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Fanghi anticellulite a caldo o a freddo: quali scegliere?

Fanghi anticellulite a caldo o a freddo: quali scegliere?

Con l’estate alle porte, nonostante palestra e dieta equilibrata, può capitare che alcuni cuscinetti di cellulite persistano. Fortunatamente, esistono ottimi trattamenti come i fanghi anticellulite, capaci di migliorare visibilmente l'aspetto della pelle

I fanghi anticellulite sono degli impasti a base di argilla, alghe e sali minerali. La loro consistenza è, appunto, fangosa, né troppo liquida, né troppo pastosa, e questo li rende facilmente spalmabili sulle zone interessate dalla presenza di cellulite. Mettendoli a contattato diretto con la pelle, questi agiscono immediatamente sulla cute, rilasciando le loro proprietà e i loro benefici sui punti interessati.  

A cosa servono i fanghi anticellulite?

I fanghi anticellulite sono impasti a base di argilla, alghe e sali minerali. Grazie alla loro consistenza facilmente spalmabile, agiscono direttamente sulla pelle, rilasciando preziosi principi attivi. Tra i benefici principali:

  • Migliorano la microcircolazione locale;
  • Contrastano il ristagno dei liquidi (fanghi ritenzione idrica);
  • Rendono la pelle più liscia e tonica;
  • Attenuano l'effetto "buccia d’arancia".

Le tipologie di fanghi anticellulite

La soluzione è quella di provare alcuni trattamenti urto per cercare di mimetizzare al massimo l’inestetismo. Tra i migliori troviamo i fanghi anticellulite, che possono essere di due tipologie:

  • ad effetto freddo;
  • ad effetto caldo.

fango

Su quale trattamento sia più efficace non esistono regole fisse, tutto dipende dal tipo di pelle e dal grado di inestetismo che si possiede.
La scelta dipende dal tipo di pelle e dalla presenza di fragilità capillare.

Differenza tra fanghi freddi e fanghi caldi

La principale differenza tra i due tipi di fanghi è l’effetto che rilasciano sulla pelle una volta applicati. Questo può essere un effetto freddo o un effetto caldo. 

Fanghi freddi 

I fanghi ad effetto freddo rilasciano sulla pelle una sensazione rinfrescante, esercitando un immediato effetto tonificante,  grazie alle proprietà delle alghe marine e all'effetto vasocostrittore dato dai componenti rinfrescanti, come ad esempio il mentolo, aggiungendo così al beneficio estetico un'istantanea sensazione di freschezza. 

Proprio per l’effetto rinfrescante che donano, è consigliato utilizzare i fanghi freddi nel periodo estivo, considerando anche il senso di leggerezza che rilasciano quando le gambe risultano stanche ed appesantite. 

Fanghi Guam a freddo: ideali per gambe leggere

I fanghi Guam freddo sono formulati con ingredienti naturali come alghe marine e mentolo, e offrono un effetto rinfrescante e tonificante. Perfetti per:

  • Contrastare la cellulite in estate;
  • Ridurre il gonfiore delle gambe;
  • Stimolare la microcircolazione senza stressare i capillari.

I fanghi d’alga Guam a freddo funzionano molto bene soprattutto su gambe stanche e appesantite, regalando un'immediata sensazione di leggerezza.

Fanghi caldi 

I fanghi ad effetto caldo risultano avere un’efficacia più rapida nei confronti delle adiposità localizzate, il calore infatti agevola la penetrazione dei principi attivi nei tessuti cutanei e lo scioglimento  del grasso sottostante. Grazie al calore rilasciato, i fanghi ad effetto caldo favoriscono la sudorazione, incentivando così la microcircolazione, assorbendo le tossine in eccesso. 

Fanghi caldi: azione urto contro le adiposità localizzate

I fanghi a effetto caldo agiscono più rapidamente sulle adiposità localizzate grazie all’azione termica, favorendo:

  • La sudorazione e l’eliminazione delle tossine;
  • Una maggiore penetrazione dei principi attivi;
  • Il miglioramento della texture cutanea.

Tuttavia, il fango caldo è meno indicato in caso di capillari fragili o insufficienza venosa.

In questi casi, meglio scegliere i bendaggi a freddo per vene varicose o trattamenti specifici.

Perchè i fanghi anticellulite bruciano?

Che scegliate i fanghi ad effetto freddo o quelli ad effetto caldo, con molta probabilità avvertirete una sensazione di bruciore sulla pelle subito dopo l’applicazione. Questa sensazione è del tutto normale: poichè i fanghi stimolano la circolazione, l’effetto rilasciato sul momento è quello di un intenso bruciore che tende a sparire gradualmente e naturalmente nel giro di pochi minuti. 
 

Fanghi anticellulite: modalità d’uso

I fanghi anticellulite vanno stesi sulle zone di interesse direttamente a contatto con la pelle, avendo cura di mescolare bene il prodotto con l’ausilio di un cucchiaio o anche con le mani. Successivamente è necessario ricoprire la zona su cui è stato applicato il fango con della carta pellicola, andrà bene anche quella da cucina: questo fa si che il prodotto aderisca meglio alla pelle, rilasciando calore. 

Se vi state chiedendo quanto tempo devono rimanere in posa i fanghi, questi vanno lasciati agire indicativamente per 30/45 minuti, ma è bene leggere le istruzioni del prodotto che si desidera usare in quanto i tempi di posa variano da fango a fango. Terminato il tempo, sarà necessario risciacquare con acqua tiepida e stendere un velo di crema idratante dopo l’asciugatura. 

