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Raffreddore

La prevenzione si basa su alcune regole semplici ma efficaci: 

  • lavare spesso le mani, 
  • evitare di condividere bicchieri o posate, 
  • coprirsi naso e bocca quando si starnutisce,
  • mantenere un’adeguata igiene degli ambienti. 

Rinforzare il sistema immunitario è altrettanto importante: un’alimentazione ricca di frutta e verdura, un buon riposo e, se necessario, integratori a base di vitamina C, D e zinco possono ridurre la suscettibilità alle infezioni virali.

La durata del raffreddore varia in base alla persona e al tipo di virus coinvolto, ma in genere dura da 5 a 10 giorni

  • I primi sintomi (mal di gola, starnuti e naso che cola) compaiono entro 1-2 giorni dal contagio, seguiti da congestione nasale e tosse. 
  • Nelle persone con sistema immunitario indebolito, i sintomi possono protrarsi anche per due settimane. 

Per velocizzare la guarigione, è importante riposare, idratarsi e supportare il sistema immunitario con un’alimentazione equilibrata o integratori a base di vitamine e zinco.

Il raffreddore è un’infezione virale delle vie respiratorie superiori, causata principalmente da rinovirus e coronavirus comuni. 

Colpisce il naso, la gola e, in alcuni casi, anche i seni paranasali.

Si manifesta con naso chiuso o che cola, starnuti, gola irritata e talvolta un leggero mal di testa o affaticamento. È una condizione autolimitante, che tende a risolversi spontaneamente in pochi giorni.

Tuttavia, i sintomi possono essere fastidiosi, e per questo è utile ricorrere a trattamenti che aiutano a respirare meglio e ad alleviare l’irritazione.

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Per ridurre il fastidio, è utile bere molti liquidi, riposare e mantenere l’ambiente umido, soprattutto di notte. 

Gli spray o lavaggi nasali a base di soluzione fisiologica aiutano a liberare il naso e a ridurre la congestione. Anche inalazioni di vapore o aerosol con soluzioni saline possono dare sollievo.

Se la congestione è molto intensa, è possibile utilizzare, per brevi periodi, decongestionanti nasali o prodotti a base di eucalipto o mentolo, sempre sotto consiglio del farmacista.

Il raffreddore è molto contagioso e si diffonde principalmente attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti o colpi di tosse.

Anche il contatto con superfici contaminate (maniglie, telefoni, fazzoletti) può favorire la trasmissione, poiché i virus resistono per alcune ore nell’ambiente. 

Lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi il viso e arieggiare regolarmente gli ambienti sono le misure preventive più efficaci. Nei periodi in cui i raffreddori sono più frequenti, come l’autunno e l’inverno, queste semplici abitudini possono ridurre notevolmente il rischio di contagio.

No, gli antibiotici non sono efficaci contro il raffreddore perché si tratta di un’infezione virale, non batterica. 

L’uso improprio di antibiotici può causare resistenza batterica, rendendo inefficaci questi farmaci quando servono davvero. 

Il trattamento del raffreddore si basa su rimedi sintomatici: spray nasali, soluzioni saline, prodotti balsamici o antinfiammatori da banco.

Solo se il raffreddore evolve in una sovrainfezione batterica (ad esempio sinusite o otite), il medico può prescrivere un antibiotico mirato.

Sì, se utilizzati correttamente e per periodi brevi (massimo 5-7 giorni).

L’uso prolungato può irritare la mucosa nasale e causare un effetto “rebound”, cioè peggiorare la congestione quando si interrompe il trattamento. In caso di raffreddori frequenti, è preferibile usare soluzioni saline o prodotti naturali che idratano e puliscono il naso senza rischio di dipendenza.

Sì, i bambini sono più soggetti ai raffreddori perché il loro sistema immunitario è ancora in via di sviluppo e frequentano ambienti scolastici dove i virus circolano facilmente. 

È importante insegnare loro corrette abitudini igieniche, come lavarsi le mani e non portarsi le dita alla bocca o al naso. In caso di congestione, spray o soluzioni saline pediatriche aiutano a liberare le vie respiratorie in modo delicato e sicuro.

Sebbene nella maggior parte dei casi sia benigno, il raffreddore può talvolta evolvere in sinusite, otite o bronchite, soprattutto nei bambini o in chi soffre di allergie o rinite cronica. 

Se i sintomi persistono per più di dieci giorni, se compare febbre alta o dolore al volto, è bene consultare il medico.

Una corretta igiene nasale e un trattamento tempestivo aiutano a prevenire queste complicazioni.

La vitamina C non previene direttamente il raffreddore, ma contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario. 

Assunta regolarmente, può aiutare a ridurre la durata e l’intensità dei sintomi. 

È presente in agrumi, kiwi, frutti di bosco e verdure fresche, ma può essere integrata anche tramite prodotti specifici. Per un effetto sinergico, molti integratori associano vitamina C a zinco e vitamina D, nutrienti fondamentali per la difesa dell’organismo.

Quando ci si sdraia, la posizione orizzontale favorisce l’accumulo di muco nelle vie nasali, rendendo più difficile respirare. Inoltre, l’aria secca delle stanze riscaldate può irritare ulteriormente la mucosa. 

Per dormire meglio, si può usare un umidificatore, tenere la testa leggermente sollevata e fare lavaggi nasali prima di coricarsi

In caso di sintomi lievi e senza febbre, una leggera attività fisica può essere tollerata, ma è sempre meglio non sforzarsi troppo. 

Se invece compaiono febbre, dolori muscolari o forte stanchezza, è opportuno sospendere l’esercizio e riposare. Lo sport intenso durante la malattia può infatti rallentare la guarigione e indebolire ulteriormente il sistema immunitario.

Ascoltare il proprio corpo è la regola migliore.

  • Il raffreddore è causato da virus diversi da quelli dell’influenza e ha sintomi più lievi: naso chiuso, gola irritata e starnuti, con febbre assente o bassa.
  • L’influenza, invece, provoca febbre alta, dolori muscolari, brividi, forte spossatezza e può durare fino a due settimane. Il vaccino antinfluenzale protegge solo dall’influenza, non dal raffreddore, ma contribuisce a ridurre i casi di malattie respiratorie gravi durante la stagione invernale.

I sintomi tipici includono:

  • naso che cola o ostruito, 
  • starnuti, 
  • gola arrossata o dolorante, 
  • voce nasale e sensazione di affaticamento. 

In alcuni casi può comparire un leggero mal di testa o febbricola. 

Nei bambini i sintomi tendono a essere più marcati, con difficoltà a respirare e irritabilità.

È importante distinguere il raffreddore dall’influenza, che invece provoca febbre alta, dolori muscolari e malessere generale più intenso. Se i sintomi peggiorano o durano oltre due settimane, è consigliato consultare il medico.

Bisogna rivolgersi al medico se il raffreddore dura più di 10-14 giorni, se la febbre è alta o se compaiono dolore intenso al volto, orecchie tappate o secrezioni nasali verdastre. Questi sintomi possono indicare una sovrainfezione batterica. 

Anche chi soffre di asma, broncopatia cronica o altre patologie respiratorie dovrebbe chiedere consiglio medico ai primi segnali di peggioramento.

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