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A domanda, rispondo

Macchie della pelle

Le macchie cutanee sono alterazioni del colore della pelle dovute a un’eccessiva o ridotta produzione di melanina, il pigmento che determina la tonalità della cute.

Possono avere diverse dimensioni, forme e colori, dal marrone chiaro al nero, ma anche rosso o biancastro, a seconda della causa.

  • Il melasma si presenta come chiazze scure diffuse e simmetriche, spesso su fronte, guance e labbro superiore
  • Le lentigo solari sono macchie singole o multiple, rotonde, tipiche delle aree esposte al sole (mani, viso, décolleté).

La prevenzione si basa soprattutto sulla fotoprotezione: usare creme solari ad ampio spettro SPF 30 o superiore, evitare l’esposizione nelle ore più calde e indossare cappelli o occhiali da sole. 

Inoltre, è utile una skincare regolare con prodotti antiossidanti e antimacchie.

Le macchie tumorali, come quelle che possono indicare un melanoma, si distinguono dalle comuni macchie cutanee perché presentano caratteristiche particolari. Per riconoscerle si usa spesso la regola dell’ABCDE:

  • A (Asimmetria): la macchia non è uniforme, una metà è diversa dall’altra.

  • B (Bordi): i margini sono frastagliati, irregolari o sfumati.

  • C (Colore): presenza di più tonalità all’interno della stessa macchia (marrone, nero, rosso, blu).

  • D (Diametro): la macchia è più grande di 6 mm.

  • E (Evoluzione): qualsiasi cambiamento nel tempo (dimensioni, colore, forma, prurito, sanguinamento).

Non tutte le macchie sospette sono tumorali, ma se una lesione presenta queste caratteristiche è fondamentale rivolgersi subito a un dermatologo per una valutazione accurata.

La maggior parte è innocua, ma alcune possono rappresentare segnali di patologie più serie, come i melanomi. 

È importante monitorare le macchie sospette: quelle che cambiano colore, forma, dimensione o che sanguinano meritano un controllo dermatologico tempestivo.

Alcune, come le iperpigmentazioni post-infiammatorie da acne, possono attenuarsi col tempo.

Tuttavia, la maggior parte tende a rimanere stabile o peggiorare con l’esposizione solare se non trattata correttamente.

No, esistono diversi tipi:

 

  • lentigo solari
  • melasma o cloasma
  • efelidi (lentiggini)
  • iperpigmentazioni post-infiammatorie (ad esempio dopo brufoli o ferite), e macchie senili. Ogni tipologia ha caratteristiche e trattamenti specifici.

Un’alimentazione ricca di antiossidanti (vitamina C, vitamina E, betacarotene, polifenoli) contribuisce a proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi, riducendo il rischio di iperpigmentazioni.

Al contrario, carenze nutrizionali e abuso di alcol possono peggiorare la salute cutanea.

I raggi UV stimolano i melanociti, le cellule che producono melanina.

Un’esposizione prolungata e senza protezione solare provoca una distribuzione irregolare del pigmento, che si traduce in macchie cutanee più o meno scure.

Gli squilibri ormonali possono stimolare la produzione irregolare di melanina. 

È il caso del melasma, che compare spesso in gravidanza (“maschera della gravidanza”) o durante terapie ormonali. Queste macchie tendono a scurirsi con l’esposizione al sole.

  • I nei sono accumuli benigni di melanociti, spesso rilevati e ben circoscritti,
  • Le macchie sono alterazioni diffuse o piane della pigmentazione. 

È fondamentale distinguere le due condizioni, perché nei e macchie sospette devono essere sempre controllati da un dermatologo.

 

  • Le macchie scure (iperpigmentazioni) derivano da un eccesso di melanina
  • Le macchie chiare (ipocromiche) indicano una carenza o assenza di pigmento, come avviene nella vitiligine o dopo alcune cicatrici.

Tra gli ingredienti più utilizzati ci sono:

  • vitamina C
  • acido cogico
  • niacinamide
  • arbutina
  • retinolo.

Esistono creme schiarenti e sieri depigmentanti che aiutano a uniformare l’incarnato e a ridurre la visibilità delle macchie nel tempo.

Le cause più frequenti includono: 

 

  • esposizione solare senza protezione
  •  invecchiamento cutaneo
  • squilibri ormonali (come in gravidanza o con l’assunzione di contraccettivi)
  • acne
  • uso di farmaci fotosensibilizzanti e predisposizione genetica.

 Alcune macchie possono essere anche spia di patologie dermatologiche.

I trattamenti più usati sono peeling chimici, laser, luce pulsata e microdermoabrasione.

Questi vanno eseguiti da un medico specialista e sono indicati per le macchie più persistenti o profonde.

È bene consultare un dermatologo se una macchia appare improvvisamente, cresce velocemente, cambia colore o forma, presenta bordi irregolari, prude, sanguina o non migliora con i trattamenti cosmetici.

La diagnosi precoce è fondamentale.

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