamenti, presenza di melasma o altri fattori di rischio.
In linea generale:
- peeling chimico: più indicato per discromie leggere, pelle giovane o soggetta a impurità, approccio graduale;
- laser: più efficace per macchie profonde, melasma resistente o pelli che hanno già provato altri metodi senza successo.
Qualunque sia la scelta, è fondamentale affidarsi a professionisti e non improvvisare con trattamenti fai-da-te. E soprattutto, mantenere una protezione solare quotidiana, perché prevenire resta sempre il miglior trattamento.