Se invece vi state chiedendo quante volte a settimana è consigliato usare i fanghi anticellulite, sappiate che le applicazioni variano da prodotto a prodotto, ma la fase iniziale prevede applicazioni riavvicinate tra loro per un effetto più contrastante. Le stesse andranno via via diminuendo fino ad arrivare ad un periodo di mantenimento degli effetti. 

Come si applicano correttamente i fanghi? Poche e semplici regole!

  • Mescolare bene il prodotto;
  • Applicare sulle zone interessate;
  • Coprire con pellicola trasparente;
  • Lasciare in posa 30-45 minuti;
  • Risciacquare con acqua tiepida;
  • Idratare la pelle dopo il trattamento.

Alcuni preferiscono usare fanghi senza pellicola: è possibile, soprattutto con i prodotti a effetto freddo, anche se i risultati potrebbero essere meno intensi.

Controindicazioni dei fanghi anticellulite 

I fanghi anticellulite, sia ad effetto caldo che ad effetto freddo, sono controindicati nei soggetti che soffrono di:

  • tiroidismo: spesso le creme anticellulite contengono L-tiroxina, uno dei principi attivi farmacologici in grado di contrastare le cause della cellulite. Questo principio attivo è nello specifico una sostanza sintetica molto simile all’ormone T4, prodotto naturalmente dal nostro organismo ed utilizzato nelle terapie tiroidee in caso di ipotiroidismo. Sia lo iodio che la L-tiroxina, entrambi presenti in molti fanghi anticellulite, possono provocare o accelerare l’ipertiroidismo, ecco perchè l’uso dei fanghi contenenti questi ingredienti sono controindicati. Sono tuttavia presenti in commercio prodotti adatti anche a chi soffre di tiroide;
  • fragilità capillare e disturbi varicosi: i fanghi, soprattutto quelli ad effetto caldo, attivano il microcircolo, alimentando la fragilità capillare nel caso in cui si soffra di questo disturbo. In questo caso è indicato utilizzare fanghi ideati proprio per i capillari fragili e per le pelli particolarmente sensibili

Quando è sconsigliato fare i fanghi anticellulite? 

I fanghi anticellulite non sono indicati durante la gravidanza e in fase di allattamento: i prodotti a base di alghe marine, iodio e L-tiroxina sono vivamente sconsigliati in questi stati. In ogni caso, è sempre consigliato consultare il proprio medico che saprà consigliare il prodotto più adatto alle proprie esigenze. 

Fanghi anticellulite a caldo o a freddo?

Per prima cosa dovreste considerare lo stato della vostra circolazione. Se per esempio soffrite di insufficienza venosa e della comparsa di capillari e vene varicose, i fanghi a effetto caldo potrebbero complicare le cose. Il calore infatti contribuirebbe a sfiancare ulteriormente le pareti venose e a rompere altri capillari, in questo caso è quindi consigliato l’utilizzo dei fanghi ad effetto freddo. 

Se invece non soffrite di fragilità capillare e non tollerate con piacere l’effetto freddo dei fanghi, potete optare per i prodotti dall’effetto caldo, in grado di riattivare velocemente il microcircolo e di agire in maniera più rapida nei confronti delle adiposità localizzate. 

Ricordate che prima di procedere all’utilizzo di trattamenti ad effetto termico sulla pelle del corpo, sarebbe meglio consultare un medico dermatologo o nel caso specifico un angiologo che accerterà lo stato di salute e potrà consigliare il trattamento migliore per combattere l’inestetismo della cellulite.

Una volta individuato ciò di cui avete bisogno, è il momento di scegliere il prodotto adatto a voi.

Domande più frequenti sui fanghi anticellulite

Ci cono controindicazioni all'uso dei fanghi?

Attenzione a tiroide e capillari
Nonostante i numerosi vantaggi, esistono fanghi controindicazioni importanti da considerare:

  • Tiroide: i fanghi alga Guam tiroide possono interferire, specialmente a causa del contenuto di iodio e L-tiroxina. Chi soffre di ipotiroidismo o ipertiroidismo deve consultare il medico prima dell'uso.
  • Fragilità capillare: meglio evitare i fanghi a caldo in presenza di capillari fragili o problemi varicosi.
  • Gravidanza e allattamento: vietato l’uso di fanghi contenenti alghe marine senza consulto medico.

Fanghi Guam: perché sono considerati il miglior fango anticellulite?

I fanghi d’alga Guam a freddo sono tra i più apprezzati e conosciuti.

Disponibili in varie formule (per cellulite ostinata, drenanti, rassodanti per pancia e girovita), sono perfetti per ogni esigenza e sono spesso citati come il miglior fango anticellulite.

La loro efficacia li pone in prima linea nella scelta dei fanghi per cellulite i migliori.

Fanghi dimagranti funzionano?

Molti si chiedono se i fanghi fanno dimagrire. In realtà, il loro principale effetto è estetico: migliorano la compattezza della pelle, riducono i liquidi in eccesso e aiutano a scolpire la silhouette, ma non sostituiscono una dieta bilanciata.

Fanghi anticellulite Somatoline e Bios Line: sono validi?

Oltre ai Guam, ci sono ottime alternative come:

Fanghi anticellulite a caldo o a freddo? 

La scelta dipende dalle esigenze:

  • Se soffrite di capillari fragili, meglio i fanghi Guam a freddo.
  • Se volete un’azione urto più intensa, potete optare per i fanghi a caldo.

In ogni caso, il consiglio è quello di consultare un dermatologo o un angiologo per individuare il trattamento più adatto.

 

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